Vietnam del Sud: Saigon e Phan Thiet

Salve a tutti! E' la prima volta che scrivo un resoconto, e spero di riuscire ad essere utile a chi dovesse scegliere il Vietnam come tappa di un viaggio che sicuramente sarà meraviglioso! Il viaggio era di gruppo, eravamo una sessantina di persone ed è iniziato con un volo Thai per Saigon (il suo nome è Ho Chi Minh City, ma tutti la chiamano...
Scritto da: Armega
vietnam del sud: saigon e phan thiet
Partenza il: 25/04/2007
Ritorno il: 04/05/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 2000 €
Salve a tutti! E’ la prima volta che scrivo un resoconto, e spero di riuscire ad essere utile a chi dovesse scegliere il Vietnam come tappa di un viaggio che sicuramente sarà meraviglioso! Il viaggio era di gruppo, eravamo una sessantina di persone ed è iniziato con un volo Thai per Saigon (il suo nome è Ho Chi Minh City, ma tutti la chiamano sempre Saigon) da Roma con scalo a Bangkok (non esistono voli diretti per il Vietnam dall’Italia). Partenza alle 14.30 da FCO, arrivo a BKK dopo circa 10 ore, sosta di tre ore e proseguimento per HCM in un’ora e mezzo.

Primo consiglio: arrivati a Bangkok dopo 10 ore di volo, nell’attesa di imbarcarvi per Saigon fatevi un massaggio ai piedi nel centro massaggi dell’aereoporto, vi rimetterà in sesto! Costo: 12€ per 45 minuti, poco di più per un’ora.

Arrivo a Saigon, dritti in albergo (Hotel Equatorial, 5 stelle) e sera a disposizione…Non c’è molto da fare, meglio riposarsi e fare un massaggio per riprendersi dal jet lag (un’ora di massaggio thai o olio, circa 25US$).

Ah, la moneta corrente, oltre ai Viet Nam Dong, è il dollaro USA, mentre l’euro ancora non lo conoscono bene e ai mercatini non l’accettano (differentemente rispetto alla Thailandia); il cambio è di 16.000VND per 1$, 20.000VND per 1€, in albergo non avrete problemi ma consiglio il bancomat per non portarsi quintali di banconote da casa (commissione di 1$ per prelievo). NON cambiate mai troppi soldi, meglio 50-max100€ per volta, il potere d’acquisto è elevatissimo e non c’è molto da comprare (ad eccezione della roba taroccata, e neanche di grande qualità). Cosa utile: se alla fine della vacanza vi avanzano non troppi VND, negli alberghi potete ricambiarli in US$ prima di ripartire.

Problema numero uno di Saigon per il turista è il traffico: poche auto e biciclette, mentre ci sono milioni di motorini, che sfrecciano a tutte le ore. Se volete attraversare raccomandatevi l’anima, quindi muovetevi con regolarità senza scatti, ci penseranno loro ad evitarvi. Problema numero due sono i borseggi: mai portarsi dietro i documenti e le carte di credito, solo un po’ di contanti e una fotocopia del passaporto; il resto, lasciatelo in albergo, nella cassaforte.

La lingua: differentemente da quanto si crede l’inglese è parlato poco e male, ma sono talmente ansiosi di vendervi le cose che si faranno capire. Per gli spostamenti usate i taxi, costano poco e risolvono il problema del traffico! Le escursioni da Saigon nei due giorni seguenti sono state alle gallerie di Cu Chi, usate dai Vietcong nella guerra contro gli USA, e sul delta del Mekong. Posti molto interessanti, danno l’idea di quanto spietata sia stata la guerra del Vietnam contro gli USA. Da notare che il Vietnam è stato in guerra per 50 anni, cominciando dalla seconda guerra mondiale contro i giapponesi, quindi fino al 1954 contro i francesi, al 1975 contro gli USA e fino al 1990 contro la Cambogia e per un breve periodo anche contro la Cina. Il Paese sta rinascendo economicamente, ma è sempre sotto una dittatura, che si comporta sul modello cinese (socialismo aperto al libero mercato): niente parabole né TV satellitari (gli alberghi fanno eccezione), internet point frequenti ma con siti monitorati. Alcuni cittadini ex-funzionari del Vietnam del Sud, ed i loro discendenti, godono di libertà civili limitate (né università, né diritto di espatrio), per il resto il regime offre tolleranza verso le religioni e un approccio estremamente positivo verso il turista. Importante, di questi tempi, la totale assenza di movimenti terroristici di matrice islamica, ultimamente presenti perfino in Thailandia.

A Saigon, non perdetevi la cena con minicrociera in battello…Dura due ore, ed è davvero affascinante. Per sapere dove andare, chiedete all’albergo, ci sono tanti battelli che l’organizzano. Purtroppo (o per fortuna) nel nostro pacchetto tutto era già organizzato e pagato, e non posso darvi riferimenti di compagnie né di prezzo, però in genere la qualità del cibo è ottima ed i prezzi davvero competitivi.

