Vivere a Los Angeles (è meraviglioso!)

Per riprendervi da tanta fatica, regalatevi un drink al Cabana Bar del Beverly Hills Hotel, lo storico superchic hotel rosa la cui tappezzeria a palme ha ispirato tantissimi designers in questi ultimi anni.
Passiamo ora alle cose da “fare e vedere” per sentirvi dei veri Angelinos!
Fare hiking sulle colline di Hollywood o nei vari canyons che circondano la città, è una delle attività preferite e super in voga a Los Angeles.
Vi suggerirei di provare la Runyon Canyon Hike: partendo dal 2000 N Fuller Ave, Los Angeles, CA 90046 potrete scegliere tra vari percorsi, più o meno facili, dove vi capiterà di incontrare personaggi d’ogni tipo! La bellezza di questa passeggiata sta anche nel panorama mozzafiato che vi regalerà: fermatevi di tanto in tanto a riprendere fiato ed ammirare la città dall’alto, da downtown fino a Santa Monica.
Spesso snobbata, perché oggettivamente non bellissima ne’ facilissima, Downtown LA va però visitata per un paio di chicche da non perdere assolutamente.
Primo tra tutti il The Broad Museum, il museo di arte contemporanea con una delle esposizioni più ricche ed interessanti che possiate trovare: più di 2000 opere ed almeno 200 incredibili artisti tra cui Jeff Koons, Roy Lichtenstein and Andy Warhol.
Subito di fianco al Broad, la Walt Disney Concert Hall disegnata da Frank O. Gehry e sede della Los Angeles Philharmonic Orchestra. Se anche non riuscirete ad assistere ad un concerto, ammiratene da fuori la bellezza architettonica.
Andate a pranzo lì vicino al Grand Central Market, il mercato coperto più grande e antico della città (datato 1917), dove potrete scegliere tra decine di ristoranti aperti dalle 8am alle 22pm e gustarvi qualunque cosa di cui abbiate voglia, dalle ostriche al ramen!
Per gli amanti dell’arte e dei musei, sia il LACMA che il Getty Center sono due musei atipici, che anche i profani (come me) adoreranno.
Il LACMA, ossia il Los Angeles County Museum of Art, è il più grande museo dell’America Occidentale, con oltre 140,000 opere provenienti da ogni epoca e parte del globo. Ma a parte tutte le meravigliose collezioni permanenti e le esposizioni temporanee, ciò che adoro del LACMA è l’installazione permanente Urban Light di Chris Burden, che dal 2008 accoglie i visitatori del museo stappando a tutti almeno una decina di foto.
Il Getty Center è tutta un’altra storia. Situato su una collina, a cui si accede soltanto servendosi di un trenino in partenza ogni 5 minuti dal parcheggio, una volta arrivati al Centro rimarrete incantati dalla sua architettura (il progetto è di Richard Meier), dai suoi giardini (disegnati da Robert Irwin), dalla ricchezza di opere esposte nel J. Paul Getty Museum e dall’incredibile vista che offre di Los Angeles.
Lontano dalla folla turistica di Santa Monica e Venice, Manhattan Beach ed Hermosa Beach vi regaleranno il vero ritmo della vita di una cittadina di mare californiana.
Vi consiglio, dopo aver girato un po’ per Manhattan Beach, e magari esservi gustati un pancake all’Uncle Bill’s Pancake House, di incamminarvi sullo Strand, una passeggiata lungomare di circa 3 km, che vi porterà all’altra “beach city californiana” per eccellenza: Hermosa Beach, sul cui Pier sono state girate alcune delle scene più romantiche di LaLaLand (ricordate quando Ryan Gosling balla con la coppia anziana?)
Infine, regalatevi una serata all’Hollywood Bowl, che a me piace descrivere come l’Arena di Verona di LA. E’ un grandissimo anfiteatro all’aperto di circa 17.000 sedute, incastonato sulle colline di Hollywood, dove da aprile a fine ottobre si tengono concerti ed eventi di ogni tipo.
Nelle sere estive è tradizione arrivare un po’ prima e fermarsi a fare un picnic appena fuori dai cancelli d’ingresso. Questa usanza è un po’ la sintesi dell’understatment californiano: magari spendi 200$ per un concerto, ma ti porti il panino da casa! A loro piace così.
Mentre scrivo mi accorgo che ho un elenco infinito di altre cose da raccontarvi e luoghi da raccomandare… Su, cosa aspettate? Prenotate subito e venitemi a trovare!
Baci dalla Citta’ delle Stelle da @ale_la_botti