Vietnam e Cambogia: alla scoperta dell’Indocina

Siamo partiti in 4 senza essere mai stati prima in Asia e senza avere conosciuto nessuno che era stato in Vietnam e Cambogia, e siamo tornati innamorati del sud est asiatico, con tanta voglia di tornare e visititare altri paesi. Spero che questo resoconto possa risultare utile ad altri viaggiatori che vogliono spostarsi autonomamente e andare alla...
Scritto da: mnasi
vietnam e cambogia: alla scoperta dell'indocina
Partenza il: 24/07/2008
Ritorno il: 05/08/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Siamo partiti in 4 senza essere mai stati prima in Asia e senza avere conosciuto nessuno che era stato in Vietnam e Cambogia, e siamo tornati innamorati del sud est asiatico, con tanta voglia di tornare e visititare altri paesi. Spero che questo resoconto possa risultare utile ad altri viaggiatori che vogliono spostarsi autonomamente e andare alla scoperta di due stati così lontani.

Prima di partire: abbiamo prenotato il biglietto aereo verso marzo, siamo partiti con la Thai (eccellente compagnia! cibo e servizio di alta qualità) e abbiamo speso 1200euro a testa. Viaggio di andata: Milano Linate-Francoforte; Francoforte-Bangkok; Bangkok-Hanoi.

Dall’Italia avevamo prenotato solo la prima notte ad Hanoi (utile, dato che sono venuti a prenderci all’aeroporto), e gli alberghi in Cambogia, per non dovere fare chiamate internazionali dal Vietnam.

Ci siamo portati dietro un migliaio di dollari, dato che conviene pagare in dollari che non con la moneta locale.

Come vaccinazioni abbiamo fatto l’antitifo, epatite e abbiamo preso il malarone: col senno di poi non so se le rifarei, ma sicuramente occorre portarsi un buon repellente per zanzare (ce ne sono come a Milano, noi temevamo peggio).

Per entrare in Vietnam occorre ottenere il visto, ovvero spedire all’ambasciata del Vietnam a Roma il proprio passaporto, due foto tessere e 70euro! Passaporto e visto vengono rispediti entro una settimana.

25/26: Ad Hanoi abbiamo alloggiato al “Ngoc Minh Hotel” (pulito, con camere spaziose a 28 dollari) nella città vecchia: vi trovate in una zona pulsante di vita, caotica e affascinante. Hanoi è una autentica grande città asiatica, che non sembra stravolta da masse di turisti o dalla voglia di occidentalizzazione. Migliaia di scooter, clacson scatenati (armatevi di pazienza per attraversare la strada), negozi sempre aperti che vendono qualsiasi cosa e vita da strada: i Vietnamiti mangiano sui marciapiedi e spesso li vedi dormire nei negozi o sui mezzi di trasporto.

Abbiamo visitato in un giorno il Tempio Ngoc Sou al centro del lago, la Pagoda a un pilastro unico (bella e rasserenante), il Mausoleo di Ho Chi Minh da fuori (controllate gli orari, non è sempre aperto) e soprattutto il Tempio della Letteratura (bellissimo! da non perdere). Ci siamo mossi in cyclo, sono ovunque e appena vedono dei turisti fermi vengono a cercarvi: preperatevi a contrattare sul prezzo, come per qualsiasi cosa prendiate per strada. I prezzi indicati dalla Lonely non sembrano molto attendibili.

Vicino al Tempio c’è un ristorante che mi sento di consigliare: si chiama “Koto”, è un bel posto, ottima cucina vietnamita e fa parte di un progetto per togliere i ragazzi dalla strada insegnandoli un mestiere. La sera abbiamo cenato al “Season of Hanoi”: raffinato, ma piuttosto caro.

