Vienna in un weekend

Una due giorni tra cultura, gastronomia e storia
Scritto da: ilaria78lali
vienna in un weekend
Partenza il: 05/04/2013
Ritorno il: 07/04/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
La città è accogliente come i suoi abitanti; sorridenti premurosi, loquaci e sempre pronti ad aiutarci quando siamo stati alle prese con la mappa della città.

Tutti conoscono l’inglese e qualcuno anche l’italiano.

Incredibile ma vero: abbiamo trovato menù, mappe, libri, depliant, indicazioni in tutta la città in italiano! Non ci si può perdere o non capire.

Vienna, almeno in centro, è molto pulita! Piazze, strade, fontane, monumenti e palazzi sono tutti ben manutenuti.

Girare per la città è molto facile, tram e metro passano ogni 3 o 4 minuti, senza ritardi ed il collegamento con l’aeroporto è davvero semplice e veloce.

Il mezzo meno costoso è la schnellbahn nr 7 (S7) che per soli 4 euro in 20 minuti porta in centro città.

Unico neo: nei locali si può ancora fumare! Che tristezza e che puzza! Certo hanno adibito sale fumatori che di solito sono le prime accanto all’entrata ma in ogni caso gli ambienti non sono del tutto separati ed il risultato è che ci si ritrova con tutti i vestiti ben odoranti di fumo.

Piccolo accenno sull’hotel.

Quello da noi scelto è il Leonard Hotel. Si trova ad un minuto a piedi dalla stazione metro/treni Westbahnof (4 o 5 fermate dal centro). Per noi la scelta è stata azzeccatissima poiché il prezzo (euro 147 tot per due notti) era conveniente rispetto ad altri hotel e non era tanto più alto rispetto ai prezzi degli ostelli che dalla prima settimana di aprile in poi si impennano incredibilmente. Inoltre, la Westbahnof è anche centro commerciale dove abbiamo fatto colazione (quella in hotel costava euro 13 a testa- spesso negli hotel di vienna la colazione è considerata a parte) e abbiamo anche mangiato cinese e pizza! Insomma, molto comodo anche per esempio per trovare una farmacia! Inoltre dalla westabahnof partono anche i bus che portano in aeroporto (altro mezzo molto comodo, euro 8 ed in mezz’ora sei in aeroporto).

Arriviamo in hotel verso le 14.00 e per aspettare l’ora del check in (15.00) decidiamo di andare a mangiare. Ci dirigiamo verso la Mariahilfen strasse (una delle più battute per lo shopping) e optiamo per il ristorante caffetteria Frei Raum, elegante e moderno. Il mio compagno decide per hamburger e patate (ci sono sempre!) e io, invece, voglio subito provare qualcosa di ticipo: knodel (canederli) con uovo e cipolle… leggero eh? Buono ma ne risentirò per tutto il pomeriggio.

Prima tappa Hofburg. Complesso maestoso, in centro, che una volta era il castello in città degli Asburgo. Naturalmente, decidiamo di visitare il museo di Sissi che si snoda anche attraverso le stanze private dell’imperatrice. Foto, vestiti, tavole imbandite e riproduzione dei suoi gioielli mi fanno sognare. Lei, però, a quanto pare non era così felice! Euro 13 con audioguida.

Saltiamo per oggi la visita alla famosissima scuola spagnola di equitazione, visita che non riusciremo più a fare durante il soggiorno a Vienna.

Vaghiamo per le vie del centro così eleganti e ben tenute. Ammiriamo il parlamento e la fontana di Atena, il Volksgarden di fronte che, pur non essendo primavera, è curato in ogni suo aspetto, lo spledido Rathaus che le guide descrivono come meraviglioso e non si sbagliano, il suo giardino e, solo da lontano, il Museum quartier.

Entriamo nel giardino Burggarten e per riscaldarci entriamo nella caffetteria Palmenhaus per un cappuccio, un the e una bella fetta di strudel.da leccarsi le dita. Scoperta i Viennesi sanno fare benissimo il cappuccino!La caffetteria è splendida poiché la locazione non è altro che una serra per palme di epoca vittoriana grandissima di vetro ed acciaio. Fermata tranquilla e molto suggestiva.

Continuiamo per un po’ la camminata, incontriamo la statua di Goethe! Che ricordi di scuola!

Esausti decidiamo di tornare in hotel e optiamo per noodle e pizza alla westbahnof.A nanna presto.

Il giorno dopo di nuovo alla Westbanoh per colazione, con sei euro totale ce la caviamo; la destinazione è il museo Belvedere – presso il Belvedere. “Piccolo” castello in campagna, residenza del principe Eugenio. Lo raggiungiamo in mezz’oretta circa con la metro.

