Visita di Barcellona e PortAventura
Mercoledì 09/05/2007 – quarto giorno Questo giorno è interamente dedicato alla visita del parco divertimenti a tema PortAventura. Compriamo i biglietti del treno alla stazione Saints (sono disponibili biglietti speciali treno+entrata a 41 euro e i depliants con gli orari dei treni da richiedere alle casse informazioni), il parco dispone di una stazione propria denominata PortAventura ma è molto piccola e non sono presenti biglietterie quindi consiglio di comprare direttamente anche il biglietto per il ritorno (A/r =Yda y Vuelta in spagnolo). I treni da prendere sono quelli con direzione Cambrils o Tortosa per l’andata e Barcellona per il ritorno, ci sono i treni regionali o i Catalunya Exprès ma ci è stato assicurato che il prezzo del biglietto non cambia (10.45 euro A/R). Clicca qui per avere informazioni sugli orari dei treni per il parco. Il nostro treno parte alle 8.03 (direzione Tortosa) e in un’ora e dieci minuti arriva, puntuale, a PortAventura. Il parco apre alle ore 10:00 e siccome è un giorno feriale c’è pochissima gente, il parcheggio auto è praticamente vuoto. Il costo del biglietto varia a seconda della stagione, in questo periodo costa 37 euro (adulti), ma noi essendo in possesso della tessera del Parksmania Club abbiamo avuto diritto allo sconto del 50% sulla tariffa intera. Per chi dispone di convenzioni particolari deve comprare il biglietti al centro informazioni presente oltre le casse, a destra dei tornelli di ingresso. Attenzione: non sempre le tessere vengono subito riconosciute, consiglio di portarsi appresso qualcosa che attesti la convenzione (nel caso del Parksmania Club la stampa dell’elenco dei parchi convezionati). PortAventura è un parco divertimenti in stile americano, inaugurato nel 1994 per contrastare Disneyland Paris, sorge su un’area di 117 ettari ed è diviso in cinque aree a tema: Mediterrania, Polynesia, China, México, Far West; ognuna offre numerose attrazioni per tutti i gusti. Da non perdere sicuramente: Sea Odissey: una bella sala cinematografica tematizzata (che riproduce un sottomarino) con 60 spettatori seduti su piattaforme idrauliche che si muovono in modo molto fluido durante il bellissimo e lungo filmato oceanografico in computer grafica, con tanto di mostro sottomarino. Giudizio personale: voto 9. (Attrazione simile a Star Wars presente a Disneyland Paris) Dragon Khan: steel coaster realizzato dalla ditta Bolliger & Mabillard nel 1995, caratterizzato da ben 8 inversioni (in seguenza: Vertical Loop, Diving Loop, Heart Line Roll, Cobraroll, un altro Vertical Loop e per finire un Twin Corkscrew) è stato presente a lungo nel guinnes dei primati come il percorso con più inversioni al mondo. Alto 45 metri, raggiunge una velocità massima di 108 km/h, il tracciato è tipico delle costruzioni B&M quindi risulta essere senza troppi scossoni e le emozioni sono ben bilanciate. Giudizio personale: voto 10. (Attrazione simile a Katun presente a Mirabilandia, il quale pero’ appartiene alla tipologia Inverted Coaster) El Templo del Fuego: ambientata in una spedizione archeologica nella foresta tropicale degli anni 20, questa attrazione è suddivisa in due fasi, un pre-show con attori in carne ed ossa e il Templo del Fuego vero e proprio. La trama narra di un archeologo che scopre un ricco tesoro, e per appropriarsene scatena l’ira degli dei. Infatti il tesoro è protetto da una maledizione che trasforma in poco tempo il Templo del Fuego in un inferno: fiamme enormi escono ovunque, e l’acqua presente di fronte agli spettatori comincia a prendere fuoco, trasformandosi in un vero e proprio lago di fuoco. A poco a poco anche il soffitto si incendia, in una sorta di escalation che non ha fine… Una attrazione unica nel suo genere, creata dalla Universal sfruttanto effetti speciali di primordine di carattere cinematografico, El Templo del Fuego offre 3 minuti di emozioni intense ed è assolutamente da non perdere. Giudizio personale: voto 10. El Diablo – Tren de la mina: classico family coaster tematizzato in stile treno della miniera, caratterizzato da un percorso abbastanza lungo con tre risalite, ricco di curve strette e saliscendi. Adatto a tutti, non è particolarmente intenso anche se risulta essere abbastanza veloce per la tipologia alla quale appartiene. Giudizio personale: voto 8.5. (Attrazione simile, ma meno tematizzata, a The Big Thunter Mountain presente in tutti i parchi Disney) Stampida: unico double wooden coaster in Europa, realizzato dalla Custom Coaster International su disegno del mitico John Wardley, che ingloba nella stessa struttura in legno un altro wooden coaster (Tomahawk) di dimensioni più ridotte. Il treno rosso e quello blu si inseguono, superandosi a vicenda, lungo tutto il percorso che risulta essere molto veloce, ricco di saliscendi e con numerosi tunnels. Giudizio personale: voto 9. Silver River Flume: classico percorso su trochi presente in quasi tutti i parchi divertimento. Purtroppo questa attrazione era chiusa per manutenzione. Il percorso è molto