Vienna tra mercatini natalizi, neve, arte e cafè

Breve cronaca del nostro viaggio prenatalizio a Vienna, in doppia coppia. Giorno 1 Partenza da Napoli Capodichino venerdì 21/12 alle 12.30 (due ore dopo l'orario previsto) con volo AirOne, 4 biglietti solo andata 425 €. Arrivo a Vienna Schwechat in un paio d'ore; all'interno dell'aeroporto compriamo la "72 Stunden Wien"-Karte, che costa...
Scritto da: polytropos
vienna tra mercatini natalizi, neve, arte e cafè
Partenza il: 21/12/2007
Ritorno il: 24/12/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Breve cronaca del nostro viaggio prenatalizio a Vienna, in doppia coppia. Giorno 1 Partenza da Napoli Capodichino venerdì 21/12 alle 12.30 (due ore dopo l’orario previsto) con volo AirOne, 4 biglietti solo andata 425 €. Arrivo a Vienna Schwechat in un paio d’ore; all’interno dell’aeroporto compriamo la “72 Stunden Wien”-Karte, che costa 13,60€ e che abbiamo preferito alla Vienna-Card, che costa 18,50€ ed offre alcuni sconti per musei e locali ma per quanto riguarda i trasporti è identica. Entrambe durano 72 ore e coprono tutta l’area metropolitana di Vienna con l’esclusione dell’aeroporto, per cui aggiungiamo 2 biglietti da 1,70€ per andata e ritorno dal terminal.

Risolto il problema biglietti, ci dirigiamo alla stazione dell’S-Bahn, all’interno dell’aeroporto, dove prendiamo la linea S2 che in una mezz’oretta ci porta a Praterstern-Wien Nord (per percorsi e tariffe dei mezzi pubblici: efa.Vor.At/wvb/index_en.Htm). Con 5 minuti a piedi arriviamo all’Hotel Cristall (www.Booking.Com/hotel/at/cristallwien.It.Html), dove abbiamo prenotato 2 doppie per 3 notti, colazione inclusa, per 438€ in tutto. Alla reception parlano inglese e anche un po’ di italiano (come tutti a Vienna, anzi molti più italiano che inglese), prima cercano di rifilarci delle camere twin, poi dopo un po’ di discussioni otteniamo le doppie standard pattuite; a parte il piccolo inconveniente, siamo soddisfatti dell’albergo: camere spaziose e ben attrezzate, colazione varia ed abbondante, mezzi pubblici vicinissimi, zona apparentemente tranquilla anche la sera tardi.

Dopo una veloce toeletta siamo pronti a sfidare il freddo (-5C°) e partiamo in tram alla volta di Mariahilfer Strasse (www.Mariahilferstrasse.At), che viene descritta come strada dello shopping; è una mezza delusione, ci sono molti negozi ma niente vetrine esclusive di boutiques “vorrei ma non posso” né negozietti caratteristici, solo i soliti marchi di consumo che trovi un po’ dappertutto. Un proverbiale punch non basta a riscaldarci, così ci tuffiamo nel caldo e accogliente grembo della metro. Riemergiamo nella centralissima Stephansdom Platze, e qui veniamo abbagliati dalla ricchezza delle luminarie natalizie e dai giochi di luce che illuminano la cattedrale. Nonostante tutto disponga ad una altra passeggiata tra luci e vetrine, fa davvero troppo freddo, così andiamo a cena.

Optiamo per Zwölf Apostelkeller (www.Zwoelf-apostelkeller.At), un locale a due passi dal duomo, in un palazzo dalla bella facciata barocca nelle cui cantine pare ci fosse una vineria già nel 1100. Cena a base di wiener-schnitzel (it.Wikipedia.Org/wiki/Wiener_Schnitzel), würstel e birra, conto sui 50€, poi metro, hotel, nanna.

Giorno 2 Dopo una abbondante colazione nell’hotel, siamo pronti a una nuova sfida al rigido clima viennese, che nel frattempo ha imbiancato le strade con una spolverata di neve.

Poche fermate di metro e siamo di nuovo in centro, dove visitiamo l’interno del duomo di Santo Stefano (www.Stephansdom.At) e la barocca chiesa di San Pietro (Peterskirche), non senza buttare un occhio alle vetrine del Graben e del Kohlmarkt (www.Kohlmarkt.Co.At). Una di queste vetrine ci impone una sosta: è la pasticceria Demel (www.Demel.At), uno dei due posti che si contendono il primato della miglior sacher torte di vienna; kleiner brauner (espresso macchiato) e sacher torte per tutti, conto sui 25€, e dalla sala attraverso una vetrata è possibile guardare i maestri pasticceri all’opera. Per dire se sono davvero i più bravi, però, dobbiamo prima assaggiare l’altra.

All’uscita dal cafè ci ritroviamo in Michaelplatz, da cui prendiamo a destra per la Heldenplatz, con una delle facciate dell’Hofburg (il palazzo reale), e il parco del Volksgarten, con il tempio di Teseo e il monumento alla principessa Sissi.

Ancora pochi passi e siamo nella piazza tra il Rathaus (municipio) e il Burgtheatre, dove è allestito il Christkindlmarkt (www.Christkindlmarkt.At), il principale mercatino natalizio di Vienna, con le sue casettine piene di addobbi e lucine che espongono tanti oggettini carini da comprare per sé per gli addobbi natalizi o come regali e souvenir. E per vincere il freddo e la fame, ogni tanto c’è una casetta che invece dei ninnoli vende stuzzichini e bevande calde. L’atmosfera è straordinaria, caratteristica e assolutamente natalizia.

