Vienna d’ottobre
Il giorno della partenza, siamo a Bergamo verso le 3 e mezzo, dopo ore di pianura padana molto trafficata; lasciamo l’auto in aeroporto, rispetto a Malpensa e Torino il park qui è molto a buon mercato. Pagheremo 40 €, che in 4 si ammortizzano senza problemi. Il volo parte in orario e come al solito arriva “in anticipo”, come dice lo speaker Ryanair…In realtà è l’operativo voli che è calibrato apposta per farli arrivare prima dell’orario previsto…Eheheh! Fuori dell’aeroporto c’è già pronto l’autobus Terravision; per 8 € in circa un’ora ci porta a Vienna, più precisamente alla stazione Erdberg della metro U3…Comodissimo per andare ovunque si voglia…Il biglietto si può preacquistare su internet, acquistare sull’aereo o anche direttamente a bordo, costa uguale. Vero che il treno da Bratislava a Vienna è meno costoso, ma la comodità di scendere dall’aereo e salire sul bus vale assolutamente la differenza di prezzo! Eppoi in Slovacchia non c’è l’euro, e quindi ci sarebbe anche il problema di avere moneta per i biglietti… Alla metro Erdberg facciamo un biglietto singolo, da domani faremo un giornaliero. Scendiamo a Rennweg e cerchiamo l’indirizzo dell’appartamento. Dato che l’ufficio a quest’ora è chiuso, la chiave è in una cassetta ad apertura elettronica, di cui via mail abbiamo ricevuto la password…Comodissima! Saliamo, l’appartamento è al terzo piano senza ascensore e le scale avrebbero bisogno di un bel restauro, ma si vede che la casa è antica. L’appartamento invece è nuovissimo, enorme e ben attrezzato di tutto (TV satellitare…Che non accenderemo mai… attrezzatura di cucina, riscaldamento autonomo, ecc). Lasciati in bagagli, scendiamo alla ricerca di qualcosa da mangiare: sono le 9 e mezza, per gli orari di Vienna è come voler mangiare alle 2 di notte! Per fortuna la globalizzazione ha provvisto la città di un congruo numero di chioschi di kebab, e proprio sotto casa ci abbuffiamo a modici prezzi prima di crollare esausti a letto, coperti dal classico piumino. Venerdi mattina. Il cielo è coperto, ma non pare voglia piovere. Facciamo la spesa al Billa, in modo da far colazione a casa, e passiamo allo studio immobiliare a pagare l’affitto, poi siamo pronti per affrontare la città! Acquistiamo al distributore automatico (multilingue, anche in italiano) due biglietti “8-tage karte”. Sono biglietti giornalieri multipli che possono essere usati come si vuole: 8 gg x 1 persona, 4 gg x 2 persone, ecc.. Essendo in 4, con due carnet siamo a posto fino a fine vacanza. Forse sarebbe stata conveniente anche la Vienna card, ma in realtà dura solo 72 h e avremmo dovuto integrarla con un altro giornaliero, e il prezzo finale sarebbe stato lo stesso.
Andiamo in centro, fermata Stephanplatz, e ovviamente la cattedrale è la nostra prima tappa. Saliamo anche con l’ascensore sulla torre per vedere il panorama; l’altra torre, più alta, è avvolta dalle impalcature dei restauri. Girovaghiamo a zonzo per vie e cortili, seguendo i suggerimenti (ottimi) della guida “Vienna” della Citymap…Passiamo davanti alla casa di Mozart, visitiamo alcune chiese e godiamo di diversi scorci caratteristici per stradine che davvero hanno poco della moderna capitale europea.. Sarà che di auto ne circolano poche, di carrozze a cavalli ce n’è tantissime…Ma sembra davvero di essere in un’altra epoca! A metà pomeriggio crolliamo esausti sul tram n°2, che compie un percorso circolare lungo il Ring. Ne approfittiamo per scaldarci un po’ e riposare i piedi distrutti. In centro, le linee dei mezzi pubblici sono solo tranviarie, in modo da abbattere l’inquinamento. Gli autobus sono in servizio solo nelle aree periferiche: partono dai capolinea dei tram conservando lo stesso numero (o lettera). Quanto alla metro, ce ne sono ben 5 linee, efficientissime, e poi ci sono anche i treni regionali del Passante ferroviario, che fanno molte fermate cittadine. Infine, le biciclette a noleggio sono disponibili liberamente qui e là in città, la prima ora gratis e poi un euro l’ora. Va da sé che ci sono le piste ciclabili… e infatti i viennesi vanno tutti in bici, o in tram. Verso sera rientriamo a casa per una bella doccia e un riposino, siamo davvero esausti! Per cena ritorniamo verso il centro, e ceniamo (bene) in una gasthaus vicino all’Opera…Ovviamente assaggiamo la Frittatensuppe e la Wiener Schnitzel! E’ sabato. Il cielo ha un po’ di nuvole che corrono, ma non sembrano minacciose. Con una sola fermata di tram, siamo davanti al cancello del Belvedere, che è davvero dietro casa. Sono le nove e mezza, il castello apre alle 10 e ne approfittiamo per veder i giardini. Il complesso è molto bello davvero, anche se purtroppo a qs stagione le fioriture sono scarsine, e la famosa fontana del Belvedere è asciutta causa manutenzione. Tra l’altro le nuvole si sono fatte nerissime, e inizia a piovigginare…Per fortuna il Belvedere apre! Visitiamo gli interni, la pinacoteca accoglie il famoso Bacio di Klimt. Nel belvedere inferiore visitiamo anche una bella mostra temporanea su van Gogh e Cezanne…E nel frattempo torna il sole! Perfetto! Riprendiamo il tram e andiamo al Prater, dove saliamo sulla ruota per le foto di rito… Luca ci aspetta in basso, gli è bastata la torre della cattedrale di ieri (soprattutto la passerella metallica a sbalzo sul nulla!). Il cielo ora è terso, infatti fa un freddo micidiale…Il panorama dall’alto è bellissimo, merita davvero. Ritorniamo verso il centro e cerchiamo di prenotare un posto per cena, vista che è sabato. Infatti nei primi tre ci dicono che sono al completo…Poi troviamo posto, purché tardi, dopo le 7 e mezza…TARDI DOPO LE 7 E MEZZA??? Ahahhahah certo che veniamo tardi, non c’è problema! Facciamo ancora due passi, visitando il bellissimo mercato di Neuschmarkt, poi solito rientro a casa per doccia & riposino, e dopo LE OTTO e mezza, andiamo a cena.
