Vietnam d’agosto

02-26 agosto 2009 Hanoi, Halong, Sapa, Hue, Da Nang, Hoi an, Na Trang, Dalat, Ho Chi Minh City, delta del Mekong. Se avete voglia di un caldo umido che alle 8 della mattina la maglietta sia totalmente bagnata ed appiccicata al vostro corpo sudato, ecco il posto che fa per voi. La temperatura più o meno è come in Italia ma l’umidità...
Scritto da: bisi
vietnam d'agosto
Partenza il: 02/08/2009
Ritorno il: 26/08/2009
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
02-26 agosto 2009 Hanoi, Halong, Sapa, Hue, Da Nang, Hoi an, Na Trang, Dalat, Ho Chi Minh City, delta del Mekong.

Se avete voglia di un caldo umido che alle 8 della mattina la maglietta sia totalmente bagnata ed appiccicata al vostro corpo sudato, ecco il posto che fa per voi. La temperatura più o meno è come in Italia ma l’umidità (specialmente al nord) è maggiore. Forse è dovuto al fatto che un po’ ci si abitua, ma al sud il clima è stato più gradevole. Bisogna dire che nel pomeriggio spesso c’era un breve temporale che dava un po’ di tregua. Bellissime le scene al cadere delle prime gocce, quando le miriadi di motociclisti si fermano, si infilano una mantella impermeabile e ripartono con i loro motorini sotto la pioggia. Il traffico di motorini in Vietnam è veramente spettacolare, ad Hanoi ci sono 6 milioni di persone e 3 milioni di motorini, un po’ di più (sia di persone che di motorini) a Saigon (o HCMC). Le partenze dei motorini ai semafori e gli attraversamenti stradali a piedi sono qualcosa di formidabile. Anche la grande quantità di merce o persone che i vietnamiti riescono a caricare sui loro motorini merita di essere segnalata. Per fortuna vanno tutti ad una velocità non particolarmente elevata perché in caso contrario la totale anarchia che regna per le strade causerebbe un numero elevatissimo di incidenti. Almeno 3 o 4 volte al giorno mi facevo scarrozzare in motorino per raggiungere vari luoghi della città in cui mi trovavo, sempre per meno di un euro ci si risparmiava lunghe camminate sotto il sole cocente e comunque entrare in quella bolgia che è il traffico vietnamita è veramente bello (sempre con il casco ben allacciato in testa). Come è facilmente intuibile, un così grande traffico di motorini (molti dei quali obsoleti) provoca un grande inquinamento, parecchi sono quelli che viaggiano muniti di mascherina onde ridurre l’assunzione di polveri sottili. Molto utili sarebbero stati anche i tappi per le orecchie considerato che l’inquinamento acustico causato dal continuo suonare dei clacson non era certo trascurabile. La bassa velocità imposta dai limiti e dal traffico penalizza i viaggi in corriera. Negli spostamenti diurni si viaggia a medie orarie attorno ai 35 km. Un po’ meglio nei viaggi notturni con gli sleeper bus. Se si prenotano le escursioni direttamente dall’albergo, ad abbassare ulteriormente la media è l’usanza locale che prevede siano le corriere a fare una sorta di via crucis fra i vari alberghi e prendere i turisti anziché concordare un punto di partenza fisso. Purtroppo alcune località sono quasi esclusivamente raggiungibili tramite escursione organizzata. I prezzi sono ottimi e le guide preparate e con un buon inglese ma è poi inevitabile doversi fermare a mangiare dove e quando vogliono loro e la visita a qualche mercato locale. Relativamente alla baia di Halong, anche la Lonely planet consigliava di servirsi di un giro organizzato direttamente da Hanoi ed in effetti per vedere le cose in 2/3 giorni è l’unica soluzione. In pratica ti portano in corriera alla baia e qui su una barca si gira fra i faraglioni e si visitano le grotte. Il treno l’ho preso 3 volte e sempre di notte. Le cuccette da 4 letti sono ottime e per i nostri standard con prezzi vantaggiosi (anche se in effetti le corriere sono più economiche). I biglietti me li sono fatti prenotare direttamente dall’albergo pagando almeno il 30% in più rispetto al costo del biglietto (trattasi comunque sempre di pochi euro). Fare il biglietto nelle stazioni è complicato, poche sono le indicazione in inglese e capire come bisogna muoversi non è semplice. Per quanto concerne gli alberghi la mia impressione è stata che la qualità è ben proporzionata al prezzo. Essendo da solo, ho alloggiato in camere spendendo da un minimo di 10 dollari americani (7/8 euro) ad un massimo di 20 dollari e queste avevano sempre aria