Vienna: sulle tracce della Sacher torte
il viaggio inizia proprio da questo notebook, quando navigando “inciampo” sul sito di tpc e leggo che a Vienna sono disponobili appartamenti comodi ed economici: i Gally appartaments. Vivana si mette subito in contatto con i “turisti per caso” che vi avevano già soggiornato, mentre io mi metto in contatto con il sig. Gally in persona! prenotiamo i voli, prenotiamo l’appartamento, ma…C’è un inconveniente. La tratta aerea RC-roma, con la compagnia di bandiera(anche perchè non c’è altra scelta) costa molto di più di un volo internazionale (poco più di 300euro). Siamo costretti ad arrivare a Roma con il treno.
Si parte il 19/8, in “sole” 8 ore siamo a Roma. Viaggiare col treno di notte è una vera Odissea! All’alba del 20 ci attende la Capitale, dove però non possiamo gustarci nemmeno “l’ultimo caffè italiano”, perchè “volando” dobbiamo raggiungere Fiumicino. Dopo un volo un po’ turbolento giungiamo nell’agognata capitale austriaca, e di già ne riconosciamo…I fasti imperiali, lo stile, l’eleganza, e perfino le fragranze, gli odori…I dolci odori da acquolina in bocca…Ma certo! sono le 11.30 ed ancora dobbiamo fare colazione! Da subito ci ambientiamo e notiamo una caratteristica dei viennesi che ci accompagnerà per tutto il viaggio: quando chiedi un’informazione, capiscono l’inglese ma ti rispondono “molto gentilmente” in tedesco. Ci vuole pazienza! raggiungiamo subito gli appartamrenti di Gally, lui in un perfetto italiano ci mostra le camere e ci consiglia i luoghi da visitare. L’appartamento è davvero accogliente e molto pulito. Il nostro piano d’azione prevede una visita del Ring(il centro di Vienna)…Ci guardiamo negli occhi…Meglio una visita al letto, siamo proprio stanchi. Nel tardo pomeriggio decidiamo di andare un po’ a zonzo in via Mariahilferstasse, la via dove alloggiamo. E durante la passeggiata notiamo in gazebo molto accogliente: è la gelateria Zanoni.Decidiamo così di chiudere la serata con un buon gelato italiano.
il 21/8, dopo un buon caffè, fatto con la moka che previdentemente abbiamo messo in valigia, comincia il nostro itinerario turistico. Siccoma “chi ben comincia è a metà dell’opera” noi abbiamo iniziato con la visita alla Cripta di Cappuccini, dove “riposa” la dinastia imperiale. Successivamente siamo stati a peterskirche e stephansdom, la chiesa simbolo di vienna.Nel pomeriggio invece abbiamo visitato la pinacoteca del Kunsthistoriches museum(7,50euro per gli studenti) che conta capolavori di tutto il mondo dal XV al XVIIIsec. Anche solo gli interni del palazzo valgono il prezzo del biglietto. Per orientaqrsi una volta dentro, hanno avuto l’ottima idea di vendere le mappe(0,50euro) anzichè darle gratuitamente, come la maggior parte dei musei. Noi l’abbiamo comprata, e ve lo sconsigliamo…È più difficile seguire la mappa che le indicazioni presenti ad ogni piano. Il 22/8 lo dedichiamo ad Hofburg(7,50euro con la viennacard). Visitiamo gli splendidi appartamenti imperiali, Il museo di Sisi ed anche quello delle argenterie. All’ora di pranzo decidiamo di gustarci un ottimo piatto di wiener schnitzel(maxi cotolette alla milanese) posate su un “letto” di Kartoffeln (patate lesse), il tutto innaffiato con dell’ottima birra…In realtà il mio tedesco veramente pietoso mi ha portato a scegliere l’unica qualità di birra analcolica presente nel bistrot!Ci vuole culo! Nel pomeriggio siamo a Karlskirche, la chiesa più affascinante. L’asffersco della cupola era in restauro, solo che, al contrario di ciò che solitamente accade, ci è stato permesso di salire sui ponteggi della cupola e vedere ad un palmo di mano l’affresco!Dimwnticavo, la cupola è alta 160 m!Immediatamente dopo eravamo di fronte il palazzo della Secession. La “casa” che ha visto crescere il movimento culturale che ai primi del ‘900, con a capo Klimt, rivoluzionava la concezione dell’arte figurativa.
