Visontlatasra budapest

La città ci ha accolti come fossimo a casa nostra, cominciando dall’arrivo in aeroporto dove “er cipolla” ci aspettava per accompagnarci all’appartamento prenotato da internet con la “fantomatica” agenzia Dunaparts. Piccola premessa riguardo l’alloggio: l’appartamento lo abbiamo trovato su www.dunaparts.com dalle foto era...
Scritto da: Fla
visontlatasra budapest
Partenza il: 06/10/2005
Ritorno il: 09/10/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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La città ci ha accolti come fossimo a casa nostra, cominciando dall’arrivo in aeroporto dove “er cipolla” ci aspettava per accompagnarci all’appartamento prenotato da internet con la “fantomatica” agenzia Dunaparts.

Piccola premessa riguardo l’alloggio: l’appartamento lo abbiamo trovato su www.Dunaparts.Com dalle foto era abbastanza carino, dal vivo lo era di meno, abbiamo pagato 200 euro in quattro per 3 notti compreso il transfer dall’aeroporto solo per l’arrivo, ma l’ubicazione era ottima in quanto eravamo vicinissimi alla via pedonale “Vaci Utca” e alla stazione della metropolitana “Ferenciek Tér”. Er cipolla è il tizio calabrese un po’ bizzarro trapiantato in Ungheria da parecchi anni che ci è venuto a prendere in aeroporto per conto dell’agenzia dunaparts e che dopo averci mostrato l’appartamento e riscosso i soldi ci ha offerto la sua disponibilità e REPERIBILITA’ al suo numero di cellulare…Da questo momento in poi si è DILEGUATO, SCOMPARSO, EVAPORATO. Consiglio logico: se vi trovate in giro per internet e incappate nel loro sito LASCIATE PERDERE è tutto fumo!! Bene, dopo aver fatto un po’ di spesetta per la colazione riusciamo con la cartina in mano per dirigerci subito verso la via pedonale che sembra essere quasi deserta considerando che erano più o meno le 19.30 , guardiamo un po’ dove poter degustare un po’ di cibo ungherese, dopo un paio di “vasche” su e giù scegliamo il ristorante di cui non ricordo il nome, ci accomodiamo e ci facciamo proprio un buona e abbondante cenetta a base di salame e carni miste alla piastra accompagnate da salsa di funghi, riso e patate e birra. Meno felici per il conto (25 Euro a testa) ma sazi e soddisfatti ritorniamo al nostro appartamento.

La mattinata del secondo giorno lo abbiamo dedicato alle terme. Prima però abbiamo acquistato alla stazione della metropolitana il “tourist ticket” che non è la “Budapest card” , il tourist ticket può essere valido o per 1 o per 3 giorni, noi abbiamo preso quello per tre giorni che abbiamo pagato 2700 huf e che permette di viaggiare su qualsiasi mezzo (metro, filobus, autobus).

Traversando il ponte Elisabetta abbiamo potuto apprezzare il magnifico panorama sul Danubio, non immaginavo fosse così grande, complice la bella giornata di sole e la temperatura per nulla fredda (anzi!) il paesaggio d’insieme della città ci è parso veramente straordinario, elegante e affascinante! Le terme prescelte sono i famosi bagni termali Géllert , dopo qualche difficoltà nel capire come funzionava il biglietto di ingresso entriamo ci mettiamo il costume e lasciamo tutto nella cabina che viene chiusa a chiave da un’addetta.

Fare il bagno in un posto così elegante non mi era mai capitato, l’archittettura in stile liberty è bellissima, la piscina grande centrale che poi è quella che si vede maggiormente in tutti i depliants turistici è di acqua fredda, mentre alle spalle ce n’è una più piccola di acqua calda dove ci si può tranquillamente sedere su un muretto di marmo tenendo solo la testa di fuori e godersi i vapori caldi rilassandosi.

