Vienna e Praga… un tour guidato

Dalla Vienna degli Asburgo alla magia di Praga
Scritto da: BStefania
vienna e praga... un tour guidato
Partenza il: 26/12/2018
Ritorno il: 02/01/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: Fino a €250 €

1° Giorno 26 Dicembre 2018: Montefiascone – Empoli – Siena – Padova.

Quest’anno doppie ferie! Dopo 6 anni ferie per Capodanno con il mio compagno, o meglio lui lavora…io in ferie. Il viaggio è un tour guidato, Vienna/Praga, che fa parte del catalogo Viaggi Guidati di Boscolo con partenza da Padova.

Alle ore 6.00 siamo partiti da Montefiascone con il nostro bus EPF Tours alla volta della stazione FS di Empoli, perché dobbiamo fare il servizio sostitutivo delle Ferrovie dello Stato da Empoli a Siena. Arrivati a Siena alle 11.44 siamo partiti alla volta di Padova fermandoci per una pausa pranzo. Siamo arrivati all’Hotel Autostrada, nostra base padovana per i tour, verso le ore 16.30 e ad accoglierci c’è Luca, il titolare. A cena siamo andati al Roadhouse lì accanto…erano 6 anni che volevo ritornarci!!!

2° Giorno 27 Dicembre 2018: Padova – Vienna.

Alle 9.00 abbiamo lasciato l’hotel, dopo aver salutato Luca e i genitori, per raggiungere l’Hotel Biri, punto di partenza dei tour, lì ad attenderci c’è Antonia, responsabile Boscolo con la quale sono andata a prendere un cappuccino nel bar lì accanto.

Poi è arrivato Enrico, responsabile dello smistamento che ci ha assegnato i posti…io dalla 5° fila sono arrivata alla fine del bus…poi è arrivato l’accompagnatore Luca.

Siamo partiti in 25 partecipanti alle ore 10.30 (la partenza doveva essere alle 10.00 ma la navetta da Milano è arrivata tardi).

Da programma, appena entrati in Austria, ci siamo fermati per pranzo all’A.S. Marché Worthersee.

Oggi è la giornata più noiosa perché stiamo facendo lo spostamento fino a Vienna solo con soste tecniche.

Siamo arrivati all’Arcotel Kaiserwasser, lo stesso della scorsa volta e di fronte alla UNO City, alle 19.15. L’accompagnatore ci ha dato del tempo per rinfrescarci. Stavolta abbiamo una executive room molto spaziosa. L’hotel è sempre ottimo, lo consiglio…anche se non è in centro di fronte c’è la metropolitana.

Alle 20.30 siamo scesi per la cena e devo dire niente male, zuppa, wienernitze e panna cotta alle fragole. L’acqua è in caraffa, esclusivamente naturale ma si può chiedere in bottiglia, pagando il dovuto.

3° Giorno 28 Dicembre 2018: Vienna.

Dopo una lauta colazione a buffet alle ore 9.00 siamo partiti in bus con l’accompagnatore e la guida per la visita del centro di Vienna. In bus abbiamo fatto il giro di una parte della Ringstrasse, il viale circolare nato con lo scopo di collegare gli edifici delle nuove istituzioni culturali e politiche. Siamo scesi a Schwedenplatz, punto di partenza per la visita della capitale asburgica.

La città passò sotto il controllo degli Asburgo nel XIII secolo fino al crollo della loro dinastia nel 1918 e sotto il loro dominio la città acquisì lo splendore di una capitale.

Insieme al gruppo ho raggiunto Stephendom, capolavoro di architettura gotica la cui guglia raggiunge i 137mt di altezza, poi li ho lasciati anche perché questo giro lo avevo fatto. Di fronte alla cattedrale c’è la Haas Haus edificio con struttura in vetro e marmo dove la cattedrale stessa si rispecchia. Passeggiando per il Graben, la via pedonale, ho visitato la Sankt Peterskirche ispirata alla basilica romana di San Pietro, l’interno è particolarmente ricco e da vedere è il pulpito, poi attraversando la via dei negozi di lusso sono arrivata all’Hofburg, sorto dapprima come piccola fortezza cittadina poi ampliandosi sino a trasformarsi in un enorme palazzo, ma prima di entrare ho visitato la Michaelerkirche, la chiesa parrocchiale della corte, all’interno da notare l’organo barocco.

