Viaggio verso Nord Kapp
7/08/99 La Spezia – Amburgo, Via Basilea
Siamo partiti alle quattro del mattino con un pulmino a nove posti noleggiato, un Fiat Ducato 2800 TD molto comodo e spazioso. Alle sei del pomeriggio avevamo fatto circa 1400 Km, attraversato la Svizzera, gran parte della Germania e abbiamo deciso di fermarci, una cinquantina di chilometri dopo Amburgo...
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7/08/99 La Spezia – Amburgo, Via Basilea Siamo partiti alle quattro del mattino con un pulmino a nove posti noleggiato, un Fiat Ducato 2800 TD molto comodo e spazioso. Alle sei del pomeriggio avevamo fatto circa 1400 Km, attraversato la Svizzera, gran parte della Germania e abbiamo deciso di fermarci, una cinquantina di chilometri dopo Amburgo in una città tedesca molto carina “Bad Oldesloe”. Abbiamo trovato subito le camere all Hotel Biggerr’s Gasthof, un albergo in stile. Dopo aver posato le valigie, siamo usciti e girando per le vie del centro, abbiamo trovato un locale caratteristico, con menù esclusivamente in tedesco. Al mattino dopo una ricca colazione in albergo, in pratica un pranzo, abbiamo preso posto sul pulmino e siamo partiti per la Danimarca. 8/08/99 Siamo partiti da Bad Oldesloe diretti a Puttgarden dove abbiamo preso il traghetto. L’imbarco sul traghetto non aveva niente a che fare con quelli a cui siamo abituati in Italia, dopo aver superato un casello di tipo autostradale, ci siamo trovati all’interno della nave. La traversata è durata circa un’ora. Abbiamo attraversato la Danimarca sino a Helsingborg dove abbiamo preso il traghetto per Helsingor (20 minuti) e alle diciotto circa eravamo a Stoccolma. Non è stato molto facile trovare un Hotel, ma con l’aiuto di una signora molto gentile siamo arrivati all Hotel Odeon. Un Hotel, situato al centro di Stoccolma, ottimo sia per le camere che per la colazione. Alle sette siamo usciti per visitare Gamla Stan, la città vecchia, la parte medioevale di Stoccolma. Ci siamo fermati per cenare in un pub con i tavoli all’aperto (ma riscaldati) sulla via principale e poi abbiamo passeggiato nelle vie molto affollate del centro storico, tra giocolieri, pittori, mimi e improvvisati musicisti. 09/08/99 Dopo la colazione all’Hotel Odeon abbiamo cercato un parcheggio per il pulmino e abbiamo girato a piedi per il centro e siamo arrivati sino al Palazzo Reale, dove abbiamo visto il cambio della guardia. Visto il tempo piuttosto umido (pioveva a dirotto) abbiamo deciso di visitare la città in battello. Stoccolma è definita “la regina del lago Malaren” perché sorge nel punto di congiunzione tra il lago e il mar Baltico e sorge su isole e penisole che si protendono verso il mare. La visita in battello, superate le chiuse, ci ha permesso nonostante la pioggia di vedere tutta la città. Dopo circa due ore in battello, poiché le condizioni meteorologiche erano invariate (continuava a piovere a più non posso) abbiamo deciso di prendere il Sightseeing, il pullman con la guida, che fa il giro della città per i turisti. Alle diciassette ci siamo avviati verso l’imbarco traghetti e abbiamo cenato al porto, al Ristorante Zum Franziskaner. Il locale era molto curato, ricco d’atmosfera e abbiamo mangiato cocktail di gamberetti e cotolette con vari contorni e patate al forno. Poi ci siamo imbarcati sul traghetto per Turku. La nave era nuova e le cabine erano sui ponti alti, confortevoli e tutte con il bagno. Dopo un giro al Duty free, e alla sala giochi, ci siamo ritrovati nel salone di poppa della nave dove siamo rimasti ad ammirare lo spettacolo del traghetto che navigava nel mare d’isole che compongono l’arcipelago di Stoccolma. Il traghetto ha impiegato sette ore per uscire dall’arcipelago e dopo due ore di navigazione in mare aperto ha ripreso di nuovo a camminare nei canali navigabili dell’arcipelago di Turku. 