Week- end a graz
Siamo partiti da casa a Lorenzago, in direzione Amaro (autostrada A23), con la quale abbiamo raggiunto il confine di Tarvisio in un’ora circa. Da qui abbiamo proseguito con l’A2 fino a Völkermarkt, laborioso paesino con un’imponente chiesa nel centro storico. Con la B70 che s’inoltra sinuosa nella zona del Lavanttal, abbiamo proseguito fino alla destinazione finale. Griffen, merita una sosta oltre che per le grotte che si trovano, soprattutto per la lavorazione della terra nera, che un artigiano del posto ha riscoperto dopo molti anni. Inoltrandoci nei boschi di conifere lungo i dolci pendii che la strada offre nel suo percorso, una deviazione obbligatoria la merita il complesso d’origine benedettina, di Sankt Paul im Lavanttal, dove c’è una chiesa di stile romanico, tra le più belle dell’Austria. Il ns. Viaggio prosegue in direzione di Wolfsberg, e Bad Sankt Leonhard im Lavanttal, dove c’è una splendida chiesa. Lungo la strada molte, le deviazioni per i comprensori sciistici dei dintorni, quali il Koralpe ed il Saualpe; si raggiunge così il Passo Pack, alla sommità del quale si ha una vista a 360° sulle colline e vette circostanti. Al termine della discesa si attraversa Koflack, e poi si arriva a Piber, con le famose scuderie della Scuola Austriaca d’equitazione Spagnola ed i cavalli Lipizziani, che hanno la particolarità di nascere scuri di mantello e di diventare bianchi col passare degli anni. Carissima l’entrata € 11 a persona!!! A saperlo questa sosta si salta a piè pari, se non si è estimatori della razza o in ogni modo dentro al settore. Per fortuna la sosta successiva (gratis) ci rimette di buonumore. Barnbach, con la Sua particolare e coloratissima chiesa, voluta così dal parroco, stufo di vedere che tutti andavano a vedere i cavalli e nessuno si fermava qui. Ora non è più così. Vedere per credere! Voitsberg ci attende per farci conoscere la Stiria, regione poco conosciuta e ancora lontana dal turismo di massa, che in ogni caso offre un ventaglio d’opportunità da non sottovalutare per quanto riguarda il turismo: dalle vette delle montagne al vino, dalle abbazie ai castelli, alle miniere di ferro, etc.
Il nostro arrivo a Hitzberg, presso la Gastzimmer Planner, (un conveniente B/B a conduzione familiare, ameno e romantico al tempo stesso, dove trascorreremo le due notti di gita), ci assicura che: Graz è vicina e non dobbiamo farla aspettare! Poche, per non dire nulle, le segnaletiche riguardanti, il centro, se non nell’immediata vicinanza. Trovato il parcheggio nei pressi di Jakomini platz, c’immergiamo in un primo assaggio della città. Graz, offre soprattutto cultura, musei, hall d’arte, dipinti etc; non mancano concerti e musica di vario genere. Visitiamo anche, le due ultime creazioni, un po’ particolari di Graz: l’isola artificiale nella Mur e il nuovo teatro per i concerti (sembra un polpo senza tentacoli), lì nei pressi. Tante le chiese, tra le quali: Pfarrkirche Sankt Andrä, Franziskanerkirche, Mariahilfkirche. Il Castello e l’Urthum, quest’ultimo simbolo della città li lasciamo per il giorno seguente; giriamo quindi l’Hauptplatz, e le vie circostanti nell’attesa della cena, che consumiamo presso il Maredo, di Jakominiplatz. Terminiamo il giorno con un’altra passeggiata lungo le vie illuminate, fissando l’appuntamento per il dì seguente.
Il Castello d’Eggenberg, con il suo vasto parco pieno di pavoni (anche bianchi) e scoiattoli, nonché il suo museo archeologico merita un a visita. Ci siamo quindi riportati nella zona della sosta del giorno precedente e da qui abbiamo intrapreso la visita alle bellezze di Graz. Funicolare per salire sulla collina che domina la città, Castello e percorsi pieni d’attrattive e segni d’eroismo e storia, e l’Urthum ed i suoi 260 gradini per ridiscendere nel cuore pulsante di Graz; il Dom e le vie circostanti, anche un centro commerciale per confrontare gusti e prezzi, l’immancabile pasticceria e la ricerca di cartoline e souvenir. Crediamo di aver visitato tutto quello che si è potuto vedere in una giornata di cammino lunga 10 ore. Stanchi ma soddisfatti ci siamo rifocillati al Maredo e da qui abbiamo salutato con un arrivederci Graz.
Il rientro da Hitzendorf, è stato rapido fino a Völkermarkt, grazie all’A2, dopodiché B82 direzione Sankt Veit e deviazione per Burg Hochosterwitz, un castello che si trova in una posizione dominante ed inespugnata (modellino presso il Minimundus di Klagenfurt), da circa 600 anni. Costo d’entrata € 7 a persona. Una passeggiata interessantissima, lungo ponti levatoi e panorami fantastici, fino alla sommità, con chiesa, museo e giardino, all’interno delle mure principali del castello. Da vedere!! Abbiamo quindi proseguito per Maria Saal, sulla B83, dove merita la sosta l’omonima Chiesa e la Lichtsaule (tempio dei pagani) per la sua forma particolare della cupola (un’antica torre di guardia ottagonale). Da qui si giunge a Klagenfurt tramite la moderna superstrada, ed in breve tempo, attraversata la città facciamo rotta per Viktrig prima e poi Keutschach, ameno paesino sulle rive del lago omonimo. Nei pressi c’è un’indicazione turistica per Pyramidenkogel, raggiungibile con una strada impervia e ripida lunga 5 km fuori da Keutschach, direzione Velden; si tratta in realtà di una torre di comunicazioni (telefoni, etc) che data la posizione dominante è diventata attrazione e punto panoramico si, ma non particolare come può essere un qualsiasi punto panoramico in quota, sia esso una strada un belvedere, una guglia. Comunque la gita ha in serbo per Noi, un’altra sciccheria con annesso panorama da cartolina: Maria Worth, con la sue antichissime chiese, sulla penisola del Lago Worth. Fantastiche! Da qui il rientro a Lorenzago si svolge sul lungo lago fino a Velden sulla L96, quindi abbiamo preso la B83, nei pressi di Lind ob Velden, poi a Sankt Magdalen, l’A2 fino al confine di Tarvisio e la SS13 fino allo svincolo per Tolmezzo e da qui la SS 52, che ci riporta attraversando il Passo Mauria a casa. Tutto il giro è stato di ca. 700 km. Pierluigi e Liana