Oltrepassata la Michaelerplatz dove si possono vedere resti della Vienna antica, sono entrata attraverso la Michaelertor all’Hofburg, il palazzo d’inverno, per visitare una parte degli appartamenti e delle sale da cerimonia abitate da Francesco Giuseppe e da Sissi. Stavolta ho scelto di visitare il Sisi Museum, la coda era lunga ma in 10min ero davanti la biglietteria (13,90eur). Prima dell’ingresso hanno consegnato un foglio con la descrizione delle varie sale. Nella prima sala sono custodite le porcellane in uso a corte e durante le visite di stato. La porcellana era utilizzata per le minestre e i dessert mentre tutte le altre pietanze erano serviti in piatti d’argento. Coronava la decorazione il tovagliolo piegato in stile imperiale dove in ciascuna cavità ospitava un panino. Invece molte delle argenterie vennero fuse in monete per finanziare le guerre. Al secondo piano è allestito il Sisi Museum e gli Appartamenti Imperiali dove è severamente vietato fare foto e che confusione…c’era una marea di persone. Qui risiedevano l’imperatore Francesco Giuseppe ed Elisabetta. Quando era in vita sui giornali si parlava raramente di Elisabetta anche perché soggiornava di rado a Vienna, e tutte le simpatie andavano all’imperatore. L’immagine odierna di una imperatrice buona, venerata ed altruista è nata dopo la sua tragica scomparsa, falsando la verità e soprattutto perché si riconobbe l’opportunità di commercializzare la sua figura. In una delle sale è conservata una copia dell’abito che Elisabetta indossava durante la festa di addio al nubilato.

Terminata la visita sono andata a fare la pausa pranzo presso lo Starbucks di fronte l’Hofburg e ho preso un cappuccino large con un muffin ai mirtilli pagando 7,05eur.

Passando sotto i portici dello Stallburg, le antiche scuderie oggi sede della Scuola d’Equitazione Spagnola, e oltrepassando Josefsplatz ho raggiunto l’Albertina dove, stavolta con il gruppo, ho ripreso il bus per raggiungere il Castello di Schonbrunn, il palazzo d’estate dove l’architetto si ispirò alla reggia di Versailles. Anche qui visita individuale al Museo delle Carrozze (il biglietto costa 9,50eur) che si trova davanti l’ingresso dei giardini. Luogo veramente interessante, vi sono custodite le carrozze utilizzate dai vari imperatori durante i loro regni. Da non perdere la carrozza con cui Sisi è andata in Ungheria per l’incoronazione, occupa una sala intera, e il carro funebre. Ho impiegato ca. 1ora 30min per la visita poi ho fatto un giro tra le bancarelle di Natale, allestite di fronte al palazzo, sorseggiando il caratteristico Punch.

Alle 17.00 abbiamo ripreso il bus per rientrare in hotel, doccia defaticante e cena.

Gli altri hanno la facoltativa in bus alla Donauturm, avendola già fatta ho preferito stare in hotel.

4° Giorno 29 Dicembre 2018: Vienna – Neustift – Vienna.

Anche oggi bella passeggiata…dopo colazione ho salutato il gruppo che raggiungeva il Bosco Viennese per la visita all’Abbazia di Heiligenkreuz e al Casino di Caccia di Mayerling dove Rodolfo, il figlio di Sisi e Francesco Giuseppe, si è suicidato con la sua amante Maria Vetsera.

Come scritto precedentemente anche se l’hotel si trova in periferia ha una linea della metropolitana di fronte, ho preso la U1 direzione Karlsplatz (biglietto di corsa semplice 2,40eur). All’uscita ho fotografato le vecchie stazioni della metro progettate da Otto Wagner in stile Jugendstil dove l’elemento decorativo del girasole viene ripetuto su entrambe le facciate, poi mi sono diretta alla Karlskirche (biglietto d’ingresso 8,00eur), costruita per volere di Carlo VI che fece voto di costruire una chiesa dedicata a San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano e protettore dei malati di peste, se la città fosse uscita dall’epidemia di peste del 1713. All’interno da vedere l’Altare Maggiore con l’ascensione di Carlo sopra una nuvola ornata da putti e angeli, il pulpito dorato e gli affreschi della Cupola.

