Watamu perla sull’oceano indiano

Immagino che voi siate delle persone affascinate dall'Africa, se è così, vuol dire che comunque siete preparati moralmente e psicologicamente ad affrontare un viaggio del genere; l'esperienza state sicuri che vi ricambierà con cose che altrove non potete trovare. State per entrare in un altro mondo, fantastico! Infatti dopo un viaggio del...
watamu perla sull'oceano indiano
Partenza il: 12/10/2002
Ritorno il: 20/10/2002
Viaggiatori: fino a 6
Immagino che voi siate delle persone affascinate dall’Africa, se è così, vuol dire che comunque siete preparati moralmente e psicologicamente ad affrontare un viaggio del genere; l’esperienza state sicuri che vi ricambierà con cose che altrove non potete trovare. State per entrare in un altro mondo, fantastico! Infatti dopo un viaggio del genere tornerete in Italia capendo cosa vuol dire Mal d’Africa, e non vi basteranno 2 settimane per far passare la nostalgia…Io sono africano nel cuore da quando sono nato, perciò non posso dire altro che: “Andateci senza perplessità e dubbi!” Ma veniamo alla vacanza.

Il viaggio aereo di andata, si effettua di notte, perciò al volo vi raccomando di arrivare stanchi, così vi sarà più facile dormire. Sull’aereo Eurofly comunque troverete tutti i comfort (mi sono informato, è sempre lo stesso vettore charter, c’è a disposizione di ogni passeggero uno schermo dove potrete scegliere 8 film, 10 cd musicali, giochi Playstation). L’arrivo all’aereoporto di Mombasa avviene molto presto, verso le 5:30-6:00, espletate le formalità aereoportuali, i due simpatici ragazzi kenyoti Antonio e Sami (gli “animatori”, virgolettato perché non si tratta di animazione vera e propria), dall’aereoporto vi porteranno all’Aquarius di Watamu, distante circa 1 ora e 45 min. Durante il viaggio in pullmino, se non dormirete, potete ammirare il fantastico paesaggio che vi circonda e la bellezza della gente, una fiumana di persone che camminano, camminano e camminano, dalla mattina alla sera…Arriverete al Resort verso le 8:00, giusto il tempo di farvi accogliere, farvi dare le camere, fare colazione, e scappate subito in spiaggia, mi raccomando! Non c’è tempo da perdere. La spiaggia è distante circa 150 metri dal Resort: mettetevi il cuore in pace, qui tutti i giorni troverete i ragazzi e le ragazze del posto che vi accompagneranno lungo il tragitto offrendovi la loro merce: chi i portachiavi in ebano, chi le targhette, chi le statue e altri oggetti in legno, chi le escursioni, chi i Safari…La situazione economica non è delle migliori come potete immaginare… Vivono con 45 dollari al mese…Quindi guadagnare 1 solo dollaro al giorno è un dono di Dio. A me sinceramente non davano fastidio, ma comunque c’è da dire che potrebbero alla lunga irritare un pochino se uno non è disposto alla loro compagnia. Ma non è detto che vi propongono di spendere soldi, molti vi accompagnano solamente, solo per conoscervi, imparare nuove cose da voi, salutarvi tutti i giorni e parlare solamente con voi. Comunque, se non volete comprare in quel momento, vi basta una parola: Hakuna Matata! ossia No Problem. Ahhh mi stavo dimenticando: molte delle persone parla un buon italiano, quindi non ci son problemi con la lingua, comunque se sapete l’Inglese è meglio, lo conoscono tutti, in quanto il Kenya è un’ex-colonia del CommonWealth. Nel caso vogliate comprare qualcosa, contrattate tutto, dal prezzo base scendete del 50% e l’oggetto sarà vostro! Per escursioni e Safari, vedete fin dove potete scendere. Durante il tragitto potrete fermarvi pure ad una scuola elementare dove potrete salutare tutti i bimbi: che belli! Se porterete delle caramelle, matite, pennarelli, palloncini saranno i bimbi più felici del mondo: è preferibile dare quello che portate direttamente ai bimbi.

