Viva la feria!
Il viaggio risale all’estate del 1999 quando 4 ragazze (tra cui la sottoscritta) pensano bene di andare a trascorrere una rilassante vacanza all’insegna del sole e del mare, meta prescelta: Torremolinos e la Costa Del Sol.
Per me era il primo vero viaggio, il mio primo “volo” in aereo ed ero elettrizzata e per non niente impaurita.
Dopo l’arrivo in aeroporto siamo state trasferite con il pullman dell’operatore nel nostro hotel il “Sol Principe” di Torremolinos, un meraviglioso hotel 3 stelle che in quanto a lusso, cucina e trattamento faceva concorrenza all’hotel Des Bains !!!! La nostra vacanza inizia ufficialmente il giorno successivo al nostro arrivo quando un sole magnifico ci attende per invitarci ad una magnifica avventura in questa terra.
Naturalmente il primo giorno e’ stato all’insegna del riposo piu’ assoluto ma anche della scoperta delle piccole “meraviglie” di Torremolinos.
Camminando sul lungomare della spiaggia abbiamo potuto osservare la presenza di numerosissimi localini piccoli e molto caratteristici noti con il nome di “Chiringuitos” dove con poche pesetas si possono mangiare ottimi piatti a base di pesce accompagnati da una sangria davvero ottima.
La sera dopo una “super cena” consumata in albergo ci siamo tuffate nella notte piu’ pazza della Costa, quella di Puerto Marina, ovvero la zona del porto di Benalmadena, citta’ a pochi km da Torremolinos.
Qui la notte e’ lunghissima, grazie a tutti i locali, discoteche e bar dai quali esce ininterrottamente la musica latino-americana piu’ trascinante e travolgente.
Impossibile riuscire a fare due passi senza essere letteralmente trascinati dentro una discoteca dove, per incoraggiare la gente ad entrare vengono offerte consumazioni gratuite, cosi’ alla fine della serata ci si trova ad aver visitato un bel po’ di locali senza aver sganciato una lira!!! Il secondo giorno abbiamo pensato bene di programmare la nostra prima escursione, la meta prescelta e’ stata Mijas paesino arroccato in un promontorio nelle vicinanaze di Malaga.
Raggiungendo il villaggio in autobus possiamo godere di una splendida vista di Malaga e della Costa dall’alto, e’ una giornata di sole e di gran caldo e, scopriamo durante il viaggio che l’Andalusia e’ una delle zone piu’ secche di tutta Europa.
Mijas e’ molto carino, un paese piccolo e ospitale con stradine strette e tortuose, che proprio per questa particolarita’ e’ stato soprannominato “il paese degli asinelli” visto che per i turisti e’ sicuramente il mezzo di trasporto piu’ usato.
Noi risparmiamo ai poveri asinelli il nostro peso (!) ma non resistiamo alla tentazione di farci qualche foto con loro.
L’escursione e’ durata mezza giornata e abbiamo ancora il tempo di passare qualche oretta a riposarci sotto le ultime ore di sole del nostro 3′ giorno di viaggio.
Al risveglio del quarto giorno ci attende un insolita nebbia che durante la notte e’ scesa su tutto il lungomare. Poco male, e’ l’occasione per girare un po’ il centro di Torremolinos che dista solo pochi passi dal nostro albergo. Di giorno la citta’ e’ vivace e animata, ma e’ di sera che si accende di una vitalita’ tutta andalusa.
La sera, infatti, la citta’ di Torremolinos viene invasa dalle bancarelle che vendono prodotti tipici e non, souenir spagnoli e chincaglierie turistiche, ma il fascino vero del centro e’ dato dalla sua “forma”.
Per raggiungere il centro bisogna salire per una specie di “tornanti” piccoli e stretti che si possono percorrere solo a piedi ed e’ proprio li’ attorno che si concentrano le bancarelle di questo coloratissimo mercatino serale.
Salendo sempre piu’ su si arriva nel cuore della citta’ dove giovani e non si attardano per bere sangria e per “fare conoscenza” nei numerosissimi locali del centro. Certo non c’e’ la vitalita’ di Puerto Marina ma e’ comunque un atmosfera magica.
Il giorno successivo ci aspetta la seconda escursione, si va’ a visitare Granada. Partiamo di mattina presto, perche’ ci aspetta una giornata intensa.
Dopo circa 2 ora di viaggio in pullman raggiungiamo Granada che ci appare come una qualsiasi grande citta’ occidentale, caotica e rumorosa.
Nel poco tempo che abbiamo prima di ripartire aprofittiamo per fare un giro della citta’ e come delle perfette turiste veniamo subito “braccate” da alcune gitane che con la scusa di leggerci la mano ci mettono in mano un ramoscello di rosmarino, a loro dire, beneaugurante.
Naturalmente la consulenza non e’ gratuita, e in cambio le simpatiche “truffatrici” pretendono denaro frusciante e non monete, in quanto (sempre a loro dire) portano sfortuna.
