Viva dominicus beach 2

Siamo partiti in otto da Roma con un volo Iberia; il viaggio è piuttosto lungo ma all'andata l'euforia consente di reggerlo ed al ritorno la stanchezza ( sarebbero vacanze!) lo rende quasi piacevole. Anzicché giungere all'aereoporto de La Romana- come assicuratoci dal nostro tour operator- siamo arrivati a Santo Domingo, dovendo quindi...
Scritto da: Giuseppe Lo ponte
viva dominicus beach 2
Partenza il: 09/11/2005
Ritorno il: 20/11/2005
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Siamo partiti in otto da Roma con un volo Iberia; il viaggio è piuttosto lungo ma all’andata l’euforia consente di reggerlo ed al ritorno la stanchezza ( sarebbero vacanze!) lo rende quasi piacevole. Anzicché giungere all’aereoporto de La Romana- come assicuratoci dal nostro tour operator- siamo arrivati a Santo Domingo, dovendo quindi affrontare altre due ore di autobus per Bayahibe; queste ultime ci hanno stremato un pò perché non eravamo mentalmente preparati, un pò perché il mezzo lasciava molto a desiderare come del resto la strada. L’unica cosa positiva, apprezzata soprattutto al ritorno però ( con un autobus migliore e facendo una diversa e più comoda strada), è stata l’aver visto diversi villaggi, le abitazioni locali, i veri dominicani.

Giunti al viva siamo rimasti molto colpiti dalla reception e dal giardino curatissimo, le stanze invece- cinque standard- ci hanno deluso; va detto, però, che siamo capitati nelle uniche palazzine del villaggio non ancora ristrutturate. In compenso la pulizia delle stesse è stata sempre efficiente, solo a volte hanno dimenticato di sostituire gli asgiugamani.

Il villaggio è nel suo complesso molto bello e il mare…Meraviglioso. Quanto al cibo, non abbiamo avuto che l’imbarazzo della scelta; abbiamo provato tutti i ristoranti- tranne quello italiano e quello cinese- ed a parte il messicano ci siamo trovati bene; il non plus ultra comunque è la pizzeria, degna di questo nome molto più di certe pizzerie italiane! Tra i ristoranti veri e propri abbiamo apprezzato maggiormente La Terrazza rispetto al Grill per la più ampia scelta delle pietanze e la maggiore qualità delle preparazioni; certo è più affollato ma questo dipende anche dagli orari scelti. I bar, poi, sono entrambi fantastici e fanno un espresso passabile ed un cappuccino veramente ottimo ( da provare con una spolverata di cannella).

Venendo alla spiaggia, è molto spaziosa e piena di lettini; sempre pulita e rispondente alle esigenze più diverse: ci sono zone molto tranquille ed altre più vivaci, con sottofondo costante di salsa, merengue e baciata. Intorno alle 18 cala la sera e le zanzare assalgono la spiaggia e le poche persone rimastevi; nonostante questo, per noi era il momento più bello della giornata: il mare piatto e caldissimo, senza differenza tra temperatura interna all’acqua ed esterna; poca gente ed atmosfera molto dolce.

Il tempo è stato quasi sempre bello e, comunque, anche quando è piovuto si è trattato di cinque -dieci minuti al massimo, utili per rinfrescare un pò l’aria.

Gli animatori sono a dir poco bravi, simpatici -tranne pochi soggetti particolari- e comunque discreti: ti coinvolgono se vuoi, altrimenti ti lasciano in pace. Lavorano come matti ma hanno un sorriso per tutti e sono sempre disponibili a scambiare due chiacchiere. La sera poi danno il meglio nello spettacolo che apre la lunga notte: veri professionisti e Willy è strepitoso, un talento.

Dopo lo spettacolo si balla nella placita e a volte vengono organizzate feste a tema; dopo mezzanotte chi vuole si sposta in discoteca . Quanto alle escursioni noi siamo andati solo a Saona, peraltro non con gli organizzatori del villaggio, che si fermano su una spiaggia più popolata e bagnata dal mar dei caraibi ma con un ragazzo del posto che ci ha portati alla playa del canto, un pezzo di paradiso affacciato sull’oceano atlantico, dove c’eravamo solo noi nove. Oltre ad essere più bello il posto è anche molto più divertente il viaggio in barca perché le onde dell’oceano ti fanno sentire su una giostra ( niente di spericolato comunque!). Tornando verso il viva, ci siamo fermati a vedere le stelle marine e tra le mangrovie. Vale davvero la pena fare quest’escursione.

Siamo poi stati, ma per conto nostro, a La Romana che è la città più vicina a Bayahibe: niente di eccezionale, se non la piazza e i negozi a prezzi molto più contenuti di quelli del viva ( soprattutto nel centro commerciale Jumbo), ma comunque da vedere per “conoscere” la gente, vedere come e di che cosa vive, capire come funzionano lì le cose. Certo si torna al viva con uno spirito diverso dopo aver visto in faccia la povertà, i bambini che vivono per strada, ma almeno si sarà andati oltre, si sarà vista la realtà.

A La Romana abbiamo mangiato nella catena Pica Pollo la specialità dominicana: pollo fritto e banane fritte, una vera bontà.

Sempre in tema di cibo, consigliamo di mangiare l’aragosta al ristorante Eden, che si trova vicinissimo al viva ( bisogna prenotare).

Per telefonare, conviene farlo fuori dal viva perché costa molto di meno, presso il cambiavaluta. Le schede internazionali tipo la new columbus non funzionano.

Vi consigliamo di arrivare con un pò di dollari perché già in aereoporto si devono pagare 10$ a persona per il visto turistico e perché tornano utili per le mance. Per il resto conviene comprare in pesos e si deve SEMPRE contrattare sul prezzo.

Ci sembra di non aver dimenticato nulla: cosigliamo a chiunque cerchi relax, mare trasparente, natura, allegria di fare una vacanza al viva dominicus e già lo “invidiamo”!!!



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