Weekend a Madrid 2

Mordi e fuggi nella capitale spagnola
Scritto da: CTI75
weekend a madrid 2
Partenza il: 26/10/2012
Ritorno il: 28/10/2012
Viaggiatori: 6
Spesa: 500 €
Questa volta si parte in 6 (6 ragazze, 6 colleghe: Cristina, io la scrivana, Carmen, Elettra, Loredana, Roberta, Ivana). E’ esattamente da un anno, dal mio ritorno da Amsterdam, che continuano a ossessionarmi per organizzare un week-end tutte insieme, ma che fatica! Hanno litigato per tutto: per i giorni, per la città (hanno addirittura fatto l’estrazione a sorte per la capitale da scegliere e poi si sono azzuffate nuovamente). Madrid è capitata per caso, abbiamo trovato con Raynair un volo a un buon prezzo e da lì abbiamo deciso che era la nostra meta.

Partenza venerdì 26 ottobre da Bergamo alle ore 21.25 e rientro domenica 28 ottobre con volo delle ore 18.45 euro 80 A/R

Ora il passo dell’hotel è facile, con booking avevamo già dato un’occhiata rapida. La città è piena di hotel a prezzi davvero ottimi. Noi prenotiamo all’hostel Continental in Gran Via, prendiamo 2 triple (euro 52 a testa per le due notti).

Prenotiamo il parking all’aeroporto, noi scegliamo l’orio parking ma in realtà uno vale l’altro costano tutti uguali e sono tutti alla medesima distanza.

Facciamo il check-in on line e ora non ci tocca che aspettare il venerdì della partenza.

VENERDI 26 OTTOBRE

Ore 18: in ufficio c’è già agitazione da un paio di ore e allo scoccare dell’ora di uscita tutti scattano velocemente. Partiamo con netto anticipo, ma il nostro week end deve iniziare ora. Lasciamo Milano con il diluvio, ma per fortuna non troviamo traffico in autostrada. Velocemente lasciamo le auto e velocemente ci portano in aeroporto, mangiamo un panino e siamo già al controllo bagagli. Scopriamo una Roberta ansiosa ed agitata deve essere sempre in prima fila. Io e la Ely ci divertiremo un sacco tutta la vacanza a prenderla in giro. Saliamo in aereo eh! o Dio, non ci credo: “ma quello è il pilota?” Capelli con la cresta, super lampadato, doppi orecchini di brillante, ci porterà a destinazione? Per fortuna mi addormento appena decollati. Il volo è tranquillo e arriviamo a Madrid puntuali. Optano per il taxi, sinceramente ero contraria, la serata è calda, la città tranquilla e in Spagna a quest’ora iniziano a cenare. Ma vincono loro. Il taxi non è caro, peccato che il nostro ci porta all’hotel sbagliato e ci tocca sborsare qualcosa in più… discutere era una perdita di tempo e abbiamo lasciato perdere. Chi era nel taxi giusto ha pagato 26 euro compreso di tariffa notturna. Arriviamo in hotel tardi è l’una di notte, il nostro tassista ci ha fatto fare il tour della città… c’è in giro tantissima gente, pizzerie aperte, tantissime macchine in coda, com’è diverso dai paesi del nord che quando entri in un ristorante alle 8 ti guardano malissimo. Decidiamo comunque di restare in camera, la mattina la sveglia è abbastanza presto. L’hotel e’ al terzo piano dello stabile n. 44. Ci sono moltissime camere, le stanze sono piccole, il bagno è minuscolo, ma c’è anche il bidet. Nel complesso siamo rimaste contente, certo l’hotel era di una semplicità disarmante, ma pulito, letto comodo, lenzuola fresche di bucato. Tra un chiacchiera e l’altra andiamo a dormire veramente tardi.