10/08/99 Sbarcati a TurKu ci siamo diretti a Helsinki e dopo due o tre giri intorno al monumento di Sibelius (la cartina stradale era un po’ vecchiotta) ci siamo trovati nella via più importante e parcheggiato il pulmino e abbiamo visitato i giardini, la piazza del senato, il duomo, la sede del governo, la cattedrale e il porto. Molto bella la piazza del senato, in stile neoclassico creato all’inizio del XIX secolo dopo che l’antico centro edificato in legno è andato completamente distrutto. La maggior parte delle costruzioni di Helsinki sono tuttavia moderne, disegnate da Alvaar Aalto. Dopo una breve sosta nel paesino di Porvoo con le sue tipiche casette di legno, i magazzini rossi in legno che fiancheggiano il fiume e il suo duomo in pietra, ci siamo diretti verso la zona dei laghi. Nonostante il tempo (continua a piovere) abbiamo deciso di fare un picnic e ci siamo fermati in una delle aree di sosta (In Finlandia ce ne sono tantissime lungo le strade) e abbiamo cucinato uno spaghetto. La zona dove ci siamo fermati era molto vicina al canale navigabile che mette in comunicazione il Lago Saima con il mare e così ci siamo fermati a vedere navi anche di grosse dimensioni che transitavano nel canale superiore, l’apertura delle chiude che gli permetteva si superare un dislivello di decine di metri e l’arrivo nel canale inferiore. Ormai era piuttosto tardi e abbiamo deciso di fermarci nei pressi di Lappeenranta, dove abbiamo trovato un albergo vicino al lago, l’Hotel Joutsenranta, situato proprio in riva al lago e dopo aver cambiato due o tre camere ci siamo sistemati e abbiamo deciso di arrivare sono a Imatra per cenare. Al Buttenhoff di Imatra, un localino molto particolare un ragazzo veramente gentile che ci ha aiutato a scegliere e abbiamo potuto assaggiare i piatti locali, la renna (Poronkaristys) e il salmone (Lohi) cucinati e serviti in modo spettacolare. 11/08/99 Dopo la colazione in Hotel, siamo partiti e abbiamo attraversato la zona dei laghi sino a Savonlinma dove ci siamo fermati per ammirare il castello medioevale e da lì per le strade meno frequentate abbiamo attraversato tutta la zona. La strada correva tra i laghi e in alcuni punti si interrompeva e per proseguire era necessario utilizzare le chiatte (gratuite) e piuttosto frequenti per fortuna. Lungo la strada abbiamo potuto vedere numerose segherie e la fluitazione dei tronchi, nel lago. La zona è scarsamente abitata, le poche case incontrate sono costruite sulle rive del lago e hanno il moletto privato con la barca. La strada corre molto vicino al confine con la Russia dove ci sono ancora le torri di controllo, ma non ci è stato possibile avvicinarci neppure per scattare una foto. Dopo una sosta in un paesino sul promontorio vicino ad Oulo siamo arrivati al mare sul golfo di Botnia. Ad Oulo abbiamo trovato le camere all Hotel Turisti, e dopo varie incomprensioni abbiamo ottenuto una camera per due e una per sei. Usciti per cenare, siamo arrivati al porto, ma il veliero ristorante molto carino che ci avevano indicato era completo e quindi abbiamo girato per la piazza e siamo andati al Ravintola Suola-Aitto un locale tipico, in legno. Il proprietario ci ha sistemato al piano superiore, per fortuna era nativo del Marocco e parlava francese, inglese e capiva lo spagnolo. Abbiamo mangiato il salmone e il filetto con alcune salsine molto buone. 