Vietnam & Cambogia 2006

Ecco il mio racconto, seguiranno foto. Viaggio in Vietnam & Cambogia 1.6-14.6.2006 Questo viaggio studiato e sognato per molto tempo, finalmente si avvera! Dopo molte ricerche nelle varie agenzie di Hanoi e quando finalmente scelgo quella che mi ispira più fiducia, non riesco a contattarla! Ha dei problemi con internet! Il problema è che per...
Scritto da: patrizia
vietnam & cambogia 2006
Partenza il: 01/06/2006
Ritorno il: 14/06/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Ecco il mio racconto, seguiranno foto.

Viaggio in Vietnam & Cambogia 1.6-14.6.2006 Questo viaggio studiato e sognato per molto tempo, finalmente si avvera! Dopo molte ricerche nelle varie agenzie di Hanoi e quando finalmente scelgo quella che mi ispira più fiducia, non riesco a contattarla! Ha dei problemi con internet! Il problema è che per questo viaggio ci sono molti voli aerei e il tempo è limitato a 14 giorni, (di più a causa del mio lavoro non posso permettermi), di conseguenza la agenzie vogliono un acconto del 25% del totale! Non mi fido a spedire i soldi a un’agenzia con la quale non riesco a mettermi in contatto tutte le volte che voglio! Però scopro che attraverso l’Ente del Turismo Vietnamita in Italia posso avere lo stesso viaggio a un prezzo appena (ma di poco) superiore e con hotel migliori. Non devo richiedere il visto dall’italia, ma con una semplice lettera d’invito, lo posso ottenere a Hanoi, con un ulteriore risparmio.

E’ tutto pronto e il 1 giugno parto da Nizza alla ore 16,40 per Parigi e poi Hanoi. Dopo un viaggio, tra voli e attese, di circa 24 ore, finalmente sono pronta ad affrontare questi 2 paesi tanto agognati! Questo è il progamma che ho scelto di seguire: 02 JUN HANOI ARR AF 174 1845 – TRF HOTEL – LOCAL DINNER (D) 03 JUN HANOI HALONG (B-L-D) AM CSS HANOI – PM TRF TO HALONG 04 JUN HALONG HANOI (B-L-D) PVT BOAT CRUISE – BACK HANOI + WATER PUPPET 05 JUN HANOI HUE (B-L-D) MORNING: WEST LAKE, TRAN QUOC, QUAN THANH, HOAN KIEM LAKE E NGOC SON, OLD QUARTER BY CYCLO TRF TO APT AROUND 1300. PM HUE: OLD CITADEL, HUE ROYAL MUSEUM, DONG BA (IF NOT ENOUGH TIME POSTPONE CITTADEL) 06 JUN HUE (B-L-D) TOMBS + THIEN MU, HON CHEN TEMPLE 07 JUN HUE DAD HOI AN (B-L-D) AM DEP, HAN VAN, LONS SON, CHAM MUSEUM, AFTER LUNCH , MARBLE AND NON NUOC AND HOI AN 08 JUN HOI AN DAD SAIGON(B-L-D) AM FLITE TO SGN – FULL DAY VISIT 09 JUN SGN/CAI BE-SGN FULL DAY TOUR + LUNCH ORCHARD 10 JUN SGN/PNH AM TRF TO APT 11 JUN PNH REP (B/L/D) AM FLITE TO REP – PM START VISIT PREAH KHAN, NEAK PEAN, TA SOM, TA KEO, ORIENTAL MEBON, PRE RUP PHNOM BAKENG 12 JUN REP (B/L/D) AM 0530 SUN SET – BACK HOTEL FOR BREAKFAST – ANGKOR THOM- ANGKOR WHATT PM ROLUOS GRP LUNCH AT CHAOPRAY REST – DINNER AT KOULEN REST + SHOW 13 JUN REP BANTEY SREI + CONG KNEAS – TARDO POMERIGGIO VOLO PER BKK Sinceramente non pensavo di trovare in Vietnam un paese proiettato verso il futuro e verso il consumismo più esasperato! Il governo ha scelto di seguire la via Cinese, in più i Vietnamiti (come i Cinesi) sono molto laboriosi e attivi, non li spaventa il lavoro e piace loro vivere bene, curano molto bene i loro bimbi…

