Vienna e Bratislava in famiglia
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Partiamo in tre (coppia più figlio 12 anni) per una vacanza di cinque giorni a Vienna e Bratislava. Prima di proseguire con il diario, un giudizio sulle città. Vienna ci è parsa da subito una città sicura, tranquilla e molto organizzata. Tra le tanti capitali europee, la giudichiamo una delle più vivibili. Le varie attrazioni sono gestite ottimamente, il servizio di trasporto pubblico è chiaro e perfettamente efficiente. Presenza di numerosi parchi pubblici molto ben curati, il Prater è quello più grande, molto bello, un vero polmone verde della città. Bratislava è piccola, ma graziosa e attraente, merita senz’altro una visita se si è a Vienna. Partiamo da Roma Ciampino con volo Ryanair, appena arrivati al pulitissimo aeroporto Letisko di Bratislava, prendiamo il bus della Slovaklines che in due ore ci porta a Vienna al costo di soli 19,30 euro (3 persone). Lungo il tragitto s’incontrano graziosi paesini, come Hainburg, e pale eoliche. Arrivati, acquistiamo 3 biglietti 72 ore per tutti i mezzi, 13,60 euro ognuno. L’hotel prenotato su internet si chiama In Hernals, vicino alla fermata Alserstrasse, rapporto qualità/prezzo buono. Consigliato. Ora passo al racconto dettagliato. Per chi si reca a Vienna può essere utile: stampatelo e seguitelo passo/passo. In grassetto ho segnalato la attrazioni rilevanti.
LUNEDì 16 APRILE
Premetto che questa è stata la giornata più intensa! Super colazione in hotel. Freddo (6°), con il tram 43 arriviamo alla fermata della stazione Schottentor. Il primo monumento che incontriamo è la Votivkirche, bellissima facciata, molto imponente, con guglie altissime. Purtroppo è chiusa per restauro. Proseguiamo a piedi lungo il Ring, la via che forma un quadrilatero attorno al centro storico. Incontriamo subito l’Università, bell’edificio, poi il Rathaus, cioè il municipio, anch’esso un gran bell’edificio. Inoltre c’è un bel parco di fronte, il Rathauspark. Proseguendo ancora avanti, arriviamo al Parlamento, un edificio in stile tempio greco con una maestosa fontana di fronte, la Fontana di Pallade Atena. Attraversiamo la strada, entriamo nel Volkgarten, molto bello e curato, con molte specie di fiori, fontane, prati all’inglese. Ci rendiamo subito conto che a Vienna i parchi sono soggetti ad attenzione particolare, infatti vediamo molti operai e giardinieri all’opera. All’uscita siamo di fronte al grande complesso monumentale di Hofburg, ma ne parlo domani. Passiamo per Michaelerplatz, poi Kohlmarkt, per arrivare alla grande piazza del Graben, elegante isola pedonale con lussuosi palazzi e negozi, al centro la barocca colonna Pestsaule. Breve sosta sulle panchine e si riparte, fiancheggiando la Peterskirche, arriviamo a Hoher Markt, altra bella piazza con al centro la Fontana dello Sposalizio e sul lato nord il famoso Ankeruhr, un orologio meccanico a carillon che ad ogni ora mostra un diverso personaggio della storia austriaca, mentre a mezzogiorno fa uscire tutte le figure. Infatti abbiamo calcolato benissimo i tempi: siamo lì alle 11,50. Alla fine della “parata”, entriamo in un market della piazza. Acquistiamo panini, vari yogurt, una vaschetta di carotine e cipolle condite, frutta fresca (consigliato), e ci rechiamo di nuovo verso il Graben. Visitiamo due splendide chiese: la Peterskirche e la Michaelerkirche. Non abbiamo ancora fame e decidiamo di visitare Hofburg, decisione saggia, perché il freddo è più intenso e la pioggia è aumentata. Tra le varie modalità, noi scegliamo il “Sisi-ticket”, (Hofburg + Schonbrunn + Museo del mobile). Tre persone 49,90 euro. Hofburg è il palazzo imperiale degli Asburgo, di immenso valore storico e culturale, visitiamo il Museo delle argenterie e gli Appartamenti reali. Non mi soffermo a descrivere, dico solo che è tutto ben organizzato con percorsi obbligati e preziose audioguide comprese nel prezzo. Se volete informazioni su Hofburg, c’è il sito ufficiale. Vi anticipo che saprete moltissimo della vita della principessa Sissi. Finita l’indimenticabile visita, è ora di mangiare. Piove, allora troviamo un posticino coperto e appartato a Hofburg per consumare ciò che abbiamo acquistato tre ore prima con appena 15 euro. Un signore vestito da Mozart, che ci