Vogliovolare in Baja California

Ci sono viaggi che si organizzano quasi per caso, di corsa ed in tutta fretta e, a mio parere, proprio per questa ragione ti restano dentro di più, li ricordi e li conservi come un’esperienza più preziosa delle altre. Questo è in pratica ciò che è successo a me nel maggio del 2000 quando, per una serie di coincidenze più che favorevoli,...
Scritto da: vogliovolare
vogliovolare in baja california
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ci sono viaggi che si organizzano quasi per caso, di corsa ed in tutta fretta e, a mio parere, proprio per questa ragione ti restano dentro di più, li ricordi e li conservi come un’esperienza più preziosa delle altre. Questo è in pratica ciò che è successo a me nel maggio del 2000 quando, per una serie di coincidenze più che favorevoli, sono volato con mio fratello, in Messico e precisamente nella Baja California del sud. Siamo rimasti lì solo 10 giorni purtroppo ed è mio grande desiderio tornarci al più presto, e per almeno 3 settimane. Comunque il giro che ho fatto in quei 10 giorni è stato abbastanza lungo ed abbiamo visitato buona parte della zona a sud di la Paz arrivando fino a Cabo San Lucas, estremità sud della Baja.

La Paz è la città principale della Baja California do Sur ed è il punto di partenza, oltre che nostro, di moltissimi turisti che visitano questa parte del paese. E’ una città molto afosa ma accogliente. Nelle ore centrali del giorno è mezza vuota ma il pomeriggio diventa piena di messicani e turisti e con tanta gente che sorseggia drink ghiacciati prendendo il sole calante lungo il Malecòn, strada della movida cittadina. Bruno ed io abbiamo alloggiato all’ hotel Lorimar, un alberghetto piccolo ma confortevole poco lontano proprio dal Malecòn. La Paz, a mio avviso, è un posto che conquista subito, almeno cosi ha fatto con me, vien voglia di stabilirsi qui, è una città perfetta per socializzare e conoscere gente, la sera fuori i locali (tanti e uno dietro l’altro) è impossibile che nessuno vi venga vicino e cominci a parlarvi, è davvero coinvolgente, se poi volete mangiare qualcosa di tipico, andate al Kiwi, ( www.Kiwirestaurant.Com ) ristorante caratteristico, sul lungomare con tavoli con vista sulla spiaggia, soprattutto con carne asada e ranchera davvero squisita e quesadillas e tacos ai gamberi, innaffiati con del buon vino, e margarita divini!! Poco lontano da La Paz, seguendo la carretera de Pichilingue verso nord, superata la spiaggia di Coromuel, frequentata molto dagli abitanti di La paz, si arriva nella zona di Pichilingue appunto, una penisola ricca di baie, spiagge, e panorami davvero magnifici. Come mezzo di trasporto abbiamo scelto, per la prima parte del viaggio, un’auto, auto ora … Una Isuzu Nonmiricordocosa … Ma va bene cosi e come prima tappa la Bahia de Pichilingue…Che bella !! se ci si allontana dalle strada principale si aprono panorami davvero bellissimi, posti da guardare e respirare senza fretta, godendosi appieno ogni secondo. Cosi, passata la giornata girovagando, verso il tramonto torniamo a La Paz.

Terzo giorno nella zona di La Paz e altra tappa: Bahia Balandra, che posto ragazzi !!! credo che il paradiso somigli a questa baia ed a queste spiagge. Per arrivarci abbiamo messo a dura prova il nostro… Mezzo, si deve uscire dalla strada principale prima di El Tecolote, e fare alcuni km di sterrato ma alla fine ci siamo goduti una giornata grandiosa in questo eden, qui è tutto stupendo, sembra di essere sulla Luna ma su questa Luna c’è…Il mare, cosi si può passeggiare per centinaia di metri in una laguna enorme con tante isolette di sabbia bianchissima, andare in giro per le colline, a vedere El Hongo (una roccia dalla strana forma) o rimanere a oziare in acque fantastiche, a voi la scelta… Noi abbiamo fatto tutto, attenzione solo al sole che qui pare battere più forte che altrove e ad alcune piccole meduse che nuotano beate in alcune parti della baia ma che, come ci hanno detto alcuni fanatici del kayak, pratici del luogo, sono altamente urticanti. La sera La Paz si anima nuovamente e noi siamo al Mercado Madero, ottimo per spender pochissimo (tipo 5 o 6 $) e mangiare tanto…Ci sono bancarelle con tutto il ben di dio, da tortillas ai tacos al pesce fino a stand con frutta di tutti i tipi… Per una macedonia da urlo…