12/08/99 Dopo la colazione abbiamo fatto un giro per il mercato, e abbiamo girovagato tra banchi coloratissimi che offrivano pesci già cotti, affumicati e salmone. Abbiamo assaggiato un frutto tipico che si chiama “artic” dal colore arancione piuttosto simile alle more, ma soprattutto abbiamo trovato la spazzola per sistemare il pulmino che ne aveva veramente bisogno. Partiti da Oulo, abbiamo abbandonato il Golfo di Botnia diretti in Lapponia, e siamo arrivati a Rovajemi dove si attraversa il circolo polare artico. Sul circolo polare artico sorge il SantaPark, il villaggio di Babbo Natale. Dopo una sosta per la foto di rito sul circolo polare abbiamo ripreso a camminare sulla strada per Ivalo alla ricerca delle renne e delle tende dei Lapponi. La Lapponia ha un paesaggio molto caratteristico con le distese di muschi e la mancanza di vegetazione, ma la pioggia lo rende un po’ triste e ne offusca i colori. Ci siamo fermati a Saariselka dove abbiamo affittato due casette con camini e saune molto carine. La sauna ci tentava e abbiamo deciso di provarla, a 50/60 gradi versando acqua sulle pietre bollenti e la temperatura era veramente ………. Poi abbiamo deciso di usare la sauna per asciugare la biancheria ed è stato un successo. Abbiamo cenato al Teerenpesà, in una saletta solo per noi e abbiamo mangiato molto bene, stufato di renna e salmone grigliato decorati con le verdure e il cocomero e per finire artic con Lakka. 13/08/99 Colazione ad Ivalo e poi abbiamo attraversato la Lapponia sino al lago Inari, il paesaggio è molto particolare dominato dai muschi, e ci sono molte renne tanto che abbiamo deciso di non fotografarle più. In un accampamento lappone, lungo la strada abbiamo trovato le corna di renna che cercavamo e abbiamo riempito il pulmino (ma sono piuttosto puzzose). Arrivati sul mar Baltico abbiamo pranzato in un localino tipo Mc Donald e costeggiando il promontorio siamo arrivati a Kahjord dove hanno costruito un tunnel sottomarino che collega la terraferma all’isola su cui si trova NordKapp. “Quindi alle ore 17 del 13/08/99, dopo aver percorso 4601 km la troupe ha raggiunto Capo Nord in mezzo ad una fitta nebbia…… (non si vedeva nulla) …..con temperatura otto gradi centigradi e senza aver incontrato nessuna piantagione di cocomeri….” Nell’isola su cui si trova Capo Nord, il paese più grande è Honnisvag, lì ci hanno consigliato per la notte l’Hotel Hastua in un piccolo paese vicino. Siamo stati veramente fortunati perché da soli non lo avremmo mai trovato, l’Hastua non è un albergo vicino al mare, è una costruzione di pescatori ristrutturata che al mare ci sta’ proprio sopra ed è molto bello all’interno con un locale ristorante e cinque o sei camere con bagno. Il ristorante è un locale di legno ornato con i vecchi attrezzi dei pescatori con tavoli realizzati con vecchie travi di legno consumate dal mare, Abbiamo cenato al lume di candela nella strana luce della notte…. Abbiamo assaggiato una zuppa di pesce e poi ci hanno servito pesce al forno con salse e verdure. Durante la cena, abbiamo conosciuto una coppia simpatica di Hasvik che ci ha invitato a vedere l’isola in cui abitano, offrendosi di accompagnarci. Purtroppo il tempo a nostra disposizione non lo permette. Dopo cena, una fetta di panettone genovese (sì anche qui, ma lo abbiamo portato da casa) e poi tutti a nanna. Dal letto, sepolti nei morbidi piumini vedevamo i pescherecci ormeggiati e il mare nella strana luce della notte, spettacolo…. 14/08/99 Dopo la visita all’Osservatorio di Capo Nord che è stato costruito su di una roccia alta 307 metri a strapiombo sul mare che delimita il punto più a nord del continente e si trova a soli 2000 Km dal polo Nord sfidando le condizioni meteorologiche molto- avverse abbiamo fatto la foto di rito, in gruppo con il mappamondo. Poi ci siamo rassegnati a vedere il sole di mezzanotte nell’osservatorio, sullo schermo tridimensionale. Al ritorno abbiamo percorso la stessa strada fatta all’andata, lungo il fiordo, il paesaggio era molto bello, ed insolito con barche in secca e il fondale marino scoperto a causa delle maree. Siamo arrivati ad Alta, poi da li costeggiando un fiordo siamo arrivati sino al piccolissimo paese di Skibotn, poiché era tardi ci siamo fermarti anche se l’albergo omonimo era piuttosto caro e arredato con cattivo gusto. 