parla subito in italiano (ma perchè molti stranieri riconoscono subito che siamo italiani?) ci convince ad acquistare tre biglietti per il concerto serale, 60 euro. Continuiamo a passeggiare per i cortili del palazzo, intanto la pioggia è diminuita. Visitiamo altre chiese, la Augustinerkirsche, dove venivano celebrati i matrimoni imperiali, e la Kapuzinerkirche, per arrivare alla piazza Neuer Markt e sfociare in Karntnerstrasse, una via elegante, tanti e grandi negozi, molto affollata. Risaliamo verso il centro fino ad arrivare al cuore di Vienna, la Stephansplatz, dove sorge l’imponente Cattedrale di Santo Stefano, Stephansdom. Non entriamo subito, perché giriamo dietro il duomo e decidiamo di visitare la casa di Mozart, la Mozarthaus, nel piccolo vicolo Domgasse. Qui è vissuto Mozart per tre anni componendo Le nozze di Figaro. Non ci sono molti mobili, però l’audioguida ci spiega bene la vita del musicista, e stare nei luoghi dove è vissuto Mozart e affacciarsi dalle finestre dove lui stesso si affacciava, è comunque una cosa affascinante. Tariffa “family” per tre persone: 20 euro. Torniamo indietro e visitiamo la bella Cattedrale gotica, simbolo di Vienna. Torniamo sulla Karntnerstrasse, la stanchezza comincia a farsi sentire, e anche il freddo (4°), sono le 19 ed entriamo nel Burgerking e facciamo cena. Presto, perché alle 20 inizia il Concerto! Si tiene in un palazzo sulla Josefsplatz, vicino Hofburg. Grande puntualità! Quintetto che esegue musiche di Mozart e Strauss, con balletti. Musicisti giovani e bravi, abbiamo fatto bene. Veramente un bel finale di giornata, dopo tanti chilometri macinati rilassati ad ascoltare musica! Alle 21,30 il concerto finisce, e torniamo in hotel con la metropolitana. A differenza di Londra e Parigi, le metropolitane non hanno sbarre e quindi non c’è bisogno di tirare fuori il biglietto ogni volta: segno di gran senso civico!
MARTEDì 17 APRILE
Oggi la giornata è più calda (11°), c’è sole e nuvole, dedicata in gran parte al castello di Schonbrunn, la più celebre tra le residenze imperiali (www.schoenbrunn.at/it.html). Simile a Versailles, anche qui la visita è d’obbligo. Visitiamo 40 stanze, sempre con la bella audio guida in italiano, tutto ben organizzato e molto lussuoso, con cura dei particolari. Veramente una bella esperienza. Poi andiamo anche nel grandioso parco, meraviglioso con belle fontane, e arriviamo sulla collina dove emerge un bel porticato neoclassico, la Gloriette. Scendendo, per la gioia di mio figlio 12enne, entriamo nel Labirinto costituito da siepi (4 euro), e nel parco giochi. C’è anche uno zoo (15 euro), ma non lo visitiamo. Mangiamo un britzel, riprendiamo la metropolitana e visitiamo il Museo del Mobile, gran quantità di mobili appartenuti a Sissi, e altri regnanti, fino ad arrivare all’epoca Bauhaus, poi anni Cinquanta. Inoltre ci sono i mobili usati per il film sulla vita di Sissi. Devo dire che la regina Elisabetta (Sissi) qui a Vienna è considerata proprio un mito! Andiamo con la metropolitana a Karlsplatz, arriviamo al teatro Staatsoper, bell’edificio specialmente di notte. Mangiamo una Wienerschnitzel comprata in un chiosco. Buona! Bella anche la chiesa barocca Karlskirche, molto imponente, bellissima facciata! In Karlsplatz, osserviamo anche il Padiglione della ferrovia cittadina, di Otto Wagner, uno dei famosi simboli dello stile Jugendstil. Proseguiamo a piedi fino a Schwarzenbergplatz, con bella fontana e immancabili giardini con fiori freschi e colorati, per arrivare ai palazzi imperiali del Belvedere. Anche qui un bel parco e fontane che collegano i due edifici. Facciamo una piccola spesa al Billa, di fronte al Belvedere. Soliti panini, yogurt e frutta che consumiamo allo Stadtpark, un altro bellissimo giardino pubblico che raggiungiamo sempre a piedi. Qui sono presenti monumenti a famosi musicisti tra i quali Schubert e Strauss. Veramente grandi e belli i parchi e i giardini di Vienna! Siamo stanchi, prendiamo il tram n. 1 che costeggia il Ring e arriviamo al capolinea fino in periferia! Un occasione per riposarsi e osservare le zone non turistiche. Dopo 1 ora, il tram ci riporta in centro e passeggiamo di sera. Bella atmosfera, metropolitane pulite e sicure, e, a differenza di altre metropoli, non ci sono brutte persone.