Davanti al mausoleo di Ho Chi Minh c’è una coda di 2 km. Molto ordinata e paziente, sono tutti vietnamiti e qualche turista, tutti vogliono rendere omaggio al “grande zio” ormai venerato in tutto il paese anche dai giovani. Mi spiegano il significato della bandiera: la stella rappresenta le 5 provincie del Vietnam e lo sfondo rosso il sangue versato per l’unificazione, sarà ma mi sembra una spiegazione un pò per così dire “turistica”. Nel tempio della letteratura trovo molti simbolismi, per es. La tartaruga rappresenta la longevità, la gru e la carpa la saggezza, la perla nel becco della gru significa che le parole degli uomini dotti sono come perle, questo lo condivido in pieno, le persone colte mi incantano, starei ore ad ascoltarle! L’abitazione di Ho Cih Minh è stata una sorpresa: molto semplice ed essenziale, pochi mobili, poco di tutto nonostante fosse un personaggio molto conosciuto ovunque, totalmente opposto invece l’attuale Palazzo Presidenziale! La baia di Halong bisogna vederla! Non si può spiegare a parole e qualsiasi foto, anche la più bella non le fa onore! Parlando con le persone mi sono fatta un’idea di come vivono i vietnamiti, oggi. Per es. Il matrimonio: tutte le religioni hanno scelto il vestito bianco per la sposa, è bello e fa un gran figurone! A parte i cattolici, non fanno nessuna cerimonia, solo una grande festa, al ristorante se abitano in città, in casa, se in campagna, con tanti fiori, ovunque specialmente nella camera da letto, per la nostra cultura, guai i fiori in camera da letto!!! E si presentano o 2 settimane o 2 settimane dopo la convivenza per registrarsi come “marito e moglie” presso gli uffici anagrafici con un semplice atto notorio.

La cucina vietnamita è buonissima e molto elaborata, non ho avuto però nessuna intenzione di sapere cosa mangiavo visto quello che c’è in vendita al mercato, meglio non sapere! Riescono a cuocere qualunque cosa: serpenti, cagnolini, bruchi, coccodrilli, poi il tutto è triturato e ben amalgamato, la cura per le presentazioni dei piatti è e molto curata, ogni piatto è una piccola opera d’arte.

I funerali sono molto colorati, il carro ha molte decorazioni a prima vista non sembra neanche un carro funebre, per noi! Seppelliscono i defunti nella terra, dopo 13 anni li riesumano e puliscono bene le ossa, quindi costruiscono una tomba tutta di marmo vicino a casa o nella proprietà, in mezzo ai campi di riso, dove ogniuno desidera, quasto mi è piaciuto molto, poter avere sempre vicino i propri cari mi sembra giusto!!! Una cosa che per noi è strana sono le case: molto alte e strette, motivo: il terreno lungo la strada costa molto caro e quindi preferiscono alzare l’abitazione senza rinunciare allo sbocco sulla via perchè questo permette di aprire un’attività e quindi porta commercio e quindi soldi, ho notato che sono molto “sensibili” ai soldi… La scala interna prende molto spazio dando a queste abitazioni un aspetto per noi “insolito”.A volte le case sono di pochissimi metri sulla via, giusto lo spazio di una finestra, molto lunghe e raggiungono in altezza anche i 5 piani.

Hanoi è invasa di motorini “mobilettes” come li chiamano qui, uno di questi qui può costare circa 300 euro, e ce ne sono milioni, veramente! Automobili se ne vedono poche, i semafori ci sono ma non sono assolutamente presi in considerazione, l’unica cosa che protegge dagli incidenti “gravi” è la bassissima velocità, non esistono precedenze, ogniuno fa quello che vuole e come vuole, per attraversre la strada si ha l’impressione di tufffarsi, letteralmente nel traffico, si procede piano e saranno poi gli auto-moto-ciclisti a evitarti! Almeno si spera! Su 4 miliono di abitanti ci sono 2 milioni di motorini! Le marionette sull’acqua, anche se è uno spettacolo da “turisti” merita di essere visto, se non altro per apprezzare la bravura di questi artisti, non si vedono fili, ma come per magia le marionette si muovono e a a tempo di musica, anche.

