Vietnam, uno sguardo sull’Asia
Periodo: dal 31 dicembre 2010 al 18 gennaio 2011.
Non mi dilungherò troppo sulle descrizioni, che potete trovare su qualsiasi guida (per noi la sempre presente Lonely Planet), riporto però alcune indicazioni pratiche che possono essere utili ai viaggiatori che volessero seguire le nostre orme.
Riflessioni
Sembrerà strano, ma voglio partire dalle conclusioni e cioè da qualche riflessione su quello che un viaggio in questa parte del mondo lascia nell’animo di chi lo visita. Il Vietnam è un Paese che dopo una guerra devastante ed assurda (come tutte le guerre a mio parere) si sta rialzando e si sta dando da fare per ricostruire quello che era stato distrutto. Moltissimo è stato fatto, anche dal punto di vista dell’accoglienza turistica, ma ovviamente molto rimane da fare. Tra i problemi più evidenti, l’inquinamento che colpisce le grandi città, afflitte da una pesante cappa di smog e le acque fluviali in buona parte contaminate. La guerra ha provocato grossi problemi anche dal punto di vista ambientale, gran parte delle meravigliose foreste che ricoprivano il Paese è stata distrutta con i defoglianti (chi non ricorda il famigerato Agente Arancio?), città ricche di vestigia storiche e siti archeologici sono stati bombardati in un inutile spreco di soldi e di vite umane, da entrambe la parti. Nell’immaginario collettivo Vietnam è ancora sinonimo di parole come “povertà” e “guerra”, mentre invece offre molto di più. Basta essere capaci di penetrare nella sua vera essenza, ammirando le bellezze naturali che il Paese offre e imparando a rispettare la sua gente, gentile e cordiale, ma allo stesso tempo forte e determinata, che ha sempre lottato in passato per difendere la terra in cui vive e che ora si sta dando da fare per ricostruire il proprio futuro. Se siete affascinati o volete conoscere l’Asia in tutte le sue sfaccettature, allora il Vietnam è la meta che fa per voi.
Meraviglie naturali del Nord
Arrivare ad HANOI è come essere catapultati in un luogo al di fuori dello spazio e del tempo, una città brulicante di persone che affollano i marciapiedi con le loro mercanzie in vendita e di motorini che sfrecciano dappertutto suonando incessantemente il clacson e senza rispettare la benché minima regola del codice stradale. Il rumore di fondo è continuo, come uno sciame di vespe impazzite che volano in ogni direzione e attraversare la strada diventa un’impresa titanica. Comunque questo è il suo fascino primordiale, prendere o lasciare, la vera essenza di città asiatica nella quale o ci si abitua da subito o si finisce per soccombere. Molte sono le cose da vedere, fra tutte fate un giro intorno al lago Hoan Kim, visitate la Pagoda su una sola colonna, accendete un bastoncino di incenso e sentitevi in pace con il mondo… Alloggiamo all’hotel Charming, che ha camere piccole, ma con tutti i confort (avevamo addirittura un pc personale). Costo 25$ con (piccola) colazione. Sì pagamento con carta di credito.
Da Hanoi quasi tutti i turisti si spostano o verso est e la baia di Halong o verso nord-ovest e Sapa. Date le non ideali condizioni climatiche a Sapa in questo periodo, dove fa molto freddo, ci dirigiamo verso la splendida BAIA DI HALONG, dove trascorriamo due giorni su una giunca ammirando le magnifiche isole calcaree che emergono dall’acqua (pare che le isole siano circa 3000). Che dire, la baia è bellissima e vale davvero la pena visitarla, peccato solo che in questo periodo il clima sia spesso nebbioso e il sole sia latitante; forse però proprio per questo la baia assume un aspetto mistico e maestoso che lascia davvero a bocca aperta! La crociera comprendeva anche la visita ad un villaggio galleggiante dove i suoi abitanti si dedicano alla coltivazione delle ostriche da perla e ad una grande grotta con tutte le sue stalattiti e stalagmiti. Avendo a disposizione più tempo, consiglio di passare qui più giorni, magari anche fermandosi all’isola di Cat Ba dove è possibile pernottare e fare trekking nel parco nazionale omonimo.
