Viaggio tra Vienna e Bratislava
Vienna-Bratislava (2-9 agosto 2017)
1° giorno
Finalmente si parte. Volo Ryanair da Orio al Serio per Bratislava (andata e ritorno costo € 145,00 in due). Scegliamo l’aeroporto di Bratislava perché i voli per Vienna con Austrian Airlines da Milano Malpensa costavano il doppio. Si parte con mezz’ora di ritardo ma va bene. Arrivo a Bratislava alle 15,30. Essendo Vienna la prima destinazione aspettiamo il bus Flixbus diretto a Vienna. Partenza alle 17,00 e arrivo alla Stazione autobus di Vienna in Erdbergstrasse alle 18,15. Dalla stazione prendiamo la metro linea 6 (prima facciamo il biglietto di 72 ore costo € 16,50, conviene) e poi cambiamo linea 1 che ci porta a 100 metri dall’Hotel Atlantic. Il tempo di fare il check-in (alla reception ci accoglie Serena, italiana) e di sistemare i bagagli e poi riprendiamo la metro scendendo in Herrengasse, vicino l’Hofburg. Di sera illuminato è splendido. Ci dirigiamo verso il Museum Quartier, il polo museale della città, uno dei più grandi del mondo, la piazza interna è piena di gente seduti ai tavoli a consumare la cena o a bere un drink. Torniamo verso il centro al Graben (la via più elegante della città) dove consumiamo una birra al chiosco di panini e poi in hotel.
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2° giorno
La camera è accogliente così come la sala colazione dove, però, prevale il salato, ma non è un problema: il cappuccino non manca. Il programma prevede la visita al Palazzo di Schonbrunn, la residenza estiva degli Asburgo. Arriviamo con la metro e scendiamo alla stazione omonima. Alla biglietteria c’è un pò di fila che smaltiamo in circa 20 minuti. Decidiamo di fare il Sissi ticket (costo 29,90€ a persona) che comprende la visita al palazzo completa di audioguida, la visita al Museo delle argenterie e al Sissi museo entrambi all’Hofburg (sempre con audioguida), e, infine, il Museo del mobile che si trova un pò più lontano. Con questo ticket si salta la fila d’ingresso e così entriamo cominciando la visita che segue un percorso preciso per le 40 stanze. Il palazzo è splendido (non si possono fare foto purtroppo), gli appartamenti di Sissi sono più ricche di quelli di Francesco Giuseppe. L’unico disagio è il caldo data l’assenza di climatizzatori (ci hanno spiegato che potrebbero danneggiare le decorazioni murali e gli arazzi). Usciti dal palazzo ci dirigiamo verso i giardini nonostante il caldo torrido (38°, da morire). Per fortuna c’è una fontana di acqua potabile fresca dove dissetarsi e rinfrescarsi (ne troveremo anche in centro, al Graben e di fronte il Neuburg). L’ultima tappa è la Gloriette, posta nella parte alta del parco e distante dal palazzo più di 1 km. Il percorso è in salita e sotto il caldo asfissiante è una gran fatica. Però arrivati si gode una incantevole vista panoramica della città. Finita la visita riprendiamo la metro per andare all’Hofburg, fermata Herrengasse. Prima visitiamo il Museo delle argenterie (in effetti sono più ceramiche), molto interessante, e poi il Sissi musem, tutto dedicato all’imperatrice Sissi, dove attraverso il percorso guidato viene illustrata la sua reale vita, molto diversa da quella romanzata ed enfatizzata nei famosi film interpretati da Romy Schneider. Un po’ stanchi (il caldo è incredibile) torniamo in albergo a rinfrescarci. La sera decidiamo di cenare panini con salsicce nel Wursteland Bitzinger di fronte al Museo Albertina (uno dei chioschi più famosi di Vienna). Due panini e una birra Gosser al costo di 14€. Poi andiamo a piedi in centro e da lì con la metro andiamo verso il Danubio, fermata Donauinsel. Una breve panoramica del Danubio by night e poi in hotel.
