Visitare Valencia in sei giorni

Una vacanza tra mare e cultura in una città dai mille volti
Scritto da: Williams Bonomi
visitare valencia in sei giorni
Partenza il: 08/08/2013
Ritorno il: 13/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Valencia è una città relativamente piccola ma piena di sorprese. Abbiamo passato sei giorni nel periodo di agosto in questa meravigliosa città e ne siamo rimasti stupiti. In realtà la si può visitare anche in meno di cinque giorni ma abbiamo preferito goderci anche la spiaggia ed il mare (piuttosto lontani dal centro). Abbiamo alloggiato in plaça del Ajuntament all’ Hostal Venecia che si trova in pieno centro della città vecchia e da quì siamo partiti per i nostri percorsi giornalieri.

Giorno 1

Siamo arrivati verso mezzogiorno con l’aereo e tramite metro ci siamo spostati alla estacio del Norte, a pochi passi dal nostro hotel. Abbiamo pranzato in piazza ed abbiamo concluso il pomeriggio alla spiaggia di Las Arenas raggiungibile sia in metro (con un cambio) che in autobus direttamente (solitamente prendevamo il 19 all’andata ed il 32 al ritorno). Le spiagge sono molto grandi, libere e ben attrezzate con bagni, bagnini e pronto intervento; sono vigilate costantemente e anche pulite. Sul lungomare c’è poca vita quindi, alla sera, siamo rientrati in hotel ed abbiamo cenato da Sagardi (specialità tapas). Dalle recensioni online era dato come un posto imperdibile ma per quanto ci riguarda non ne siamo usciti entusiasti. Dopo una serata per le vie del Barrio del Carmen ci siamo concessi dell’agua de Valencia (un cocktail a base di succo d’arancia, vino, frizzante, gin, vodka e zucchero) al cafè sant jaume.

Giorno 2

Alla mattina abbiamo ritirato all’infopoint di plaça del Ajuntament la Valencia Card prenotata prima di partire con validità 72 ore a cui abbiamo abbinato i biglietti per la città della scienza e l’entrata al Bioparco. Non abbiamo calcolato se fosse conveniente o meno (a noi è parso di sì) ma vista la comodità di usare un unica carta per trasporti e musei abbiamo preferito fare così. Partiti a piedi dalla piazza siamo passati davanti al museo delle ceramiche (facciata spettacolare) da li abbiamo svoltato verso la Puerta del mar dove si trovano dei giardini con delle magnolie secolari. Ci siamo spostati poi verso il mercato di Colon, bella la struttura ma all’interno un po vuoto, e da qui siamo andati verso la plaça de toros. In questa piazza è possibile visitare l’arena delle corride ed il museo taurino. La visita guidata è molto piacevole e consigliatissima! Essendo circa mezzogiorno ci siamo fermati a mangiare nella zona della stazione ma lo sconsiglio, qui si trovano solo fast food e bar ed abbiamo speso tanto per mangiare poco. Nel primo pomeriggio abbiamo visitato il mercato centrale (dove avremmo fatto meglio ad andare per mangiare!!!!) e la Lonja della seda un palazzo del quindicesimo secolo che a volte ospita esposizioni. Noi l’abbiamo visto vuoto e non ci è parso un granchè se non per la grandezza del salone principale, evitabile. Abbiamo concluso il giro in piazza Redona una piazza rotonda coperta dove è possibile fare shopping con souvenir e ceramiche. Il resto del pomeriggio l’abbiamo passato alla spiaggia Malvarossa che si trova a nord-est rispetto al centro cittadino. Alla sera abbiamo cenato da La Cigrona, un ristorantino nel Barrio del Carmen dove abbiamo mangiato una paella di mare buonissima alla cifra di 15 euro a testa compreso acqua e coperto. La serata si è conclusa poco fuori dalla città vecchia al cafè del Duende: un locale dove nel da venerdì a domenica si esibiscono ballerine di flamenco, il posto è molto caratteristico e suggestivo.

