W la Costiera Amalfitana
Attratti dalle ottime opinioni del sito Booking abbiamo prenotato due notti al De Maria House a Pastena – Sant’Agata sui due Golfi – e non possiamo far altro che confermare quanto indicato da altri ospiti. E’ un posticino situato nella campagne del comune di Massa Lubrense, a breve distanza dalla punta della penisola sorrentina – Punta Campanella – ed in lontananza si scorge Capri. E’ l’ideale per visitare i dintorni; affacciandosi dai diversi punti panoramici di questa località puoi vedere Sorrento o Positano, quindi scegliere di andare sul golfo di Sorrento oppure puoi dirigerti a verso la Costiera Amalfitana, tutto a pochi minuti di auto. Il De Maria House poi è un posto delizioso, arredato con estrema cura, a noi hanno assegnato una camera tutta abbinata sul colore arancione mentre le altre camere hanno ognuna un colore diverso. Ciò che rende speciale questo residenza è il calore dei titolari, la signora Augusta è sempre disponibile a darti consigli utili e la madre cucina in modo superlativo, meglio dei ristoranti della zona, e la colazione è a base di squisiti dolci fatti in casa.
Appena arrivati di venerdì ci siamo diretti verso la bella spiaggia del Cantone, dove a maggio i turisti tedeschi facevano già il bagno. Poi siamo andati in cima al monte San Costanzo, che domina i paesi di Termini e Nerano e l’isola di Capri ti sembra vicinissima. Infine abbiamo trascorso il pomeriggio a Positano ed è inutile descrivere la bellezza di questo posto. E’ un paese attaccato al crinale della montagna che scende ripidamente verso il mare, le case sono pitturate di varie tinte pastello, è tutto un susseguirsi di vicoli verticali tranne nei pressi della chiesa che si affaccia direttamente sulla spiaggia. Positano è un vero gioiello, di pomeriggio l’ombra del monte oscura gran parte del paese, quindi ci siamo ripromessi di tornarci anche una mattina. L’unico grande difetto di Positano, così come di tutta la Costiera Amalfitana, sono i parcheggi…tutti a pagamento ed estremamente cari. Parcheggiando a mezza costa di Positano ci hanno chiesto ben 3 euro all’ora e, considerando che era maggio, non osiamo immaginare quanto possano chiedere in alta stagione!
Stanchi di tutti questi giri e giretti tra il labirinto di vicoli di Positano, abbiamo concluso la serata deliziati dalla cucina della madre della titolare del De Maria House.
Il mattino seguente avevamo programmato di andare a Capri partendo con l’aliscafo da Sorrento, poi Augusta ci ha dissuaso consigliandoci di partire con una motonave gestita dalla Società Cooperativa Marina della Lobra che partiva alle 8:45 proprio dal porticciolo di Marina della Lobra, sotto l’abitato di Massa Lubrense. Il costo è lo stesso dell’aliscafo da Sorrento, 30 euro andata e ritorno, la differenza è che in questo caso la motonave prima di lasciarti 6 ore a Capri percorre tutto il perimetro dell’isola e fa sosta in diverse grotte. L’unico costo non compreso nei 30 euro è l’ingresso facoltativo alla Grotta Azzurra, dove chi vvuole entrare deve spendere 12,5 euro, decisamente troppi. Altro vantaggio di questa nave è proprio il punto di partenza, il porticciolo di Marina della Lobra, dove il parcheggio per l’intera giornata costa 10 euro, mentre il parcheggio a Porto di Sorrento dicono abbia un costo maggiore. La Grotta Azzurra ci è piaciuta ma ci è sembrata un po’ troppo affollata dalle altre barchette, inoltre siamo stati all’interno solo qualche minuto, avremo gradito sostare un po’ di più. La cosa più gradita di questo giro in barca è stato costeggiare l’intero perimetro dell’isola, che differentemente da quanto pensavamo è molto verde e in alcuni tratti veramente impervia ed intatta. Infine passare con la barca sotto il tunnel tra i Faraglioni merita veramente da solo il costo del biglietto.