Da qui ho proseguito con la visita esterna al Musikverein, sede dei Weiner Philarmoniker e dove si tiene il Concerto di Capodanno, poi ho raggiunto il Teatro dell’Opera, in quest’ultimo la visita è solo guidata e in lingua italiana era alle 13.30 ma a quell’ora dovevo andare a pranzo con il gruppo. Allora ho cambiato il mio programma andando all’Annakirche e facendo una sosta per una foto all’esterno del Palazzo D’Inverno del principe Eugenio ora sede del ministero delle Finanze. Da qui ho raggiunto la Kapuzinerkirche dove nella cripta sono custodite le spoglie di vari membri della famiglia asburgica, il biglietto d’ingresso costa 7,50eur. Durante la visita mi ha colpito che su alcune tombe vengono deposti ancora dei fiori. La tomba di Maria Teresa e del marito Francesco Stefano è la più opulenta e maestosa, la particolarità di questa sezione è che oltre alle tombe dei figli qui riposa anche la governante della regina. Nella sezione successiva si trova la tomba dell’arciduca Massimiliano, l’imperatore del Messico e fratello minore di Francesco Giuseppe. Fu colui che ha finanziato e fortemente voluto la costruzione del Castello di Miramare a Trieste. Nella sezione IX, in un’unica sala, si trovano le tombe di Francesco Giuseppe, Sisi e Rodolfo, mentre ero lì una signora ha posto un fiore sulla tomba di Sisi…è incredibile l’ammirazione e l’amore che ancora oggi i viennesi hanno per la loro imperatrice. Prima dell’uscita ci sono le tombe degli ultimi esponenti della famiglia imperiale, l’ultima tomba è quella di Zita, l’ultima imperatrice deceduta nel 1989.

Terminata la visita ho raggiunto l’Albertina ma avendo ancora tempo prima dell’arrivo del gruppo sono andata a fare una passeggiata al Burggarten dove in prossimità della Ringstrasse si trova il monumento a Mozart. Ritornata all’Albertina e ho atteso l’arrivo del gruppo per poi andare a mangiare all’Albertina Keller con pranzo al buffet.

Alle 14.30 abbiamo ripreso il bus per andare a vedere il Palazzo dal Belvedere, il palazzo d’estate del principe Eugenio di Savoia. Anche qui ci siamo divisi, loro sono andati al Belvedere Superiore, al cui interno sono custodite opere di Gustav Klimt, io ho fatto una passeggiata nel parco ed essendo inverno purtroppo le fontane sono senz’acqua. I giardini sono realizzati su tre livelli e ciascuno dei quali illustra una simbologia classica. Ho raggiunto il Belvedere Inferiore per poi ritornare indietro e, nell’attesa del gruppo ma soprattutto per riscaldarmi, mi sono fermata a prendere un cappuccino al caffè del palazzo. Alle 17.15 mi sono ricongiunta con gli altri e siamo rientrati in hotel. Doccia calda e alle 19.30 partenza in bus per Neustift, un distretto collinare di Vienna per la cena tipica, un’escursione facoltativa a 30,00eur per persona. Consiglio di farla…abbiamo mangiato molto e siamo stati allietati da musica tradizionale.

Alle 22.30 siamo rientrati in hotel per preparare la valigia, domani pomeriggio si parte in direzione Praga.

5° Giorno 30 Dicembre 2018: Vienna – Praga.

Ultimo giorno a Vienna. Dopo colazione con Gaetano, la guida che è stata con il gruppo durante il soggiorno a Vienna, siamo andati a visitare la Hundertwasser Haus un complesso abitativo di case popolari creato nel 1985. E’ una costruzione da andare a vedere per la sua spettacolarità, si notano le fasce di colore utilizzati, le cupole a cipolla, le finestre irregolari e i giardini pensili.

Successivamente il gruppo è sceso su Maria Teresa Platz mentre io mi sono fatta accompagnare da Fabrizio alla Votivkirche, costruita per volere di Francesco Giuseppe come segno di gratitudine per lo scampato attentato.

Ritornando verso il centro mi sono fermata ai mercatini davanti al Neues Rathaus, il palazzo è in stile neogotico ed è sede dell’Assemblea Municipale di Vienna. La facciata è dominata dalla torre centrale alta 98mt. Attraversata la strada si erge il Burgtheatre, il più prestigioso dei teatri in lingua tedesca. Accanto al teatro si trova il Volksgarten, realizzato in seguito alla distruzione delle mura cittadine da parte di Napoleone, qui da vedere sono il caratteristico roseto ma essendo a dicembre ogni pianta era coperta da teli per ripararli dal freddo. Nel parco si trova un tempio dedicato a Teseo e una fontana dedicata all’imperatrice Elisabetta. Purtroppo piove e ho raggiunto lo Starbucks vicino all’Hofburg per riscaldarmi ed asciugarmi. Dopo un piccolo giro ai mercatini di Maria Teresa Platz ho visto il nostro bus parcheggiato ed ho raggiunto Fabrizio. Lì abbiamo aspettato il gruppo e…partenza per Praga.

Sosta tecnica al confine presso il Casino Excalibur anche per il cambio valuta.

