Vietnam da nord a sud 2
Ad Hanoi abbiamo visitato i luoghi che ci erano stati proposti dall’itinerario: non cambierei nulla. E’ stato bello anche lo spettacolo di marionette sull’acqua (sebbene molto molto turistico!). Unico appunto: cominciando la nostra visita di lunedì, abbiamo tralasciato il mausoleo di Ho ChiMinh perché era chiuso. Abbiamo incontrato e parlato con altri turisti che ci hanno detto che non abbiamo perso granché perché forse è più emozionante per i vietnamiti, piuttosto che per i turisti. Alla sera si è liberi di scoprire la città da soli ed è emozionante girare in queste vie cercando di non farsi ‘investire’ dalle migliaia di motorini…che hanno sempre la precedenza!! Il terzo giorno si parte per Mai Chau. E’ stato davvero bello girare in bicicletta tra le risaie e i vari villaggi. La pioggia ci ha dato poca tregua e credetemi che quando piove vengono giù secchiate d’acqua: non c’è giacca che tenga, ma tanto poi quando finisce il caldo ti asciuga. Si è anche rotta una delle bici… ma quante risate. Bellissima è stata l’esperienza di dormire sulla casa-palafitta. La famiglia ci ha accolto molto calorosamente e la sera ci ha deliziato con un bello spettacolo di danza. La tappa seguente è stata Tam Coc (detta l’Halong terrestre) dove siamo arrivati nel pomeriggio. Spettacolo unico è navigare su queste barche tipiche (sampani) in mezzo al fiume tra le risaie e ‘montagne di calcare’. Naturalmente anche qui abbiamo preso la pioggia: acqua ovunque! Ma è stato meraviglioso perché eravamo i soli a navigare (tanti avevano abbandonati l’idea guardando il cielo, ma noi eravamo già sulla via del ritorno). Finalmente arriviamo alla Baia di Halong: avevo visto tante immagini in documentari e su internet ma essere li è stato un’esperienza incredibile! E non ho nemmeno sofferto ‘il mal di mare’ che temevo, perché l’acqua della baia è quasi piatta. Abbiamo visitato una grotta e una spiaggia dove ci si può arrampicare su uno di questi ‘picchi’ calcarei e vedere la baia dall’alto… inimmaginabile… come l’alba che si gode la mattina dopo dalla barca! Purtroppo abbiamo saltato Sapa perché non avevamo tempo (bisogna contare 3 giorni di cui 2 di viaggio in treno), ma sinceramente forse suggerirei di fare meno giorni a sud e non saltarla. Una parola devo spenderla sulla guida del nord che si è rivelata eccezionale: un ragazzo giovane, che parlava italiano perfettamente, e ci deliziava, negli spostamenti in auto di 3/4 ore, raccontando storie popolari vietnamite, ci faceva provare frutti ‘strani’ comprati sulle bancarelle per strada e si fermava sempre per farci scattare foto indimenticabili. Spostandosi nel Vietnam centrale con un volo di due ore circa (prenotato dall’agenzia), il paesaggio e i luoghi visitati cambiano completamente. Hue trasmette la ricchezza di un grande passato, con la cittadella piena di templi che sebbene siano in fase di restauro trasmettono la loro maestosità. Hoi An è una cittadina super turistica, ma terribilmente carine sono le sue viuzze, soprattutto la sera illuminate con le lanterne. A mio parere i templi si possono saltare, perché sono sicuramente più interessanti le case antiche e il ponte giapponese. E’ stata poi la volta di ‘Terra Santa di My Son’: in mezzo alla vegetazione dopo una beve camminata ti ritrovi queste rovine uniche e diverse da tutto quello che hai visto fino ad ora: ti sembra quasi di essere in centro America. Abbiamo fatto una gita in sampano che ci ha portato ad un villaggio dove abbiamo preso le bici e pedalato tra immensi banani e villaggi: meraviglioso. Devo ammettere che ci siamo imbarazzati un pochino quando ci hanno fatto un bagno ai piedi con piante medicinali: non siamo abituati. La visita del centro del Vietnam si è conclusa con 1 giorno e 1/2 passato al mare. E’ stato rigenerante perché comunque gli spostamenti sono tanti, anche di 4/5 ore in macchina, e risulta piacevole rilassarsi, vedere il mare e come loro ‘vivono’ il mare per prepararsi fisicamente e mentalmente all’ultima parte del viaggio. Per me e Pasquale è stato sufficiente perché non siamo amanti dal mare, ma per chi lo ama merita forse qualche giorno in più: ci sono lunghe spiagge, palme e si possono fare varie escursioni in barca. Di nuovo un volo interno ed arriviamo a sud cominciando dalla famosa Saigon. Sicuramente è una città da visitare, con i suoi monumenti ‘molto europei’, i suoi parchi affollati di persone che giocano, ballano, fanno arti marziali, i suoi mercati coperti dove abbiamo mangiato la migliore zuppa. Penso che tutto si possa fare in una sola giornata, anche perché ritornando dalle varie gite verso le 4 del pomeriggio, si ha sempre tempo per scoprire la città da soli. Una visita da non mancare è quella a Cu Chi: si visitano i tunnel ed è sconvolgente tuffarsi in quella parte della storia del Vietnam. Vi assicuro che camminare anche solo 40 metri chini in questi tunnel è inimmaginabile, un po claustrofobico! E’ stata un’esperienza affascinante vedere il mercato galleggiante di Cai Rang. Se dovessi per forza rinunciare a qualcosa sarebbe la gita in sampano sul Mekong sull’isola Thoi Son.
Nella parte centrale e nel sud le visite sono organizzate in modo che dal tardo pomeriggio si è sempre liberi ed è bello scoprire un po i luoghi in ‘solitaria’ con la tua guida in mano. Al nord ciò non sempre è possibile. I vietnamiti sono gente cordiale e disponibile… a volte forse un po abituati alle mance, ma ci si sente sempre ‘al sicuro’. Di certo è un viaggio che ti riempie i sensi: panorami unici, odori di cibo ovunque… perché trovi sempre e a qualunque ora da mangiare! Questo comporta che la pulizia non è certo una priorità nelle strade e nei mercati… ma lo si mette in conto. Di certo le foto che riesci a fare e i racconto non riescono a trasmettere l’emozione e lo stupore di essere in questo paese. E’ stato sicuramente un viaggio indimenticabile che suggeisco a chiunque ami scoprire paesi nuovi e modi di vita diversi dai nostri. No mi resta che augurarvi buon viaggio in Vietnam!