27: siamo andati a Tam Coc con una gita organizzata la sera prima in un’agenzia di Hanoi. Esistono moltissime agenzie e vale una regola di buon senso: meno pagate meno avete, dipende quali sono le vostre esigenze. Noi ci siamo sempre attenuti a un prezzo medio (25 dollari in questo caso). La gita con guida in pulmino comprendeva la visita a un tempio, un’ora di bici in mezzo alla campagna vietnamita (affascinante), pranzo e poi 2 ore di navigazione (tra andata e ritorno) su una “barchetta a remi” in un bellissimo scenario naturale e attraverso 3 grotte suggestive. Preparatevi a dare la mancia alle donne che remano, vi verrà insistentemente richiesta.

La sera abbiamo cenato in caro e davvero buonissimo ristorante francese (una cucina molto diffusa, qui), il Cafè des Arts.

28/29: gita ad Halong Bay, con pernottamento sulla nave. Abbiamo prenotato nella stessa agenzia precedente e abbiamo speso attorno ai 60 dollari. Purtroppo queste gite organizzate lasciano pochissima libertà di godersi dei posti davvero incredibili e bisogna seguire un programma un po’ militare: pranzo, visita alla grotta (splendida), kayak, nuotata, cena… Se avete la possibilità, e siete un piccolo gruppo, provate a prendervi una guida personale. In ogni caso vi troverete in mezzo a uno scenario spettacolare e quando al tramonto vi lasceranno liberi di godervela, avrete modo di apprezzare l’unicità del luogo. Attorno a voi solo mare e faraglioni verdissimi a perdita d’occhio.

Le camere e il cibo sono discrete e proporzionate al prezzo.

29: tornati dalla baia ad Hanoi abbiamo preso un treno notturno per Huè (circa 40 dollari): dalle 1920 alle 9 del giorno dopo. Ci era stato mostrato in agenzia un treno bellissimo, con tanto di bagno in camera, invece ci siamo trovati in una cabina di prima classe piuttosto squallida, senza bagno, dove abbiamo dormito con i sacchi a pelo (ricordatevi di portarli). Insomma, informatevi bene quando acquistate biglietti di treno: a quanto abbiamo capito, il treno che viene mostrato nelle foto effettua solo alcune tratte. In stazione abbiamo chiesto informazione per sapere del binario e un tizio ha insistito per accompagnarci al vagone e poi è stato mezz’ora a chiedere una mancia più alta..

30/31: siamo arrivati a Huè e abbiamo preso dalla stazione un taxi per Hoi An. Un viaggio di due ore e mezza che ci è costato circa 50 dollari. In 4 persone è conveniente e veloce. A Hoi An esistono molti alberghi a pochi minuti dal centro con belle camere e piscina a cifre vantaggiosissime. Fate un po’ di confronti prima di scegliere. Noi abbiamo speso 25 dollari con colazione per una camera grande, molto pulita, affacciata sulla piscina (un vero paradiso dopo il viaggio notturno in treno) al Thanh Binh 3. Siamo stati 2 notti a Hoi An, una città bella e curata, piena di palazzi e pagode di interesse storico (fate un biglietto cumulativo), negozi che realizzano vestiti su misura in giornata (vale la pena farsi coccolare, c’è ampia scelta, le sarte sono brave e si fanno veri affari rispetto all’Italia) e bei ristoranti sul fiume illuminati da mille lanterne colorate. Di sera il paese è davvero suggestivo, con le lanterne, gli alberi fioriti, le barche sul fiume…