15/08/99 ore 8.45 “il sole c’è ancora” abbiamo visto il primo raggio. Ci siamo diretti verso Narvik e poi lungo la costa, sui fiordi sino a Sortland, un paese carino dove abbiamo fatto una sosta per vedere un gruppo di rorbur e alcuni pescatori che tiravano le barche in secca. Abbiamo deciso di puntare su Langoya nell’arcipelago delle Vesteralen. Abbiamo fatto una pausa per un picnic in una baietta tra gli scogli e per preparare gli spaghetti. Poi abbiamo girato tutta l’isola, e ci siamo fermati a cenare e mangiare a Straume in una baia nelle rorbur dei pescatori. Le rorbur erano proprio sul mare, avevano una cameretta con un letto a castello e un soggiorno grande con finestre sul mare, mobili antichi e quattro letti ricavati nelle travi del sottotetto. La cena è stata ottima, abbiamo assaggiato la zuppa e il salmone. Abbiamo preso anche il dolce, ma …è arrivata una strana cosa….panna liquida con la marmellata. Dopocena abbiamo fatto una passeggiata a piedi sino all’estremità della baia e in uno stranissimo paesaggio alpino ricco di mirtilli, con pecore e spiaggette. Il sole alle 22, 30 è sparito tra le nuvole e contemporaneamente ad est già albeggiava. Ci sono spiagge di sabbia bianche molto belle in questo gruppo d’isole, ma quello che più colpisce è il paesaggio di montagna con i ghiacciai, le pecore, i mirtilli e prati verdi che finiscono nel direttamente nel mare. 16/08/99 Tra nuvole e schiarite e arcobaleni siamo partiti dalle Vesteralen, dopo una sosta a Svolvaer per visitare il porticciolo di pescatori, abbiamo preso il traghetto per le Isole Lofoten a Melbu. Dopo 30 minuti eravamo a Fiskebol e ci siamo fermati per fare un pic.nic, dopo la sosta abbiamo girovagato tra le isole tra paesini di pescatori, spiagge bianchissime, baie con abitati che sembrano un presepe e casette sul mare stupende. Con un tunnel sottomarino siamo arrivati nella più meridionale delle Lofoten, Flakstadoya, fino a Reine. Abbiamo trovato un posticino per dormire in una baietta carina e abbiamo preso due casette in affitto. La nostra era piuttosto grande aveva un bel soggiorno, due camere e un letto matrimoniale nel sottotetto. Poi siamo arrivati sino ad A, il punto estremo delle Lofoten e siamo andati a cenare in un localino a Reine, molto particolare, forse il più bello di quelli visti sono ad oggi, stoccafisso, salmone e balena, il tutto servito in modo stupendo con ogni tipo di verdura e patate gratinate. 17/08/99 Visitato il Njusfiord, siamo arrivati a Moskenes per prendere il traghetto. Appena in tempo, perchè siamo stati gli ultimi a salire a bordo. Dopo quattro ore di navigazione siamo arrivati a Bodo e lì abbiano deciso di andare a vedere il gorgo, il luogo dove si incontrano le acque che provengono da due fiordi e creano una corrente molto forte e gorghi impressionanti. Poi abbiamo il cammino verso Trondheim. Siamo arrivati a Mo I Rana dove si attraversa il Circolo Polare Artico. Ci siamo fermati per la cena e per dormire in un paesino un po’ fuori della strada principale, il locale è stato una vera sorpresa, ormai pensavamo di non trovare nulla, e invece abbiamo assaggiato la balena, che ci ha sorpreso per il suo sapore che ricordava il filetto di bue. Il paese aveva un porticciolo carino con le casette di legno che siamo andati a visitare dopocena. 