3° giorno
Dopo colazione in hotel si va in metro verso la prima tappa della giornata, il complesso del Belvedere, residenza del Principe Eugenio di Savoia. Fermata Sudtirolerplatz. Dieci minuti a piedi e raggiungiamo l’entrata dal Belvedere Superiore. Decidiamo di fare i biglietti per l’ingresso solo al Belvedere Superiore (il Belvedere Inferiore non è molto interessante), costo 15€ a persona. La giornata è sempre molto calda ma fortunatamente all’interno funzionano i climatizzatori. Il percorso è guidato, l’interno è più sobrio rispetto allo Schonnbrun ma questo è un vero e proprio museo e i pezzi forti sono rappresentati dai quadri di Gustav Klimt (le foto sono consentite). In particolare il famoso “Bacio” oltre a “Giuditta” e “Adamo ed Eva”. Finita la visita all’interno percorriamo il parco in mezzo ai bellissimi giardini e alle numerose fontane. Arrivati in fondo, al Belvedere Inferiore, usciamo. A destra dell’uscita si trova una famosa birreria, Salm Brau. Entriamo e decidiamo di ordinare salsicce e due birre di produzione locale. Il locale è molto caratteristico e il personale serve ai tavoli con costumi tradizionali. Oltre alle birre si può pranzare e cenare con piatti tipici. Andiamo verso la metro, fermata Karlsplatz, passando davanti la Karlskirche, una delle più belle chiese di Vienna. A questo punto ci dividiamo. Io al Kunsthistorisches Musem (Museo di storia dell’arte), mia moglie in albergo. Il museo si trova in Maria Theresian Platz, di fronte al Museo di Storia Naturale (edifici gemelli). Non c’è fila, costo del biglietto 15€. Prima di procedere alla visita bisogna lasciare zainetti e liquidi in apposite cassette (tipo quelle delle banche) inserendo la moneta di 1 euro che sarà restituita al ritiro. Gli interni del palazzo sono splendidi. Al banco informazioni ritiro l’opuscolo in italiano che sarà utile per la visita. Comincio con la sezione egizia e poi quella orientale e classica. La pinacoteca comprende opere di famosi pittori italiani, fiamminghi, spagnoli e altro, quali Picasso, Van Gogh, Monet, Velasquez, Tiziano, ecc. Ma la parte più spettacolare del museo è la sezione dell’oggettistica piena di oggetti splendidi (orologi di vario genere, statuine, monili, gioielli, camei, e tanto altro), in oro, argento, avorio e altro. Mai visto niente di simile. Famosa, tra le altre, la Saliera di Benvenuto Cellini. Esco dal museo convinto di avere visto uno dei più bei musei di storia dell’arte del mondo. Prima di tornare in albergo ne approfitto per vedere la parte della città che comprende il Volksgarten (un bel parco giardino), il Palazzo del Parlamento, il Rathaus (Municipio) e la Votivekirche, tutti dall’esterno. Poi torno in metro in hotel. Un breve riposo e poi ritorniamo in centro per la cena. Decidiamo di andare in uno dei più famosi ristoranti della città, il Figlmuller. Quello di Wollzeile è chiuso per lavori e quindi andiamo nell’altro in Backerstrasse. Facciamo un pò di fila. Il locale è carino e caratteristico. Con il cameriere che smozzica un pò di italiano ordiniamo specialità tipiche austriache, una wiener schnitzel (cotoletta viennese) e una figlmuller schnitzel (cotoletta tipica del locale), diverse solo per la granatura dell’impanatura. Ottime entrambe. Con un contorno di patate e due birre Ottakringer paghiamo 47€. Una passeggiata sempre in centro a vedere le eleganti vetrine e poi in hotel.
4° giorno
Dopo la solita colazione in hotel andiamo al market del centro commerciale Lugner City, che si trova attaccato all’hotel, per comprare qualcosa. Poi in metro raggiungiamo la prima destinazione della giornata, il quartiere Hundertwasser. La fermata metro Wien Mitte non è a due passi e perciò dobbiamo percorrere a piedi circa 800 metri. Il quartiere si chiama così perché lì sono stati realizzati dall’Arch. Hundertwasser degli edifici popolari particolari le cui facciate sono multicolori e con forme diversificate e dove tutte le finestre sono diverse tra loro. Dopo un’ora lasciamo la zona per andare al Prater (metro Praterstern). Essendo la zona del Prater molto grande decidiamo di visitare il luna park dove si trova la famosa ruota. Anche se tentati alla fine non saliamo. Facciamo il giro all’interno tra giochi e attrazioni, a volte con atteggiamenti da bambini (viva l’allegria). Tutto rilassante. Sembra di ritornare indietro con gli anni. Compriamo qualche souvenir e poi con la metro ritorniamo al Donauinsel (questa volta di giorno). Ci colpiscono i numerosi battelli (belli ed eleganti) che fanno le crociere lungo il Danubio. Sull’isola molti praticano sport e fanno pinic. Torniamo in hotel per cambiarci. Alla stazione metro, dato che scadeva il biglietto di 72 ore, facciamo il biglietto di 48 ore (costo 13,20€). La serata prevede pasto dolce in un locale storico ed elegante di Vienna: il Cafè Central (si trova in Herrengasse). Gli interni sono spettacolari: soffitti con volte a crociera, arredi eleganti. Ci accomodiamo e ad un gentile cameriere ordiniamo due strudel (wiener apfelstrudel con gelato e crema di vaniglia, ottimo), poi una birra Zipfer (tutto al costo di 22€). La serata è allietata da un simpatico pianista che intona molti brani italiani. Rimaniamo parecchio seduti ad ascoltare la musica senza sollecitazioni ad alzarsi da parte del cameriere, nonostante la gente che aspetta fuori (è tradizione nei caffè viennesi, specie quelli tradizionali, poter stare tutto il tempo che si vuole e senza atti di scortesia da parte del personale). Soddisfatti facciamo il solito giro in centro (il centro è pieno di eleganti negozi di orologi di lusso: c’è ne sono così tanti che abbiamo pensato che Vienna possa essere la capitale per lo shopping in materia). Poi in hotel.
