Viva Dominicus Residence a Bahiahibe

Prenotiamo i primi giorni di Settembre, siamo in tanti, di tutte le età, ci sono io, il mio compagno, i suoi genitori, il fratello, i cuginetti, i cugini coetanei, il fidanzato di una cugina, gli zii e la nonna!!! Operazione Santo §Domingo in famiglia, soggiorno al viva Dominicus Residence, alcuni di noi fanno 2 settimene di vacanza, purtroppo...
Scritto da: Daniela 71
viva dominicus residence a bahiahibe
Partenza il: 25/02/2006
Ritorno il: 06/03/2006
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Prenotiamo i primi giorni di Settembre, siamo in tanti, di tutte le età, ci sono io, il mio compagno, i suoi genitori, il fratello, i cuginetti, i cugini coetanei, il fidanzato di una cugina, gli zii e la nonna!!! Operazione Santo §Domingo in famiglia, soggiorno al viva Dominicus Residence, alcuni di noi fanno 2 settimene di vacanza, purtroppo io e il mio compagno solo una… Dico purtroppo perchè un pezzettino di me vivrebbe li tutta la vita. Partenzea per il giorno sabato 25 febbraio 2006, macano 6 mesi! Finalmente, dopo tanto freddo, trante sciate e tante feste, arriva il tanto agoniato giorno della partenza l’aereo parte da Verona, ed è in ritardo. Gli addetti ai lavori dicono che non si trova personale addetto alla pulizia dell’aereo, infatti quando salimo a bordo decisamente come livello di igiene non ci siamo. Facciamo scalo a Milano … Non ce l’avevano detto, gli animi inziano ad agitarsi. In più ritardi nuovamente sulla partenza… Alla fine, con 6 ore di ritardo totali partiamo. Non ho mai fatto viaggi che superassero le 5 ore. Ma per fortuna tra un pisolino… Un po’ di parole crociate, un film ed uno spuntino, arriviamo. Bellissimo aereoporto, nuovo, veloce… Ad aspettarci un pulmino della todomondo solo per noi, che ci scorta in villaggio, ci consegnano i braccialetti, le chiavi della camera e le tessere per i teli mare. Siamo alloggiati a Bahiahybe, viva Dominucus residence. Il responsabile del villaggio , alle 3 della mattina (ora italiana), 22 ora locale ci dice testuali parole: allora ragazzi per raggiongere il residence da qui (hole) andate dritti fino alla piscina, poi svoltate da sx, poi di nuovo a sx, poi dx e poi sempre dritti, alla strada a dx. Già pensavamo di essere fuori dal mondo, solo dopo realizzavamo che se dalla hole si andava tutta a sx, in 3 secondi e 30 metri eravamo arrivati. Cmq stanchi morti ci avviamo, e chiediamo di farci accompagnare in camera dal facchino delle valige, per evitare di perderci. Il residence è un piccolo condominio formato da 3 palazzine all’interno dello stesso giardino ma non comunicanti, alle spalle del villaggio viva dominicus beach, ma gli ospiti del residence dormono li ma ususfruiscono ugualmente di tutti i servizi del viva beach, carino, noi abbiamo la camera all’ultimo piano, è travata a vista, la tele c’è, il clima funziona, il ventilatore a pale anche, la terrazza ed il letto sono enormi e la stanza nel complesso è pulita e carina. Siamo contenti, ma prima di realizzare che finalmente iniziavano le vere ferie stiamo già dormendo.

Il primo giorno trascorre tranquillo, in spiaggia, che scopriamo essere vicinissima alle nostre camere, con relativo bar. In realtà la spiaggia è un po’ affollata, tanti lettini e tanta gente, ma una volta prentati i nostri 15 lettini e messi a gruppetto in modo da stare tutti vicini e crearci uno spazietto per noi va tutto alla grande. Questo primo giorno è alla scoperta del villaggio, animatori simpatici e maliziosi all’inverosimile,… Ristoranti affollati, però se si andava al rist. Grill (un po’ lontano dentro il villaggio) si trovava posto e pesce alla griglia tutti i giorni (ma non solo quello)scopriamo che gli alcoolici sono compresi nel prezzo . .E da li il rito della pinacolada in spiaggia… Facciamo qualche lezione di balli latini e acquagym, io vinco il torneo di freccette (sono fortissima!!!!) e come premio UNA BOTTIGLIA DI RHUM che scopriamo essere il premio consueto per qualsiasi gara, cosegnato anche a minorenni e questo è un piccolo neo. Dalla spiaggia si può passeggiare fino a raggiungere una scogliera bellissima o dalla parte opposta ad un faro molto caratteristico, che ospita un bar.. Però prestissimo ci accorgiamo che anche se l’acqua è favolosa, il villaggio pure, siamo finiti nella rimini di santo domingo.

