Vivere a New York

Dove mangiare, cosa visitare e qualche dritta per vivere un mese nella grande mela
Scritto da: yxropi
vivere a new york
Partenza il: 22/08/2012
Ritorno il: 22/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
La prima impressione, usciti dall’ aeroporto JFK, non è positiva. Una sequenza di piccole case in legno molto mal messe. Lo scenario cambia decisamente appena giunti a Manhattan. Consiglio di fare inizialmente un tour in bus, che consente di capire a grandi linee la città.

Andrebbe acquistato il carnet City pass, che consente di accedere a sei attrazioni. Da non perdere:

· Empire State Building

· The Metropolitan Museum of Art

· American Museum of Natural History

· MoMA (The Museum of Modern Art)

· Statua della Libertà e Ellis Island

Circle Line Cruise

· Top of the Rock Guggenheim Museum

Il costo è pari a 89$ invece di 163.

Le mance da lasciare ai ristoranti sono del 15% (obbligatorie), ma attenzione a controllare il conto perché potrebbero già essere incluse. Bottigliette minerale ai chioschi 2 $ per gli starnieri, 1 per gli americani. Cibo take away: 2 porzioni sono sufficienti per due pasti per 4 persone.

A Whole Food, una catena di supermercati di medio/alto livello, se hai meno di 10 articoli ti inserisci in una corsia colorata e l’accesso alle casse è più rapido.

Sconti del 50% a senior sul metro, ma solo a coloro che risiedono in loco. Altrimenti ad ogni ricarica (ma non sempre) una corsa gratis.

Per ben orientarsi comprare subito due carte a $ 7,5 ciascuna (City streets NYC Transit e NYC Manhattan).

Qualche difficoltà a reperire in giro per la città toilette pubbliche.

Ristoranti:

Shake Shack: hamburger favoloso.

Credo sia il migliore che abbia mai mangiato. Carne magra e tenerissima. Ottimo il dressing. Discrete le patatine fritte. Attenzione a scegliere il locale in località non centralissima: si rischia qualche ora di coda.

Visita d’obbligo a Eataly: davvero eccezionale.

Prodotti di eccellenza italiani. Ottimo veicolo per la promozione della nostra produzione alimentare e non solo. Affollatissimo, ma molto ben organizzato. penso che potrebbe aprire in molte metropoli americane.

Un’ottimo brunch da Sarabeth’s 339 Greenwich Street.

The Lobster Place: La pescheria presenta varie specie di pesce, sushi, ma il clou e’ rappresentato dalle aragoste. Si indica il peso e poi, dopo aver pagato l’importo si ritirano dopo 5 minuti. Necessario, se si è in coppia, occupare uno dei pochi posti a sedere e poi effettuare l’ordinazione. L’ aragosta è freschissima e molto saporita. costo per una abbastanza grande è pari a 24$.

Wolfgang’s Steak House: Siamo entrati nel locale poco dopo mezzogiorno ed essendo vuoto abbiamo avuto un servizio eccellente. La Steak viene servita su un piatto incandescente, sotto cui viene messo un piattino per favorire l’inclinazione e raccogliere il sugo della carne. E’ già tagliata a striscioni lungo l’osso. Accanto purea, spinaci e delle ottime patate fritte. In quattro con due bottiglie di San Pellegrino circa 310 $. Locale molto tipico American style di classe. Insomma una steak eccezionale.

Gyu-Kaku: In mezzo al tavolo c’e’ un grill. Scegliamo un menu da circa 55$ per due persone ( scontato da 75$). I saldi vengono applicati anche ai ristoranti ora. Dapprima ti portano una zuppa con tofu e alghe: ottima. Poi una insalatina e delle verdure da passare alla griglia. Poi tre varietà di carne e del pollo.Viene servita poi una ciotola di riso, misto a pezzetti di carne, posta su una pietra bollente. Piccolo dessert finale. Ne usciamo molto soddisfatti.

The Four Season 99 east 52 st: Il ristorante si trova in edificio diverso dall’hotel.All’atto della prenotazione avevo chiesto due posti lungo la piscine, ma mi avevano detto che sarebbe stato molto difficile. Infatti ci hanno fatto accomodare ad un angolo della sala su comodi divani ed una buona vista sugli altri tavoli e le quattro palme, discretamente illuminate, che fungevano da cornice ad una piccola piscina. Il nome e’ appunto The Pool.

A un ottimo gaspacho iniziale è seguito un filetto di bisonte, fois gras e Perigord black truffles. C’erano poi dei funghi ed ho individuate dei chiodini e pfifferling. Una vera squisitezza. Come dessert un superbo suffles al cicccolato. Iniziamente un calice di Sanserre, Chateau de Sanserre 2015 e poi un Cabernet sauvignon,Julian of the Season, Napa 2009. Piccola pasticceria per il caffè. Alle persone che festeggiavano il compleanno veniva poi servito al dessert un’enorme vulcano di zucchero filato colorato. Qui celebravano i propri compleanni Marilyn Monroe, i Kennedy etc.

Il servizio è stato semplicemente perfetto.

Trasporti: essendo la linea dei metro molto vecchia, non sono riusciti a effettuare una areazione nelle varie stazioni. Pertanto sembra di entrare in una sauna. Fortunatamente le vetture sono climatizzate. Alcune linee(2 e 3) sono express e pertanto non fermano in tutte le stazioni.