5° giorno
È domenica e, dopo colazione in hotel, andiamo in centro. La giornata è piovosa. Finalmente andiamo a visitare l’interno del Duomo (incredibile ma ancora non lo avevamo fatto), simbolo della città. È imponente e maestoso. C’è la funzione religiosa nella navata laterale e quindi non è possibile continuare con la visita. Fuori piove e perciò vediamo parte della messa e quando finita giriamo la chiesa per la parte che è possibile (se si vuole fare quella completa della navata centrale bisogna fare il biglietto). Usciamo andando verso l’Am Hof (la piazza più grande della città) e poi in zona del museo Albertina. La meta è il Cafè Sacher. Se vuoi provare la Sachertorte bisogna andare dove l’hanno inventata. Il Cafè fa parte del famoso Hotel Sacher. Per entrare dobbiamo fare un pò di fila d’attesa (circa mezz’ora). Per fortuna non piove più. L’interno è signorile e si respira l’aria della Vienna classica imperiale. Prendiamo due fette di sacher (ottime) e poi un caffè espresso (buono a detta di mia moglie, io non prendo mai caffè) al costo di 20€. Torniamo verso il Duomo e io vado a vedere il caratteristico orologio Ankeruhr in Hoher Markt. È un orologio con figure in movimento posto in un ponte di passaggio tra due edifici. Torniamo in hotel e decidiamo di cenare per l’ultima sera in un locale tipico. Con la metro scendiamo alla fermata Volksteather e poi a piedi (sotto la pioggia) raggiungiamo il ristorante 7sternbrau. Interni tipici da pub-birreria. Prendiamo uno stinco di maiale in due (questa è la porzione) e due birre scure di produzione locale Prager Dunkles (tutto buono) al costo di 28€. Torniamo in hotel e cominciamo a sistemare i bagagli. È l’ultima notte a Vienna.
6° giorno
Facciamo colazione e poi completiamo i bagagli che lasciamo in hotel, alla reception. Grazie alla collaborazione del personale, prenotiamo i biglietti con Flixbus per andare a Bratislava (15€ in due). A piedi, dall’hotel, raggiungiamo la Mariahilferstrasse. È una delle vie dello shopping. Passeggiare lungo la via tra negozi è rilassante anche perché è a traffico limitato. Non compriamo niente e alla fine arriviamo alla fermata metro per scendere in Stephanplatz. Qui entriamo a comprare qualche souvenir e poi da Manner shop, il negozio accanto il Duomo, punto vendita dell’industria dolciaria Manner, la prima al mondo ad avere prodotto industrialmente i wafer. Certifico che sono assolutamente i migliori, niente a che vedere con quelli che compriamo in Italia. Compriamo anche qualche confezione di cioccolatini viennesi (i famosi cioccolatini di Mozart). Torniamo in hotel a prendere i bagagli e in metro raggiungiamo la stazione autobus di Erdberstrasse dove alle 15,30 ci aspetta il bus per Bratislava. Partenza in orario e arriviamo a Bratislava alle 16,40. Dalla fermata del ponte Most SP percorriamo il centro della città a piedi e dopo 15 minuti arriviamo all’Austria Trend Hotel. Bellissimo all’esterno con la particolarità che le finestre sono schermate da teli a forma di francobollo. L’impatto è positivo, l’hotel è splendido. Il tempo di sistemare i bagagli e usciamo per raggiungere il centro città, ad appena cinque minuti a piedi. Cominciamo a prendere confidenza con la città percorrendo Michalska (la via principale del centro storico) e tutta la zona attorno alla piazza principale (Hlavne namestie, molto bella circondata da edifici di pregio). Dopo un attento esame dei locali decidiamo di cenare al Venturska Klubovna. Ordiniamo i famosi gnocchetti slovacchi (halusky): un piatto di gnocchetti con formaggio di capra e uno con panna acida (tra le pietanze più buone mai gustate fuori dall’Italia). con due birre locali Zlaty Brazant paghiamo appena 20€. Altro giro in centro e rientro in hotel.