La spiaggia ed il mare sono fantastici, vi sembrerà di stare in Paradiso: sabbia bianca con la consistenza della neve, acqua limpidissima, sole stupendo, senza confusione alcuna, avete centinaia di metri di spiaggia e di mare bellissimo tutto per voi. Data la vicinanza all’equatore, gli effetti della marea sono impensabili: nel giro di poche ore (2-3) il mare va e viene, si ritrae anche di 100 metri: infatti il mare è composto da una prima parte di 100 metri con acqua alta mezzo metro, poi una cinquantina di metri di acqua alta 1 metro/1 metro e mezzo, per poi avere uno strapiombo che vi proietta lungo la barriera corallina piena di pesci e coralli dai colori più disparati. Non è Sharm El Sheik come barriera corallina ma è bella comunque.

Qui a mare potete passare tutto il tempo che volete: se vi svegliate alle 6 potete scendere pure in spiaggia a quell’ora, tanto il sole è già abbastanza caldo. Il sole si prende su di un terrazzo dove ci sono 2 piscinette, un piccolo anfiteatro ed un ristorante, poi ci sono le sdraio per prendere il sole. Una decina di scalini e siete in spiaggia dove ci sono anche 5/6 capannine dove potrete comprare gli oggetti tipici dell’artigianato locale, dai batik alle statue in legno, dagli oggetti in pietra agli oggetti masai.

Per quel che riguarda le escursioni ed il Safari, vi dico che se volesse fare tutto, dovrete prenotare per 2 settimane (la settimana supplementare costa pochissimo!), tanto non c’è tempo per la noia a Watamu!!! Io e la mia compagnia (in tutto eravamo in undici: 5 amici e amiche partiti da Milano più altre 3 coppie conosciute il primo giorno) abbiamo fatto il Safari di 2 giorni, una gita veloce a Malindi alla fabbrica del Legno, dove ci sono gli artigiani che fanno statue e maschere in legno ed un giro in bici per la foresta.

Per il Safari vi dico alcune cose: per 2 giorni di safari abbiamo speso 220 dollari a testa (46 dollari solo per la permanenza nel parco, 50/60 dollari per il soggiorno pensione completa al Camp, benzina che costa 0.80 eurocent per tantissimi chilometri, stipendi vari), i prezzi più o meno sono questi, 1 giorno solo oltre ad essere pesante (perché per arrivare al Parco Tsavo Est ci vogliono 2 ore e si parte alle 5:30/6:00 e si ritorna alle 18 in albergo) costa 150 dollari. Quindi vi consiglio di farlo di 2 giorni, sono soldi che vale la pena spendere: vi ricordate quando vi dicevo che vi riporterete nel cuore cose che potete vedere ed avere SOLO in Kenya? Ebbene, una di queste cose è il Safari nella Savana. Partenza di mattina presto come detto, arrivo al parco verso le 7:30/8:00: incomincia l’avventura!!! Di tutto ciò dico solo una cosa: I-N-D-I-M-E-N-T-I-C-A-B-I-L-E…Provare Per Credere!!! All’interno della Savana ci sono alcuni Lodge e Camp, dispersi a decine chilometri l’uno dall’altro, le uniche cose artificiali nel Paradiso di Madre Natura. L’agenzia a cui vi siete affidati vi porterà in uno di questi per mangiare e dormire: dalla mia esperienza vi posso solo dire che anche se sei disperso in un puntino sulla faccia della terra lontano da chiunque e da qualunque cosa a cui sei abituato durante l’anno, ti senti a casa tua!!! I tuoi compagni di viaggio, i guidatori della jeep e 3-4 persone addette alla cucina e al soggiorno nel Camp o Lodge che sia. Tra queste 3-4 persone ci sono le guardie della Savana, il pari delle nostre Guardie Forestali, che vi difendono dalla eventuale presenza di animali di passaggio e che vi raccontano le storie della Savana. Nel caso di permanenza notturna nel Ndololo Camp ci saranno dei veri masai a difendervi dai leoni!!! . Abbiamo trovato due autisti fantastici, molto bravi a guidare, e il Campo Tendato dove siamo andati aveva tutto quello che poteva servire (doccia, elettricità fino alle 23, letti comodi, ottima cucina italiana, ottima ospitalità, fantastico paesaggio: dinanzi al Fiume Galanda, con un coccodrillo e due ippopotami che sono stati lì vicino alla riva dove c’erano le nostre tende per tutti e due i giorni). Portate tanti rullini con una macchina fotografica con un buono zoom (come minimo 70mm di zoom! Ma di più è meglio) o caricate al massimo la telecamera, son cose da non dimenticare!!! Le gite: ce ne sono tante da fare. Noi siamo stati a Malindi, in un pomeriggio abbiamo visitato la Fabbrica del Legno dove ci sono tanti artigiani ed artigiane che lavorano il legno, lo dipingono, lo ornano di conchigliette, perline, tessuti a seconda dell’oggetto in questione. Di fronte ai lavoratori che lavorano per terra tra il legno sotto un tetto in lamiera, c’è il negozio grandissimo dove potete comprare gli oggetti, troverete tutto per i regali, da 1 euro in sù. Una piccola mascherina tipica, bella e poco spaziosa costa 100 KenyanShilling (77 KSH equivalgono ad 1 dollaro): bel ragalo per far contenti tutti quelli che vi chiederanno: “Non mi avete portato niente dal Kenya?”. Ma potete trovare tutto a relativamente poco. Poi abbiamo fatto un giro per il mercato di Malindi, dove va la gente del posto a comprare i beni necessari per vivere: dal mangiare a vestiti. Qui la povertà si è fatta sentire di più che in altri posti…