condizionata, televisione e, ad eccezione di un caso, internet free nella hall. Volendo si può spendere anche qualcosa di meno ma non penso ne valga la pena. Se non intendete sbattervi più di tanto, potete far prenotare l’albergo nel posto in cui andrete dall’albergo del posto in cui siete. Loro prenderanno una piccola commissione dall’albergo prenotato e voi, una volta giunti a destinazione, avrete una macchina o un motorino che vi aspettano per portarvi dalla stazione direttamente in albergo. L’autista avrà un foglio con il nome dell’albergo ed il vostro nome immancabilmente storpiato. Io ho smesso quasi subito di seguire questo sistema perché preferivo scegliermelo direttamente sul posto ed evitare di andare in alberghi lontani dal centro delle città, anche se considerando i bassi prezzi di motorini e taxi il problema è minimo, dal punto di vista economico la differenza è ininfluente. Se, come me, arrivate ad Hanoi in serata quando è terminato il servizio bus dall’aeroporto alla città, vi consiglio di prenotare un albergo dall’Italia e specialmente il pick-up che vi ci porti (ve lo proporranno loro). Io ho prenotato tramite e-mail senza dare anticipi o numeri di carta di credito. L’aeroporto di Hanoi dista oltre 30 km dalla città e, comunque in una nazione dove non ho assolutamente mai avuto l’impressione di poter subire furti, una comunicazione all’uscita dell’aeroporto diceva di prestare attenzione ai taxi poiché si erano verificati eventi spiacevoli. Il costo è stato di 14 USD (10 euro) pagati direttamente all’albergo due giorni dopo al momento del check-out. Nessun problema per il mangiare dove con pochi euro è possibile pranzare ed anche la scelta è molto ampia in modo da soddisfare le esigenze di tutti. Riguardo all’itinerario che ho fatto ed i posti visti penso che più o meno lo rifarei uguale. Se dovete tagliare qualcosa, si può tranquillamente rinunciare alla visita a Da Nang che oltre l’interessante museo sulla civiltà Champa non offre veramente nulla (c’è anche China beach ma ad Hoi an e Na trang ci sono spiagge migliori). Se comunque non volete perdervela, vi consiglio di dormire comunque ad Hoi an (come ho fatto io) ma di andarci in motorino e non in corriera (come non ho fatto io), spendendo un po’ di più dimezzerete come minimo i tempi di viaggio e potrete andare e tornare quando vi pare. Un giorno in più invece lo meriterebbe Hoi an che probabilmente è il posto più carino di tutti ed a 6/7 km vi sono delle spiagge bellissime dove potersi fermare. Bella e vivace è anche la spiaggia di Na Trang (probabilmente anche Mui Me ma non ci sono stato). Molti i turisti vietnamiti che affollavano le spiagge di Na Trang. Causa il caldo le spiagge erano gremite la mattina dalle 5,30 alle 7,15 con le persone intente a fare tai chi, ginnastica, correre o il bagno. Alle 7,30 la spiaggia si svuotava completamente per ripopolarsi dalle 16,30 fino a sera inoltrata. Gli orari che scandiscono la giornata dei vietnamiti non sono simili ai nostri. In agosto il sole sorge poco dopo le 5 del mattino e tramonta poco dopo le 18. I locali al massimo alle 6 sono praticamente tutti già fuori di casa, dalle 11 alle 12 pranzano e dalle 17 in poi cenano. Il rumore del traffico e la mancanza di persiane o tapparelle anticipano anche gli orari dei turisti. Le colazioni negli alberghi solitamente iniziano alle 7 e capita spesso che già qualche minuto prima ci sia chi aspetta. Sia ad Hoi An che a Na Trang ho noleggiato una bicicletta ed è stata certamente un’idea felice. E’ possibile noleggiare anche i motorini ma visti i prezzi bassi ho sempre preferito farmi caricare dai vietnamiti, tanto l’offerta non mancava. A Huè può essere interessante noleggiare un mezzo per visitare le tombe Nguyen e la famosa pagoda Thien Mu che si trovano fuori dalla città; sono tutte nel raggio di 15/20 km dalla città. Io ho optato per il giro in barca + corriera e visto il forte acquazzone del pomeriggio non me ne sono pentito. Le passate guerre combattute hanno in parte rovinato la cittadella, l’unica cosa di interesse che sorge dentro la città di Huè. Diversamente belle (o forse è meglio dire belle ma diverse) sono le due maggiori città, Hanoi ed Ho Chi Minh City. Molto più asiatica la prima, molto più moderna la seconda. Per esempio, Hanoi ha tra le cose più interessanti il quartiere vecchio con un fitto dedalo