Alle 18.30 siamo arrivati all’Hotel Angelo, piccola pausa e cena al buffet. L’hotel è moderno, la camera ha due letti mentre la cena è a buffet e a parte le verdure non tanto cotte il resto è buono ed abbondante. Anche questo hotel è semi centrale ma ha la metropolitana a pochi passi.

Alle 21.00 siamo usciti per il by night. Il bus ci ha lasciato vicino Piazza della Repubblica e a piedi abbiamo attraversato la Porta delle Polveri, il monumentale accesso alla città vecchia attraverso la quale passava il corteo dell’incoronazione dei re boemi e un tempo era usata come deposito delle polveri da sparo, per raggiungere il Municipio Vecchio con l’Orologio Astronomico, la Chiesa di Santa Maria di Tyn fino a Piazza Venceslao. Ritornati al Municipio Vecchio attraverso Via Parigi abbiamo raggiunto il Ponte delle Colonne Gialle dove ci aspettava Fabrizio per riportarci in hotel.

6° Giorno 31 dicembre 2018: Praga.

Dopo colazione abbiamo atteso Vlasta, la nostra guida, che arrivasse in hotel poi in bus abbiamo iniziato la nostra porzione di viaggio a Praga. Oggi si inizia dal quartiere Hradcany, il castello, centro del potere politico. Da vedere il Castello Reale, la cattedrale gotica di san Vito e il Vicolo d’Oro. Avendoli già visitati la scorsa volta sono andata direttamente al Vicolo d’Oro.

Un passo indietro, in 10 anni Praga è cambiata molto, l’ho trovata molto più pulita ed illuminata anche più sicura, infatti prima di accedere alla zona del castello hanno posizionato un metal detector dove i poliziotti controllano i documenti e le borse…devo dire che stavolta la città mi è piaciuta molto di più.

Pagato l’ingresso al Vicolo d’Oro (biglietto cumulativo con il Palazzo Reale, la Basilica di San Giorgio, il Vicolo d’Oro e la Cattedrale di San Vito 250Kc) ho visitato al nr.22 la casa di Kafka e il camminamento delle guardie reali. Il vicolo è chiamato d’oro per via degli orafi che ci vivevano ma ha anche dato origine alla leggenda secondo la quale qui lavoravano degli alchimisti che tentavano di produrre oro per Rodolfo II. Alla fine del vicolo ho visitato il Museo della Tortura all’interno della torre Dalibor che prende il nome dal primo prigioniero che vi fu rinchiuso.

Uscita dal quartiere del Castello e percorrendo via Nerudova si entra nel piccolo quartiere di Mala Strana, qui sono ubicate alcune ambasciate tra le quali anche quella italiana, questa via è una bellissima rassegna di stemmi e animali araldici che contraddistinguono gli edifici, come al nr 47 si incontra la casa Ai due Soli dove ha alloggiato lo scrittore Jan Nerudova, la casa Ai tre Violini, Al Cigno Bianco e così via. La via termina in piazza Malostranské dove al centro si erge la Colonna delle Pesta e dove domina la chiesa di San Nicola (il biglietto d’ingresso 70CZK), uno degli edifici più importanti dello stile barocco praghese. All’interno è custodito l’organo che suonò Mozart durante il suo soggiorno in città.

Qui ho atteso il tour leader e il gruppo per andare a pranzo presso il Ristorante Pivo & Basilico.

Poi anche se ero già entrata l’accompagnatore mi ha fatto rientrare con il gruppo per la visita alla chiesa di San Nicola. Abbiamo raggiunto la Chiesa di Santa Maria Vittoriosa al cui interno, in una teca in vetro è conservata la miracolosa statua di cera del Bambin Gesù di Praga. In Italia la statua del Bambin Gesù è venerata ad Arenzano.

Abbiamo passeggiato nell’Isola di Kampa, un’isola formata da un braccio della Moldava chiamato anche ruscello del Diavolo a causa di una donna dal carattere terribile che qui abitava. Saliti sul ponte Carlo, uno dei monumenti più famosi e fino al 1741 l’unico ponte sulla Moldava, abbiamo raggiunto nuovamente il Municipio Vecchio con il caratteristico orologio, simbolo della città. Il primo quadrante rappresenta il Calendario, al centro lo stemma della Città Vecchia, i segni zodiacali, i mesi dell’anno e la corona esterna sono i giorni dell’anno; il secondo quadrante è l’orologio astronomico con cifre arabe e ore diurne mentre dalle finestrelle sotto al gallo d’oro allo scoccare di ogni ora appaiono in processione i 12 apostoli. A seguire abbiamo raggiunto il Ponte delle Colonne Gialle per rientrare in hotel…stasera abbiamo il cenone.

