Viaje a mi Argentina

Arrivo a Ezeiza alle 22, ora locale, di giovedì 8 gennaio 2004. Il volo Iberia proveniente da Madrid ha ben 12 ore di ritardo. Sono, come ben immaginerete, stravolta. Ma, FELICE di rivedere mia zia e mia cugina che sono all'aereoporto ad aspettarmi. Immediatamente, ci dirigiamo verso OLIVOS, il bel quartiere residenziale dove vivono a nord di...
Scritto da: Anna Lamborizio 1
viaje a  mi argentina
Partenza il: 08/01/2004
Ritorno il: 08/02/2004
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
Arrivo a Ezeiza alle 22, ora locale, di giovedì 8 gennaio 2004. Il volo Iberia proveniente da Madrid ha ben 12 ore di ritardo. Sono, come ben immaginerete, stravolta. Ma, FELICE di rivedere mia zia e mia cugina che sono all’aereoporto ad aspettarmi.

Immediatamente, ci dirigiamo verso OLIVOS, il bel quartiere residenziale dove vivono a nord di Buenos Aires. Già in aereoporto avevo cambiato qualche Euro a 3,20 pesos. Il cambio non era tra i più favorevoli, di fatto, 15 giorni dopo presso il BBV ha cambiato a 3,60.

L’aereoporto di Ezeiza è malconcio e se volete il carrello per i bagagli dovete pagare 0,50 Euro. E soprattutto, ricordate che dovrete pagare la tassa di soggiorno al vostro ritorno: 53 pesos oppure 18 dollari. Una nota, a mio parere, sgradevole dell’Argentina. Ma, in compenso c’è ne sono molte gradevoli …

Il giorno seguente alle 8 sono già sveglia. Il jet-lag mi impedisce di dormire. Per ricaricarmi faccio subito colazione,e quindi non esito a tuffarmi nel Dulce de leche, una crema di latte spalmabile che tanto ricorda il “dolce di cioccolata” italiano. Per continuare con il dulce de batata e con il mio favorito il dulce de membrillo, sono delle prelibatezze che vi auguro di assaporare. Mia zia mi offre il MATE, tipica bevanda del Nord argentino, garbatamente rifiuto, non tollero il suo gusto amarognolo. Il MATE è la bevanda nazionale, viene bevuto in ogni momento del giorno e non è insolito vedere gente che lo consuma per strada, nei parchi o sulla spiaggia.

Di Buenos Aires dove sono già stata tanti anni fa conservo molti ricordi :uno dei posti che più mi era piaciuto era il TIGRE. Voglio assolutamente rivederlo e così è il giorno successivo. La strada tra Olivos e il Tigre è amena. Si passa tra ampi viali alberati costeggiati da case che sembrano uscite da racconti di fiabe nordiche. Il Tigre si trova alla confluenza del Rio Lujan con il rio Tigre e offre una natura rigogliosa e spettacolare.E’ un luogo ideale per andare in barca. C’è una fiera dell’artigianato importante dove si vendono in particolare oggetti di vimini.

La domenica, dopo aver mangiato un abbondante ASADO, come è tradizione in ogni famiglia argentina che si rispetti, mia cugina vuole assolutamente portarmi a Puerto Madero. Devo ammettere con ragione. Infatti, il porto ha cambiato fisionomia; negli ultimi anni, i vecchi edifici sono stati rimpiazzati da nuovi grattaceli, le banchine sono state ricostruite e il famoso architetto spagnolo SANTIAGO de CALATRAVA ha costruito un ponte chiamato PUENTE DE LA MUJER.

Di fronte al Puente de la Mujer si trova il parque Colon con il monumento a CRISTOFORO COLOMBO. La foto è d’obbligo per l’italiano più famoso al mondo. Il porto è gremito di locali, ristoranti, bar e quant’altro che rendono la visita molto piacevole.

Il giorno dopo, lunedì, mi reco in centro per rivedere Plaza de Mayo e subito mi viene da ricordare le Madri dei DESAPARECIDOS che qui hanno manifestato per ritrovare i loro cari. Povere donne, penso, non hanno neanche una lapide su cui piangere…

E poi, la Casa Rosada, la Cattedrale, l’Avenida 9 de Julio , la strada più larga del mondo, per arrivare fino al Teatro Colon. Per gli spostamenti, quando ero sola, mi muovevo in remise. Sono economici, considerando il nostro cambio, e sono sicuri. Anche se a dire il vero con le normali precauzioni l’Argentina non è un posto pericoloso. Il martedì, mia cugina mi propone di andare a visitare uno SHOPPING CENTER vicino a casa. –UNICENTER MARTINEZ — E’ qui, con somma gioia, mi rendo conto di quanto sia forte il nostro Euro. Con poco, posso comprare scarpe di marca e abbigliamento tanto più che siamo in pieni saldi. E sì, per loro, il nostro gennaio è piena estate, già tutti sono in vacanza, e i negozi svendono.