MERCOLEDì 18 APRILE
Ultimo giorno a Vienna, bella giornata! Circa 15° e c’è il sole! Anche oggi abbondante colazione, facciamo le valige che lasciamo in reception. Se avessimo avuto un giorno in più, avremmo visitato i musei del Museumquartier e le case abitate da altri musicisti: Beethoven, Strauss, Schubert. Haydn. Invece, giornata dedicata al Prater, ma lo visitiamo in bicicletta! Noleggiamo tre bici presso il Pedal Power proprio di fronte al Prater. 28 euro per due ore, prezzo un po’ alto, ma le bici sono di alto livello. Grande parco lungo 5 Km, all’interno c’è il grandioso parco divertimento, con tantissime giostre e la due ruote panoramiche. Con le bici proseguiamo verso la stadio per poi girare verso il Danubio, finalmente! Le piste ciclabili sono messe molto bene, sono numerose, un altro fiore all’occhiello per questa vivibilissima città! Tra boschi, prati e laghetti decidiamo di tornare indietro ma facendo un altro percorso, attraversiamo il ponte sul fiume e scendiamo sull’Isola del Danubio, una striscia in mezzo al fiume. Piacevole sorpresa: prati, boschetti, alberi, bagni pubblici pulitissimi, parchi gioco per bimbi, aree picnic. Veramente bello, tanti percorsi in questa isola, al suono del canto degli uccellini e al profumo di alberi e siepi, con temperatura ideale e sole. Tutto perfetto! Torniamo al Prater, girando tra le giostre e scadute due ore, puntualissimi riconsegniamo le bici. Solita spesa al market per mangiare, in uno dei tanti parchi di Vienna. Abbiamo ancora un po’ di tempo, quindi torniamo in centro e per la terza volta contempliamo ancora la grandiosa Cattedrale e la sua piazza, poi il Graben, per arrivare a piedi fino alla piazza Am Hof, circondata da bei palazzi, poi piazza Freyung, anche questa bella, infine la chiesa Schottenkirche. Prendiamo i bagagli e con la metro arriviamo alla fermata Schwedenplatz perché alle 16.30 parte il catamarano che ci porta a Bratislava. Prima mangiamo un cartoccio di pasta al pomodoro acquistato da un chiosco della metro. Non c’è male! La compagnia di navigazione è la Twin City Liner e con 47 euro totali ci porta a Bratislava lungo il Danubio. E’ una bella esperienza navigare su questo mitico e lunghissimo fiume, osservare le casette di pescatori, i grandi ponti, la pale eoliche, i boschi, il rudere di un castello slovacco, barche piccole e grandi, e le navi da crociera. La nostra barca ha 120 comodi posti a sedere e coperti, corre fino a 70 Km/h, quindi in poco più di un’ora siamo già in Slovacchia. Da lontano sono ben visibili il castello della città e la torre del ponte, chiamata Ufo. Alle 17,45 attracchiamo e decidiamo di arrivare all’hotel a piedi, attraversando il centro con i nostri trolley. Dopo 15 minuti siamo all’hotel Petit, prezzo buono, posizione ottima, pulizia scarsa. Andiamo al Tesco, e facciamo acquisti per la colazione del mattino successivo, poi giro serale in centro. La città antica è molto piccola, si attraversa in 15 minuti di cammino, dalla torre di San Michele fino al Danubio. La prima cosa che notiamo è che ci sono tanti giovani del posto e anche turisti, molta allegria nei vari locali all’aperto, quindi ci sentiamo a nostro agio. Gli edifici del centro sono ben curati, molti in stile barocco, c’è pulizia, città proprio graziosa, da godere passeggiando anche per i vicoli e le stradine pittoresche.
