Vietnam, da Nord a Sud 8

16 giorni tra natura e cordialità vietnamita.
Scritto da: helene2
vietnam, da nord a sud 8
Partenza il: 23/12/2010
Ritorno il: 08/01/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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24dic

Siamo arrivati a fine mattinata e ad accoglierci c’era la nostra guida Cuong. Ad Hanoi l’aeroporto dista circa 35km, ma ogni spostamento richiede molto tempo per via dell’intenso traffico. Abbiamo alloggiato al Paradise Hotel sito nel vecchio quartiere è sicuramente il luogo ideale per soggiornare ad Hanoi perché situato nella parte più affascinante della città con le sue abitazioni alte e strette, l’innumerevole quantità di negozi che offrono prodotto di tutti tipi. Le strade di Hanoi sono animate sia di giorno che di notte, con una quantità incredibile di motocicli che invadono le vie a suono di claxon. La città è molto pittoresca, s’incontrano ancora donne e uomini che trasportano le merci con un asta sulla spalla cappello da risaia in testa, facendosi strada sui marciapiedi invasi da “ristoranti” improvvisati dove i locali mangiano a qualsiasi ora del giorno seduti su sgabelli e tavolini bassi.

La città è risultata essere molto sicura, come tutto il resto del paese e con una piantina è stato molto facile spostarsi a piedi. La moneta locale è il Dong, ma sono molto apprezzati i dollari pur che siano assolutamente nuovi, al minimo segno di usura vengono rifiutati anche in banca o cambiati a tasso molto basso. Hanoi non ha molti edifici storici da visitare, è forse più affascinante perdersi per le strade e nei mercati per osservare la vita frenetica della città. Noi abbiamo visito al nostro arrivo il lago della spada restituita e della tartaruga gigante ed il tem spiega non soltanto le differenza climatiche con temperature pio NgocSon che sorge su un isoloto raggiungibile attraversando un ponte di legno rosso. Abbiamo concluso il pomeriggio con giro del vecchio quartiere in cyclopuss. Per cena abbiano scelto il ristorante Koto, una scuola di cucina no profit per ragazzi disagiati. Il Vietnam è pieno di questi locali, si mangia solitamente molto bene, spendendo cifre modiche (noi abbiamo speso 30$ in due)

25dic.

La mattinata è stata dedicata alla visita del Mausoleo di Ho chin Min e delle sue abitazioni che si trovano a pochi passi dallo stesso, con il lago e la casa in legno su palafitti. Siamo andati al tempio del genio del nord, costruzione originale del 1200 molto bene conservata, dopo di che abbiamo visitato il tempio della letteratura, che rende omaggio alla conoscenza e Confucio, è una bellissima struttura articolata in cinque parti che comprende la prima facoltà di Hanoi. Nel pomeriggio abbiamo visitato la prigione Maison Centrale dove venivano rinchiusi e torturati i prigionieri dei coloni francesi e in seguito militari americani. Abbiamo concluso la giornata con la visita della pagoda della difesa sulla riva del lago. Siamo andati a piedi fino al mercato di Dong Xuan che comprende una parte coperta e no, i mercati sono sempre un modo molto interessante per prendere conoscenza con il paese, per questo motivo cerco di non perderne mai uno. In fine siamo andati a cena al ristorante Little Hanoi indicato dalla guida, cibo ottimo per 6€ in due incluso bevande! La cucina è molto vicina a quella cinese come del resto l’architettura e costumi (mille anni di dominio Cinese hanno senz’altro lasciato delle tracce indelebili). Dopo cena siamo andati alla stazione di Hanoi per prendere il treno delle 20.30 in direzione delle montagne del nord, il viaggio dura una notte per percorre 350km, i mezzi sono puliti e abbastanza confortevoli.

26 dic.

Siamo arrivati alle 5.30 del mattino alla stazione di Lao Cai che si trova a solo 2km dalla frontiera con la Cina. Sapa si trova a 1600 m di altitudine ed è necessaria 1 ora in macchina per raggiungerla (35km). Mi sono rivolta ad una agenzia di Sapa per andare al mercato di Ba cha, che si svolge ogni domenica e che merita assolutamente i 120km e le 2.30 di macchina. In questo mercato s’incontra la tribù dei Mhong Fioriti, dall’abito tradizionale coloratissimo; qui si può assistere allo smercio di animali come i bufali e cani al cibo e i manufatti tale ricami o tessuti fatti a mano. La temperatura era di 3 gradi al nostro arrivo e abbiamo scoperto che gli alberghi non possiedano un sistema di riscaldamento, solo una coperta elettrica e una minuscola stufina per il bagno…. Al nostro ritorno siamo andati a cena nel centro di Sapa, è una piccolissima cittadina di montagna, ex zona di villeggiatura dei coloni francesi, è molto tranquilla e piena di ristoranti. Abbiamo passato una notte glaciale all’hotel Holiday Sapa.