La cosa sorprendente sono i cartelloni delle multinazionali affiancati ai manifesti di partito, la ” CocaCola” a braccetto con la “falceemartello” il Generale Giap, ancora vivente, cosa ne pensa? Mi farebbe piacere saperlo! Personalmente però sono pienamente d’accordo: perchè se c’è la possibilità di vivere meglio… Apprezzo molto gli orientali, lavorano volentieri, e cercano di vivere bene, trattano molto bene i loro bambini! Qui ogniuno ha più di un lavoro, prende tutto quello che può e anche di più. E’ molto interessante guardare i vari venditori, è molto usato il commercio “door-to-door” il macellaio con i suoi pezzi di carne si presenta a domicilio, prende i vari pezzi e li sbatte con violenza nella cesta che usa per trasportarli: motivo? La carne quando è fresca deve reagire, e qundi si fa per esaltarne la freschezza, mi ricordo che si faceva così anche da noi, quando ero bimba! Non esistono contrattazioni, o almeno molto poche, il prezzo è per così dire “fisso” difficilmente cambia. E’ più divertente fare acquisti nei paesi arabi o in India, la contrattazione può durare molto ed è divertente specialmente per noi europei non più abituati a “contrattare”! In Vietnam ci sono molte correnti Buddiste, e nel tempio di QUAN situato davanti al lago Centrale di Hanoi, sono rappresentate tutte, un primo passo per la tolleranza religiosa? Io lo spero! Huè è una città molto bella, a parte la “cittadella” che è rimasta quasi intatta, nonostante le varie guerre abbiano lasciato il segno anche qui, il resto è stato ricostruito ma nonostante questo è interessante girare per le sue vie. Poi sono capitata qui nel bel mezzo del “FESTIVAL DI HUE'” una manifestazione canora e di vari spettacoli, si svolge in estate, comincia con le rappresentazioni storiche nella cittadella e continua con spettacoli, fuochi artificiali ecc.

In serata la città è completamente illuminata a giorno, anche il bellissimo ponte sul fiume dei Profumi! Le musiche si fondono e si confondono tra loro! Sono avvicinata da alcuni ragazzini delle scuole di giornalismo, chiedono ai passanti le loro impressioni quando dico di essere italiana non vorrebbero più lasciarmi andare, vorrebbero sapere da me com’è l’Italia: non parlo inglese, mio marito poco, purtroppo, riesco solo a farmi capire se ho sete o fame o sonno! Mi dispiace, se avessi studiato di più, avrei senz’altro instaurato una conversazione molto interessante!!! E’ molto interessante la tomba di “KHAI DINH” imperatore che ha regnato dal 1916 al 1925 quindi solo 11 anni, ma ci ha lasciato un’opera che non sfigura neanche vicino al “TAJ MAHAL” a Agra! Le ceramiche di raffinata bellezza provengono dalla Cina, la lavorazione è superba, non si smetterebbe mai di contemplare questo luogo.

Un altro luogo interessante è il tempio della DAMA CELESTE, molto bella anche la sua leggenda: Questa zona è soggetta alle alluvioni e si narra che poco prima del loro manifestarsi sulla collina vedevano passeggiare una Dama con la giacca rossa e i pantaloni azzurri, le hanno costruito questo bellissimo tempio per proteggersi dalle alluvioni, è molto grande e i monaci vivono ancora qui, la spiritualità è palpabile ed è cosi lontano lo stress dei nostri giorni da sentirsi veramente sollevati! Saigon: ovvero l’odierna Ho Chi Minh City, superbe le sue poste centrali costruite dal sig. Eiffel (quello della torre!) e la Catteddrale Notre Dame, bella da commuovere.

Non ho saputo resistere: ho dovuto comperare il cappello vietnamita, come si fa a resistere? Mi renderò poi conto che sarà un’impresa portarlo a casa sano e salvo attraverso la Cambogia! Tutti quelli con qui ho parlato del nostro viaggio mi hanno fatto mille raccomandazioni: fate attenzione! è un paese pericoloso! ci sono numerosi scippi! la polizia vi fermerà ogni 10 mn! Per quello che ho potuto osservare a Sanremo di giorno in pieno centro si rischia di più! Non ho avuto nè io nè mio marito il minimo problema di alcun genere! Forse il segreto è quello di non farsi notare nè dai malviventi nè dalla polizia? Continuando a girovagare, tra l’altro non riuscivo più a trovare la strada per l’albergo, mi trovo davanti al museo della storia vietnamita: purtroppo già chiuso, ma nel grandissimo parco sono sistemati molto “elegantemente”: gli aerei F104, l’elicottero di”Apocalypse now”, i camioncini della contraerea vietnamita, i carri armati americani e altri aggeggi altrettanto spaventosi. Confinante con il parco del museo c’è “Miss. Saigon” un locale notturno del tipo “night club”. ! E ancora oltre un bellissimo campo da Tennis! Assurdo questi aggeggi oggi confinano con ciò che hanno combattuto, sarebbe stato meglio per tutti poter evitare la parte terribile della guerra, arrivare a questo risultato in modo…Indolore? Finalmente il mitico fiume Mekong. Mi dicono che è un fiume vivo, per rendere l’idea come era il nostro Po, quanta gente ha sfamato! Infatti su queste acque è tutto un brulicare di di gente, di merci, di piante acquatiche, di anatre, di barche da pesca, di imbarcazioni usate per la vendita di prodotti di ogni genere. Il pranzo lo consumiamo da Thin, è una ragazza molto simpatica che finalmente ci svela il motivo per qui tutti qui si rivolgono a me sia per il conto sia per chiedere qualsiasi cosa. Infatti presentandosi mi dice: this is the house of Thin, this is the restaurant of Thin, this is the kitchen of Thin . Capito? Qui vige una società di stampo matriarcale, l’uomo ha il potere politico ma la donna quello economico, la cosa mi piace!!! Mi ha fatto piacere vedere questo paese: l’immagine che avevo nella mente è quella trasmessa dai telegiornali negli anni 60-70. Un popolo affamato e disperato, tutti scappavano spaventati sembravano tanti topolini, sono felice invece di aver trovato, oggi, un popolo proiettato verso il progresso, che non ha paura di lavorare, che ama la vita! Lasciandosi alle spalle il passato senza però dimenticare e lo sguardo puntato verso il futuro.