Giorno 3

La giornata è cominciata con una colazione in Plaça della Reina. Siamo partiti con una visita all’interno della Seu dove è possibile fare un tour con audio guida e che termina nella chiesetta dove è custodito il Graal! Con un biglietto a parte si può salire sul campanile da cui si domina l’intera città (sconsigliato a chi soffre di claustrofobia la scala è piuttosto stretta e non esiste ascensore). Dietro la cattedrale ci si trova in piazza della Virgen una grande piazza con una fontana al centro. A destra di questa piazza si trova l’Almudìn e la cripta di san Vicente martir che noi abbiamo saltato per dirigerci nella direzione opposta dove si trova il museo dei soldatini di piombo: un museo del tutto particolare pieno di plastici e ricostruzioni di battaglie fatte tutte con i soldatini. Abbiamo pranzato in un locale poco distante chiamato Peggie Sue in stile americano anni ‘50 (non proprio un posto caratteristico ma divertente e buono). Proseguendo lungo questa via si arriva fino alla torre del quart su cui è possibile salire. Da quì si vede una parte dei giardini del Turia che costeggiano tutta la città vecchia e arrivano fino alla città della scienza. Dalla torre ci siamo spostati verso il museo di arte moderna (I.V.A.M.) poco più a nord e dopo una breve visita abbiamo proseguito lungo questa strada fino ad arrivare alla torre de Serranos, praticamente una copia della torre precedente. Nel pomeriggio abbiamo optato per tornare alla spiaggia Las Arenas che nonostante sia più vicina al porto ci è sembrata più comoda da raggiungere. Alla sera, nostalgici della nostra cucina, abbiamo cenato da “La pappardella” locale che già dal nome lascia intendere la specialità. Abbiamo poi concluso con la solita caraffa di agua del Valencia.

Giorno 4

Dopo un’abbondante colazione in un bar della piazza siamo andati subito a noleggiare due biciclette per andare alla scoperta dei Giardini del Turia. Passando attraverso il barrio del Carmen siamo andati fino al giardino botanico da dove comincia il parco. Il giardino botanico non ci ha impressionato particolarmente e ci siamo stati pochissimo. Tutt’altra cosa è il giardino del Turia: un parco di 110 ettari pieno di campi sportivi, piante, fontane e si conclude alla città della scienza. Lungo il tragitto si transita vicino ad una scultura raffigurante Gulliver su cui ci si può arrampicare e scendere attraverso degli scivoli. Come detto in precedenza, alla fine del parco si trova la città della scienza: un complesso architettonico disegnato dall’architetto Calatrava (per intenderci lo stesso del nuovo ponte sul Canal Grande a Venezia) abbiamo quindi parcheggiato le biciclette (i parcheggi per le bici sono insieme a quelli delle macchine e si trovano sul lato più vicino alla strada quindi arrivando dai giardini del Turia dovrete attraversare tutta la città della scienza). Ci siamo addentrati nel museo principale, l’edificio è composto da tre piani in cui è possibile effettuare esperimenti in prima persona di ogni tipo dalla chimica alla fisica alla biologia… Usciti da qui ci siamo spostati verso l’Agorà (dove vi si svolgono concerti e manifestazioni, noi l’abbiamo visto chiuso e vuoto) e passando sotto il ponte siamo arrivati all’oceanografica, attualmente l’aquario più grande d’europa. Quì di cose da vedere ce ne sono parecchie e tutte bellissime: dai pinguini e le foche, alle balene e gli squali. Particolarmente belli sono i due tunnel da 70m in cui si passa letteralmente all’interno degli acquari. Vi consiglio all’entrata di segnarvi gli orari dello spettacolo dei delfini. Purtroppo non abiamo fatto in tempo a visitare la città delle arti (l’edificio più grande del complesso della città della scienza) ne l’hemispheric (una sorta di cinema 3D) quindi abbiamo recuperato le nostre biciclette e siamo tornati indietro. Alla sera abbiamo cenato da Vicentino dove con 15 euro abbiamo ordinato il menu composto da: antipasto, paella (il tipo di paella è a scelta ma la decisione è per tutto il tavolo) e caffè. Ce ne siamo tornati in hotel non senza un po’ di agua de Valencia!

Giorno 5

Dopo una rapida colazione siamo partiti alla volta del Bioparco. La peculiarità di questo posto è il fatto che le “gabbie” degli animali sono molto grandi e all’interno vengono messe più di una specie in modo che possano convivere tra di loro. Quì è possibile camminare attraverso scorci di giungla del Madagascar con i lemuri appollaiati sugli alberi o vedere le giraffe mangiare a pochi centimetri da voi. Il parco è molto grande e ci si impiega almeno mezza giornata per goderne appieno. Ne siamo usciti verso le due del pomeriggio e il resto della giornata l’abbiamo sfruttato per il nostro ultimo giorno di mare. La sera abbiamo cenato da “No me toques las palmas que me conozco” un locale senza troppe pretese ma con piatti buonissimi. La serata si è conclusa con un po di shopping in centro.

Giorno 6

L’ultimo giorno abbiamo deciso di prendere il classico autobus scoperto per visitare la città. Avendo già visto quasi tutto non è stato molto interessante. Oltre ai posti già citati ci ha permesso di vedere anche il porto e la zona nuova della città dove si trova il casinò e il nuovo stadio di calcio (al momento in construzione). Per il nostro modo di visitare non ci è piaciuto per niente! Il pomeriggio è stato dedicato allo shopping ed ai souvenir prima di raggiungere l’aeroporto per un triste rientro.

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