Week end madrileno
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Dopo aver ritirato in bagagli, dall’aeroporto prendiamo la metro (ci sono già da subito le indicazioni, c’è molta strada da fare ma è molto ben indicato quindi non ci si può perdere) e dopo due cambi di linea finalmente arriviamo a La Latina. In circa 5/10 minuti siamo già arrivati all’appartamento dove ci aspetta la proprietaria per darci le chiavi. Sono le 22.30 e non abbiamo ancora cenato per cui ci fiondiamo nel primo ristorante che troviamo aperto: un franchising dove fanno più di 30 tipi di crocchette diverse, sia dolci che salate. Fortunatamente Madrid è nota per la sua movida, posso confermare infatti che al mattino la città è semideserta ma la sera è sempre piena di gente, addirittura consegnano le pizze alle 23.30. Torniamo a casa stanchi e andiamo a dormire, domani ci attende una lunga giornata.
Primo giorno
Ci alziamo di buon’ora e passeggiamo fino ad arrivare alla stazione dei treni Atocha, purtroppo nota per via dell’attentato dell’11 Marzo 2004 in cui morirono quasi 200 persone. Ora la stazione è stata completamente ricostruita e al suo interno ci sono grandi alberi e laghetti artificiali con tartarughine, sembra di stare in una foresta.
Da qui, ci spostiamo verso il grandissimo parco El Retiro dove al suo interno c’è il Palazzo di Cristallo, il Palazzo di Velazquez e un grande lago artificiale dov’è possibile noleggiare le barchette a remi.
Usciamo dalla parte opposta del parco per vedere la Puerta de Alcalà. Da qui ci incamminiamo verso Palacio de Comunicaciones, oggi sede del Comune (conosciuto anche come Palacio de Cibeles poiché si trova proprio di fronte alla Fontana de Cibeles e nell’omonima piazza). I piedi cominciano a bruciare, ma ci spostiamo ugualmente verso Plaza Major, la piazza principale di Madrid.
Attraversando una via con due porticati ai lati, arriviamo al Mercado de San Miguel. Molto caratteristico e incasinato, ricorda molto la Boqueria di Barcellona ma in versione più ristretta. Qui i prezzi sono decisamente alti ma la qualità e la presentazione del cibo sono ottimi. Visitiamo poi la Cattedrale de Almudena che è adiacente a Palazzo Reale, entriamo però dall’ingresso secondario. La cattedrale è davvero molto bella, ci hanno colpito i suoi affreschi colorati.
E’ pomeriggio inoltrato per cui decidiamo di tornare alla base. Io e Gabry ci rinfreschiamo un attimo e poi ripartiamo subito all’avventura. Andiamo alla Gatoteca, un luogo dove ci sono 18 gatti all’interno di un appartamento su due piani adibito appositamente per loro. Alcuni di loro sembrano randagi recuperati (ad uno ad esempio manca l’occhietto). Per chi ama questi splendidi animali è sempre bello stare a contatto con loro anche se loro, si sa, non amano molto essere toccati.
Ceniamo in un ristorante con piatti ottimi (Cantina La Traviesa) e poi andiamo a nanna.
Secondo giorno
Al mattino io e Gabry passeggiamo per il centro storico e nel primo pomeriggio ci raggiungerà il resto del gruppo. Dopo pranzo ci incamminiamo verso Palazzo Reale, fortunatamente la coda non è infinita come al mattino, ce la caviamo con 15/20 minuti di coda. Paghiamo gli interni sono sfarzosi, peccato non si possano fare foto. L’ingresso costa 11€ (più eventuali altri 4€ di audioguida), se però si entra due ore prima della chiusura, ovvero alle h 18, l’entrata è gratis. Noi siamo entrati prima delle h 18 perché, la stessa formula la adottano anche al Museo del Prado per cui abbiamo preferito sfruttare l’ingresso gratuito al museo. Trotterelliamo verso El Prado passando da Puerta del Sol per vedere il simbolo di Madrid: la statua dell’Orso e del Corbezzolo. Vistiamo, in parte, El Prado e una volta usciti dal museo, visitiamo la chiesa di San Jeronimo el Real, molto bella esternamente, un po’ spoglia all’interno.
E’ l’ora dell’aperitivo per cui andiamo all’Azotea, un bar spettacolare che non è altro che una terrazza con vista quasi a 360° sulla città, che si trova nello stesso palazzo del Circulo de Bellas Artes.
Per salire in terrazza si paga 3€ a testa, ma ne vale la pena, la vista è davvero bella… Una volta saliti non c’è l’obbligo di consumazione, si può salire anche solo per fare delle belle foto.
Cena e poi a nanna.
Terzo giorno
Oggi è l’ultimo giorno per cui visitiamo le ultime cose che ci mancano. Cominciamo dai Giardini di Sabatini che si trovano proprio dietro Palazzo Reale, belli ma con pochissimi fiori, peccato. Arriviamo fino al Tempio di Debod e poi, tornando indietro ma sull’altro lato della strada entriamo al Museo Cerralbo, una chicca di Madrid, secondo me imperdibile, essendo Domenica entriamo gratis (anziché 3€). Qui il marchese che ci abitava (Enrique de Aguilera y Gamboa) era un collezionista di oggetti preziosi e quando morì diede tutto in eredità allo stato per costruirci un museo. Le foto si possono fare ma senza flash e all’ingresso si è obbligati a mettere borse e zaini nelle cassette di sicurezza (per evitare furti). Una volta usciti andiamo in Plaza de Espana, poi passeggiata sulla Gran Via e le ultime ore che ci restano le sfruttiamo per fare shopping… Torniamo in appartamento a prendere i bagagli ed è già ora di tornare a Milano.
Madrid è una città molto bella ma architettonicamente parlando meno particolare di Barcellona. E’ una città che (a mio parere) non si svela subito bella agli occhi del viaggiatore/turista ma si scopre con il tempo, più tempo ci passi e più ti piace… Per vedere questo ed altri viaggi potete visitare il mio blog: Http://iloveviaggi.blogspot.it/, http://iloveviaggi.blogspot.it/2015/05/madrid-aprilemaggio-2015.html. Buona lettura 😉