Week end a Ferrara
Ci dirigiamo in centro per la cena. Optiamo per il ristorante della piazza: il Leon d’oro. Solitamente andiamo alla ricerca di posti più caratteristici, ma il caldo è veramente tanto e non abbiamo voglia di gironzolare a vuoto. La scelta è stata molto azzeccata. Il pasticcio di maccheroni e i cappellacci al ragù sono ottimi per non dire della torta di tagliatelle. Molto graditi gli stuzzichini con aperitivo analcolico offerto dalla casa.
La giornata seguente inizia, dopo una buona colazione, con il mercato cittadino in attesa dell’apertura del castello estense. Il giusto prezzo del biglietto 8+6 ridotto ci viene offerto il percorso obbligato per la visita al castello che si concluderà con le esposizioni delle opere di Boldini e De Pisis. Tutto ben allestito. In alcuni sale e saloni grandi specchi ideati da Gae Aulenti permettono al visitatore di ammirare i bei soffitti dipinti senza stare con la testa all’insu. Competenti e cordiali pensionati-volontari scambiamo due parole con i visitatori. All’uscita siamo nuovamente in piazza per una visita alla Cattedrale che non è nulla di che se non la sua grandezza. Ci aiuta tanto però il fresco delle sue navate. Prima e dopo cena una rilassante passeggiata nella via delle volte. Decisamente medioevale e molto caratteristica. Ceniamo alla trattoria da Noemi che è nei paraggi. Le tagliatelle al ragù sono buone ed abbondanti i cappellacci di zucca al burro fuso molto graditi. La torta tenerina buona, peccato per la scarsità della porzione. Il pane di zucca con semi di girasole offerto come apri-cena delizioso.
Finiamo la serata nella piazza dove un pedalare incessante, molto disordinato e senza regole è la caratteristica della città. Caratteristica molto ecologica, ma con un pò di ordine.
Prima di partire, sabato mattina, diamo un’occhiata al tanto decantato mercatino dell’antiquariato, ma non offre nulla che valga la pena di soffermarsi a chiedere quotazioni.
Due notti x Ferrara sono più che sufficienti. Se non avessimo beccato così caldo avremmo noleggiato le bici per un giro lungo mura, ma va bene così.
Ah dimenticavo, abbiamo comprato un pò di pane, specialità buona e dalle particolari forme, e come da regola non scritta siamo stati fregati. In tutte e due le panetterie dove ci siamo serviti a turno ci hanno fregato un euro a testa o poco più. Peccato perdersi per così poco, era tanto che non ci capitava, ma un euro ad un turista e un euro ad un altro a fine giornata magari 20 o 30 euro se li dividono… (occhio alle bilance che sono semi nascoste dai prodotti in vendita).