Si può optare per vedere l’oberes o unteres belvedere (questa parte prevede se non sbaglio la visita del castello e l’orangerie dove ci sono sempre mostre non permanenti). Decidiamo solo per l’oberes belvedere. Sono impaziente di entrare perché finalmente potrò vedere alcuni dei più bei quadri di uno dei miei pittori preferiti: Klimt. Ovviamente sono rimasta estasiata non solo dai quadri ma anche dalla location stessa, una meraviglia. Ho potuto anche ammirare i quadri del pittore Schiele. Bellissima scoperta. Dopo due orette usciamo e visitato brevemente il giardino, prendiamo il tram e raggiungiamo la Hunterwasser house e la Kunderhaus, case/palazzi le cui facciata e giardini interni sono state dipinte dal famoso artista Hundertwasser. Le facciate sono così stravaganti e colorate! Una pennellata di colore in una giornata così fredda e grigia! Ci sono tantissime altre opere in città dello stesso autore ma non abbiamo il tempo di vederle tutte. È ora di pranzo e dove andare se non al Naschmarkt? Tripudio di bancarelle di ogni genere ma soprattutto di alimentari.Gironzoliamo un po’ e ci lasciamo guidare dai profumi dei cibi!

Mangiamo una porzione di pesce fritto e patate in due ma visto che non siamo proprio pieni decidiamo di fare un’altra passeggiata e di arrivare di fronte la museo Albertina dove si trova (così almeno dice la guida) una delle migliori bancarelle di hotdog della città.

La scelta ricade su un hotdog con bratwurst. Gigantesco, succulento e caldo.Ne prendiamo solo uno, basta e avanza, ce lo gustiamo proprio. Di fronte c’è Helmut Zilk Platz dove si trova il Monumento contro la guerra e il nazismo. Il blocco di pietra simboleggiante un ebreo che lava il pavimento proviene da Mauthausen. Gironzoliamo ancora un po’ e mi guardo un po’ di vetrine. Arriviamo a Stephan platz ammiriamo ed entriamo nel suggestivo Stephandom. Capolavoro gotico! Eppoi ancora un po’ di vetrine. Torniamo in albergo per un’oretta di riposo e doccia. Prenotazione al ristorante/birreria tipico Bei Tzaak. Prima di entrare giriamo il quartiere molto più residenziale e sempre ben tenuto. Ci affacciamo sul Danubio ma non deve essere una delle parti più famose… è anche poco illuminato. Entriamo nel ristorante e decido subito per una cenetta tipica: Brodo di carne con verdure e pasta di pane e… evvai di Wiensnitzel classica con patate ed insalata per me e quella più corposa con prosciutto formaggio e funghi per il mio compagno. Birra chiara e birra ambrata… tanto giriamo con i mezzi no? Metro fino a raggiungere il “ring”. Strada che circonda il centro storico e prendiamo il tram 1 e il tram 2 per fare il giro completo e vedere Vienna by night. Gli stessi monumenti e palazzi illuminati nella notte sono bellissimi! Finiamo il giro e a letto!

domenica

Ci alziamo e decidiamo per una colazione tipica in centro. L’opzione è la pasticceria/caffetteria Demel aperta nel 1800. Beh, quando si entra si ha la vera sensazione di vivere per una mattinata tipica del 1800. Che sogno! Si possono comprare anche cioccolato marzapane caramelle di ogni tipo. Ovviamente scegliamo la sacher torte e cappuccio. La sacher torte è sublime e a dire il vero pensavo che fosse molto più dolce e stucchevole, sono rimasta piacevolmente colpita! Tutto eccellente ma molto caro. Così si può partire carichi per il castello Schonnbrunn! Residenza dell’imperatrice Maria Teresa e dei suoi discendenti. 24 km da Vienna raggiungibile in mezzoretta di metro. Decidiamo per il grand tour, 40 stanze euro 12 circa con audioguida. Che dire se non che è il più bel castello che io abbia mai visto.Tutto è conservato magnificamente, oggetti quadri mobilio. In queste stanze Mozart ancora bambino si è esibito davanti a Maria Teresa! Il tour è più concentrato sulla figura di Franz Josef e Maria Teresa e un po’ meno sull’imperatrice Sissi. La stanza più bella è ovvviamente la grandissima, elegantissima e luccicante sala da ballo e facendoci guidare dall’audioguida ascoltiamo piacevolmente il walzer di Strauss in sottofondo accennando anche due passi..a dire il vero!Passeggiamo per il parco che molti paragonano a Versailles.Purtroppo non c’è il tripudio di colore, vista la stagione, che avrei voluto vedere ma nonostante questo, il parco è bellissimo. Non siamo entrati nel labirinto di siepi però! Ritorniamo in città. Non ci facciamo mancare l’ultimo pranzo in una Beisln (birreria /trattoria) tipica e siamo stati fortunati poiché di turisti neanche l’ombra! Ci siamo immersi nell’atmosfera viennese del locale senza fatica! Giro in centro cercando qualche negozio aperto ma nulla! Sono per la maggior parte chiusi, quindi, niente shopping di domenica. Da tenere a mente! Dobbiamo salutare questa incantevole città, ma è solo un arrivederci.

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HUNTERWASSER HAUS



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