di vie ingombro di ambulanti e piccoli negozi con molta vitalità e l’aria colma di aromi tipicamente asiatici, HCMC ha invece la strada di fronte alla chiesa di Notre Dam (Dong Khoi e piazza Lam Son) piena di negozi di famose griffe internazionali ed alberghi a 5 stelle. Ad Hanoi vi consiglio di non perdervi la visita al mausoleo di Ho Chi Minh. Ci sono andato domenica mattina e la coda per entrare superava il chilometro di lunghezza. Per fortuna è stata veloce e in poco più di un’oretta sono potuto entrare. Per prendersi una pausa, ad Hanoi è ottimo il lago Hoan Kien specialmente la mattina presto quando è pieno di vietnamiti che fanno tai chi o ginnastiche varie. Sempre ad Hanoi, da non perdere il tempio della letteratura, interessante la prigione Hoa Lo nel quartiere francese. A HCMC bello il palazzo della Riunificazione e specialmente il vicino museo dei residuati bellici. Le immagini e le testimonianze riguardo alla guerra sono veramente di forte impatto. Se non gradite il lusso delle strade centrali e volete rivedere un posto simile al quartiere vecchio di Hanoi, potete andare a Cholon, il quartiere cinese di HCMC. Interessante è anche il tempio Cao Dai che si trova ad un centinaio di km da Saigon (HCMC). Per pochi dollari si può abbinare la visita del tempio a quella dei tunnel di guerra, le gallerie Cu Chi. L’unico lato negativo è stato che per percorrere gli oltre 200 km per visitare prima il tempio e poi i tunnel è necessario stare in corriera per oltre 6 ore. Nel dubbio, quando fate lo zaino prima di partire, risparmiate sui vestiti ma non sui libri da leggere che sono fondamentali durante questi interminabili spostamenti. Molto diverse ma entrambi belle le due città in montagna, Sapa e Dalat. La prima è un grande mercato dove le minoranze di etnia cinese vendono i loro manufatti, belle comunque le escursioni da un villaggio all’altro in mezzo alle risaie. Dalat ha una bella funivia, un’interessante cremagliera ed un lago carino. Di entrambi i paesi si apprezza il clima più fresco. Infine c’è il delta del Mekong. Come per la baia di Halong, anche qui ho optato per la visita organizzata. Alcuni noleggiano un motorino e se la girano in libertà ma sono veramente pochi. I tour sono di 1, 2 o 3 giorni ed hanno prezzi molto bassi. Avendo tempo ho fatto quello di 3 giorni ma anche quello di due giorni va bene. La maggior parte di quelli che fanno il tour da 3 giorni non tornano a HCMC ma proseguono per la Cambogia prendendo da Chau Doc la corriera per Phnom Penh. Quello di un giorno penso sia troppo breve, si passa tre quarti del tempo fra corriera e pranzo organizzato ed il giro in barca per vedere il delta è abbastanza triste. Le cose più belle infatti sono i giri in barca fra le case galleggianti o nei mercati fluviali o anche solo fra il verde che qui è veramente rigoglioso. Nonostante fosse agosto, sono stati pochissimi i turisti italiani incontrati. La maggioranza dei turisti era francese probabilmente per il fatto di essere stata una loro colonia, fra l’altro ogni tanto nei musei si trovano indicazioni in francese. Molti anche gli spagnoli. Comodo ed economico anche telefonare in Italia, negli uffici postali la tariffa è di 5000 dong (0,20 euro) al minuto. Tirando le somme posso dire che il Vietnam mi è piaciuto, ci sono veramente tante cose da vedere e da fare, dai trekking in montagna alle immersioni al mare oltre a tutte le città da visitare e la baia di Halong. E’ però indispensabile adattarsi alle condizioni ed agli usi locali. Il traffico, lo smog e la gente che continuamente vuole vendervi qualcosa fanno parte del Vietnam. Anche altre sono le cose a cui bisogna adattarsi, per esempio a Can Tho (che è la città più grande del delta del Mekong) al sopragiungere dell’alta marea una discreta quantità di acqua esce dalle fogne e si riversa in strada. Niente di fastidioso se non fosse che il sopraggiungere dell’acqua fa fuggire dalle fogne topi e scarafaggi che praticamente tutti in una volta si riversano nelle strade. Se pensate di trovare divertente la battaglia che si scatena fra i negozianti che cercano di tenere lontani dai propri negozi topi e scarafaggi allora siete pronti per una vacanza in Vietnam, se pensate che tutto ciò faccia solo schifo allora vi consiglio di trovare una diversa destinazione.



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