SABATO 27 OTTOBRE

Mi alzo all’improvviso, la nostra camera dà sul cortile e non si sente assolutamente alcun rumore e immagino che sia tardi, sono già le 8.20, la sveglia non ha suonato… strozzo la Carmen doveva metterla lei, l’appuntamento con le altre è alle 8.30 e la Roby di sicuro sarà puntualissima dopo l’esperienza aereo del giorno prima… e infatti dopo pochi minuti eccole… e noi tre siamo ancora in pigiama! Scendiamo in strada, non fa freddo, ci sono circa 20 gradi, il tempo è variabile, quindi optiamo di girare oggi per la città e di dedicarci al Prado alle ore 18, quando l’entrata è gratuita. Prima di iniziare il giro, colazione da Starbucks… ok, non sarà molto spagnolo, ma io sono appena tornata dagli States e ho un po’ di malinconia. Ottimo cappuccio, ottimo muffin, ma che ve lo dico a fare! Partiamo dalla Gran Via per il nostro mega giro, la percorriamo tutta fino a Place d’Espana completo delle statue di Don Quijote e Sancho Panza, ci spingiamo fino al Tempio de Dedob dove ammiriamo i resti che l’Egitto ha donato alla Spagna come ringraziamento per la partecipazione per il salvataggio dei tempi della Nubia. Roberta insiste, vuole arrivare a Plaza Mayor, ma io opto per un giro un po’ più lungo. Passiamo davanti al Teatro Real, anche se sinceramente da fuori non s’immagina il potere che ha per chi ha la fortuna di assistere ad uno spettacolo. Scendiamo giù fino a Plaza de la Villa dove è situato il Municipio, l’Ayuntamento e al quartiere di S. Isidoro. Il quartiere ci piace tantissimo, c’è un negozio di scarpe a prezzi irrisori e coloratissime. Proviamo ad entrare ma è impossibile dentro il locale è minuscolo ed è strapieno di gente, lasciamo perdere e puntiamo il negozio accanto che fa patatine fritte, uhmmm troppo buone! Sono come quelle del sacchetto ma appena fritte! Finalmente arriviamo nella maestosa Plaza Mayor, è enorme, piena di gente con tanti avvenimenti interessanti. Non so perché ma mi ricorda un mercato medioevale come quelli che si vedono nei film. Da qui al museo del Jambon il passo è breve. Non possiamo non fermarci e prendere un panino al prosciutto Serrano. Paghiamo un panino, un euro… il pane e’ buonissimo e il prosciutto anche. Non ci sembra vero, in questa città tutto costa pochissimo. Pranzando con un panino al volo non perdiamo tempo e ci dirigiamo finalmente alla Puerta del Sol e al simbolo della città: l’orso e il corbezzolo. Mi immaginavo un monumento enorme, invece che delusione è a grandezza naturale. Le ragazze ancora non lo sanno, ma vorrei passeggiare fino al Prado, sarebbe un peccato prendere il metrò, la giornata è piacevole, il sole appare e scompare ma la temperatura è ancora buona. Per fortuna la Calle de Alcala è davvero splendida, i palazzi sono tutti maestosi, puliti, un’architettura ricca e interessante che colpisce anche il turista più sbadato, cosi arrivare al Parco del Retiro è semplice e borbottano poco. Purtroppo appena entrati al parco il tempo cambia, si alza il vento e da lontano notiamo nuvole minacciose. Corriamo al palazzo di cristallo, siamo curiose di ammirare il giardino d’inverno. Rimaniamo deluse è vuoto per una mostra che si terrà a novembre. Ci sediamo affrante sui gradini ed ammiriamo i colori degli alberi nello stagno di fronte, l’inverno è vicino: i colori hanno solo tonalità del giallo, arancione e marrone. Abbiamo un po’ di tempo, dobbiamo aspettare le 18 per poter entrare gratuitamente al Museo del Prado. Facciamo un giro, le Cason del Buon Ritiro, la Fontana di Nettuno, ma poi entriamo da Starbucks per una cioccolata calda. Fuori c’è movimento, molta polizia, tanta gente, transenne, si stanno preparando per una manifestazione dell’indignatos? Proprio oggi!? Alle 17 torna il sole decidiamo di visitare il giardino botanico, proprio accanto al Prado, ma purtroppo all’entrata ci dicono che la visita dura almeno un’ora, decidiamo di lasciar perdere non saremmo puntuali per il museo. Decidiamo quindi di metterci in coda anche se in realtà ancora nessuno è in posizione d’assalto. A quanto pare aspettano solo il via, dopo poco la coda diventa lunghissima. Noi entriamo velocemente, prendiamo l’audio guida (euro 3.5) e iniziamo il giro. Ci dividiamo, abbiamo solo due ore alla chiusura ed io vorrei vedere Goya, Velasquez e Rubens. Tutto è come mi aspettavo e come studiato nei libri di scuola, forse è proprio la struttura del museo che me l’aspettavo diversa, l’ho sempre immaginato più’ maestoso, stile Louvre. Ho scoperto una collezione bellissima di nature morte. Si trovano nell’edificio Villanueva e sarebbe davvero un peccato saltarle, ma il pittore era per me sconosciuto. Quando usciamo alle 20 troviamo due sorprese: un vento freddo… e sì, quello che pensavo è una certezza, è in corso una manifestazione contro la banca Cala Madrid. Purtroppo non possiamo fare la strada più veloce per raggiungere l’hotel (e la strada non e’ proprio di per se già breve), siamo così costretti a prendere l’unica strada concessa che ci fa allungare parecchio. Optiamo di trovare un posticino per la cena, siamo davvero stanche, la giornata è stata lunga e intensa, abbiamo camminato tantissimo (e durante la notte precedente, inoltre, abbiamo dormito pochissimo). Ci fermiamo in una tipica madrilena Taberna che ci piace tantissimo. Mangiamo e beviamo molto e ci divertiamo. Mangiamo paella e beviamo sangria, poi antipasti vari, tapas e piatti di alici e peperoni fritti. Caffè e due dolci. Alla fine della cena il conto e’ di euro 25 a testa. Per arrivare all’hotel passiamo per Plaza Mayor. E’ mezzanotte e in giro c’è tantissima gente, ma noi siamo veramente stanche, indecise vorremmo entrare in un localino per un mojoto spagnolo, ma alla fine davanti alla porta dell’hotel decidiamo di salire e di metterci sotto le coperte.