Dalla piscina centrale siamo andate ai bagni termali solo femminili da cui si accede dagli spogliatoi, i mosaici predominano nella decorazione delle pareti, anche qui ci sono piscine calde e fredde. Ci siamo infilate un po’ ovunque anche nel bagno turco aromatizzato secondo noi alla camomilla, ma abbiamo resistito per 1 secondo quasi 2 e siamo scappate per non evaporare anche noi. Un giovane massaggiatore che ci vedeva andare di qua e di là (eravamo alla ricerca dei nostri fidanzati scomparsi per circa due ore e mezza) ci ha indirizzate verso le splendide piscine esterne, ragazzi che meraviglia, c’è solo l’imbarazzo della scelta, dove ci tuffiamo?! Ore 13.30 ce ne andiamo rilassatissimi (forse la pressione ci è andata sotto zero!!) all’uscita ci vengono restituiti 600 fiorini a testa perché abbiamo trascorso meno di 3 ore nelle terme.

A questo punto abbiamo fame e andiamo a piedi verso “Raday utca” tornando di nuovo a pest e traversando di nuovo il ponte Elisabetta. Si tratta di un’altra via pedonale con tanti ristorantini che ritrova sulla piazza Kalvin Tèr.

Pomeriggio dedicato alla visita del “bastione dei Pescatori” a Buda, da non perdere il panorama e la chiesa di San Mattia entrate e godetevi la bellezza delle decorazioni, delle vetrate e degli affreschi, rimarrete estasiati. Volevamo vedere anche il mercato di Fovam Tèr ma siamo arrivati proprio alla chiusura, peccato solo da fuori ci è sembrato enorme e pieno di cose interessanti! Sappiate che il sabato è un giorno un po’ morto, i centri commerciali sono chiusi il pomeriggio, il mercato chiude alle 14, idem l’Opera.

Non perdetevi un giro sulla metropolitana 1 quella che va al teatro dell’Opera, i convogli sono vecchi ma le stazioni sono stupende! Ci sono tour organizzati all’interno del Teatro anche questo è uno splendido edificio rinascimentale situato su Andrassy ut, un bel viale tipo la nostra Via veneto a Roma.

Poi c’è la collina Gèllert accanto all’albergo dove c’è una cappella scavata nella roccia e sempre da qui potete fare una passeggiata alla cittadella che è il punto più panoramico della città dove però noi non siamo arrivati in quanto troppo stanchi! .

Attraversate il ponte delle Catene da Pest a Buda e prendete la funicolare Budavari Siklo(un po’ cara 650 fiorini e dura molto poco) e arrivate al palazzo reale che è uno dei simboli del paese.

Per la sera ci sono tantissimi pub e qualche locale dove fanno la table dance.

Ah non dimenticate di prendere un tè con un bel pezzo di torta al caffè GERBEAUD in un ambiente elegante e discreto.

Tre giorni permettono di vedere le cose più importanti di Budapest senza fare un tour de force, sicuramente con qualche giorno in più ci si può dedicare a visite più approfondite, al Parlamento, la basilica di santo Stefano ecc. Ma comunque bastano per entrare nell’atmosfera di una città dell’est che è protesa ad accogliere il turista offrendogli un’ampia panoramica culturale ma anche di svaghi. Il cambio degli euro potete effettuarlo nei vari Money change dislocati nel centro, quando siamo andati noi il cambio era a 244/246 fiorini per 1 euro, se vi trovate in difficoltà come è successo a noi che non avevamo abbastanza fiorini per pagare la cena, sappiate che accettano anche gli euro .

La “regina del danubio” è raggiungibile sia con voli low cost Sky Europe che con Wizzair, noi abbiamo volato all’andata con una e al ritorno con l’altra spendendo 100 Euro a testa. Il pulmino della Wizzair che porta in aeroporto e viceversa è affidabile e preciso come anche il volo. E per finire abbiamo portato salame a tutti!



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