GIOVEDI’ 19 APRILE
Ci rechiamo all’ufficio del Turismo, dove c’è una signora gentile che parla italiano che ci spiega alcune cose e ci dà una mappa turistica. Visitiamo la zona nuova sul Danubio con grandi centri commerciali, chiamata Eurovea. Poi con il tram andiamo verso il castello, dove c’è un’ottima visuale sulla città, sul fiume, e sui monti circostanti. Non entriamo nel castello e torniamo in città per visitare la famosa chiesa di Santa Elisabetta, famosa per il suo colore turchese, molto carina. Poi tornando in centro decidiamo finalmente di mangiare in un ristorante. Finora, come descritto, ci siamo arrangiati facendo la spesa nei market e nei chioschi. Devo dire che è molto conveniente, e poi si mangia più genuino. La curiosità di assaggiare cibo slovacco è tanta, siamo fortunati! Il ristorante si chiama Kràl Matej Pub, in Biela n. 5, una traversa del corso principale Michalska, bell’interno, c’è un giovane cameriere gentile e disponibile, i menù sono scritti anche in italiano. Ve lo consiglio proprio! Con soli 34 euro, mangiamo due misti slovacchi di carne, patate e insalata, e un gulash ungherese, tre buone birre 0,3. Eravamo scettici, ma poi il cibo slovacco ci ha conquistato: tutto buono! Andateci! Diamo 3 euro di mancia al cameriere, e ripartiamo. Il palazzo Primaziale, di un bellissimo colore rosa, il Teatro Nazionale, con una bella fontana di fronte, la Filarmonia. Poi abbiamo notato un gran numero di chiese. Non ricordo tutti i nomi, segnalo ovviamente il Duomo di San Martino, poi la chiesa dei Francescani, dei Gesuiti. E poi notiamo le famose statue di bronzo a grandezza naturale sparse per il centro: l’uomo che esce dal tombino, il fotografo, quello con il cappello in mano, e quello appoggiato sulla panchina della piazza del centro (Hlavne Namestie). Bella atmosfera in centro, si beve birra a fiumi a qualsiasi ora, i locali hanno quasi tutti i tavoli all’aperto e, nonostante il freddo serale, molti stanno fuori anche perchè abbiamo notato che sulle sedie ci sono delle coperte da mettersi sulle spalle. Ancora un ultimo giro per il centro e le sue viuzze e piazze, spesa al Billa e torniamo in hotel, dove è appena arrivata una simpatica famiglia italiana della Sardegna e scambiamo quattro chiacchiere. A proposito… cara famiglia, se leggete, fatevi vivi, fateci sapere come è andata lì a Vienna.
VENERDì 20 APRILE
Ultimo giorno di vacanza, abbiamo qualche ora ancora. Facciamo le valigie per bene, e visitiamo l’esterno del Palazzo del Presidente, chiamato Palazzo Grassalkovich, in stile barocco. Si trova proprio di fronte al nostro hotel. Belli i giardini sul retro aperti al pubblico, molto ben curati. Ma perché in Italia i parchi non ricevono le stesse cure? Sono le 11,30, prendiamo il tram che ci porta alla stazione principale di Bratislava (Hlavna Stanica). Poi tram n. 61 (unico biglietto 90 cent, 1 ora) verso l’aeroporto.
E’ stata proprio una vacanza perfetta! Ringraziamo il cielo! Spero che qualche turistapercaso possa ritenere utile questo diario e farne la sua guida personale. Fatemi sapere! Buon Viaggio a tutti e complimenti al sito. Ciao!