27 dic.

Siamo andati in macchina fino all’ingresso del villaggio Zei dei Mhong Neri, nome derivato dal costume tradizione di colore scuro e abbiamo camminato nel sentiero costeggiato di risaie a terrazze, l’acqua stagnante delle coltivazioni e le strade di terra battuta rendono mozzafiato questo panorama tra i monti. Abbiamo percorso un lungo camino inseguiti da venditori ambulanti, attraversando villaggi dove le comunità vivono di agricoltura e manufatti in condizioni arcaiche e di povertà. Il Popolo nel nord in generale non è molto cordiale e talvolta anche scortese: la loro chiusura è dettata senz’altro dalla loro condizione di oppressione causata da un regime comunista quasi dittatoriale. Dopo due ore di camminata siamo tornati nel centro di Sapa per pranzo, alle 14.00 siamo ripartiti in direzione del villaggio dei Hmong Neri Cat Cat, immerso nella natura, con splendidi paesaggi ed una piccola cascata alla fine di un percorso di due ore a piedi. Nel tardo pomeriggio siamo tornati in macchina per la stazione di Lo Cai dove ci aspettava un’altra notte in treno cuccetta per ritornare ad Hanoi. Abbiamo cenato al ristorante Bordeaux, dove abbiamo mangiato ottime specialità vietnamite al prezzo irrisorio di 10$ in due.

28 dic.

Arrivo alle 4.30 del mattino alla stazione di Hanoi, dopo 3 ore di riposo all’hotel Hong Ngoc, (per fortuna siamo rimasti solo poche ore in quest’albergo che puzzava letteralmente di fogne!!!) Alle 8.00 siamo partiti in macchina per la Baia di Halong, che dista 160kg da Hanoi. Alle 12.00 ci siamo imbarcati su una giunca in legno per 3 ore di navigazione per ammirare questa meravigliosa creazione della natura con le sue rocce che emergono dal mare. La baia racchiude 1969 isolotti e navigare in mezzo a questa foresta di pietra, è molto affascinante e rilassante. Abbiamo pranzato sull’imbarcazione a base di ottimo pesce. Peccato per la giornata uggiosa. Al ritorno ad Hanoi abbiamo cenato nuovamente al ristorante Little Hanoi dopo avere salutato la nostra guida. Era la nostra ultima notte ad Hanoi.

29 dic.

Ci siamo alzati alle 3.45 del mattino per prendere il volo delle 6.20 per Hue, siccome il nostro autista non si è presentato all’hotel per portarci all’aeroporto abbiamo preso un taxi e siamo riusciti a prendere in extremis il nostro aereo. L’Asiatica Travel ci ha rimborsato in seguito il costo del taxi senza alcun problema e questo dimostra ancora una volta la serietà dell’agenzia. All’aeroporto ci aspettava la nostra nuova guida di nome Long. Il suo caloroso benvenuto, la gentilezza che ha immediatamente dimostrato e i 25 gradi di temperatura ci ha fatto apparire il centro subito più gradevole. Hue si trova a 650km di Hanoi e sembra un altro paese, la gente è molto più accogliente e sorridente. E’ una piccola città molto tranquilla, con poco traffico. Dopo una colazione in un ristorante locale con un eccellente caffè vietnamita dallo squisito retrogusto di cioccolata, ho acquistato un attrezzo in alluminio chiamato fin per fare il caffè; in pratica è un piccolo recipiente per filtrare la macinatura con acqua bollente e posto direttamente sulla tazza. Dopo la colazione abbiamo subito iniziato le nostre visite. Siamo andati alla Cittadella ed al palazzo reale della dinastia Nguyen, Hue era tra il 1802 ed 1945 capitale del Vietnam e si possono ammirare questi stupendi palazzi immersi in verdeggianti giardini. Abbiamo visitato la città proibita, realizzata sul modello di quella di Pechino. Long ci ha spiegato il significato dei colori e dell’architettura rendendo la visita alquanto affascinante. Siamo in seguito andati a visitare la pagoda della Donna Celeste che costeggia il fiume dei profumi per poi imbarcarsi per una breve navigazione sulle sue acque. Abbiamo pranzato ottimamente al ristorante Hoa Vien, la cucina del centro è eccellente. Nel pomeriggio abbiamo visita la tomba Nguyen, articolato in cinque edifici e costeggiato da un lago e dei monti; la visita è molto interessante. Di ritorno all’hotel abbiamo provato un massaggio vietnamita ; anche se dopo la seduta confesso di essermi sentita in gran forma, le pressioni molto forti e talvolta dolorose rendono questa tecnica non è per nulla rilassante. Abbiamo cenato al ristorante Carambole, indicato in trip advisor come molto buono, ma con tanti turisti. Durante il nostro soggiorno abbiamo notato che per cenare bene è sufficiente nella maggior parte dei casi, osservare che all’interno del ristorante i clienti siano tutti locali: il cibo è migliore, tipico ed economico .