Il giorno dopo sostiamo ad un’altra spiaggia molto bella e deserta: Playa Cachimba, poco dopo El Tecolote. Il posto è, nemmeno a dirlo, bellissimo, sabbia quasi rosa, poca gente ed un mare calmo ed assai invitante, ma la nostra meta oggi e la visita alle grandi isole di fronte alla costa: Isla Espiritu Santo e Isla Partida che dicono essere magnifiche.Infatti da El Tecolote, poco lontano dalla bella spiaggia, si possono trovare molte barche attrezzate per una gita verso queste isole. E’ importante non tenere conto del prezzo quando si deve scegliere la barca con cui arrivare alle isole, meno paghi meno hai e le barche economiche a stento galleggiano. Il prezzo non sarà basso, ma l’esperienza è fantastica, vivere una giornata intera in un posto assolutamente incontaminato, con una moltitudine di uccelli, pesci ed altri animali che ti circondano e ti accompagnano non è normale, si rimane in silenzio avvolti da una bellezza irreale, dipinta. Il tour ha toccato prima Bahia San Gabriel, poi abbiamo costeggiato la selvaggia Isla Ballena con qualche leone marino sonnecchiante, per andare poi a Bahia El Candelero…Bellissima, per arrivare cosi alla vicina Isla Partida e entrare a El Cardonal, un istmo fantastico con un mare verde smeraldo e con alla fine una spiaggia incantevole… Che posti stupendi !!! è tutto cosi bello che non sai dove guardare, vorresti vedere tutto, non perderti nulla, peccato solo aver visto pochi leoni marini e tutti da lontano… Ma che posti stupendi !! Il 5° giorno, lasciamo La Paz, per scendere verso sud e, dopo una oretta sulla strada, che a detta dei messicani dovrebbe essere a scorrimento veloce ma che in realtà è tutto tranne che quello (però è molto bello il paesaggio desertico), per riposarci e rinfrescarci, dato che fa un caldo davvero asfissiante, sostiamo nel paesino molto tipico di El Alambrado, dove da Miguelito, mangiamo dei tacos che ancora ricordiamo per quanto erano grandi e deliziosi. Subito dopo arriviamo a La Ventana, bella località con lunghissime spiagge e un mare invitante (anche se pieno di enormi meduse) e con di fronte il profilo della Isla Cerralvo che sicuramente deve essere un altro paradiso ma… Ahimè dobbiamo andare. Noi non siamo riusciti a sapere perché questa località abbia un nome cosi poco invitante ma, se ci si passa, si cambia subito idea perché, vicino a zone turistiche, ci sono baie e paesini dove per me si incontra il vero Messico, soleggiato, desertico, pieno di casette colorate e popolato da simpatici omoni in perenne siesta. Noi però, dopo una sosta veloce, proseguiamo. Lasciata la strada principale ci immettiamo su una strada secondaria stretta ma suggestiva per poi arrivare dopo un’oretta sulla Carretera 1 (in quel periodo era in rifacimento), cosi arriviamo un po’ più velocemente a Los Barriles. La cittadina è affacciata sulla bella Bahia Las Palmas ed è una zona turisticamente più sfruttata e movimentata. Si è fatto pomeriggio inoltrato ma un giretto per il centro ed un tuffo veloce non ce lo toglie nessuno poi, con finalmente un po’ di fresco, ci rimettiamo in auto alla volta di San Jose del Cabo.Sempre lungo la Carretera 1 in un paio d’ore, dopo aver visitato al volo il monumento al tropico del cancro (che consiste in una grande palla bianca in mezzo a una spianata…) e dopo aver costeggiato l’orribile aeroporto Los Cabos, arriviamo in serata a San Jose del Cabo che insieme a Cabo San Lucas forma appunto la zona di Los Cabos. C’è molto da dire su questa zona della Baja, è un lungo tratto di costa molto bello, pieno di spiagge, baie e panorami stupendi ma è anche molto turistico, pieno zeppo di turisti e specie a Cabo San Lucas, pieno di locali stile Las Vegas, molto coinvolgenti ma poco messicani. San Jose ha mantenuto di più la sua natura di cittadina coloniale è costruita su una splendida collina ed è anche meno affollata, noi troviamo una stanza all’ hotel Casa de Tropico ma non perdiamo tempo, e andiamo a cenare tortillas e enchiladas a La Cenaduria per poi passeggiare per la plaza Mijares fino al lungomare Paseo San Jose molto carini ed animati.