Nei parchi colpisce la presenza di scoiattolini, che scorazzano allegramente per ogni dove.

Inoltre sono dedicati tavolini e sedie solo a disposizione del pubblico.

Varie: Discreto taglio capelli e shampoo da Jack’s One North End av. A 20 $, esclusa mancia.

Shopping: Macy’s si articola su sette piani ed e’ definito come il negozio più grande del mondo. E’ un po’ al di sotto di un nostro Coin.

Meglio Bloomingdales, che richiama la nostra Rinascente. Ho visto una camicia di Ralph Lauren a ben 375$.

Century 21:

Molto affollato. Tuttavia le occasioni ci sono. Tre paia di ottimi calzini Calvin e tre canottiere tubolari a soli 20 € complessivi. Ampia scelta di vestiario per bambini e non solo. Merita davvero una visita.

Chelsea market: Un mercato sui generis.

Si snoda attraverso una serie di distinti negozi, Ospita la pescheria The Lobster place, che è un must. Molto ben fornito ed a prezzi accettabili un grande shop di prodotti italiani. Molte pasticcerie e gelaterie oltre ad un negozio stile anni 50. Al di fuori ci sono botique di altissimo livello, che occupano spazi prima adibiti a depositi.

Sulla 5th avenue si trova Abercrombie & Fitch: saloppette, tshirts, jeans. Insomma tutto per la moda giovane.

Teatro: Consiglio vivamente di vedere Chaplin a Broadway. Il protagonista Rob McClure, oltre ad essere molto simile al vero Charlie, recita meravigliosamente, canta e balla. Ottimo il corpo di ballo e le musiche. Teatro gremito al massimo ed alla fine tutti in piedi, con scroscianti applausi. Credo il miglior musical che abbia mai visto.

Musei: Devo dire che la visita al MoMA e’ stata inferiore alle aspettative. L’unico piano davvero interessante e’ il 5°, che contiene quadri di Cèzanne, Dalì,Matisse, Monet, Picasso e Van Gogh. In definitiva mi aspettavo una presenza più significativa delle opere dei pittori citati. Interessante qualche opera al 4° piano. Ottime le audioguide gratuite. Vale ovviamente una visita.

Guggenheim: molto bello l’edificio a spirale al cui interno trovano una splendida collocazione le opere del 1900. Quadri di Picasso, Monet, Van Gogh, Kandiskij e molti altri.

Collezione Fricks: a ridosso di Central Park, sulla 5th av. si trova questa splendida villa del magnate dell’acciaio Henry Flick. Da sua residenza privata, e’ stata poi trasformata in museo. La collezione ospita quadri di Tiziano,Vermeer, Goia e tanti altri pittori. Le opere d’arte risalgono al periodo pre-rinascimentale fino ai post-impressionisti senza alcun ordine cronologico. Inoltre nelle splendide sale ci sono tappeti, porcellane, sculture e mobili d’epoca.Davvero qalcosa di eccezionale in una stupenda cornice.

Museo di storia naturale: Inizialmente abbiamo assistito ad un filmato sulla nascita dell’universo. Ben fatto e decisamente interessante. Poi abbiamo visitato le varie sezioni ed i continenti piu’ remoti.

Metropolitan Museum of Arts: E’ certo tra i più grandi del mondo. Davvero impressionante la ricchezza delle collezioni! Meravigliosa quella di arte moderna. Si snoda tra due piani in una enorme costruzione a ridosso di central park. Unico neo e che non sono disponibili audioguide in altra lingua che non sia l’inglese

Ci sono poi tornato per la mostra: Regarding

Warhol. Sono esposte molte delle sue opere e capisci finalmente cosa questo travagliato artista (ha subito anche un attentato) ha voluto esprimere.

Attrazioni turistiche: Certamente la Statua della Libertà è il monumento più conosciuto al mondo. Vale davvero la pena di una gita per vederla. Nello stesso giorno si riesce anche a visitare la contigua Ellis Island (echeggia ancora dei milioni di emigranti che sono passati di lì) e poi in centro L’Empire State Building, da cui si gode una splendida vista e si capisce per davvero la struttura della città. Attenzione che davanti a questo monumento, alcune guide (autorizzate!) ti offrono un biglietto per effettuare l’upgrade del tuo e quindi saltare le fila. E’ perfettamente inutile e vogliono solo truffarti 24 $.

High Line: questa zona pedonale e’ stata costruita lungo i binari in sopraelevata di tram non più in funzione. Il passeggio, che si estende per circa due km, è molto ben curato e ci sono anche piccoli chioschi che vendono granatine, bibite etc. E’ certamente un ottimo esempio di area dismessa e riqualificata.

Harlem: Franco the Great “Franco the Great” known as the “Picasso of Harlem” famous artist is internationally known also for his New Art form. Painting on metal gates for storefronts 125th street in Harlem is unofficially known as “Franco’s Blvd.” (For his contribution to Harlem). His work can be seen in Africa, Japan, France, Central America, Canada, Spain and Brasil. Franco welcomes the world, to his creation on steel gates.

Gospel: si e’ svolto presso la Greater Universal baptist Church. Cerimonia molto coinvolgente con canti e balli. Dopo circa un’ora sarebbe seguito, senza ospiti stranieri, il sermone della durata di circa un’ora e mezza. Calda accoglienza ai turisti presenti, di cui una diecina invitati anche a ballare davanti all’altare.

Conclusione: una splendida città dalle mille faccie. Bellissima!

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