30 dic.

Alle 9.00 abbiamo lasciato il nostro hotel per partire in direzione di Hoi An che dista 160km. Abbiamo percorso la strada mandarina che costeggia il mare facendo una sosta in un villaggio di pescatori, il paesaggio è incantevole, si può osservare la vita rurale con i contadini che lavorano nelle risaie con il tipico capello a punta in testa e i piedi immersi nel fango. Abbiamo attraversato il collo delle nuvole dove giacciono alcuni vestigi di guerra prima di arrivare a Natrang dove non ci siamo fermati perché non rappresenta interesse particolari, è una zona di villeggiatura in costruzioni dove stanno fiorendo quantità di enormi resort, frutto degli investimenti esteri. Dopo 40 km siamo arrivati a ad Hoi An, depositato le valigie all’hotel Thuy Duong 3 e preso un caffè tassativamente vietnamita, dopo di che siamo andati a piedi con Long nel delizioso centro cittadino, è molto romantico e pittoresco con le sue facciate colorate e le sue case antiche ciascuna delle quali possiede un negozio al piano terra. Abbiamo attraversato il ponte cinese Phung Hung che divideva nel passato il quartiere cinese da quello giapponese. Abbiamo visitato un abitazione antica, la casa Phung Hung abitata dalla stessa famiglia da 6 generazioni che ha conservato lo stile ed il mobilio originale. Abbiamo visto una seconda casa, la casa Tanky e per finire un tempio cinese ed il mercato centrale. Hoi An è assolutamente incantevole ed è molto piacevole passeggiare lungo i suoi vincoli. Abbiamo cenato al ristorante Morning Glory che propone una cucina rivisitata con piatti originali. Dopo un’ultima passeggiata ed un drink a Tam Tam caffè abbiamo concluso con rimpianto il nostro soggiorno nel centro, sarebbe stato opportuno rimanere più a lungo perché la regione oltre ad essere splendida ed ospitale, offre anche tanto da vedere.

31 dic.

Abbiamo salutato con tanto dispiacere Long all’aeroporto e confesso di avere pianto come quando si saluta un amico caro che non si rivedrà a breve. Abbiamo preso un volo fino a Saigon ed un altro per Phu Quoc per trascorre capodanno e tre giorni di riposo balneare. Siamo arrivati alle 16.00 sull’isola; quì non ci sono praticamente strade asfaltate e dopo 20 minuti di macchina siamo arrivati al resort Chen La, luogo è a dire poco stupendo. La struttura è composta da bungalow immersi tra palme ed i banani e possiede una piccola spiaggia ed un ristorante sul mare. Il sole tramonta sul mare ed è fantastico guastarsi un aperitivo comodamente seduti a riva mentre cala in giorno. E’ un luogo di riposo e rilasso, con pochi posti a disposizione, è un esperienza da vivere e non ci sono ne foto e ne racconti che possano raccontarlo, avrei voluto fermare il tempo mentre gli uccelli esotici cantavano nel silenzio, con il solo rumore delle onde.

1° gen.

Mare, relax e massaggi. Siamo andati a cena, nel paesino distante di una quindicina di chilometri dove ogni sera si tiene un mercato notturno. Qui si può cenare a base di pesce che viene scelto e cucinato al momento. Abbiamo preso un taxi, che non ha superato i 25km orario per aumentare il costo della corsa, fermandosi addirittura al verde…. L’isola è molto più costosa del resto de Vietnam, certo non con dei prezzi simili ai nostri, ma per noi che cernevamo con 10$ in due, 35/40 ci sono sembrati un esagerazione.

4 gen.

Alle 8.00 abbiamo lasciato con dispiacere questo posto incantevole per prendere un volo per Saigon. Ad aspettarci all’arrivo c’era la nostra nuova guida Dan con l’autista. Il caldo era pazzesco con un umidità che toglieva il fiato. Dopo giorni di pace e tranquillità, l’arrivo nel caos di Saigon è stato a dir poco traumatico, quasi un incubo. Appena arrivati siamo andati direttamente nel quartiere cinese per visitare il mercato di Cholong, è immenso con più di 4000 bancarelle, più quelle poste all’esterno. In questo mercati si vende di tutto e di più e come in ogni mercato Vietnamita, oltre ad offrire la possibilità di pranzare sul posto. E’ difficile farsi strada tra venditori, clienti e facchini che consegnano le merci. Abbiamo proseguito in macchina verso il tempio cinese di Thien Hau, è molto bello, sicuramente il più bello che ho visitato in Vietnam.