Piena estate. Il giovedì si parte per Mar del Plata. Alle 14:30 usciamo di casa e alla 18:15 siamo già arrivati a destinazione. Come diceva Ivano Fossati in “Italiani d’Argentina” … Noi che guidiamo macchine italiane …

In estate, Mar del Plata è un “Manicomio” per il mio modo d’essere. Tuttavia, le passeggiate mattutine sulla spiaggia infinita con a lato l’oceano e sulla testa un cielo limpido e terso le auguro a tutti. Sono un toccasana per il corpo e per lo spirito. Di Mar del Plata, ricordo soprattutto il centro con una peatonal affollata da locali, bar , ristoranti. Lì, in estate troverete VITA a qualsiasi ora del giorno. Le ” cuginette” mi dicono che la discoteca più TREND del momento si chiama KU e il mercoledì si entra gratis. Poco distante dalla peatonal, ogni giorno a partire dalle sei di sera c’è una FERIA DE los ARTESANOS. Merita una visita. Trovere souvenirs non banali per pochi pesos.

Ancora, la Catedral de San Pedro in stile neogotico e se volete passeggiare potete andare a piedi fino a Villa Normandy, proseguire per la Chiesa Stella Maris e per Torre Tanque. Da qui goderete di uno splendido panorama sull’oceano.

Anche la Gruta de Lourdes merita una visita,l’ingresso è, anche qui, gratuito. Mentre, pagando un biglietto di soli 2 pesos, potete visitare il Centro Cultural Villa Victoria. Si tratta di una splendida villa con un apprezabile parco di proprietà di Victoria Ocampo, fondatrice della rivista Sur , donna di grande cultura che ospitava presso di sè personalità come Borges, Stravinsky, Tagore.

Non potete, poi, non andarvene da Mardel, come affettuosamente viene chiamata dagli argentini, senza aver provato gli ALFAJORES.Sono dei deliziosi dolcetti di cioccolata e dulce de leche. E una visista alla Avenida del Pullover, ossia l’Avenida J. B. Justo, è d’obbligo. Qui, per km. E km. (non scherzo!) troverete negozi che vendono maglie,maglioni, giacche, sciarpe e affini a prezzi sbalorditivi … Con 6 Euro ho comprato una sciarpa di lana e cashmere con 13 Euro una felpa aperta sul davanti e via dicendo.

Il tempo passava veloce. E,ora mi toccava andare a rivedere altri parenti che vivono nelle cuore delle PAMPAS. Decido di viaggiare in autobus da Mardel a Azul, questo il nome della cittadina dove un secolo fa i miei avi si stabilirono.

L’autobus El Rapido, forse la migliore compagnia argentina, con aria condizionata è comodo per quanto arrivi con un’ora di ritardo sul previsto. Tuttavia, sono cosi distratta e impressionata dal paesaggio che non mi accorgo del tempo che passa. Le Pampas sono infinite. C’è solo terra con campi di girasole in quel momento al massimo della fioritura, animali al pascolo e un cielo così azzurro che sembra irragiungibile. Il paesaggio mi sembra un po’ la Pianura Padana. Forse, i miei familiari decisero di fermarsi lì perchè era un panorama simile a quello di casa …

A Azul, mi fermo solo due giorni. E’ una piccola città, ma ha un TEatro che è una bomboniera. Si chiama TEATRO ESPANOL, si trova nella piazza principale chiamata SAN MARTIN, è davanti al Municipio ed è vicino alla Cattedrale . Nella stessa Piazza vi è anche il GRAN HOTEL, potete pernottare per poco e vi assicuro che vi troverete benissimo.

Ritorno ancora a Mardel per qualche giorno di riposo e di spiaggia. E di grandi mangiate di Asado che mi sono offerte dai miei familiari e dalla mia cara amica Cristina.

E’ già lunedì 2 febbraio. Manca poco al mio ritorno. Che disdetta! Si ritorna a Buenos Aires… Il martedì è tutto dedicato alla Shopping con la scusa di portare dei regali a casa … Il mercoledì vado a visitare il Museo Nazionale delle Belle Arti. L’ingresso è gratuito. Si possono vedere pregievoli opere dei maggiori pittori internazionali ma il fiore all’occhielo è costituito dalle numerose e imponenti sculture dell’artista francese Rodin. Di fronte all’uscita posteriore del museo si trova la Facoltà di Diritto che è ospitata in un imponente palazzo di stile neoclassico. E’ li c’è pure il ristorante -caffé Modena dove potrete sostare.Dimenticavo di dire che il Museo si trova nel grande polmone verde di Buenos Aires il bellissimo parco di Palermo.

Il giovedì mi rivedo con Cristina. Visitiamo la Recoleta, forse, il quartiere più elegante della città. Sono impressionata dai tanti locali … E ancor più dalla visita al cimitero. E’ un luogo incredibile! Veramente, gli argentini hanno il culto della salma.Le salme ricoperte da lenzuoli bianchi, detti mortajas, sono accatastate su ripiani posti all’interno delle cappelle.Qui, si trovano le tombe di tutti gli uomini più illustri che sono dei capolavori dell’arte funeraria. Visitiamo ancora la chiesa di Nostra Signora di Lujan e le bancarelle di artigianato ospitate nel parco adiacente. Il pomeriggio vola e deve dire arrivederci a Cristina .

Il venerdì, decido per una tappa inusuale: il giardino Giapponese. Si trova nei pressi di Plaza Italia, l’ingresso costa 3 pesos. Costruito nel 1967, ricrea un’ambientazione giapponese fatta di alberi, acqua,fiori, pietre e animali. E’ molto suggestivo e offre una pace assoluta.

E’ arrivato il giorno della partenza. Con grande tristezza devo salutare la mia zia preferita, le mie cugine, i miei parenti e tutti i loro amici che mi hanno accolto con tanto affetto.

Volveré, no hay dudas, y ojalá sea muy pronto …



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