Viaggio/vacanza nell’isola di Andros…
A settembre quest’anno decidiamo per Andros, dopo avere visitato quasi tutte le isole turisticamente più accessibili, la scelta cade su quest’isola, solitaria ed incantevole. Partiamo (io, mio marito Pin e Roberto) con volo easy jet su Atene da Milano (125 euro a testa) all’uscita dell’aeroporto (terminal 5 arrivi) prendiamo un bus della KTEL (arancioni) per i Rafina (3 Euro) dopo mezz’ora arriviamo in questo piccolo porto dove ci imbarchiamo (34 euro A/R). Giungiamo in Andros (dopo 2 ore di navigazione) che è il tramonto, ci aspetta Gavrio che è il porto principale dell’isola, con le sue taverne e l’animazione tipica del via vai dei traghetti. Con un taxi (12 Euro) e 10 minuti di strada arriviamo a Batsi, che sarà la base in quest’isola. Andros già dalla prima impressione ci appare riservata e silenziosa,è la più settentrionale delle isole cicladi, con un area di 380 km e 177 km di costa, denominata la Signora dell’Egeo per la sua grande tradizione marinara. Ha delle spiagge sabbiose ma il gran numero delle sue coste sono rocciose. Ci appare un po’ arrogante ed inaccessibile, un aspetto aspro e severo, anche se al suo interno è verde e molto fertile. Alloggiamo all’Anemos Studio (9 giorni pernottamento e prima colazione 200 euro a testa), un hotel in stile classico delle cicladi bianco e blu, appena fuori dal piccolo centro animato.
Indice dei contenuti
11 Settembre
Al mattino affittiamo una macchina nell’unico rent a car di Batsi (una Panda per 9 giorni 240 euro) dopo avere scartato l’idea del motorino a causa del vento e ci rechiamo a Aghios Petros, una spiaggia molto carina vicino a Batsi. Il mare è davvero bello ma abbastanza freddo ed il vento è una vera “noia”. Nel pomeriggio ci spostiamo verso Gavrio dove pranziamo e poi verso Fellos, una spiaggia molto lunga e sabbiosa con delle belle insenature. Prima di rientrare passiamo per Ano Gavrio. attraversando una campagna rigogliosa, arricchita dalle famose piccionaie di Andros, preziosi e graziosi capolavori,fino alla chiesa Agia Sofia, la principale in Andros. La sera passeggiamo sul lungo mare di Batsi che è una piccola ma cosmopolita cittadina, c’è poca gente, anche nelle taverne, ma quest’isola è l”isola dei greci” e quest’anno con la crisi, molti non sono andati in vacanza. Sera cena alla taverna Stammati (circa 12 euro testa)
12 Settembre
Partiamo per Chora (Andros town) con l’intenzione di fermarci nei villaggi del centro dell’isola. Allora, sosta a Menites, verde e splendida con le su famose fontane e la chiesa adagiata su un panorama di ulivi, poi Mesaria che era il centro dell’isola durante il periodo bizantino ed infine Chora con le sue scalinate bianche le viette, i negozi, le “famosissime” pasticcerie, il museo di arte moderna, il museo archeologico, la statua del marinaio sconosciuto che si erge di fronte al faro, i caffè all’aperto. Chora è davvero una cittadina e nonostante i turisti (a dire la verità davvero molto pochi) mantiene un fascino di altri tempi. Nel pomeriggio ci spostiamo a Ghialia beach e poi a Pisso Ghialia che ha una ripida scalinata in mezzo agli eucalipti da scendere per giungere ad una spiaggia carina e protetta dal vento. Purtroppo in tutta Andros c’è poca segnaletica stradale, i luoghi e le spiagge non sono indicate da cartelli e se lo sono, sono scritti in greco, gli accessi alla stradine che portano alle spiagge sono sovente nascosti, i villaggi sono spesso piccoli gruppi di case sparse, e molto spesso abbiamo avuto difficoltà ad orientarci, quasi che l’isola rifiutasse la nostra invasione.