Dopo Saigon, dritti a Phan Thiet, un centro costiero noto per la pesca. L’albergo era in Novotel Ocean Dunes, con campo da golf da 18 buche per chi pratica questo sport. Qualità ottima, cibo eccellente. Consiglio a tutti di fare un’ora di massaggio al giorno, costa circa 15€ e in una settimana vi rimette a posto. Prenotate la mattina o il giorno prima, in genere i massaggi sono richiestissimi ma non hanno l’organizzazione thailandese: in Thailandia (più attenti a questi aspetti di soddisfazione del turista) se vai e non trovi posto al centro massaggi dell’albergo ti indirizzano ad un centro diverso, o ti chiamano un’altra massaggiatrice in straordinario, mentre in Vietnam ti risondono candidamente che non c’è posto e tanti saluti.

A pochi chilometri da Phan Thiet (circa 15 min di taxi, costo 100.000VND, 5€) c’è la zona turistica di Mui Né, dove si può fare shopping e fermarsi a cena in uno dei tanti ristoranti della zona dove viene cucinato freschissimo il pesce del luogo, soprattutto gamberi, calamari e aragoste…In alternativa, si può visitare il centro di Phan Thiet con il caratteristico mercato del pesce, puzzolentissimo ma molto particolare. Durante questi ultimi giorni abbiamo fatto la visita di Phan Thiet in risciò, molto carina, e una bella escursione alle dune di Mui Nè, un tratto di deserto che sembra preso pari pari dal Sahara e portato in Vietnam. Vi avviso che appena arriverete alle dune un esercito di bambini vi chiederà qualche soldo con la scusa di prestarvi delle lastre di plastica come slittini e per quanto sappiate che i soldi verranno subito requisiti dagli adulti non potrete resistere…Di ritorno, sosta piacevole presso un sito archeologico nei dintorni con alcune antiche pagode del IX° Secolo.

Alcuni consigli di uso comune: A Phan Thiet la vita costa ancor meno che a Saigon, e in genere una mancia di 10.000VND (circa 0,50€) è più che sufficiente per qualsiasi servizio. Con 20.000VND fate una grossa mancia, ed è consigliabile, se fate escursione in gruppo con molti accompagnatori, mettervi d’accordo sulla cifra da dare per evitare gelosie tra i locali, che potrebbero poi chiedervi altri soldi.

Ovviamente sono da evitare le bevande non in bottiglia, anche negli alberghi. Il ghiaccio in certe bevande non si può evitare, ma è meglio prenderlo solo in albergo, mai fuori. La frutta è fenomenale (io sono impazzito per il mango e altri frutti mai visti in Italia), ma ricordatevi che ha effetti lassativi (un antidiarroico è sempre necessario, nel nostro gruppo circa una mezza dozzina di persone è stata fulminata).

Il sole picchia di brutto, quindi se non volete rovinarvi la vacanza usate protezione alta (almeno 30) per i primissimi giorni, poi si può scendere. Anche qua, abbiamo avuto qualche eroe che non se l’è messa, e si è fatto due giorni a letto con la febbre.

La gente è meravigliosa, sempre sorridente e ben disposta: hanno passato un inferno con la guerra e per loro la pace (di cui il flusso turistico rappresenta la forma più evidente) non ha prezzo. A differenza della Thailandia fortunatamente manca quella mercificazione del sesso ostentata in ogni città (il che non significa che non esista la prostituzione, ma comunque il fenomeno non è così evidente). Le donne vietnamite, peraltro, sono molto belle (questo fu causa di diverse incursioni di cinesi e cambogiani, nei secoli passati).

Per il viaggio di rientro, partenza dopo pranzo per Saigon, imbarco alle 20.00 per Bangkok, sosta di due ore (e altro massaggio ai piedi), quindi partenza a mezzanotte per Roma dove siamo arrivati verso le 6.30.

Spesa del viaggio: 1800€ a testa con la formula del tutto compreso. In Vietnam ho pagato solo qualche bibita e lo shopping con mia moglie ha portato via circa 200€.

Per altri aspetti conoscitivi, consiglio la Rough Guide del Vietnam, edita da Vallardi, costa 26€ e se li vale tutti: niente foto e fronzoletti, ma notizie giuste e facili da trovare.

Se poi qualcuno volesse avere qualche altra informazione, può contattarmi all’indirizzo mail armega@libero.It Un saluto a tutti! Riccardo PS: segnalo il Tour Operator, ossia ASCO Travel International (http://www.Ascointernational.Com), mai vista un’organizzazione così seria e puntuale: non c’è stato un solo punto debole, comprese le guide locali che parlavano un buon italiano ed erano di ottima cultura.



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