WATAMU e MASAI MARA: irripetibile
Dopo 30 minuti di percorrenza incontriamo un ingorgo. PULLMAN, GIP, macchine stracolme di KENYOTI cercano di evitare l’ingorgo buttandosi sulla nostra sinistra proprio sotto una scarpata per un fuoristrada da BRIVIDO. Il nostro DRIVER, per risparmiare tempo, fa per seguirli: PANICO in macchina! La scarpata è completamente infangata e nel tentativo di risalire sulla strada, evitato l’ingorgo, due poi tre macchine si capovoltano con gente a bordo: imbarazzante la normalità con cui tutto avviene, siamo impauriti e imploriamo il DRIVER di evitare di risalire la scarpata. Tiriamo dritto in una sora di RALLY sul fango fino a dove la strada si livella al nostro terreno. SCAMPATO PERICOLO! Procediamo, la strada è scomoda, molto larga ma piena di BUCHE che somigliano a veri e propri crateri sull’asfalto ma gli ammortizzatori sembrano reggere: RAGAZZI, è AFRICA allo stato puro! Piantaggioni immense di AGAVE si susseguono lungo il tragitto colorato dal PALME da COCCO che si stringono nella casualità; il mare è vicino, non lo vediamo ma è vicino. Il cielo è variabile ma la temperatura sale insieme all’umidità. Gli odori di una terra non nostra approfittano per entrare forti nella miscela del nostro olfatto. Mentre assestavamo i colpi dei pneumatici impazziti sulle buche, il nostro PULMINO cessa di “vivere”. Si spegne in mezzo alla strada…Non è solo la batteria…FUSIBILI, CANDELOTTI…Non c’è verso. Scendiamo in strada facendo attenzione ad evitare CAMION ROTTAME pieni di gente che viaggiano velocemente. La nostra GUIDA ha un cellulare! Probabilmente l’unica soluzione a risolvere i nostri problemi ma anche l’unico strumento che poco aveva a che fare con il LUOGO. Un cellulare in un luogo di nessuno e per di più in AFRICA? Ma dai….!!! La situazione cominciava a piacerci, l’avventura non prevista ci piaceva eccome! Stanchi del viaggio aereo e nonostante questi disappunti l’aria cominciava a piacerci…La provvisorietà era diventata la nostra benvenuta in Africa. Ci raccoglierà, dopo oltre un’ora, un PULLMAN pieno di ITALIANI (una 50ina) diretto a MALINDI. Ci tocca fare un’ora di PULLMAN in piedi…Praticamente sulle montagne russe ma ce la facciamo! Dopo 4 ore siamo riusciti ad arrivare a WATAMU. Ahimè, proprio sulla HALL del villaggio scopriremo di aver dimenticato sul PULMINO che ci ha lasciato per strada la nostra macchina fotografica. Abbiamo timide speranze di recuperarla, speranza che svanisce 3 giorni dopo…OVVIAMENTE! L’AQUARIUS RESORT ci è piaciuto da subito. Stanze immerse nel verde, un ampio giardino tropicale nel bel mezzo della struttura. Dimenticate i 4 o 5 Stelle di straordinario livello. E’ un 4 stelle ma pur sempre un 4 STELLE che si trova in KENYA. Salta, quindi, puntualmente la corrente elettrica con la doccia gelata in BAGNO anch’essa puntuale. CANDELE a gogo! Letto enorme a baldacchino rivestito da stoffa bucata antiZANZARA, citronella dappertutto. Il nostro AUTAN si trovava a suo agio ma non abbiamo mai avuto problemi. Le prese della corrente puntualmente rotte (tranne una). A parte questi dettagli che ti ricordano che hai scelto l’AFRICA, la STANZA diventa subito a noi familiare: è ENORME! Per arrivare in spiaggia si devono percorrere 300 metri di strada privata scoscesa. Arriviamo! Siamo completamente CIRCONDATI da un esercito di VENDITORI del posto, tanti, troppi, invadenti e furbi…Qualcuno chiede elemosina. Ci offrono l’impossibile…Ma siamo spaesati e anche un pò disturbati. Ce la caviamo con un SIAMO APPENA ARRIVATI poi compreremo. I giorni a seguire ci marcheranno stretto…Ma abbiamo capito che è un piccolo fastidio da sopportare ogni giorno…A dir la verità ogni giorno un pò meno anche perchè alla fine qualche cosa si è comprato (limite della sopportazione!).