Esistono centinaia di agenzie che organizzano escursioni alla baia e offrono più o meno lo stesso programma con costi differenti. Noi abbiamo scelto la Explore Tour (riportata anche sulla LP) che è sicuramente consigliabile in tutto e per tutto. La giunca era dotata di tutti i confort, la cucina saporita ed abbondante e gli accompagnatori cordiali e discreti. Il costo per i due giorni comprensivo di trasferimento da e per Hanoi è stato di 110$ a testa.
Nel cuore della storia
Ci dirigiamo quindi con un volo della Vietnam Airlines verso HUE’. La città assunse importanza quando nel 17° secolo diventò la capitale del regno dei signori Nguyễn e, pur avendo subito pesanti bombardamenti durante la guerra, ancora oggi ospita vari palazzi e templi e i quartieri residenziali dei dignitari racchiusi da una triplice cinta muraria al cui centro si trova la Città Purpurea Proibita, residenza privata dell’imperatore. A noi Huè è piaciuta moltissimo, nella città vecchia non c’è traffico e si può girare in tranquillità a piedi o in bicicletta. Purtroppo a causa del tempo inclemente, con pioggia torrenziale per una giornata, abbiamo dovuto rinunciare alla visita delle tombe imperiali e a quanto di interessante si trova a poca distanza dalla città. Assolutamente consigliabile l’hotel Thanh Noi ubicato all’interno della prima cinta muraria in una zona tranquillissima. Belle camere che si affacciano su un grande giardino con piscina. Costo 25$ a notte con abbondante colazione a buffet. Sì pagamento con carta di credito. Ci spostiamo quindi in bus ad HOI AN (circa 3 ore di viaggio), una città fortunatamente risparmiata dalle brutture della guerra e che si presenta molto ben conservata con i suoi edifici costruiti tra il 15° e il 19° secolo. Gli edifici possono essere visitati pagando un biglietto di ingresso e la città può essere tranquillamente girata a piedi o meglio ancora in bicicletta.Molto caratteristico anche il ponte coperto giapponese, costruito nel 1590 per collegare il quartiere abitato appunto dai giapponesi da quello abitato dai cinesi sulla sponda opposta del fiume. La specialità locale è la produzione di abiti in seta e per chi è interessato sono decine le opportunità di farsi confezionare qualcosa da uno dei tantissimi negozi, noi abbiamo preferito girare per i vari mercati assaporando i colori, gli odori ed i suoni della vita quotidiana vietamita. In bicicletta si può arrivare fino alla bella spiaggia di Cua Dai, che si trova a circa 5 km di distanza. Alloggiamo all’hotel Greenfield con piscina e in posizione abbastanza tranquilla, ma forse è un po’ troppo caro in rapporto a quanto offre. Costo 40$ con colazione a buffet, pagamento solo in contanti.
Visitiamo anche il sito archeologico di MY SON, inserito nell’elenco Unesco Patrimonio Dell’Umanità dal 1999, che si trova a circa 50 km da Hoi An. Purtroppo anche il sito è stato bombardato e degli originari 70 templi ne sono rimasti una ventina, tra i templi si possono ancora vedere i crateri lasciati dalle bombe. Comunque anche ora si può apprezzare l’arte costruttiva del regno Champa, che fiorì tra il 2° e il 15° secolo; la nostra guida durante l’escursione ci ha spiegato che i vari livelli di mattoni rossi con cui sono costruiti i templi sono tenuti insieme non da un cemento, ma da una resina di una pianta di cui ancora oggi non si conosce bene l’origine.