1/2: da Hoi An siamo andati a Danang a prendere un aereo (prenotato il giorno prima, ci è costato circa 60 dollari) per Nha Trang. Nha Trang è una città sul mare, in sviluppo, e già piena di grandi alberghi. Noi abbiamo preferito andare a Jungle Beach (trovate altre descrizioni del posto proprio su Turisti per Caso): bisogna chiamare per sapere se hanno disponibilità e farsi venire a prendere, poiché dista 2 ore da Nha Trang. E’ un luogo completamente isolato, con una spiaggia praticamente privata, curata e in un bellissimo scenario naturale. Si dorme in sistemazioni simpaticissime, bungalow semplici e suggestivi, con amache per rilassarsi, e la possibilità di dormire anche sotto le stelle, per chi osa. Per una ventina di dollari (dipende da che bungalow scegliete, noi ne avevamo uno di 2 piani, da 4 persone che ci è costato 28 dollari) avete anche colazione, pranzo e cena compresi e davvero ottimi! Uno dei posti in cui abbiamo mangiato meglio in Vietnam. Il proprietario Silvio è un bel tipo, un canadese che ha cambiato vita e si è inventato questo piccolo paradiso del relax (e che conosce benissimo Turisti per Caso). Si mangia tutti insieme, si possono fare giochi di società, ping pong e si conoscono persone da varie parti del mondo.

3: siamo partiti in pullman alla volta di Saigon. Un viaggio massacrante, 15 ore per fare 450 km sustrade terribili e con lunghissime pause in mezzo al nulla. Costa solo 9 dollari (volevamo risparmiare), ma se non ve la sentite provate a prenotare il volo Nha Trang-Saigon o almeno uno sleeping bus dove potrete distendere le zampe.

A Saigon siamo andati a dormire da Madame Cuc, un indirizzo consigliatissimo dalla Lonely. A dire il vero la nostra camera era davvero modesta (i suoi 3 alberghi erano pieni e siamo finiti in una dependance), ma anche economica (14 dollari), con colazione e cena comprese (modeste, ma possono tornare comode) e il personale davvero gentile. La sera abbiamo fatto un giro per Saigon, una grande città fluviale, molto diversa da Hanoi: piena di influssi occidentali, grandi alberghi, locali di lusso, viali alberati, chiese cattoliche. Merita una visita anche per comprendere l’influsso francese e americano sul Vietnam.

4: abbiamo prenotato in albergo una gita di un giorno sul Mekong, andata in autobus e ritorno in barca (20 dollari). Una mezza fregatura. Con i soliti tempi stretti di queste gite organizzate (al massimo avete un’ora per fare le cose) si viene portati in posti turistici finalizzati a vendere prodotti: miele, cocco, etc… I posti sono carini e i prodotti buoni, ma purtroppo non si riesce a cogliere la vera vita di chi abita sul Mekong. Forse conviene, se avete tempo, fare 2 giorni e dormire in una famiglia vietnamita: almeno la sera dovreste essere liberi dalla guida e potrete gustarvi quello che vedete.

Il rientro in barca è invece molto suggestivo.

La sera cena di lusso in uno splendido ristorante: “Hoi An” (come la città). Se avete due soldi da spendere e amate mangiare bene, merita sicuramente sia per la bontà degli ingredienti sia per la presentazione estetica. Anche se la città è vivace, ricordatevi che le cucine dei ristoranti qui chiudono verso le 2130. Alcuni grandi alberghi hanno terrazze panoramiche dove prendere un aperitivo o bere dopo cena.

A Saigon conviene girare in taxi, sono incredibilmente economici.

5: giro di Saigon, museo della guerra (merita la visita), Tempio di Giada (niente di che), mercato (si fanno ottimi affari ed è divertente). Vi racconto una disavventura, sperando che possa essere utile.

All’uscita del mercato abbiamo preso un taxi, che pareva regolare, ma a fare attenzione ci saremo accorti che non lo era (non apparteneva a nessuna compagnia). Purtroppo questo taxista si è rivelato un folle, con tanto di cacciavite e ci ha preso un po’ di soldi non fermandosi davanti all’albergo, ma in un posto più isolato. Insomma, prendete solo taxi ufficiali ed evitate brutte sorprese: in genere non abbiamo mai avuto problemi in Vietnam, ma Saigon è una metropoli, con tutto quello che comporta.

Di sera siamo andati in aeroporto (molto moderno) e il nostro viaggio prosegue nella sezione “Cambogia!”



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