prorpio per rimanere in tema, il 23/8 abbiamo visitato il Belvedere(4euro per gli studenti). Il Belvedere superiore è sicuramente da non perdere. Oltre a raccolgiere una vasta collezione di dipinti del XXsec., da Klimt a Schiele, Kokoska, etc…È molto coinvolgente l’atmosfera che è stata ricreata durante la visita alle gallerie. Per il Belvedere inferiore, Viviana ha unilateralmente deciso di vederlo nel prossimo viaggio a Vienna (aveva perso i biglietti del Belvedere Superiore che ci avrebbero consentito l’ingresso anche in quello Inferiore)! nel pomeriggio siamo stati nella Casa della Musica(8euro per gli studenti). Tutto sommato ci aspettavamo molto di più dal vincitore dell’Austrian Museum Prize! La stanchezza e i kilometri percorsi ci avevano fatto venire un certo appetito, ma la nostra non era fame, era più…Voglia di qualcosa di buono…Ma certo!Non avevamo anco assaggiato il motivo principale del nostro viaggio: la sacher! A questo punto non volevamo correre rischi. Siamo andati in uno dei due caffè che detiene la ricetta originale, in quanto vi aveva lavorato il pasticcere che l’aveva inventata: Edwig Sacher. Il caffè è Demel. Entriamo nella patria della pasticceria, in un trionfo di cioccolata, dove le scatole sono esposte come da noi i gioielli in gioielleria. Non c’è dubbio, siamo nel posto giusto…Abbondiamo. Due fette di sacher, un cheeskake ed un fagottino non meglio definito.Decidiamo di mangiarli da Gally, ma già sentiamo il sapore in bocca…Mmh…In appartamento finalmente addentiamo la prelibata torta…Ma…Che è…Glassa…Ma è dolcissima… Era dolcissima, non si riusciva a mangiare. La glassa al cioccolato era nauseante…E non c’era la marmellata. Insomma, una delusione.
Schonbrunn! Non c’è nient’altro da dire. Ci siamo arrivati il 24/8 mattina e siamo andati via la sera. É incantevole, affascinante, lussureggiante, elegante, sorprendente…Scegliamo di entrare con il biglietto che comprende tutto: il Classic Pass (13euro con viennacard). Vi consigliamo di inserire schonbrunn all’inizio del vostro soggiorno a Vienna, perchè con questo biglietto vi verà dato un blocchetto con dei coupons che contengono agevolazioni o sconti nei ristoranti o in altri musei. All’ora di pranza decidiamo di pranzare proprio a schonbrunn e puntiamo sul gulasch. Una bontà. Questi piatti non saranno dietetici ma i viennesi li cucinano davvero bene.Inclusi nel Classic Pass oltre la visita al castello(40 stanze) vi sono: I Giardini del Principe ereditario(niente di speciale), la Gloriette (una terrazza panoramica), il Labirinto ( provatelo! è davvero esaltante) ed infine la visita ai Forni di Corte, dove abbiamo assistito ad una dimostrazione pratica di come si fà lo strudel di mele, originale! Vi era pure la degustazione gratuita, ma il pezzo di strudel era talmente piccolo che non ricordo neanche se sono riuscito a masticarlo! Alla fine della visita a schonbrunn decidiami di assaggiare il dolce dell’imperatore: il kaiserkmarnn(?). Vi sconsigliamo caldamente di provarlo. Si tratta di intingoli di pasta all’uovo da accompagnare con un frullato di mele freddo, o un succo di prugne caldo…
L’ultimo giorno del nostro fantastico viaggio ci ha portati al Gasometer, un centro commerciale molto moderno; alla Kunst Haus Wien, l’estroso palazzo costruito dal pittore viennese Hundertwasser. All’interno c’è uno shop molto bello, ricco di articoli da regalo molto particolaro e carateristici…Purtroppo anche molto costosi. Infine grinzing, un paesino distante mezz’ora di tram dal centro, molto caratteristico, Conviene andarci la sera, perchè se arrivate all’ora di pranzo, come abbiamo fatto noi, non c’è nessuno per stradda e sono poche le trattorie aperte.
Ma viviana incalzava incessantemente: “non vado via da Vienna finchè non avrò assaggiato una sacher degna di questo nome. Non è possibile!” prova e riprova finalmente, per la delizia dei nostri palati l’abbiamo trovata: una squisita sachertorte alla Konditorei(pasticceria) Aida. Una pasticceria molto nota che si trova in dicersi punti all’interno del ring. Prima di rientrare mesti mesti in appartamento per preparare le valigie, abbiamo deciso di salutare vienna con una romantica passeggiata sulla riva del “bel Danubio blu”…Marrone! P.S. Per portare a casa un “dolce ricordo” vi consigliamo la pasticceria United Chocolates, di fronte a s. Stefano. La sacher è buona ed anche conveniente.
INCISO: nel rientro , grazie a Trenitalia, abbiamo contratto una dermatite. Hanno dovuto sospendere il treno!