La nostra prima escursione è ad altos de chabon, un pesino costruito a ridosso del fiume chabon, regalo di un padre per il 18 compleanno della figlia, tuttavia la giornata non parte come credevamo. La mattina usciamo dal villaggio per aspettare un taxi (abbiamo optato per escursioni fai da te perchè si risparmia un sacco), l’autista è un conoscente di uno dei nostri, nei giorni precedenti avevamo contrattato il prezzo.. Molto conveniente. Appena fuori dal villaggio troviamo un tassista che ci propone di salire con lui, ma noi ovviamente rifiutiamo perchè già d’accordo con Juan. Lui ci dice che o si monta con lui o con nessuno . . Noi ovviamente non crediamo alle sue parole… E ci sbagliavamo! Arriva juan e saliamo, in un battibaleno l’altro tassista prende uno dei suoi furgoncini e lo parcheggia davanti a quello in cui siamo montati noi, poi arriva un altro e si mette dietro, siamo bloccati, e non ci resta che scendere. A questo punto noi ci impuntiamo e con lui non saliamo , aspettiamo che arrivi un altro taxi, ma di nuovo quest’uomo cattivo, questa vo0lta ancora prima che noi salissimo fa scappare il ns taxi. Ci tocca rassegnarci, un po’ spaventanti montiamo con un dipendente dell’omone cattivo e partiamo. Altos è una città fatta solo di negozietti e di stanze affittate, non ci vive nessuno li, apparte qualche turista. Giardini lussurreggianti e viste mozzafiato fanno volare la giornata. Sul fiume chabon sono stati girati film come apocalypse now, rambo 3 e jurassic park. La guida ci racconta tutti i dettagli e noi siamo affascinati, in questo paesino ci sono negozi molto pregiati (e molto costosi), con dell’artigianato locale di lana e lino veramente favoloso, ma inaccessibile. C’è anche una pizzeria, mangiamo un trancio di margherita e prendiamo un biscotto con un dollaro, questa si che è convenienze. Alle 16,00 abbiamo l’appuntamento con il tassista e torniamo in villaggio, ma già sognamo la prossima escursione. alla sera, in villaggio c’era sempre qualcosa da fare, dopo cena lo spettacolo solitamente era un musical con ballerini che facevano beffa ad amici di maria de filippi, e ballavano anche gli animatori. Dopo lo spettacolo via alle danze scatente prima al bar della piscina e poi in disco… E fuori dalla disco spuntino alla pizzeria che era aperta praticamente H24. I giorni passano e arriva venerdì, usciamo a fare un giro in motoscafo, meta: playa del Canto. Ad accompagnarci è Emilio, anche lui frutto delle conoscenze di alcuni dei nostri. Appuntamento al porto di Bahiahibe. Il porto è contrapporsi di immagini, il lusso dei catamarani, di proprietà di gente del luogo, contro la povertà e la miseria delle baracche dei pescatori li vicino, e della marea di cani randagi e ammalatissimi che ci sono in zona. Emilio ci avvisa che prenderemo il motoscafo veloce che è più divertente, noi acconsentiamo, si caricano bevande e cibo, in fretta poichè siamo assaliti da cani tutt’altro che sani che solo guardandoli c’è il rischio di prendere la rogna. Saliamo e via… 2 motori Yamaha da 200 cavalli l’uno ci spingono sul mare mosso a velocità assurde, sembrava di essere su un off.Shore, e che voli… Le onde sembravano trampolini di lancio per il nostro motoscafino!!!!!! dopo un oretta di navigazione a super velocità arriviamo… E la commozione compare negli occhi di ognuno di noi. Infatti la zona dove siamo arrivati è un posto non ancora frequentato dai turisti, che preferiscono andare alla saona, molto più commerciale… Davanti a noi.. Una spaiggia bianca, palme, cocchi, mare limpido e stop. Niente sdrai, niente turisti, sembrava davvero di essere entrati diretti in una cartolina. Facciamo il bagno. L’aacqua è calda, il sole spacca le pietre, ci facciamo aprire una noce di cocco e ci godiamo quest’angolo di paradiso… Intanto emilio ed il resto della ciurma, impiantano un fuoco stile robinson crusoè e cuociono per noi aragoste alla brace, senza olio, senza sale… Mai mangiato nulla di così favoloso… Il più bel pic nic della mia vita, su una spiaggia deserta, mangiando aragoste alla brace, cavoli cappucci e pomodori, con desseert di banane e papaya, e per digerire un po’ di vitamina R (=ruhm!!), tornare è così triste, ma la sera arriva presto e dopo aver fatto l’ultimo bagno ci facciamo riportare al viva dominicus. E così… Anche la nostra vacanzeaè finita, il sabato è ora di ripartire, ma l’aereo è così in ritardo che alkl’ora prestabilita per la nostra partenza doveva ancora partire dall’italia, così per una volta la fortuna è dalla nostra parte, ci lasciano la camera una notte in più e ripartiamo la domenica mattina. Per tutto il viaggio non ho fatto altro che rivivere il calore della gente del luogo, il sapore della genuinità, avevo ancora addosso il l’odore del mare.. Qunado si sono aperte le porte dell’aereo… E la pioggia ed il freddo di Verona han portato via tutto . . .



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