Week end lungo nel Luberon di Provenza
Apt.
Abbiamo scelto Apt perchè comoda base per girare la regione, però si è rivelata una cittadina graziosa, con un bellissimo mercato il sabato mattina.
Un’idea per mangiare ad Apt. Le thym te voilà( 59 Place St Martin). Menù decisamente fusion, con un colpo allla tradizione provenzale e uno all’etnico, e sempre almeno un piatto vegetariano. Arredamento interessante, e pieno di idee ad esempio avreste mai pensato che la vecchia non riparabile singer potesse diventare un grazioso tavolino blu? Buono anche l’aperitivo* con vino bianco al timo.
*L’aperitivo non è generalmente come lo intendiamo noi, ma piuttosto un bicchiere con due olive o un salatino o niente.
Oppède le Vieux Magnifica sorpresa! Un paese molto piccolo e molto abbarbicato sulla cima di una collina, circondato da una vegetazione rigogliosa, foreste e formazioni rocciose, un paesaggio suggestivo. Per visitarlo lasciate la macchina nel parcheggio all’inizio del villaggio e salite sulla collina seguendo il sentiero botanico. Il villaggio è incantevole, prevalentemente costituito da case antiche restaurate, e meritano senza dubbio una visita la chiesa del 12° secolo e le rovine dell’antico castello. L’atmosfera di pace ha attirato diversi artisti, per cui si trovano anche negozietti interessanti.
Un’idea per mangiare, L’echauguette. Impossibile non trovarlo, ai piedi della salita che porta al castello. Un ristorante incantevole, con diversi tavoli all’esterno e piatti semplici e abbondanti, che fanno dimenticare il vento a dir poco tempestoso da cui si viene travolti. Sarà che io amo molto l’aglio 😉 ma il loro pesto mi è piaciuto un sacco! Bonnieux La torre della chiesa domina la vallata intorno a Bonnieux e dalla sua piazza si dominano le campagne del Luberon. E’ uno dei più caratteristici paesi della regione, quindi bisogna essere preparati a salire a scendere per le viuzze contorte. Il paese è completamente di pietra e colpisce per l’armonia dei colori delle sue case e delle vie, l’architettura sobria ed elegante, l’atmosfera tranquilla e al tempo stesso potente della zona. Non è difficile comprendere perché fu scelto da diversi vescovi come residenza! Roussillon.
Il sentiero delle ocre, sarebbe bello da vedere all’alba o al tramonto, ma tenete presente che in questi orari il sentiero è chiuso perché apre alle 9 e chiude alle 18 almeno d’estate, ma è sempre meglio controllare. La rossa Roussillon si fa perdonare però con negozi, ristoranti e vie veramente mooooooolto pittoresche! Saint Saturnin lès Apt La cosa più interessante del paese, oltre alla quiete, all’atmosfera rilassata, alle rovine, sono i portali dei palazzi. Uno più strano dell’altro.
Le strade della lavanda.
Fatevi un regalo per tornare in Italia non tornate subito sull’autostrada, ma mettevi comodi, trovate una velocità da crociera e godetevi i campi di lavanda più incredibili che possiate immaginare. Passando dalle Alpes de Haute Provence fino alle gole del Verdon, tra una sosta fotografica e l’altra si ammirano, è il caso di dirlo, paesaggi diversissimi. Dalle dolci colline gialle e blu, alle strade che si inerpicano sopra il Verdon, particolarmente apprezzate pare dai motociclisti.
Avvertenze.
Si trovano ovunque deliziosi saponi, ma se avete intenzione di usarli in quanto tali, e non come profuma biancheria per dire, meglio leggere l’inci (gli ingredienti) e scoprire che il sapone di Marsiglia che state comprando non è quello vero e che i saponi alla lavanda della lavanda hanno solo il profumo sintetico! Se può servire a Oppede le Vieux nel ristorante/negozio dove abbiamo pranzato ho trovato i saponi di Marius Fabre, tutti a pallini verde (se andate a leggere il biodizionario capite cosa intendo).
La lavanda è l’acquisto tipico, ottimo il miele, deliziose le confetture (fichi e fiori di lavanda è una delizia!), perfetti i mazzetti essiccati, carini i sacchetti e molto utili gli oli essenziali di lavanda e di lavandin (che costituisce il 98% della produzione in realtà).