Weekend a Firenze 2
Rispolvero la guida di Firenze acquistata 35 anni fa, quando andai per la prima volta nel capoluogo fiorentino, Valter scettico mi ha subito detto che era troppo vecchia, ma mica i monumenti si spostano!
Partiamo alle 7,11 dalla Stazione di Como diretti a Milano, a Milano prendiamo il Frecciarossa delle 8,15, con l’offerta 2×1 nei weekend ho acquistato per l’andata i biglietti in Business (veramente perchè erano gli unici non esauriti), e per il ritorno in Premium a € 187,20. Arriviamo puntuali alle 9,55 a Firenze, incredibile!
Ci informiamo per il bus da prendere per raggiungere l’albergo, prendiamo il 17 che dopo poco ci porta a destinazione. L’hotel è un pò fuori dal centro ma agevolmente raggiungibile con i bus. La camera non è ancora disponibile, per cui lasciamo il trolley e armati di cartine, guide e tablet ci avviamo a visitare Firenze.
Decidiamo di andare a piedi, fiduciosi del nostro senso di orientamento, ma non andiamo molto lontano, e così ci decidiamo a chiedere a una gentile signora come raggiungere il centro. Dopo 10 minuti di chiacchiere abbiamo la nostra informazione per raggiungere la fermata del bus più vicina. Scendiamo a Santa Maria Novella. Qui comincia il nostro tour.
Rinunciamo ad entrare a visitare la Chiesa per la lunghissima coda, per cui ammiriamo la bellissima facciata in marmi bianchi e verdi realizzata da Leon Battista Alberti e la piazza.
Raggiungiamo Palazzo Strozzi in via De’ Tornabuoni, la via dello shopping di Firenze, è un palazzo rinascimentale realizzato da Benedetto da Maiano, visitiamo il cortile e usciamo in Piazza Strozzi. Terza tappa Piazza Della Repubblica, è il cuore di Firenze fin dall’antichità, centro nevralgico in epoca Romana in quanto vi si svolgeva il mercato, si raggiunge la piazza attraversando un arco, storici bar si affacciano sulla piazza come il Gilli e Le Giubbe Rosse. Percorriamo via Roma in direzione Piazza Duomo. Subito ci appare il Battistero di San Giovanni, è una bellissima opera ottagonale, per la visita il ticket costa 10 euro e comprende la salita al campanile e alla cupola. Di fronte al battistero il Duomo di Santa Maria del Fiore e il campanile di Giotto. Ci mettiamo in coda per l’ingresso al Duomo. Stupisce la semplicità dell’interno del Duomo rispetto alla maestosità dell’esterno, belli gli affreschi della cupola.
Da Piazza Duomo prendiamo Via De’ Martelli per raggiungere Palazzo Medici, fu la prima dimora della famiglia ora sede della Provincia, non entriamo per la visita ma proseguiamo verso la Chiesa di San Lorenzo, che fu la chiesa della famiglia Medici, la facciata della chiesa è rimasta incompleta.
La visita della Chiesa e del tesoro di San Lorenzo costa 4,50 e ci danno il tablet per la visita guidata. Seguiamo il percorso e visitiamo anche le tombe di Cosimo il Vecchio e Donatello.
Sono già le 13,45, ci fermiamo alla Trattoria San Lorenzo a mangiare poi torniamo in piazza Della Repubblica ad incontrare la nostra guida. Dopo un pò di attesa mi accorgo che abbiamo sbagliato bar, siamo davanti al Gilli invece che al Il Giubbe Rosse. Per fortuna la nostra guida ci ha aspettato. Siamo solo in tre a fare il tour.
La nostra guida è molto brava e ci conduce alla scoperta di Firenze con spiegazioni molto accurate e con aneddoti divertenti, le tre ore trascorrono piacevolmente. In sintesi il tour parte da Piazza della Repubblica, il Duomo, il quartiere di Dante, la Chiesa di Orsammichele, Piazza della Signoria, Ponte Vecchio, Palazzo Pitti, Piazza del Mercato Nuovo. La Chiesa di Orsammichele era in origine l’edificio dove si svolgeva il mercato del grano, quando il mercato venne spostato l’edificio venne trasformato in Chiesa, all’interno, sui soffitti, sono rimasti gli anelli a cui venivano legati i sacchi di grano e le colonne a sinistra che in passato erano i silos hanno conservato gli spioncini da cui si prelevava il grano. A destra è stato eretto il tabernacolo alla Madonna delle Grazie. All’esterno furono ricavate delle nicchie per accogliere le statue dei Santi protettori delle arti e dei mestieri. In piazza Mercato Nuovo c’è un chiosco dove secondo Giulia fanno uno dei più buoni lampredotto di Firenze, panino con trippa. Nella piazza c’è la statua del porcellino, secondo l’usanza bisogna mettere una monetina nella bocca e se cade nel tombino si tornerà a Firenze. Valter ci prova e ci riesce.
Torniamo in Piazza della Repubblica e lasciamo Giulia dopo averla ringraziata per il bel pomeriggio.
Dopo tanto camminare meritiamo un pò di riposo, andiamo a prendere il bus 22 in via Vecchietti, al capolinea. Questa mattina abbiamo preso il 17 e avevamo memorizzato il nome della fermata dove scendere ma ovviamente il 22 non fa lo stesso percorso, per cui quando ci rendiamo conto che forse dovevamo scendere prima andiamo a chiedere all’autista che ci fa scendere dandoci delle indicazioni approssimative per raggiungere il nostro hotel, dobbiamo percorrere circa 1,2 km, altri 15 minuti di camminata!