Regioni centrali e altopiani
Ci spostiamo quindi verso sud con un volo di circa 1 ora ed arriviamo nella zona degli altopiani. Visitiamo DALAT, una cittadina a circa 1500 metri di altitudine in un territorio fertilissimo, che offre coltivazioni di frutta e di verdura di tutti i tipi, ma soprattutto di fiori. Con stupore apprendiamo che la gran parte di questi fiori viene spedita in Europa (Italia compresa) per la vendita… Più che la città in sè, che comunque offre un lago e bei palazzi ottocenteschi costruiti dai francesi, sono da vedere i dintorni con i suoi panorami meravigliosi, cascate come quelle dell’Elefante e villaggi delle popolazioni rurali. E’ possibile fare bei giri in bicicletta, ma le strade sono tutte un saliscendi che stroncano anche le gambe più allenate. Un’altra possibilità è quella di affidarsi agli onnipresenti Easy Rider, motociclisti vietnamiti che dietro compenso scarrozzano i turisti qua e là. Ci fermiamo all’hotel Thien An, ubicato fuori dal centro, ma comunque su una strada abbastanza trafficata (quindi chiedete una camera sul retro), gestito da una famiglia davvero molto gentile. Costo 25$ con abbondantissima e varia colazione. Sì pagamento con carta di credito. A Dalat segnalo anche uno dei ristoranti dove abbiamo mangiato meglio, il Truong Dong è ubicato a poca distanza dall’hotel e offre deliziosi piatti per pochi dong in un ambiente rilassato.
Lungo la costa
Da Dalat andiamo a NHA TRANG in circa 5 ore di bus, giusto per vedere con i nostri occhi la Cancun del Vietnam (così come l’abbiamo ribattezzata….). La spiaggia è sicuramente bella e pulitissima (ed enorme…), il mare però piuttosto burrascoso e quindi impossibile fare il bagno. La città offre tutto a chi è interessato alla vita notturna e mondana ed anche la possibilità di visitare le belle torri Champa di Po Nagar o varie pagode e templi, per chi fosse più propenso ad un po’ di cultura. Alloggiamo all’hotel Paloma, ubicato fuori dal centro e nelle vicinanze di una piccola spiaggia. Costo a seconda del tipo di camera, comunque intorno ai 30$ compresa la colazione e la cena, costituita da un piatto unico molto buono ed abbondante. La famiglia che lo gestisce è gentilissima ed il proprietario vi verrà a prendere alla fermata del bus se arrivate con questo mezzo. Sì pagamento con carta di credito. L’avvicinamento a Ho Chi Minh avviene percorrendo la strada costiera che offre bellissimi panorami e passando da MUI NE, una località balneare molto più tranquilla rispetto a Nha Trang, con una ampia scelta di alloggi e ristoranti e un’unica finalità: il totale relax in spiaggia! La temperatura è più alta che al nord e quindi è possibile anche in questa stagione approfittare del mare e delle spiagge. Vicino alla cittadina, si trova un villaggio di pescatori affacciato su una piccola e riparata baia, dove si possono ammirare decine di pescherecci coloratissimi che portano a riva pesci di tutti i tipi. Qui si produce anche il nuoc mam, una salsa a base di pesce fermentato, che viene usata per condire i molte pietanze, tra cui i buonissimi involtini. L’odore acre di questa salsa ci ha accompagnato durante tutta la nostra vacanza in Vietnam… Ci fermiamo al Thai Hoi Resort, uno dei più periferici rispetto al centro del paese, giardino con piscina e accesso diretto al mare su una spiaggia privata. Costo del bungalow 35$ a notte colazione compresa. Sì pagamento con carta di credito.