Arriviamo in spiaggia: la BAIA di WATAMU è a dir poco incantevole. La sabbia è BIANCA ma bianca sul serio…Sembra BOROTALCO anche al tatto. E’ talmente fina che calpestarla produce un piacevole rumore di attrito. Mai visto e toccato niente di simile. Tutto selvaggio, dalle ALGHE che dipingono la sabbia carezzata da CARCASSE di COCCO, resti di tronchi di PALMA di COCCO, PALME DA COCCO a “sventolare” in direzione del vento. Acqua dalle mille tonalità di azzurro. La bassa marea disegna spesso, nelle prime ore del mattino, uno scenario indescivibile. Una intera BAIA, davanti ai nostri OCCHI, si svuota d’acqua: un fenomeno di abbassamento visibile ad occhio nudo…Entriamo dentro l’OCEANO INDIANO in ritirata e passiamo molte ore a passeggiare là…Dove scorre l’oceano. Ci organizzano una grigliata di ARAGOSTE nella BAIA, dobbiamo essere abbastanza veloci prima che l’alta marea ci riporti sulla SABBIA BIANCA. Emozioni si mescolano a GOLOSITA’. La temperatura è sempre alta sui 26°/27° ma il SOLE stenta ad uscire e quando lo fa è solo situazione provvisoria. Sembra tutto provvisorio e noi ci adattiamo. Passiamo 3 giorni divinamente con le nostre passeggiate e ci inoltriamo anche nel villaggio di WATAMU dove scorgiamo la POVERTA’ assoluta. Case di carta pesta, FANGO, odori forti. Volti di bambini scolpiti nella pelle nera del crescere arduamente. Siamo soli, non ci sentiamo proprio tranquilli ma abbiamo fiducia di alcuni VOLTI che oramai abbiamo riconosciuto: finti artigiani, commercianti inventati! L’ALL INCLUSIVE del RESORT è escluso di acqua e bevande e caffè. Il BUFFET è sufficente, l’ambiente rilassante e la struttura molto ETNICA. Come di consueto si ripetono più o meno gli stessi cibi, niente di particolare se non fosse per uno YOGURT alla FRAGOLA di ogni colazione: 10 e LODE! Il RESORT è dotato di un ristorante situato proprio vicino alla spiaggia che ci dicono essere tra i migliori di MALINDI e provincia. Proviamo a cenare lì e a 40 euro in due mangiamo del buon pesce con aragoste: antipasti, primo ed arrosto. Il risotorante si chiama MAPANGO (anche pizzeria) e sarà la nostra metà serale: romantico, economico…..Un modo per restare un pò in disparte rispetto a tutti gli ITALIANI del RESORT: TANTISSIMI! Per il 4° giorno abbiamo improvvisato un SAFARI. Improvvisato, perchè non era nei nostri piani ma una coppia nostra vicina di stanza ci aveva gentilmente consigliato di fare il SAFARI MASAI MARA: le foto che ci hanno mostrato ci hanno convinto. E’ il SAFARI + completo da fare in 2 giorni, costa 500,00 euro a testa e si svolge direttamente nella SAVANA dove scorre il fiume MARA: siamo nella continuazione del SERENGETI e per arrivarci abbiamo bisogno di un BI-MOTORE ad ELICA delle SAFARI AYRLINE per un totale di oltre 2 ore di volo.
La sera prima della partenza, tentiamo l’impossibile: MISSIONE MALINDI nel tentativo disperato di procuraci una macchina fotografica digitale. Arriviamo a MALINDI e magari ci aspettavamo una città stereotipo, più tipo che stereo, europea, ma siamo in AFRICA e il desierio di avere una digitale ci aveva fatto perdere il senso di dove stavamo vagando. Dopo aver girato tutta la città con un TAXI, troviamo una UNICA SONY Cibershot 3 vecchio modello NUOVA alla cifra di 280,00 euro comprensiva di una SLOT da 256 MB gentilmente vendutaci dal proprietario che l’ha dovuta sottrarre al figlio. Si è rilevato un ottimo acquisto anche se la garanzia vale solo nei paesi D’AFRICA (SUD AFRICA escluso).