La mattina dopo, di buon ‘ora, arriviamo a Cabo San Lucas città molto internazionale che offre praticamente tutto, il centro è ricco di alberghi, ristoranti e locali di tutti i tipi e gusti ma quello che interessa me e Bruno, più che il centro o la affollata Playa medano, è andare a visitare la zona di Finistierra. Cosi dal porto salpiamo, insieme al simpaticissimo Manuel e una decina di altre persone, verso Playa del Amor. È mattina abbastanza presto e la spiaggia incastrata tra alte rocce è quasi vuota, ed è un posto davvero suggestivo, il mare è calmo ma consigliano lo stesso di non allontanarsi per via della forte corrente (dalla parte opposta di Playa del Amor c’è anche Playa del Divorcio…) Poco dopo siamo alla volta della vicina Playa El Arco e quando arriviamo, rimango letteralmente a bocca aperta, la spiaggia sembra sospesa tra rocce altissime e un mare blu, ha una sabbia rossiccia e fine ed il tutto è incorniciato da uno splendido ed enorme arco naturale…Che posto fantastico…Mi è rimasto davvero nel cuore. Poco lontano le rocce diventano ancora più grandi e sono popolate da stormi gabbiani poi più nulla, il mare aperto; è Finistierra… Il punto più a sud della Baja California. Peccato solo che alcuni grandi complessi albeghieri rovinano il panorama dal lato dell’oceano…Ma come si fa a costruire qui!?!?Ritornati ci immergiamo nella notte assai animata di Cabo San Lucas e tra una cerveza e un giro per localini superaffollati(molto alla moda El Agave Bar e El Squid Roe) si fa sera e torniamo a San Jose.

Dopo aver lasciato Los Cabos, il giorno dopo a metà mattinata, proseguiamo verso nord sulla strada 19 verso Todos Santos…Verso il Pacifico e intanto abbiamo anche cambiato opinione sul nostro mezzo che si sta dimostrando davvero all’altezza!! La prima tappa è una zona splendida e selvaggia a poco meno di un’ora da Cabo san Lucas: Migrino ed El Tinaja. Scegliamo di fare una deviazione verso l’oceano e sostiamo su una bella spiaggia quasi deserta, con qualche messicano che prepara l’occorrente per pescare e nient’altro, il posto è invitante e la siesta è d’obbligo, guardare poi i pescatori che vanno e vengono è un’esperienza interessantissima e attaccare bottone e scambiare quattro chiacchere un pò in spagnolo un pò in inglese non è difficile anzi…Sempre verso nord arriviamo a Gaspareno e sostiamo un po’ su una bella spiaggia stavolta piena di surfisti, si vede che stiamo arrivando a Todos Santos che pare essere una delle zone più rinomate tra gli amanti del surf di tutto il mondo. Poi proseguiamo e, sotto un sole che non ci abbandona mai ma che è meno bollente dei giorni scorsi, mangiamo qualcosa a Punta Lobos paesino abbastanza tipico e sempre pieno di surfisti colorati e di tutte le età. A sera arriviamo a Todos Santos angolo di Messico autentico. Qui si ha l’impressione che il tempo scorra ad un’altra velocità, molto molto più lenta, ci sono spesso gruppi di turisti in autobus, indaffarati pescatori messicani e i soliti surfisti… Ma il posto è tranquillo, placido, immerso tra le bouganville. Alloggiamo al Miramar albergo piccolissimo ma molto colorato e con Antonio, il simpaticissimo proprietario di lontane origini italiane, nelle vicinanze c’è anche il Guluarte hotel.

La mattina dopo girovaghiamo ancora tra le stradine egli scorci di Todos Santos e, tra la visita a Playa San Perito, un altro tuffo nel Pacifico ed una puntata al mitico Hotel California, all’ epoca mestamente chiuso ed in vendita, mangiamo tacos in un localino che in realtà è una casa sulla strada parallela e passiamo una splendida giornata che concludiamo a cena da Pilar dove gustiamo asado a volontà.

Il 9° giorno è tempo purtroppo di tornare a La Paz e cosi risaliamo, verso nord lungo la comoda Carretera 19 e, tra paesaggi del deserto davvero superbi, arriviamo in città nel pomeriggio. Giusto in tempo per tornare in giro lungo il Malecòn, gustare un drink a La Cantina e cenare a base di ottimo pesce a La Mar y Pena, perché la mattina dopo siamo già sull’aereo verso Mexico City e poi verso Roma.

Bella terra la Baja California peccato solo essere rimasti lì pochi giorni e non aver potuto godere appieno del luogo, della sua gente sempre tranquilla, disponibile e sorridente. Bella terra Baja, piena di spiagge incantevoli che porterò sempre con me, piena di odori di tacos e tortillas, piena anche di vecchi maggiolini Wolkswagen, che sembra siano andati a finire tutti lì, bella terra davvero… Ma non finisce qui, non l’ ho lasciata per sempre… Ne sono sicuro, io ci tornerò.



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