13 Settembre
Partiamo diretti al villaggio di Ormos (Kortthiou), fermandoci per un paio di ore nella bellissima e solitaria baia di Sineti. Le acque sono cristalline e turchesi e finalmente c’è assenza di vento. Verso le 15 ci spostiamo a Ormos attraversando le montagne, il paesaggio è brullo e a tratti porta i segni di recenti incendi, scendiamo in questa piccola località turistica, praticamente deserta, e cerchiamo le indicazioni per la famosa spiaggia Grias to Pidima, ovvero il salto della vecchia. La spiaggia ha una ripida discesa ma un acqua stupefacente. La leggenda narra che una vecchia venne mandata con la figlia incinta nel castello per aprire le porte ai Turchi,questi entrarono ed uccisero tutti, lei per la vergogna e la disperazione si buttò in mare ove fu pietrificata.Ci assaporiamo il pomeriggio in questo mare quasi magico. Cena in una taverna a Gavrio 14 Settembre: Decidiamo per il centro dell’isola per raggiungere i pozzi di Sariza,dove viene imbottigliata l’acqua bevuta sull’isola,attraversiamo quindi da ovest ad est salendo sulle montagne avvolte da una leggera nebbia. Giungi ad Apikia girovaghiamo riempiendoci le bottiglie di acqua e poi scendiamo verso Andros town,sistemandoci sulla spiaggia di Paraporti adiacente al vivace centro cittadino. Nel pomeriggio verso il tramonto sostiamo sulla spiaggia di Chalkolimionas,il cielo è nuvoloso,vento fortunatamente assente.Ceniamo a Batsi, nella sua migliore taverna Otikalo (12 euro)
15 Settembre
Dopo un’abbondante colazione partiamo per il nord est e quindi la meravigliosa spiaggia di Zorgos che si raggiunge affrontando una 20 km di sterrato. Sono le 10 del mattino, tutto è deserto, la taverna chiusa, il mare come sempre magnifico, c’è il sole e lo spettacolo è davvero da sogno. Verso le 14 apre la taverna, ci godiamo il mare e buon cibo greco. Cena a batsi ristorante Kantuni (14 euro).
16 Settembre
Decidiamo di raggiungere la spiaggia più difficile, Vori, ma nonostante ripetuti tentativi non riusciamo a trovare la strada,mancano le indicazioni ed i viottoli di montagna con sterrati non sono troppo adatti alla nostra Panda.Scendiamo alle spiagge di Ateni, due piccole insenature divise da una chiesetta bianca e azzurra.Nel pomeriggio rientriamo fermandoci a Remata e poi a Gavrio per un dolcetto in pasticceria. Cena alla taverna Porkis (8 euro) 17 Settembre: Dopo colazione partiamo per Andros town decisi a cercare una barca che ci porti a Ackla, (una bella spiaggia raggiungibile solo via mare)ma siamo sfortunati, la stagione è quasi finita, il tempo non è bellissimo, il cielo è gonfio di nuvole e ci dicono che la barca non parte.Allora riproviamo Vori, e dopo alcuni tentativi imbocchiamo la stradina giusta,10 km di sterrato da paura ed eccola…. Splendida come avevamo immaginato. Deserta ,mare turchese ,il relitto di una barca fra gli scogli,sole e tanto,tanto silenzio…..Vori è una spiaggia di ciottoli e sassi,un piccolo fiume laterale ,rane, qualche tartaruga,insomma un paradiso davvero selvaggio.Un luogo davvero prezioso,dove il tempo pare si sia fermato,un regalo che “l’ostile “ Andros ci riserva. Cena a Batsi taverna Otikalo (12 euro) 18 Settembre: Ultimo giorno in quest’isola e partiamo alla volta di Vitali beach. Da Gavrio una decina di km di asfalto e poi 5 km di sterrato.Vitali è una bella spiaggia,meno deserta,con una bella taverna ed attrezzata con lettini e ombrelloni di paglia,un piccolo recinto con un cavallo, le capre , i cani, È l’ultimo giorno di apertura della taverna, ci godiamo il pranzo ed il lento passare delle ore. Cena a batsi taverna Otikalo Ultima notte , domani ripartiremo da Gavrio con il traghetto per il porto di Rafina e poi da Atene su Milano,e che dire? Andros ci ha coinvolto,nonostante morfologicamente sia un’isola non “easy”,mancano quasi sempre le indicazioni per le strade, è battuta incessantemente dal vento delle cicladi,è aspra, selvaggia,ma è piena di sorprese,una grande crosta rocciosa,con all’interno un cuore morbido,verde e fertile. L’incanto è stato nello scoprila …cosi pudica e riservata….e vederla lasciarsi andare…giorno dopo giorno.
Consigli: come Base scegliete Andros town o Batsi (sono gli unici centri animati) Optate se potete per un fuoristrada,cenate alla taverna Otikalo a Batsi e godetevi con calma tutte le bellissime spiagge.