Il volo col BI-MOTORE è stato mozzafiato con vista di KILIMANGIARO e atterraggio in mezzo alla savana su di una pista rossa in terra battuta. La temperatura è bassa, siamo sui 18°/20° e fa frescolino, siamo sui 2000 Mt. Di altezza ma il sole brucia lo stesso la pelle. In GIP ci portano al LIVINGSTONE, resort nel cuore della savana costruito ai bordi di una parte del MARA dove centinaia di IPPOPOTAMI si avvolgono pronunciando stranissimi lamenti: la nostra stanza si trova a 20 metri da loro, separati da filo spinato con tanto di voltaggio: SIAMO IN AFRICA, quella dei documentari. L’emozione cresce, il sole diventa cattivo la temperatura sale fino ai 30°. E’ mezzogiorno. Ci propongono di fare un pranzo (tutto pagato) ma il CIBO è immangiabile: troppo AFRICA davvero, i sapori sono troppo forti per noi…Ripieghiamo sulle patate arroste…!!! Inizia il giro in GIP, si va nel bel mezzo della SAVANA: il sole picchia giù duro e l’emozione sale. In GIP siamo in 2 coppie: io e DANIELA e una coppia di POLACCHI. Non conosciamo il polacco e ci godiamo, quindi, soli questo momento magico. Quello a cui abbiamo assistito non siamo in grado di raccontarlo, non ci sono parole e non ci sono state parole per raccontare e vivere quel momento magico, irripetibile in altro posto del pianeta: LA SAVANA e tutto il suo fascino, il matrimonio con tutto che ciò di selvaggio è riunito in quella lunghissima distesa di erbaccia secca. Finalmente i cellulari non hanno CAMPO, siamo completamente devastati dal territorio che ci circonda. Incontriamo LEONESSE che minacciose ci circondano, GHEPARDI nascosti e LEOPARDI sotto le chiome di alberi. AVVOLTOI che rubano ossa e carcasse di animali già divorate da FELINI. BUFALI al pascolo, Stambecchi, ELEFANTI che sembrano fermare il tempo con quel loro andamento lento. GIRAFFE curiose e anche un pò intimorite che disegnao con la loro altezza ombre all’orizzonte. FACOCERI in tenuta da combattimento e una infinità varietà di uccelli. Il sole cala di potenza e gli animali escono allo scoperto e durante la notte, quando calerà il freddo, potranno cacciare. Nel percorso finale verso un villaggio MASAI accompagnamo a tratti centinaia di ZEBRE e MIGLIAIA e MIGLIAIA di GNU “beccati” durante la loro migrazione: uno spettacolo RARISSIMO da vedere. Una fila tendente ad infinito di GNU tutti uguali e con le stesse movenze. Una FILA dal sapore di infinito.
Il giorno successivo all’alba, con 5° di temperatura e un freddo BESTIALISSIMO riusciamo a scorgere 5 RINOCERONTI. Siamo al completo, abbiamo visto tutto non ci resta che costeggiare il MARA e salutare un esercito di IPPOPOTAMI che sembrano montagne di roccia in mezzo all’ACQUA marrone e infangata di questo fiume leggendario.
Possiamo solo dirvi che tutti gli animali che abbiamo visti li abbiamo quasi sfiorati con un palmo di mano…L’emozione è talmente forte che si perde il senso della sicurezza. La Digitale è impazzita! La serata la passiamo a WATAMU dove l’animazione, non invadente, ci ha preparato dei curiosi balli locali. Ci rimarranno altri 2 giorni di KENYA e siamo fortunati. Il sole picchia duro e non ci saranno nuvole. Totale relax nella sabbia BOROTALCO e cura dell’abbronzatura tra un bagnasciuga e l’altro. Infine, conosciamo ASHA, una donna SOMALA rifugiata a WATAMU che ci sembra persona sincera. Sarà così: fa parte di una associazione locale a tutela dei bambini di WATAMU e con altre persone si arrangia. Ci porta nella campagna di WATAMU dove regna la vera fame d’africa. Quello che abbiamo visto è raccapricciante, commovente, INGIUSTO. Abbiamo passato un pomeriggio in mezzo alla gente bisognosa…Non avevamo portato nè caramelle e cioccolate perchè da quelle parti non hanno i DENTISTI e troppe caramelle fanno venire la carie. Con 30 euro abbiamo provveduto con ASHA a comprare 3 Kg. Di biscotti e abbiamo donato biscotti a circa un centinaio di bambini…Che con imbarazzo e quasi vergogna allungavano la mano quasi nascondendo il senso di disperazione. Ma non bisogna farsi prendere troppo da queste cose e decidiamo di tornare in albergo. Il giorno dopo si torna in ITALIA.
Una vacanza speciale. MAGIA allo stato PURO!