Vienna 3

Decidiamo di partire per vienna per il classico ponte dell'immacolata solo all'ultimo momento, ma siamo fortunati: troviamo gli ultimi due posti sull'aereo e per giunta da Linate! Inoltre il piano voli è di lusso perchè ci concede 3 giorni pieni di visita della città. Partiamo il sabato alle 6.45 e rientriamo il lunedì alle 20.20. Acquistiamo...
Scritto da: Ilaria Piazza
vienna 3
Partenza il: 06/12/2003
Ritorno il: 08/12/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Decidiamo di partire per vienna per il classico ponte dell’immacolata solo all’ultimo momento, ma siamo fortunati: troviamo gli ultimi due posti sull’aereo e per giunta da Linate! Inoltre il piano voli è di lusso perchè ci concede 3 giorni pieni di visita della città. Partiamo il sabato alle 6.45 e rientriamo il lunedì alle 20.20.

Acquistiamo un pacchetto volo+soggiorno 2nt in hotel 4stelle a 430euro (comprese tasse e balle varie). L’hotel per la cronaca è l’NH Belvedere (che si trova guardacaso al belvedere) classico hotel internazionale con solo brekfast incluso. Le camere hanno tutti i confort e, soprattutto poichè fuori fa un freddo da panico, (di sera anche -10) è bello calduccio con docce bollenti…Così se rientri per farti la doccia ci vuole un’opera di convincimento colossale per farti uscire di nuovo! Comunque l’importante è l’itinerario, giusto? sabato 6/12/2003 Dopo 1 ora circa di volo siamo all’aereoporto di Vienna dal nome impronunciabile (come la maggior parte degli altri luoghi). Siamo il primo arrivo della giornata e l’aereoporto è deserto. Le indicazioni non sono un gran che e l’ufficio informazioni citato sulla guida è chiuso…Incominciamo bene. Per arrivare in città ci sono 2 strade o la S-BHAN (praticamente un treno/metro) n. 7 o un bus che vi porteranno esattamente nello stesso punto Wien Mitte…Solo che il treno costa meno 3Euro cad. In realtà il biglietto sarebbe compreso nella Vienna Card (72 ore di mezzi e musei a 16 euro circa) ma nemmeno un cane alle 8 te la vendeva in aereoporto.

Quindi per trovare i binari ci abbiamo messo un quarto d’ora, per fare i biglietti abbiamo dovuto usare il distributore automatico e per capire quale fosse la direzione giusta del treno tirare una monetina. Gli austriaci non è che ti aiutino molto…

Saliti sul treno chiaramente ci ha beccati il controllore xchè ovviamente il biglietto era sbagliato. Inutile spiegare che schiacciando su n. 2 viaggiatori sono usciti due biglietti da 1.5 euro cad e quindi eravamo in buona fede…Dopo una serie di nain nain nain ho capito che alla gestapo potevo solo dare altri 3 euro per farla tacere! Inoltre l’amico controllore è stato il primo fra molti autoctoni a farmi intendere dall’espressione del viso: “eccoli lì i soliti cari vecchia amici italiani!”.

Scendiamo alla settima fermata Renweg e in 5 secondi di strada siamo all’hotel dove la hostess carinissima mi trova le tanto desiderate Vienna Card. Per capire quanto possa essere grande la città decidiamo di arrivare in centro a piedi e ci impieghiamo 20 minuti circa (quindi Vienna è in realtà piccola e compatta ed i monumenti che sulla guida possono apparire lontani sono praticamente attaccati, fai prima a piedi che con il metro).

Visitiamo lo Stephensdome (storpierò tutti i nomi, non fateci caso!) interessante cattedrale gotica. L’interno è però stra affollato da orde di turisti in gruppo modello gite dell’INPS e squillano un po’ troppi cellulari al cui trillo corrisponde una bella risposta in romanesco modello “AO’ ndo stai?” quindi cerchiamo un po’ di trnquillità salendo con un ascensore microscopico sul campanile (il prezzo della salita è salatoeuro cad) per veedere l’antica campana Pummarin (o simile). In realtà la campana è una campana come tutte…Molto più gratificante è la vista delle guglie e del tetto in maioliche della cattedrale.

Vorremmo visitare anche le catacombe, ma con la nostra solita capacità di orientamento non le troviamo! Fuori dal duomo ci soffermiamo ad osservare il riflesso dello stesso nelle vetrate della haus haus e poi cerchiamo di raggiungere tutti i punti di interesse indicati nelle vicinanze: viuzze e cortiletti vari, hoer markt, figarohouse, pestoule ecc…(guardate una guida e vi dirà lo stesso). In realtà oggi dedicherei molto meno tempo alle località segnate (spesso inutili come la figaroshouse) e dedicherei più tempo alle altre zone della città.

L’orologio dell’hoer markt è simpatico, non bello. Molto divertente è invece il fatto che a mezzogiorno per vedere tutti gli omini dell’orologio sfilare la gente si piazza con ore di anticipo in mezzo alla strada, ti mena se ti metti davanti perchè deve fare il filmino, e non gliene frega un accidente se sta bloccando il traffico di tutto il centro e carrozze ed autobus strombazzano per passare…Vabbè i soliti itaLIANI!.