Giunti alla Marina Piccola di Capri abbiamo preso il piccolo autobus che ci ha portato nei pressi della piazzetta al costo di euro 1,40. Da lì ci siamo diretti verso la via Tragara, passando tra negozi di abbigliamento a prezzi improponibili di tutte le marche. Superata la zona della piazzetta abbiamo conosciuto l’aspetto migliore di Capri, ci siamo ritrovati improvvisamente da soli sulla via Tragara, poi abbiamo iniziato un sentiero comodo ed a picco sul mare che, nei pressi di una villa bianca, ci ha condotto ad un piccolo belvedere nascosto tra la vegetazione con una vista superba sui Faraglioni. Non bisogna quindi fermarsi al belvedere di Tragara, dal quale i Faraglioni si vedono solo in parte, ma occorre prendere il sentiero che corre a mezza costa e porta proprio sulla punta Tragara ed all’Arco Naturale. Ci saremo voluti fermare l’intera giornata in questo balconcino nascosto ma il tempo era poco e lo volevamo dedicare ad altre zone di Capri. Come seconda tappa abbiamo scelto Anacapri, dove abbiamo pranzato a menù fisso in un ristorantino nei pressi della Casa Rossa. Anacapri è molto più caratteristica ed autentica di Capri, non c’è il relativo affollamento e no ci sono nemmeno i negozi di lusso. Volevamo prendere la seggiovia per il monte Solaro ma il prezzo ci ha dissuaso, così ci siamo diretti verso Villa S. Michele che offre comunque dei bei panorami. Tornati a Capri siamo andati ai Giardini di Augusto che, con la sue terrazze offre la veduta più famosa sui Faraglioni. Da questi giardini inizia la Via Krupp, una stradina pedonale incastonata nella roccia tra pini e ginestre che scende, ansa dopo ansa, fino al mare…è un posto stupendo, il ricordo più bello di Capri. Noi abbiamo percorso la Via Krupp in discesa ed in meno di un’ora siamo arrivati alla Marina Piccola, chi vuole farla in salita probabilmente deve considerare tempi e fatiche maggiori!
Volevamo trascorrere il resto della serata a Sorrento, ma il gran traffico e l’assenza di parcheggi ci ha dissuaso, pertanto siamo ritornati alla Marina della Lobra dove abbiamo cenato bene al ristorante Da Michele.
Il giorno dopo, domenica, abbiamo fatto le valigie e siamo partiti presto, dopo l’abbondante colazione del De Maria House, diretti verso la Costiera Amalfitana. Siamo voluti ritornare al centro di Positano, che quella mattina era deserta, senza problemi di parcheggio ed illuminata dalla luce diretta del sole. Abbiamo percorso poi lentamente un bel tratto di Costiera fino ad Amalfi, fermandoci in ogni piazzola, tanto per strada non c’era nessuno! Molto carina ci è sembrata Praiano, con le sue case arroccate sul costone che scende sul mare. Qui siamo scesi sulla baia sormontata dalla Torre, con tante piccole barche arenate sulla spiaggia. Proseguendo verso Amalfi ci siamo fermati sul Fiordo di Furore, un porticciolo naturale chiuso tra alti costoni di roccia, e da qui abbiamo proseguito diretti al parcheggio del porto di Amalfi. L’attrazione di questa cittadina è il Duomo composto dal Chiostro, la Basilica che ospita un museo, la Cripta e la Cattedrale; l’accesso a quest’ultima è libero mentre per entrare nel chiostro occorre pagare 3 euro, e ne vale la pena. Il Chiostro ricorda una bella struttura araba, nel museo si possono vedere croci, calici e diversi tesori, veri gioielli. Senza saperlo, siamo capitati nella Cripta l’8 maggio, ricorrenza dell’anno in cui viene esposta parte del cranio di Sant’Andrea che è stato portato ad Amalfi da Costantinopoli l’8 maggio 1208, durante la quarta crociata. Al di la della ricorrenza la Cripta è veramente suggestiva, mentre la Cattedrale, a parte la facciata esterna, non ci ha colpito particolarmente.
Usciti dal Duomo abbiamo fatto un giretto per i vicoli intorno: abbiamo avuto la sensazione che la cosa più bella di Amalfi sia proprio il Duomo. Tra tutte le cittadine viste lungo la costiera, Amalfi è quella che meno ci ha interessato, forse per il fatto che il centro cittadino è molto turistico e quasi in pianura, in una posizione poco significativa.
Da Amalfi ci siamo spostati a Ravello, un luogo veramente unico e pieno di fascino, una terrazza alta sul mare e circondata dai monti. A Ravello abbiamo visto prima Villa Rufolo e poi Villa Cimbrone e conviene visitarle tranquillamente in quanto sono luoghi unici al mondo. In entrambe le ville, i giardini sono curatissimi ma ciò che colpisce di più è il panorama sulla costiera che fa da sfondo in ogni direzione. Villa Rufolo ricorda una villa araba con chiostro interno e torre ed il giardino è un luogo emozionante; crediamo che in questa stagione questi luoghi diano il meglio in quanto ogni aiuola era piena di fiori mentre il caldo non è impietoso come in estate. Villa Cimbrone ha un giardino enorme che guarda entrambi i lati della Costiera, ulteriormente abbellito da molte statue classiche di marmo e di bronzo; in fondo al lungo viale si arriva al cosiddetto Terrazzo dell’Infinito, un balcone che si sporge su un precipizio vertiginoso, meglio non guardare in basso! La vista qui spazia in ogni direzione su tutto il Golfo di Salerno e si esce da queste ville veramente incantati. Abbiamo lasciato Ravello alla nostre spalle attraversando i Monti Lattari ed imboccando l’autostrada a Nocera/Pagani.
Avendo a disposizione più tempo ci saremo trattenuti volentieri in questi luoghi per diversi altri giorni; purtroppo, quando si viaggia e si sta bene, il tempo vola e due/tre giorni passano in un attimo!
Buon Viaggio!
Sergio e Sonia
scherubi@libero.it