Arriviamo stravolti a destinazione, ora però possiamo riposare un pò prima di cena.
Ci prepariamo per andare a cena alla trattoria Due Gi in zona stazione, prendiamo il bus, la fermata è a pochi minuti dall’hotel e scendiamo a Santa Maria Novella. Il ristorante è poco distante, in via Cennini.
Tipica cena toscana con ribollita, fiorentina e cantuccini, tutto molto buono. Dopo cena torniamo nel centro storico, c’è più tranquillità, pochi turisti in giro, solo in piazza della Repubblica c’è un bar con la musica ad alto volume. Torniamo in hotel in bus.
Sveglia alle 8, dopo colazione lasciamo il trolley in albergo e prendiamo il bus per tornare in centro e riprendere il nostro giro.
Scendiamo al capolinea, in via Vecchietti. Prendiamo la direzione per San Lorenzo. Le strade sono più affollate di ieri, c’è la camminata ‘Corri la vita’ e i partecipanti sono circa trentamila, il giallo delle loro magliette è il colore predominante.
Accanto alla chiesa di San Lorenzo si svolge il mercato dell’abbigliamento, molto frequentato dai turisti, ci aggiriamo tra gli stand a guardare per un pò poi ci avviamo verso Piazza San Marco, dove si affaccia la chiesa omonima e il Convento dei Domenicani di Fiesole. Nei pressi della piazza c’è la Galleria dell’Accademia famosa per la presenza del David di Donatello. La fila per entrare è delirante, abbiamo capito che per la visita dei musei bisogna avere a disposizione molti più giorni e armarsi di tanta pazienza per affrontare le code.
Passeggiamo fino al Duomo, breve sosta per un caffè e poi rifacciamo il percorso di ieri fino a Piazza Della Signoria, si fa fatica a camminare, nella piazza ci sono le premiazioni per la camminata. Riusciamo a farci un varco tra la folla e a raggiungere Ponte Vecchio.
Seguendo la mappa arriviamo in Piazza Santo Spirito, la Chiesa è chiusa ma nella piazza c’è un mercato dell’antiquariato, curiosando tra le bancarelle il tempo trascorre velocemente, è una bella piazza alberata, con meno turisti.
Dalla piazza raggiungiamo Palazzo Pitti, la reggia è sede di numerosi musei compreso il giardino di Boboli.
Alle 14,00 apre per la visita la Basilica di Santa Croce per cui ci avviamo verso l’omonima piazza, percorriamo un tratto del lungarno fino al Ponte delle Grazie, passiamo dalla Biblioteca Nazionale e arriviamo nella piazza, la facciata della Basilica è molto bella, la piazza è una delle più suggestiva di Firenze con importanti edifici Medievali. Ci mettiamo in fila per la visita, il biglietto costa 6 euro più 5 euro per il tablet.
E’ una Chiesa Francescana che risale al XII secolo, all’interno ci opere importanti come la Cappella Barzi e Peruzzi affrescate da Giotto, opere di Donatello e Gaddi.
La Basilica conserva i sepolcri dei personaggi più importanti non solo fiorentini, sembra che questa chiesa abbia ispirato Foscolo per I Sepolcri. La visita, seguendo il percorso e le spiegazioni del tablet dura due ore, prosegue poi nel cortile nella attigua cappella Pazzi del Brunelleschi, da segnalare che la calotta sopra l’altare conserva un affresco raffigurante il cielo come appariva a Firenze il 4 luglio del 1442 uguale a quella che abbiamo visto nella Sagrestia Vecchia di San Lorenzo, ma gli storici non sono riusciti a capire il perchè di quella data visto che non ci sono stati accadimenti particolari. Ultima tappa la visita del museo dove è conservato il Crocifisso del Cimabue, un’opera molto bella sebbene sia stata rovinata dall’alluvione.
Finita la visita ci fermiamo a riposare un pò. Percorrendo Borgo dei Greci torniamo in Piazza della Signoria, dove restiamo bloccati da una manifestazione pacifica per la cura con le staminali.
Passato il corteo andiamo in Piazza Mercato nuovo, con la loggia dove c’è il mercato dei prodotti artigianali in pelle e la statua del porcellino.
Il chiosco del lampredotto è chiuso, grande delusione per Valter che voleva provarlo.
Dobbiamo tornare in albergo a ritirare il trolley per cui ci avviamo al capolinea, ad un chiosco sotto i portici di Piazza della Repubblica acquisto un altro pezzo per la mia collezione, magneti dei luoghi che visito, da mettere sulla porta del frigo.
Per la cena abbiamo prenotato un tavolo alla Trattoria Zazà, si trova nella zona del mercato centrale. Prima di andare a cena facciamo un ultimo giro in Piazza Santa Maria Novella, la Chiesa è aperta ai fedeli per la Messa, entriamo e possiamo così ammirarne l’interno.
E ora a cena! L’interno del ristorante è molto originale, lo abbiamo scelto perchè garantisce cucina tipica toscana. Abbiamo mangiato molto bene e speso circa 30 euro a testa.
La nostra vacanza è finita e ci avviamo alla stazione, ma, sorpresa, il nostro treno porta 25 minuti di ritardo che poi diventano 45, spero solo di non perdere l’ultima coincidenza per Como, altrimenti ci tocca stare a Milano fino alle 5. Questo imprevisto ha rotto il mio breve idillio con le ferrovie dello stato.
Due giorni sono un pò pochini per poter visitare sia la città che i musei, sono però soddisfatta di quello che abbiamo visto e soprattutto del tour che abbiamo fatto con Giulia. La nostra prossima visita sarà dedicata senz’altro ai musei.