In seguito siamo andati nel nostro hotel, il Kinsgston, è centralissimo e con pochissimi passi si possono raggiungere a piedi le vie commercianti e i principali lunghi d’interesse. Dopo avere deposto le nostre valigie e preso un caffè vietnamita siamo ripartiti in macchina per visitare il museo della guerra, che comprende anche una parte di prigione conservata come museo. Abbiamo continuato la visita della città con la cattedrale Notre Dame e la posta centrale. Saigon non ha molto da offrire, nonostante è estremamente affollata con i suoi 10 milioni di abitanti ed il numero impressionante di motocicli che defilano incessantemente lungo le sue strade, la città rimane accattivante. Saigon è molto più moderna di Hanoi, la gente è molto cordiale. La città possiede lunghe vie con negozi alla moda e botteghe di capi con firme di prestigio. Esiste un’infinità di ristoranti con 1000 specialità e tantissimi locali dove bere un bicchiere o un caffè. Siamo andati a cena al Cuc Gach Quan, purtroppo non abbiamo potuto accedere alle bellissime sale del piano superiore non avendo prenotato in anticipo. La cucina è molto particolare e molto raffinata, i piatti includono cibi a base di fiori o verdure ricercate, il ristorante è da provare.

5 gen.

Siamo partiti alle 9.00 con la guida e l’autista a 100km ad ovest di Saigon per assistere ad una messa nel tempio caodaista di Teyninh, non che sede nazionale di questa religione. Il caodaismo è un misto delle principali religioni internazionali. Abbiamo assistito alla messa delle 12.00 in questo bellissimo edificio, sorta di grande cattedrale coloratissima. Dopo la cerimonia abbiamo percorso 70km per raggiungere i tunnel di CuChi, li si visita il villaggio dove, durante la guerra contro gli americani, gli abitanti avevano scavato 3 piani di gallerie sottorane per proteggersi e lottare contro l’invasore. La visita è molto affascinante se non si soffre di claustrofobia. Dopo 2.30 di macchina siamo tornati nel nostro albergo e siamo andati a cena al ristorante Hoa Tuc nel quale abbiamo mangiato discretamente. Avevo selezionato questo locale in Trip Advisor, ma lo ritengo troppo turistico per i miei gusti e si cena molto meglio e con molto meno a Saigon.

6 gen

Siamo partiti in macchina al mattino per Mytho, città di pescatori del Delta del Mekong, a circa 70km da Saigon. Abbiamo preso una imbarcazione in legno a motore per fare un’escursione nelle acque del fiume. Purtroppo queste visite sono molto turistiche e con le soste per vedere la produzione di caramelle al cocco o quant’altro. Abbiamo preso un’imbarcazione più piccola a remi per fare visitare i piccoli canali nel mezzo della fitta vegetazione e questa è stato la parte più interesante. Di ritorno all’hotel abbiamo fatto un giro nel mercato centrale, il caldo che regna in questa struttura è quasi da capogiro, è difficile camminarci per via dell’affollamento, abbiamo fatto gli ultimi acquisti prima di andare a cena al caffè terrasse, dove abbiamo mangiato dell’ottimo cibo vietnamita.

7 gen

Siamo partiti per Hong Kong con il volo delle 11.30 e abbiamo approfittato delle nove ore di transito per fare un giro nel centro di questa affascinante città.

Conclusione

E’sbagliato secondo me visitare l’Indocina in un unico viaggio a meno che non si abbia molto molto tempo a disposizione, noi abbiamo dedicato una vacanza ad ogni paese e comunque è impossibile vedere tutto. In questi 16 giorni ho visto un paese in piena evoluzione, rivolto verso gli investimenti esteri, nel giro di dieci anni il Vietnam cambierà sicuramente volto. Il paese è assolutamente sicuro, il turista è protetto e rispettato. Ho apprezzato molto la cordialità e la gentilezza della gente del centro e del sud, mentre mi ha un po’ deluso la freddezza del popolo del nord. Dal punto di vista organizzativo attribuisco un 10e lode all’agenzia per Asiatica Travel. Ci siamo alzati sempre molto presto ed è stato molto intenso ed impegnativo, forse non adatto a tutti, ma visto il tempo a disposizione e la quantità di cose da fare, non potevamo fare diversamente.



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