L’altra gita che abbiamo fatto è il giro in bici con i ragazzi fuori dall’albergo. Si sono organizzati 6 di loro e ci hanno portato 13 bici, quelle che ci servivano, poi ci han portato in giro per Watamu e dintorni, fino a Gede, antica roccaforte araba del 1700 circa, se non sbaglio. Abbiamo passato dei bellisimi momenti, abbiam fatto tappa al serpentario di Watamu per poi entrare nella foresta e fare un giro faticoso ma molto bello al suo interno, dove abbiamo visto come vive molta gente, con cosa vive, quali sono le loro abitudini. (Altri ragazzi conosciuti a Watamu hanno avuto la fortuna di vedere uno spettacolo organizzato solo per loro da alcuni abitanti del villaggio per cui erano passati in bici, che in un batter d’occhio si sono vestiti con gli abiti delle danze, si sono muniti di tamburi ed altri strumenti ed hanno messo in scena delle danze tipiche del loro villaggio!) Poi ci hanno portato in una impervia grotta all’interno della foresta, un pò da racconti del terrore, che finiva con un cortiletto con in centro un albero altissimo che con le sue foglie copriva il buco nella roccia che gli ha permesso di nascere (grazie alla luce filtrata dallo stesso buco). L’unica cosa, è che ci siamo accontentati delle bici che ci hanno portato, alcune mountain bike erano buone, alcune erano bici da passeggio, altre mountain bike avevano la monomarcia, dato che si era rotto il cambio: però provate ad andare in bici sulla terra o sulla sabbia con un rapporto da montagna come è capitato a me per 4 ore!!! Costo: 5 dollari per nolo bici e mancia per i ragazzi che ci hanno accompagnati: lo han fatto quasi per piacere! Altre gite che si possono fare, ma che non abbiamo fatto sono: il Parco Marino di Watamu, l’uscita in barca con pranzo in una spiaggia dove ci sono tante aragoste pescate al momento e fatte alla griglia, Sardegna2 che è un atollo corallino che dicono sia molto bello, gita nella foresta di Gede, visita alle rovine di Gede, ed altre che non mi ricordo.