Finalmente Saigon
Infine SAIGON o meglio HO CHI MINH, una città che affianca grattacieli moderni a stretti vicoli brulicanti di vita e di attività. Anche qui mille sono le cose da vedere, molto interessante tra le tante è stata la visita al Museo di Storia ubicato nel parco Thảo Cầm Viên. Ci sono bei reperti e spiegazioni anche in inglese che permettono di conoscere meglio la travagliata storia di questo Paese. Assistiamo ad uno spettacolo di marionette sull’acqua che non avevamo potuto vedere ad Hanoi. Si tratta di un’arte molto antica, risalente pare al 1100 circa: i bravi artisti immersi in una piscina e nascosti dietro un paravento, muovono marionette in legno dipinto con un lungo bastone anch’esso immerso in acqua, così che sembra che le marionette si muovano da sole. Le storie rappresentate sono suddivise in diverse scenette i cui protagonisti sono esseri umani o animali, reali (pesci, tartarughe, uccelli multicolori) od immaginari (draghi che sputano fiamme). Semplice e poetico, se mi è concessa l’espressione e fa tornare un po’ bambini…Alloggiamo all’hotel Ngoc Minh, in pieno centro, ma in posizione tranquilla. Il proprietario è gentilissimo, tanto che vi permetterà di farvi una doccia il giorno della vostra partenza anche se avete già lasciato la camera. Costo 25$ a coppia con colazione (in terrazza). Sì pagamento con carta di credito. Ovviamente molto altro c’è da vedere in Vietnam, noi per mancanza di tempo non riusciamo a visitare né il delta del Mekong né l’isola di Phu Quoc, che ci hanno detto merita più delle altre località balneari vietnamite. Vorrà dire che saremo costretti a tornare un’altra volta!
Note varie
HOTEL
In Vietnam è prioritario per la scelta dell’albergo trovarne uno che sia ubicato in una posizione dove il rumore non sia assordante e dove sia possibile riposare di notte. Tutti gli alberghi da noi scelti erano tranquilli, qualcuno più di altri, ma comunque ben lontani dal rumore delle strade principali. Tutti offrivano camere pulite, postazioni internet gratuite e biciclette gratuite (tranne che in un caso dove erano a pagamento) Noi avevamo prenotato dall’Italia solo l’hotel per la prima notte, poi ci siamo arrangiati man mano grazie alla immancabile Lonely Planet. Ricordate che pagando con carta di credito viene quasi sempre applicato un sovrapprezzo del 3,5%.
CUCINA
Davvero ottima la cucina vietnamita, ricca e varia, leggera e mai piccante come quella thailandese, con piatti tipici diversi a seconda della zona. Si trova di tutto, carne, pesce, frutta e verdura di ogni tipo, oltre al pane tipo baguette. Costo medio di una normale cena intorno ai 3-5€ a testa bevande comprese.
TRASPORTI
Volo internazionale con Cathay Pacific via Hong Kong, ancora una volta le compagnie aeree orientali mostrano tutta la loro efficienza. Due voli interni con Vietnam Airlines, prenotati direttamente sul posto tramite il loro sito. Puntuali e affidabili, costo circa 30€ a persona per tratta. Non aspettate l’ultimo momento a prenotare i voli, correte il rischio di trovare tutto pieno e di dovere cambiare destinazione. Spostamenti interni con i bus, davvero molto economici e frequenti.
CLIMA
In questo periodo il clima al nord è abbastanza freddino e nebbioso (intorno ai 18°C ventilati). I primi 5 giorni non abbiamo mai visto il sole, anche se non ha mai piovuto. A Sapa ci hanno detto faceva veramente molto freddo ed il tempo era sempre nuvoloso. Al centro-sud clima migliore, più caldo di giorno, ma ottimale di notte (mai usata l’aria condizionata). Una sola mezza giornata di pioggia intensa a Huè. Il clima migliore l’abbiamo avuto a Dalat, cielo sempre terso e senza neanche una nuvola. Lungo la costa più caldo, ma cielo sempre un po’ velato e mai limpido.
TELEFONATE/COMPUTER
Per chiamare l’Italia consiglio di acquistare una scheda sim vietnamita (sono in vendita in negozi e anche all’aeroporto) e ricaricarla di quanto si vuole. Come ho già scritto, tutti gli hotel offrono postazioni internet gratuite quindi mandare mail a casa e fare prenotazioni è davvero facilissimo.
Per chi volesse ulteriori informazioni, scrivetemi pure.