Cambogia La prima impressione di Phnom Penh: una città poco interessante. Qui tutto è stato distrutto durante la guerra dei Kmer rossi sotto il regime di Pol Pot, quindi tutto adesso è ricostruito! LE GUERRE! che parola odiosa, fino a quando si dovrà sentire…Pensare che in quegli anni ero studentessa in ragioneria, era di moda inneggiare al regime di Pol Pot e ai Kmer rossi, che vergogna, non eravamo ben informati delle atrocità che sono riusciti a compiere…

Quindi mi sono limitata alla visita del palazzo reale e del museo nazionale, ci sono dei reperti molto interessanti e le guide accompagnano i visitatori durante tutto il giro, sono un pò troppo tecniche, però, ho fatto veramente fatica a star dietro alle spiegazioni. Finito il giro la guida che mi ha accompagnato mi dice di aver studiato ben 5 anni la storia del suo paese, mi rendo conto di aver assistito a una lezione universitaria ecco spiegato il motivo della mia fatica!!! Dedico a Phnom Penh solo un giorno e mi dirigo a Siem Reap, 3 giorni per visitare i siti di Angkor What e Angkor Thom. Anche questa città è poco interessante, quindi dedico tutto il mio tempo alla zona archeologica. La mia impressione su questo popolo: persone tranquille non mi sembrano troppo portati per il commercio come i vietnamiti. A questo proposito mi hanno raccontato una storiella in vietnam: i vietnamiti lavorano, i cambogiani stanno a guardare, i laotiani stanno a sentire! Questa descrive bene il carattere dei popoli, per ora non so come sono i laotiani, ma andrò presto a vedere.

L’esplorazione di Ankhor mi lascia senza parole: il tempio di Preah Khan, Neak Poan, Ta Som, Ta keo e il monte di Bakhaeng e tuti gli altri dei quali non ricordo il nome. Immaginare questo posto nel pieno del suo splendore, e adesso vedere gli alberi e la natura che si riprendono ciò che è stato loro sottratto, percorrere questi viali visti tante volte in molti documentari e capire che esserci è un’alta cosa, respirare l’aria torrida, e sentire l’odore della giungla proprio così vicina. E le dimensioni di questi alberi, in foto non rendono, le proporzioni sono spaventose, le radici come tentacoli sembrano voler stritolare tutto.

In Cambogia non mi sono sentita di uscire da sola, anche se insieme a mio marito, ho avuto paura, forse avrò sbagliato, ma quando uno non si sente di fare una cosa è meglio che non la faccia. Poi alla sera alle 19 è già buio e ci sono poche luci pubbliche e private. Ci sono dei locali notturni ma non è il genere di divertimento che mi attira durante i miei viaggi, a dire il vero non mi attira mai! I Cambogiani comunque mi hanno fatto una strana impressione: nei loro occhi c’è poca luce, è come se ancora oggi fossero oscurati dal rancore. La loro guerra è stata qualcosa di “estremo” non sono voluta andare a vedere il museo della guerra a Pnomh Penh, perchè sono convinta che quando il passato è stato così terribile è meglio dimenticare, ricominciare a vivere senza più guardarsi dietro, infatti guardando le “cicatrici” lasciate dalle mitragliatrici sulle mura dei templi un ragazzo si è avvicinato e cercando di parlare in inglese mi ha fatto capire queste parole: “I kmer rossi ci hanno fatto molto arrabbiare”. Le stesse cicatrici che si trovano sui muri dei templi sono anche nel cuore di tutti i Cambogiani…



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