Nel pomeriggio decidiamo di visitare la pinacoteca del Belvedere (www.Belvedere.At), così prendiamo la metro fino a Karlsplatz, dove saltiamo il mercatino natalizio (più piccolo), diamo un’occhiata alla facciata e alla cupola della Karlskirche, e poi tram fino al Belvedere; vorremmo visitare il maestoso parco ma fa troppo freddo, così prendiamo subito il biglietto (9,50€) per la galleria dell’Oberes (il palazzo superiore), dove ci colpiscono soprattutto i capolavori di Klimt e Schiele e alcune di tele degli impressionisti francesi (Renoir, Monet, Manet). A prescindere dai gusti, comunque, “Il bacio” di Klimt, da solo, vale il prezzo del biglietto.

Fuori dal Belvedere Superiore ancora un mercatino, casette e lucine, ma ormai è sera e la fame si fa sentire, così andiamo in un locale lì vicino, Salm Brau. Beh…, non ci andate! Ci tiravano via i piatti ancora mezzi pieni e alla fine ci hanno sbattuto letteralmente fuori dicendoci che serviva il tavolo. Se fosse successo in Italia avrei chiamato i carabinieri, ma quando si è ospiti in terra straniera, meglio lasciar correre. Ma ripeto, non ci andate! Delusi dal trattamento ricevuto, decidiamo di riconciliarci con la proverbiale calma dei cafè viennesi e ci dirigiamo nel tempio della sacher torte, il cafè del Sacher Hotel (www.Sacher.Com), anche per dirimere la questione del primato: ebbene, qui è un pochino più caro di Demel, ma la sacher torte del sacher hotel, “der original”, è proprio più buona, e non sono da meno apfel e topfel strudel (strudel di mele e con ricotta e uvetta) e il caffè maria-thiresia (con liquore all’arancia e panna). Prendiamo qualche sacher-torte da regalare (compratele qui, le trovate anche in aeroporto ma con un ricarico del 20%), e poi metro, hotel, nanna. Giorno 3 Ancora una volta colazione in hotel, e poi due passi a piedi fino al Prater (www.Prater.Wien.Info), lì vicino. Il lungo viale alberato Hauptallee ricoperto di neve offre un notevole scorcio, mentre restiamo abbastanza delusi della famosa Ruota panoramica (www.Wienerriesenrad.Com, biglietto 8€), che di panoramico ha ben poco e offre una vista non della città ma solo del vicino luna park, che di questi tempi è pure chiuso. Rimontiamo in metro e andiamo al Palazzo di Schonbrunn (www.Schoenbrunn.At), dove è allestito il secondo mercatino natalizio che avevamo intenzione di visitare, il Weihnachtsmarkt (www.Weihnachtsmarkt.Co.At). Leggermente più piccolo di quello davanti al Rathaus, conserva la stessa incantevole atmosfera natalizia; vediamo anche un palco, sul quale ogni pomeriggio c’è un qualche spettacolo a tema (canti tradizionali, voci bianche, gospel…), peccato che noi siamo venuti di mattina. Non siamo interessati alla visita degli appartamenti di Sissi, ci interessa di più una passeggiata nel parco ma dopo poco il freddo ancora una volta ci scoraggia, così riprendiamo la metro verso il centro.

Qui decidiamo di fare ancora una sosta in uno dei cafè viennesi, e stavolta scegliamo il Cafè Central (www.Palaisevents.At/index.Php?id=cafecentralgeschichte&L=1), storico caffè letterario ospitato all’interno dell’ottocentesco Palazzo Ferstel, in una sala con volte a crociera e colonne di marmo, ambiente elegantissimo con comodi divani e poltroncine, servizio cortese ed accogliente, atmosfera d’altri tempi con tanto di pianista dal vivo; conto consequenziale, ma comunque abbordabile.

Dopo esserci rifocillati nel corpo e nello spirito in cotanto cafè, meno infreddoliti del solito (sarà che ci siamo abituati, sarà che la temperatura è salita di un paio di gradi) ci facciamo una bella passeggiata per le strade del centro tra chiese e monumenti: Michaelplatz, Josephplatz con la facciata principale dell’Hofburg, palazzo Pallavicini, palazzo Lobkowitz, l’Albertina, la Staatsoper, piazza Neuer Markt con la Kapuzinerkirche; poi ancora Stephanpltz, dove compriamo le famose palle di Mozart nella cioccolateria Manner (www.Manner.At) , poi la Jesuitenkirche, la chiesa ortodossa in Fleischmarkt e la Dominikanerkirche. Alla fine del giro siamo esausti, e ci fermiamo per un aperitivo al Cafè Englander (www.Cafe-englaender.Com/), dove facciamo conoscenza del Grüner Veltliner, un fantastico vino bianco austriaco.

Per cenare ci spostiamo nel vicino Gasthaus Pfudl (www.Gasthauspfudl.Com), bel localino per una cena a base di Flacker Gulasch (il gulasch del cocchiere, la versione viennese dello spezzatino ungherese, con l’aggiunta di uova e cetrioli) e Tafelspitz (altro bollito di manzo tipico della cucina austriaca), annaffiati da birra dunkel, conto 70€ (sempre in quattro). Dopodiché… metro, hotel, nanna.

Giorno 4 Ormai il weekend a Vienna è terminato, è lunedì, ed è il 24 dicembre, per cui ci accingiamo a tornare a casa per passare il Natale in famiglia. La S-Bahn S7 in mezz’ora ci porta da Praterstern-Wien Nord all’aeroporto, e da qui volo SkyEurope per Napoli (295€ per 4 biglietti).

That’s all folks, e buon viaggo!



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