Comunque, potete uscire dall’albergo ed andare in paese senza problemi, vi potete fare un tranquillo giro per i negozietti, andare a vedere le partite di calcio, o camminare semplicemente. La gente del posto è veramente fantastica, salutano sempre (Jambo: imparatelo, è il loro saluto), hanno quasi sempre il sorriso stampato sulla faccia, vi trattano sempre come vorreste essere trattati da chiunque, vi riempiono di gioia.

La sera, contrariamente a quanto ci si possa immaginare, c’è molto da fare, soprattutto a Malindi. L’Aquarius dopo cena organizza danze masai con i masai, danze degli abitanti dei villaggi della foresta, acrobati ed altro. Ci sono dei locali molto carini a Malindi, ce ne sono un paio a Watamu (quello vicino al resort raggiungibile a piedi è molto carino, sembra uno dei nostri Pub). Malindi dista un quarto d’ora circa da Watamu e si va in pullmino.

Raccomandazioni finali: – vaccinazioni: non è obbligatoria nessuna vaccinazione, io personalmente sono andato senza aver fatto niente. Comunque è raccomandabile quella contro la malaria e febbre gialla, sono abbastanza debilitanti per l’organismo, ma si va un pò più sicuri (ma non funziona al 100%) per quanto riguarda la malaria, mentre per la febbre gialla sei al sicuro per dieci anni.

– passaporto: valido almeno per altri 3 mesi, quindi se partite a gennaio deve valere fino a aprile/maggio.

– denaro: potete portarvi sia euro che dollari, meglio i secondi, non accettano gli euro in moneta perché la moneta estera in qualsiasi banca del Mondo non la cambiano. Attenzione: portate solo i dollari con le facce grandi, quelli della nuova emissione. Quelli vecchi con le facce piccole molti non li accettano. In aereoporto non li prendono assolutamente.

– tasse in aereoporto: all’arrivo è necessario avere 50 dollari (solo quelli con la faccia grande) per il visto consolare, dovete compilare una scheda; alla partenza dovete dare 20 dollari per le tasse aereoportuali, attenzione perché a noi l’albergo ha dato indietro i 20 dollari (della cauzione per la cassaforte) con le facce piccole. Se così fosse, insistite per avere quelli con la faccia grande, se no in aereoporto succedono casini come a molti dei nostri compagni di viaggio.

– prelievo denaro: non è facilissimo trovare una banca, a Malindi ce ne sono, c’è una Barcklay’s Bank dove si può usare la Visa, la Mastercard, anche col Bancomat si può prelevare tramite la Maestro. Naturalmente gli sportelli emettono scellini kenyoti, non prelevate troppo se no ve li trovate in mano alla fine! – mangiare: in albergo i camerieri sono veramente bravi, tutto buonissimo. Prima colazione, pranzo e cena all’altezza. Acqua sia frizzante che naturale, in bottiglia. Ottima birra Kenyota. A richiesta anche alcolici.

– altro: ricordatevi che i teli mare li fornisce il Resort, i letti sono tutti a baldacchino con le zanzariere, c’è il frigo con le bevande in ogni camera (a pagamento), c’è l’aria condizionata (quindi si sta freschi in camera, è autonoma, quando volete spegnerla potete farlo), portatevi l’Autan contro le zanzare tropicali (confezione blu e gialla), portatevi l’Enterogermina per evitare la dissenteria (due flaconcini al giorno, da prendere dal mattino della partenza in Italia, fino alla sera del giorno dopo l’arrivo), è preferibile non mangiare verdure fresche, potete pure lavarvi i denti con l’acqua del rubinetto (ma forse è meglio portarvi dall’Italia una bottiglia da un litro e mezzo da usare a questo scopo), portarsi protezioni solari, cappellini o bandana (il sole picchia forte! Magari partite con due protezioni: una potente per i primi giorni, poi una bassa da usare una volta abbronzati).

Saluti Piergiorgio La Sala



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