All’ora di pranzo attacca a piovere e nevischiare, quindi ci buttiamo nel primo locale che troviamo. Nulla di tipico qualcosa tipo pizza biz in cui la pizza ha un aspetto disastroso, ma poichè fanno solo cucina italiana ci lasciamo convincere da una carbonara collosa ma saporita. Si spende mediamente, ma scopriamo felicemente che in austria la birra te la tirano dietro (a 2euro la media…(x chi vive a milano praticamente è in saldo!).

Nel pomeriggio visitimao il quartiere dell’hoffburg: stanze imperiali e museo delle ceramiche. Anche se in molti ritengono si tratti di un posto un po’ finto a noi è piaciuto (finta invece è a mio parere l’immagine che si vuol dare di sta benedetta Sissi. Una specie di anoressica di epoca romantica che ha anticipato di un paio di secoli la moda del fitness facendosi fare la palestra in casa! Descritta come alta 1.70 con 45 di vita …La vedi ritratta nei quadri e sempra paffuta e in carne. Vabbè in ogni caso ha fatto la belle vita…Il povero imperatore lavorava invece come uno stacanovista e la moglie proprio non se lo filava…Povero ceccobeppe!) Nelle vicinanze c’è anche il maneggio (chiamatelo come vi pare) o lager del cavalli lapizziani. Lo spettacolo costa uno sproposito ed è strafinto…Considerata la critica non ci siamo andati.

Osserviamo nei giardini la statua di mozart e ci dirigiamo verso la zona del municipio dove facciamo un salto ai mercatini natalizi per acquistare dolci e scaldarci con Punsch (no, stavolta non ho sbagliato si scrive così!) una specie di vin brulè dolce che ti scalda ben benino. Il municipo o rathaus è un edificio affascinante, soprattutto illuminato per il natale è fronteggiato da un immenso abete decorato.

Prima di cena percorriamo il ring sul tram 1-2 dal quale si scorgono i più bei monumenti e si sta pure al caldo.

Acena ci buttiamo ancora a caso, questa volta nel locale + vicino all’hotel vicino all’ingrasso del belvedere in renweg 3: è una birreria/ristorante con la classica tedescona con sandali (giuro non scherzo) come cameriera. La birra la fanno in loco (produzione propria) è IL POSTO è VERAMENTE CARINO (ci sono anche le macchine per fare la birra in mezzo al salone) ed è pieno di gente del posto, quindi deve essere buono. La tedescona ci piazza in mano un bel menù solo in tedesco…Dopo mezz’ora di dubbi mi guarda con aria di copmassione e tira fuori una bella lista in italiano! Prendiamo due piatti unici a base di carne crauti, salsicce, polpette di pane e gnocchetti più chiaramente la bevanda del posto. Col caffè e la mancia alla tedescona meno di 15 euro a testa! (incredibile!) La sera dopo ci torneremo per assaggiare la tipica pietenza del locale: garretto del maiale (ovvero una zampa intera della povera bestiola al barbecue, circa due chili di roba di cui non ne puoi mangiare più di due etti a testa senno’ scoppi…Ma divertente come esperienza. E poi chiaremente non costa quasi niente!).

Domenica 7 In metro ci rechiamo allo schonbrun ,visita del castello con audioguida inclusa e dei giardini. Molto bello. Peccato che il labirinto dei giardini sia chiuso in inverno! Sempre in metro andiamo a vedere l’architettura art nouveau hunderwasserhous, da lì al prater per un giro sulla ruota e poi alla torre girevole del danubio dalla quale si ammira finalmente il fiume e la città (al tamonto la vista è fantastica). Qui le località sono un po’ distanti l’una dall’altra ed arriviamo a sera.

lunedi’ 8 l’ultimo giorno lo dedichiamo all’ultimo giro lungo il ring e quindi all’opera e alla palazzina della secessione (carine) al parlamento (bello) e alla chiesa votivkirche (suggestiva). Poi ci dirigiamo verso il belvedere: visitiamo il giardino con le sfingi ed il museo del belvedere dove si possono ammirare le opere di gustav Klimt ed un van gogh oltre ad altri artisti minori. La visita con audioguida ha un costo di 5euro. (altri musei interessanti sarebbero stati il naturalistic museum ed il kurnistorichen museum, ma non abbiamo avuto tempo).

Ultima tappa prima dell’aereoporto Karlsplatz con la chiesa barocca di karlskirke di fronte alla quale hanno allestito un presepe vivente con tanto di cammelli e pecore: carinissimo! Prima di partire un salto all’hotel sacher per assaggiare la celebre torta: un mattone tremendo…Nemmeno i più golosi ce la farebbero a finirla, e poi a prezzo di salasso: una fetta 9e.

conclusioni: come tutti i luoghi solo visitandoli si possono conoscere davvero. Comunque vienna è una città piacevole, bella e ricca di storia e di spunti interessanti.

Chi ama lo shopping sarà deluso: non c’é nulla di bello o caratteristico da comprare a parte cazzatine souvenir a prezzi da ladro! andateci per l’atmofera da favola imperiale.

ciao ilaria



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