Dopo un po di riposo e doccia calda, attraverso il giardino dell’hotel Angelo siamo entrati all’hotel Andels dove hanno allestito una cena a buffet. C’è solo il nostro gruppo più un altro tavolo. La cena è stata molto varia ed abbondante, molto diversa dalle nostre abitudini. Finita la cena siamo ritornati alla hall dell’hotel Angelo dove hanno allestito uno spazio per ballare e a mezzanotte ci hanno dato dello spumante, mentre Luca aveva portato il panettone. Quest’anno niente cotechino con le lenticchie…tradizione tipicamente italiana.

7° Giorno 01 gennaio 2019: Praga.

Stamattina la sveglia è un pochino più tardi e alle 10.00 con Vlasta siamo partiti per la visita al quartiere di Nove Mesto, la Città Nuova. Fabrizio ci ha lasciati alla stazione ferroviaria Hlavni e da lì attraverso un sottopassaggio abbiamo raggiunto Piazza Venceslao dove nel medioevo si svolgeva il mercato dei cavalli e ancora oggi conserva la sua importanza commerciale, ma è stata anche testimone di molti eventi della storia del paese come il rovesciamento del regime comunista. Domina la piazza il Museo Nazionale e scendendo si incontrano in ordine il monumento di San Venceslao e il monumento alle vittime del comunismo nel punto in cui Jan Palach diede il via alla protesta. Attraversato il giardino dei francescani abbiamo visitato la Chiesa della Vergine della neve fondata da Carlo IV in occasione della sua incoronazione.

Oggi c’è una facoltativa…una mini crociera sulla Moldava con pranzo a bordo, da non perdere. È una bella esperienza e soprattutto si mangia bene.

Nel pomeriggio abbiamo fatto la visita al Quartiere Ebraico, Josefov, che non avevo fatto anni prima. La zona dell’antico ghetto era la parte più povera della città e qui vivevano due distinte comunità ebraiche. Siamo passati di fronte la Sinagoga Vecchia-Nuova con il caratteristico timpano in mattoni e il Municipio ebraico la cui particolarità sono gli orologi della torre, uno ruota in senso orario e uno ruota in senso antiorario con le cifre ebraiche conformemente alla scrittura ebraica che va da destra verso sinistra. Abbiamo visitato gli interni tardogotici della Sinagoga Pinkas sulle cui pareti sono scritti i nomi degli ebrei cechi e moravi morti durante l’Olocausto, poi siamo entrati nel Vecchio Cimitero ebraico, uno dei più antichi cimiteri ebraici al mondo. Si smise di seppellire i morti in questo luogo nel 1787 su ordine di Giuseppe II quando fu vietato di utilizzare i cimiteri all’interno delle zone abitate della città. Qui sono ammassate migliaia di lapidi sia a causa della mancanza di spazio, sia perché la religione ebraica vieta di eliminare le vecchie tombe, di conseguenza sono stati aggiunti vari strati di terreno e le tombe furono sovrapposte le une alle altre. A seguire abbiamo visitato la Sinagoga Klausen il cui nome deriva da piccole scuole e case di preghiera andate distrutte da un incendio, da vedere all’interno la Torah srotolata. Poi abbiamo raggiunto la Sinagoga Spagnola la più recente e edificata in stile moresco dove un tempo sorgeva la più antica sinagoga di Praga, la decorazione interna ricorda gli interni dell’Alhambra spagnola.

Nel tardo pomeriggio del 1° dell’anno organizzano i fuochi artificiali, così abbiamo raggiunto il ponte Legii per vedere lo spettacolo pirotecnico poi Fabrizio ci è venuto a prendere e siamo rientrati in hotel per l’ultima cena e la preparazione dei bagagli.

8° Giorno 02 gennaio 2019: Praga – Padova.

Alle ore 7.00 abbiamo caricato i bagagli in bus e siamo partiti per rientrare a Padova. Altra giornata noiosa di solo bus. Abbiamo fatto una sosta tecnica al confine tra la Rep. Ceca e l’Austria e dopo Salisburgo ci siamo fermati per pranzo e giocato a palle di neve. Alle 18.45 siamo arrivati all’Hotel Biri dove avevamo una camera matrimoniale prenotata. Stasera cena in pizzeria con Luca.

9° Giorno 03 gennaio 2019: Padova – Roma – Montefiascone.

Stamattina come da programma lavorativo abbiamo fatto navetta fino a Roma per poi rientrare a casa.

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