DOMENICA 28 OTTOBRE

Questa mattina la sveglia è ancora più tragica del giorno prima. Visto l’esperienza del sabato mattina, chiediamo alle ragazze di svegliarci. Questa notte si torna all’ora legale, quindi non vorremmo far danni, e visto che la Roberta in questa vacanza si è dimostrata puntualissima e fiscale sull’orario non vorremmo farla arrabbiare, peccato che il danno lo fanno loro. Ci svegliano alle 6, puntano la sveglia con un’ora indietro invece che avanti, meno male che i nostri cellulari moderni s’impostano da soli… penso alla scena: noi 6, alle 6, in gran via di domenica mattina! Ovviamente dopo aver giustamente fatto pesare il danno ci riaddormentiamo, ora siamo pari! Lasciamo le valigie in hotel e alle 9 siamo a far colazione in pasticceria… uhmm… la bontà delle brioche è sorprendente, i pasticcini, i cioccolatini solo alla vista appaiono bellissimi e quando li mangi sono ancor più buoni. Purtroppo non fanno il cappuccino, che tristezza, e poi c’è molto caos, è strapieno di gente e non si trova neanche un angolino libero, ci tocca farla in piedi e di fretta… Siamo davanti alla Palazzo reale con quasi un’ora di anticipo sull’apertura (la domenica apre alle 10). Entriamo per primi, il ticket è di 10 euro + 4 per l’audio guida. Il palazzo reale è uno degli edifici più imponenti della città. Dall’esterno le aspettative sono molte, ma in realtà noi siamo rimaste deluse. Ho visitato recentemente la residenza invernale della principessa Sissi a Vienna ed è talmente ricca di arredi, vestiti, casalinghi che questa la fa sembrare completamente spoglia. Anche i giardini Sabatini sono un po’ limitati se pensi alla reggia di Versailles. Ma fare paragoni, forse, non è mai una buona cosa. E ora finalmente, vincono loro: mi tocca rassegnarmi e concedere il tanto e desiderato shopping. Lungo la strada troviamo il mercato di San Miquel, entriamo a farci un giro e, ovviamente, tutte noi proviamo varie tapas (quelle al salmone sono buonissime) e poi verso il museo del Jambon. Già qui iniziano a comprare Serrano da portare a casa… e già che ci sono panino me lo mangio qui!

Puntiamo, quindi, a Calle de Preciados, dove c’è Zara, Berska e Desegual. Sinceramente a quest’ultimo faccio anch’io fatica a rinunciare, soprattutto quando ti ritrovi davanti ben 5 piani, tutti enormi e con l’outlet. Prima di recuperare i bagagli gustiamo in una pasticceria un cono di granella al cioccolato con panna montata. Ora ci tocca la parte difficile: dove mettere in valigia lo shopping fatto? Beh, si assisterà a scene da film, con me seduta sul trolley. Prendiamo il metro, ticket euro 1,7 per arrivare fino a Ventas, vorremmo vedere Placa del Toro almeno dall’esterno. È imperiosa, bella, mi piace, poi sotto questo sole limpidissimo sembra che brilli. Non entriamo al museo perché abbiamo poco tempo, dobbiamo raggiungere l’aeroporto e sono ovviamente tutte ansiose. Facciamo un giro, facciamo delle foto simpatiche e riprendiamo la metro. Il costo del biglietto è nettamente più alto (euro 4.5) ma ci porterà dritti in aeroporto, terminal 1. Arriviamo in perfetto orario, sono le 17, il nostro volo imbarca tra un’ora, quindi abbiamo il tempo di mangiare qualcosa (in aereoporto il costi sono davvero altissimi). Partiamo puntuali e alle 21 siamo a Bergamo. Già si parla della prossima avventura, ma chissà se riusciremo a organizzarla.

Costo totale della vacanza 240 (shopping a parte).

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cultura-a2t1v

mi son sempre chiesta..ma come li lavano i capelli?

cultura-nup3s

dov'e' il trucco?

cultura-rs3nc

ehila toro....



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