Domenica mattina il gruppo si scinde: io e Luca abbiamo i biglietti per andare a vedere lo spettacolo di alta scuola equestre al maneggio dell’Hofburg, Ale e Bruno vanno a vedere il Danubio (che stranamente non corre in città, ma un po’ fuori, vicino al quartiere direzionale dell’ONU). Lo spettacolo di alta scuola equestre è un grande classico viennese, e gli appassionati non dovrebbero perderselo, ne vale davvero la pena! I biglietti vanno acquistati online (www.Srs.At, in tedesco e inglese) alcuni mesi prima, perché sono molto richiesti e gli spettacoli non sono frequenti; è possibile farseli spedire a casa, oppure ritirarli un’ora prima dello spettacolo alla biglietteria del Museo dei Lipizzani. Si può entrare nel maneggio mezz’ora prima dello spettacolo, ed è meglio non arrivare proprio all’ultimo perché i posti in piedi (che sono quelli più a buon mercato, 22€ a testa) non sono assegnati, ma ci si mette dove si vuole. Lo spettacolo dura un’ora e mezza: si esibiscono prima i cavalli giovani, con classiche figure di maneggio, e poi i cavalli più esperti, sia montati che condotti da terra, in figure sempre più complesse e spettacoli, su accompagnamento di musica classica. Fantastici! Riunito il gruppo, ci attende il Kunsthistorische Museum. Per evitare l’overdose, saltiamo la sezione di arte antica e visitiamo solo (solo??) la pinacoteca, con i famosissimi Brueghel e tanti altri nomi stranoti dell’arte europea, fiamminga e italiana in particolare. Per fortuna la gente si diluisce molto tra le tante sale, e anche se è domenica pomeriggio la visita è godibilissima.
Usciti dal Kunst, andiamo a curiosare nel quartiere dei musei (Museum Quarter) dove però non visitiamo le esposizioni di arte contemporanea. Prendiamo invece il tram, e torniamo in zona Prater per vedere la famosa casa popolare di Hunterwasser, un originale architetto del 900 che in Austria ha lasciato molte sue creazioni, fonte di polemiche e discussioni, ma a nostro parere bellissime! Visitiamo anche la vicina Kunst Haus, nel medesimo stile, poi torniamo in centro e facciamo due passi nel quartiere alle spalle del municipio, dove alcune belle vie con palazzotti piccolo-borghesi del 700 e dell’800. Dopo un riposino a casa, decidiamo di cenare nei pressi del Belvedere, in Rennweg, dove abbiamo visto una gasthaus che ci ispira. Ottima scelta!! È in realtà un birrificio ospitato in un ex-convento, le sale sotterranee sono ospitate nelle vecchie cantine e…Si mangia benissimo! Il tagliere di costolette di maiale poteva sfamare un esercito! Oggi è l’ultimo giorno a Vienna, lunedì. Riconsegniamo le chiavi dell’appartamento, e poi con i bagagli al seguito prendiamo la metro. Ci manca una perla viennese: Schönbrunn!! L’alternativa era prendere il battello e andare mezza giornata a Bratislava, ma l’idea di doversi spupazzare i bagagli, con la complicazione di dover cambiare qualche soldo…E Bratislava in fondo l’abbiamo già vista…Meglio Schönbrunn!! Lasciamo i bagagli (gratis) al guardaroba, e prendiamo il ticket “grand tour” che permette la visita di 40 stanze, più l’audioguida compresa nel prezzo. Il castello è davvero sontuoso, sebbene esternamente sia un po’ anonimo (molto più sfarzoso e appariscente il Belvedere, anche se le dimensioni sono diverse), e poi i giardini sono grandiosi! Finita la visita, saliamo fino alla Gloriette, e poi andiamo a vedere ancora la serra delle palme. Un complesso davvero bellissimo, e splendidamente conservato. Ma è l’ora di tornare alla metro, alle 3 e 15 parte il ns bus Terrravision per Bratislava…E stavolta non è buio, e possiamo vedere la bella zona vinicola che il bus attraversa, verso la frontiera…Anzi no, la vedo solo io … I tre moschettieri appena seduti già ronfano! Monica, Luca, Ale e Brù