tematizzato, in stile western. Giudizio personale: n.D. Grand Canyon Rapids: classico percorso di rafting su gommoni, anch’esso presente in molti i parchi europei. Attrazione piuttosto breve, tranquilla e abbastanza asciutta. Giudizio personale: voto 7. (Attrazione simile a Jungle Rapids di Gardaland, rispetto la quale, però, risulta essere meno tematizzata e molto piu’ breve.) Fort Frezee stunt show: uno show divertente ambientato nel far west con soldati, rapinatori, cavalli, esplosivi, sparatorie. Giudizio personale: voto 7.5. Furious Baco: novità 2007 non ancora disponibile, è un accelerator coaster di produzione Intamin AG situato nella zona Mediterrania. Nel complesso il parco merita un bel 9, risulta essere molto organizzato, pulito e la tematizzazione è curata nei minimi dettagli. Buona e varia anche la ristorazione, che spesso offre cibo tipico in tema alla zona in cui ci si trova. Noi abbiamo approfittato dell’offerta del ristorante Marco Polo (zona cinese) nel quale per meno di 20 euro si può pranzare a buffet avendo a disposizione di tutto un po’. Nel parco sono presenti molti cartelli che indicano le direzioni da seguire per raggiungere le varie attrazioni, ma senza una cartina sottomano risulta spesso difficile orientarsi. Inoltre, sono presenti lavagne e displays che indicano costantemente il tempo di attesa aggiornato per le attrazioni principali. All’ingresso, pagando un prezzo aggiuntivo, si puo’ comprare l’Universal Express che da diritto di provare le attrazioni entrando da un ingresso riservato quindi senza affrontare le lunghe code. Totalmente inutile nei giorni di poca affluenza. Il treno per il ritorno, arriva in orario alle 18.20, quindi facciamo ritorno a Barcellona e poi in albergo. Cena nei pressi dell’hotel. Giovedì 10/05/2007 – quinto giorno La mattinata è dedicata alla visita del Park Guell nel quale Antoni Gaudì, su commissione del finanziere Eusebi Guell, negli anni ’20, progettò la costruzione di una “città-giardino”, con un’urbanizzazione in mezzo alla vegetazione, applicando tutte le sue conoscenze, la sua creatività artistica e dando sfogo alla sua esuberante immaginazione. Il progetto non si fonda su nessuna linea retta: tutto è ondulato, storto e sinuoso, fino a creare un’atmosfera magica in cui architettura e natura si combinano in una creazione suggestiva. In questo parco si possono ammirare la Sala de las Columnas: insieme di enormi colonne doriche separate le une dalle altre da spazi misteriosi e sovrastati da un tetto ondulato, la famosa panchina. Una sinuosa e ondulata costruzione, decorata con pezzetti di ceramica, piastrelle e mosaici colorati che le danno un aspetto surreale; così come lo sono i due edifici ai lati dell’ingresso principale e il famoso dragone (in realtà una salamandra). Il parco, situato a nord della città, è raggiungibile con le linee di autobus numero 28 ( per l’ingresso superiore) e 24 (ingresso principale), in entrambi i casi deve essere prevista una buona camminata. L’ingresso al parco è gratuito. Orario: Da Novembre a Febbraio dalle 10 a 18 – a Marzo ed Ottobre dalle 10 alle 19 – ad Aprile e Settembre dalle 10 alle 20 – da Maggio ad Agosto dalle 10 alle 21. Nel pomeriggio, dopo aver pranzato, abbiamo continuato il percorso, interrotto due gioni prima, sulla Barcellona modernista. Raggiunta con il bus 24 la fermata Diagonal, abbiamo percorso a piedi la Rambla de Catalunya, ricca di abitazioni dell’epoca, nella quale attualmente sono esposte anche alcune opere dellì’artista Igor Mitotaj. Percorrendo tutta la strada si ritorna in Placa de Catalunya. Ritorno in albergo in bus, e in serata cena a Barceloneta con una splendida Lubina. (la nostra cara spigola) Venerdi 11/05/2007 – sesto giorno Questo è il giorno del ritorno, dopo una bella dormita e un’abbondante colazione si comincia a preparare le valigie. Alle 11 saldiamo il conto dell’albergo e ci dirigiamo in metro verso la stazione Saints. Qui compriamo il biglietto per il treno che porta all’aeroporto (2.50 euro), e alle 12, come previsto, arriviamo all’aerostazione. Qui ci aspetta un’ora di ansia in quanto il nostro volo non è segnalato sui displays con il nostro codice, e anche l’orario è stato posticipato. Il volo infatti parte alle 13.50, anzichè le 13.15, e arriva a Torino – Caselle con 40 min di ritardo. Si conclude così il nostro viaggio. Per vedere le foto del viaggio e avere ulteriori informazioni su Barcellona: http://digilander.Libero.It/idste/barcellona_2007.Html Per ulteriori informazioni sul parco divertimenti PortAventura: visita la pagina dedicata su questo sito: http://digilander.Libero.It/idste/portaventura.Html L’autore Spero che abbiate trovato interessante questo racconto e che magari vi abbia fatto tornare in mente bei ricordi se siete già stati a Barcellona o che vi abbia fatto sorgere una certa curiosità se avevate in programma di andarci. Se avete dei dubbi, volete delle informazioni o per ogni altro motivo, potete scrivermi a idste@libero.It. Ciao e alla prossima! http://digilander.Libero.It/idste