18/08/99 Colazione in albergo, (ma era un pranzo… con würstel, uova, salumi, cetrioli, arringa ……………..) poi abbiamo viaggiato sino a Trondheim dove siamo arrivati alle quattro. Parcheggiato davanti al Radisson Hotel siamo andati a visitare il porto, la cattedrale e le più importanti vie del centro, poi abbiamo trovato un albergo in centro e posati i bagagli siamo andati in giro per la città a cercare un localino per la cena. Due signori ci hanno indicato una zona del porto con alcuni ristoranti caratteristici, siamo entrati in uno di questi che definire caratteristico è poco, addobbato con arnesi vecchi d’ogni tipo dagli sci di legno a vecchi lumi ecc. Ecc. Sembrava un bistrot parigino. Però non siamo riusciti a mangiare un granché, solo alcuni stuzzichini e torte di verdura (veramente io ho mangiato le lasagne) cosicché dopo cena siamo andati nuovamente a cena ….in un locale enorme e ricco d’atmosfera, Egon che sembrava un grosso veliero e abbiamo cenato una seconda volta, con una pizza enorme, filetti e patate fritte e per finire superdietetico banana-split. 19/08/99 Partenza per Oslo e poi ancora giù sino a Varberg in Svezia, dove abbiamo trovato un locale che inclusa nella camera proponeva una piccola cena. Abbiamo assalito il buffet tra la curiosità dei presenti che spiluccavano con classe e poi dopo cena siamo usciti. Il paese era molto bello e curato, dal selciato in ciottoli, alle panchine, le fioriere. Prima di rientrare ci siamo fermati in una birreria un bel locale, con roulette e tavoli da gioco e il DJ come si è accorto che eravamo italiani ha messo sul piatto canzoni italiane un po’ vecchie, ma molto belle della Nannini, di Zucchero e una vecchia canzone scritta da Battiato per Alice, poi è scaduto e ci ha messo un po’ in imbarazzo con l’inno di Mameli…. 20/08/99 Dopo la colazione naturalmente abbondante, ci siamo diretti a Helsingor a prendere il traghetto per la Danimarca e alle 10 eravamo a Copenaghen. Vista la Sirenetta “D’en Lille Havfrue” il simbolo della città e personaggio delle favole d’Andersen siamo andati a cercare un alloggio, che abbiamo trovato in uno Scandic hotel appena fuori città. Tornati in città abbiamo parcheggiato in centro e abbiamo portato le ragazze al Mc Donald, quindi abbiamo passeggiato per lo Stroget che è la zona più animata della città, la strada pedonale che parte da Radhs Pladsen ed arriva a Kongens Nytorv e Nyhavn attraverso Frederiksborgade, Nygade, Amagertorv e Ostergade. Su Stroget si affacciano molti negozi e grandi magazzini, ristoranti e pub. E’ la folla che la percorre ininterrottamente e i numerosi personaggi che vi si esibiscono, mimi, complessini, caricaturisti che la rendono affascinante e vivace. Lungo il canale Nyhavn abbiamo ammirato le coloratissime e pittoresche case del diciottesimo secolo che oggi sono state quasi tutte trasformate in bar e caffè e gli antichi velieri ormeggiati. Una visita ai giardini di Tivoli, un lungo giro per le vie del centro e la cena in un pub dove siamo riusciti ad accontentare Giulia ordinandogli un mitico cocktail di gamberetti in salsa rosa e insalata, per noi salmone e filetti di bue. 21/08/99 Abbiamo attraversato la Danimarca per vedere il ponte costruito tra l’isola su cui si trova Copenaghen e l’isola vicina, un ponte lungo 18 Km, poi abbiamo viaggiato sino alle 6 di sera e abbiamo attraversato la Germania, sino a Francoforte e ci siamo poi fermati in un paese pochi chilometri dopo e dove abbiamo trovato un bel locale e abbiamo deciso di fermarci anche a cena. Per superare le incomprensioni linguistico-gastronomiche tedesche abbiamo ordinato bistecca e patatine per tutti, poi ci hanno servito uno strudel magnifico. 22/08/99 Svizzera… Italia…. 10030 KM alle 16,30 eravamo a La Spezia. Abbiamo deciso di chiudere come avevamo cominciato e siamo andati a cenare alla Grigliata. Hanno partecipato: Marco L’autista (indistruttibile) Daniela Il navigatore Fabio Il navigatore e addetto al rifornimento Enrica L’interprete Giorgia Animatrice Fri Addetto al Bar e ai rifornimenti idrici Paola Contabilità, gestione fondi comuni Giulia Assaggiatrice di piatti tipici