7° giorno
Colazione in hotel, ricca e variegata. Poi verso la città. La prima tappa è la Cattedrale. Non ha le vestigia delle cattedrali di altre capitali. È molto sobria sia all’esterno e sia all’interno. La penalizza anche il fatto che le hanno costruito da una parte il ponte nuovo e dall’altre una strada. Non c’è un punto decente dove si possa coglierla per intero (solo parzialmente dall’altra parte della strada). Poi attraversiamo i resti delle mura e andiamo in direzione del castello. Prima di arrivare incontriamo il Palazzo del Parlamento. Il castello sorge sulla parte più alta di Bratislava dove da un lato si domina la città e dall’altro il Danubio e la città moderna. Il castello è a forma quadrangolare con le torri ai quattro vertici. L’esterno è sobrio, tutto bianco, anche il cortile interno. Ospita un museo ma noi abbiamo preferito impiegare il tempo per altro. Dopo avere visitato i giardini lasciamo l’area del castello scendendo da una stradina pedonale che porta al centro. Quasi alla fine della strada c’è un rinomato ristorante, il Modra Hviezda, già segnalatoci prima della partenza. Dopo una rapida occhiata decidiamo di prenotare per la cena. Tornati in centro giriamo in lungo e largo il centro soffermandoci sulle caratteristiche statue di bronzo che si trovano sparse per il centro storico. Le più famose sono “Cumil”, il guardone che esce dal tombino, “Schone naci”, il dandy, “il Soldato napoleonico” appoggiato su una panchina nella piazza principale, il più fotografato. Andiamo a visitare un sito un pò fuori centro ma molto importante: la Chiesa blu, dedicata a Santa Elisabetta. Si raggiunge a piedi dal centro in circa 15 minuti. È una chiesa un po’ particolare che deve il suo nome al colore delle facciate esterne. In effetti il colore è celeste e non blu. Anche gli arredi interni sono dello stesso colore. Purtroppo non siamo potuti entrare perché a quest’ora la chiesa è chiusa. Gli interni li abbiamo visti attraverso la vetrate del portone d’ingresso. Torniamo in centro in giro per negozi facendo qualche acquisto di souvenir, con una sosta nella piazza principale riposando su una panchina. Torniamo in hotel per una rinfrescata e alle 19 usciamo per dirigerci verso il ristorante. L’interno è molto accogliente. Un cameriere parla qualche parola di italiano. Prendiamo un piatto di gnocchetti in due (fantastici, ne avremmo mangiati chili), poi una porzione di anatra arrosto e una di spezzatino di cervo (goulash) con polpette di pane (una specie di canderli), un contorno di patate. Tutto è molto buono e il servizio è impeccabile. Prendiamo due birre e alla fine il conto è di 57€ (più che onesto). Secondo me è un locale da provare per chi va a Bratislava (ottimo livello). Torniamo in centro e poi in hotel. prepariamo i bagagli.
8° giorno
Completiamo i bagagli e dopo aver fatto colazione lasciamo l’hotel (con rammarico: davvero splendido). Ad appena cento metri dall’hotel c’è la fermata del bus 91 che ci porterà alla stazione ferroviaria. La fermata è di fronte la Casa Bianca (il palazzo presidenziale, chiamato così perché è tutto bianco). Dalla stazione autobus della stazione prendiamo il bus 61 che ci porta in aeroporto. Il volo è previsto per le ore 12. Puntualissimo parte alla volta di Orio al Serio. E puntuale arriva. Ritiriamo l’auto al parcheggio e via. Fine della vacanza. Un consiglio: l’accoppiata Vienna-Bratislava con volo per Bratislava è una buona soluzione. Vienna, elegante e imperiale, merita più attenzione e più tempo. Bratislava è una città molto carina ma per visitarla bastano due giorni pieni, massimo tre. Poi si rischia di fare sempre le stesse cose.