Ripartiamo subito dopo alla ricerca della cattedrale, ma il tempo a nostra disposizione e’ talmente poco che riusciamo a vederla solo esternamente. Peccato ma mi sono ripromessa che prima o poi ci ritornero’.
Il pullmann viene a riprenderci e dopo un veloce pranzo ritorniamo sulla strada con la destinazione piu’ ambita di tutto il giorno: il palazzo dell’Alhambra.
La giornata e’ caldissima, entriamo accompagnati dalla nostra guida che per prima cosa ci fa’ visitare il giardino, composto di diverse fontane e laghetti artificiali, il tutto avvolto in siepi e alberi che almeno qui ci fanno assaporare un po’ di penombra e refrigerio.
Proseguiamo nel giardino fino a che una passeggiata circondata da alberi ci porta all’ingresso del palazzo, entriamo nell’interno dove per prima cosa visitiamo i “giardini” circondati dall’architettura in stile moresco con iscrizioni arabe e sculture di ispirazione orientale.
Il palazzo e’ enorme e spettacolare, a colpirmi maggiormente sono “il giardino dei leoni” che ha al centro una fontanta composta da un gruppo di leoni dove l’acqua arriva da una fontana all’interno di una stanza adiacente e una stanza al chiuso dove tutte le pareti sono scolpite con scritte in arabo, dev’essere stato un tale lavoraccio.
Continuiamo la nostra visita di questa meraviglia visitando una piazza interna al palazzo di forma circolare, e le stanze superiori.
Purtroppo il tempo e’ sempre poco e siamo costrette a ripartire, d’altronde siamo talmente distrutte che non ce l’avremmo fatta a continuare oltre.
Arriviamo in albergo al tramonto ma ormai le forze ci hanno abbandonate, ce la facciamo appena a farci una doccia ristoratrice e una cena ma poi il sonno prende il sopravvento e e sprofondiamo nel nostro letto in attesa che arrivi l’alba del nostro 6′ giorno.
Il nostro penultimo giorno qui sulla Costa Del Sol, e’ all’insegna del relax piu’ totale, mare e sole. Ci aspetta una serata a Puerto Marina, e qui si resta fino all’alba anche perche’ e’ davvero impossibile pensare di ritornare in albergo visto e considerato che e’ la nostra ultima serata qui, e vogliamo godercela fino in fondo.
Stasera si inaugura ufficialmente l’inizio della “Feria” una tipica festa andalusa che si festeggia anche in altre citta’ spagnole, qui a Malaga si festeggia a partire dal 15 agosto per una settimana intera.
Ci hanno vivamente consigliato di andarla a visitare, e’ come non essere stati qui se non si e’ partecipato a questa grande festa popolare.
Fortunatamente il nostro aereo parte dopo mezzanotte cosi’ possiamo goderci in liberta’ il nostro 7′ e ultimo giorno.
Dopo aver sbaraccato la stanza, prendiamo il taxi con destianzione Malaga, la Feria ci aspetta! Il taxi si ferma proprio all’ingresso della strada dove si svolgono i festeggiamenti, all’ingresso di questa strada e’ stato allestito un arco che accoglie tutti coloro che attraversandolo entrano a tutti gli effetti a far parte del folclore generale.
Entriamo anche noi e senza quasi accorgercene siamo travolte da un fiume di gente, musiche e colori. Sono le 2 del pomeriggio e la piazza principale di Malaga e’ piena di gente che balla ininterrottamente al suono del flamenco, della salsa e delle musiche latine di Ricky Martin e Cheyenne.
Gente di ogni eta’, ogni nazione, ogni tipo che balla e ti trascina a ballare con se’, giovani, vecchi, bambini e adulti con i costumi tipici della tradizione andalusa, turisti che si lasciano trasportare da un ritmo irrefrenabile, tuffarsi nella fontana centrale e ballare sotto l’acqua.
Ci guardiamo intorno e vediamo solo gente felice e sorridente, una vera festa. Andiamo a “ristorarci” in uno dei tanti “baracchini” e facciamo il pieno di liquidi, e’ una giornata caldissima! Continuiamo a girare per questo magica festa quando decidiamo di andare alla ricerca di un chiringuito per mangiare qualcosa.
Lo troviamo in riva al mare e li’ consumiamo il nostro ultimo pasto, paella e la sangria piu’ buona che un essere umano possa mai assaggiare nel corso della propria vita…
Ci vuole un po’ per riprenderci dai fumi dell’alcol e poi ci ributtiamo nel tourbillion della Feria per terminare con uno sfrenato ballo la nostra vacanza.
A malincuore dobbiamo andarcene da qui, l’aereo sta’ per partire ma difficilmente scordero’ questo posto meraviglioso e mi riprometto di tornarci presto per vedere ancora meglio tutto quello che per esigenze di tempo non ho potuto visitare: Siviglia, Cordoba, Marbella…Tornero’! Anzi chi volesse venire con me e’ ben accetto! A presto Spagna.