Viaggio tra i Polder
31 LUGLIO AMSTERDAM: ROMANTICA E TRASGRESSIVA
Arrivati ad Amsterdam siamo accolti da una pioggerellina fastidiosa e dai lavori in corso davanti alla stazione…cominciamo bene!Come ho detto il nostro hotel si trova nel RED LIGHT DISTRICT che sinceramente mi fa una buona impressione perchè non ci sono uomini visibilmente eccitati che sbavano appiccicati alle vetrine anzi, è tutto molto tranquillo e fin troppo turistico. Arriviamo subito in PIAZZA DAM che non mi fa un gran effetto, e di fila vediamo la NIEWE KERK, MAGNA PLAZA, il centro commerciale dall’architettura maestosa, ed il PALAZZO REALE con la facciata in restauro ma visitabile. Imbocchiamo Kalverstraat, la via pedonale piena di negozi e, in una strada secondaria, incontriamo il BEGIJNHOF: un ulteriore salto nel tempo ci fa entrare in contatto con il luogo più suggestivo dell’Amsterdam medievale, dove l’impianto è sempre lo stesso di quelli incontrati in Belgio,un silenzioso cortile circondato da mura e case per le beghine, anche se qui la chiesa cattolica è nascosta per via della persecuzione protestante. Usciti da qui, ci troviamo sul Singel, il più antico della cerchia dei canali che circonda il centro, che è in realtà il meno nobile nell’aspetto,ma che ci fa intravedere le prime tipiche case olandesi. Entriamo nella OUDE LUTHERSE KERK che, per quanto buia, è davvero particolare e l’unica,tra quelle che incontreremo, ad essere ricca di arredi; poi andiamo al famosissimo BLOEMENMARKT, il mercato dei fiori, molto molto pittoresco con le bancarelle ormeggiate nel canale, dove si trovano piante carnivore, fiori coloratissimi, bulbi di ogni genere,piantine e semi di marjuana e souvenir, anche se mancano i miei adorati tulipani,non essendo stagione. Restiamo qui per un po’ di tempo inebriati dai profumi e dai colori delle migliaia di fiori, poi incuriositi da frotte di turisti ci avviciniamo alla MUNTTORREN, la torre della zecca, e scopriamo che la calca si deve alla distribuzione gratuita di fanta, m&m e bagnoschiuma. Senza un minimo di ritegno ci mettiamo in fila continuamente ed alla fine conquistiamo un ricco bottino. Ben approvvigionati, riprendiamo il cammino in Reguliersgracht, il canale con le case pendenti ed i ponti a schiena d’asino ed andiamo in estasi (pur senza aver fumato…), perchè abbiamo davanti a noi le immagini di A. Che abbiamo sempre visto in foto. Qui A. È veramente la “Venezia del nord”, con i ponti ed i canali sui quali si affacciano le eleganti dimore borghesi del ‘600, con la struttura asimmetrica, i caratteristici frontoni con i paranchi per issare i mobili (per questo motivo le facciate sono protese in avanti, per non far battere i mobili contro la facciata), le grandi finestre con le tende sempre aperte e le immancabili biciclette. Passeggiando lungo le rive dei canali abbiamo goduto di uno spettacolo unico al mondo che ci ha fatti perdutamente innamorare di A; il secolo d’oro risplende in vie come l’ Herengracht,” il canale dei signori”, con le case dai frontoni a gradini e a campana, o il Prinsengracht, il più esterno dei canali, caratterizzato dalle HOUSE BOATS, le case galleggianti. Passeggiamo per ore tra i canali con lo sguardo all’insù, la faccia esterrefatta e la fotocamera in azione, passiamo per AMSTELVED ed il MAGERE BRUG,il ponte magro, la LEIDSEPLEIN, grande piazza animata da molti locali e coffe shop e poi, risalendo il Prinsengracht, ci troviamo davanti alla CASA DI ANNE FRANK. Fortunatamente avevamo prenotato da casa il biglietto online (9euro), altrimenti avremmo dovuto metterci in fila e aspettare per ore sotto la pioggia che ora scende a catinelle. Entriamo in quella che fu l’azienda di Otto Frank, e cominciamo a vedere dei filmati storici sul nazismo e la persecuzione ebraica, le interviste a Miep, segretaria dell’azienda che aiutò la famiglia e trovò il diario, e poi leggendo i pensieri di Anne affissi ai muri, giungiamo con grande emozione alla finta libreria che nascondeva l’appartamento in cui si erano rifugiati. Saliamo in punta di piedi la stretta e ripida scala e mi sembra di vederli lì, terrorizzati ed immobili, nel giorno in cui li hanno portati via. Vediamo l’appartamento, la sua stanza con le foto delle sue attrici preferite ancora attaccate al muro e,attraverso uno specchio sulla scala, riusciamo a scorgere il solaio lì dove Anne e Peter si sono scambiati il primo bacio, le loro emozioni, lì dove sono stati per un po’ di tempo 2 normali adolescenti e non 2 ebrei odiati e ricercati. Usciamo e, con l’emozione ancora in gola, continuiamo il nostro giro tra i canali del JOORDAN : quello che era un insano quartiere popolare, ora è invece richiestissimo dagli artisti, un universo bohème col suo reticolo di strade che hanno nomi dei fiori e le case ottocentesche. Ad A. Ci si può perdere facilmente perchè le strade sono intrecciate come la tela di un ragno, ma è davvero piacevole perdersi tra canali, fiori, gente d’ogni dove, anche se spesso la nostra aria sognatrice svanisce quando stiamo per essere investiti dalle bici che qui regnano sovrane, e che non si fermano davanti a nulla, che sia freddo, pioggia o turisti. Le bici sono il simbolo dell’Olanda e sono onnipresenti, sono parte della loro vita quotidiana, la usano per andare a lavoro, a scuola, per passeggiare, per cui con molta disinvoltura sfrecciano tra i turisti, ingiuriando contro chi occupa la pista ciclabile.Torniamo verso il QUARTIERE A LUCI ROSSE dove credo si respiri, più che altrove, l’estremo liberalismo olandese, e non solo nel forte ed acre odore di marjuana che fuoriesce dai COFFEE SHOP,ma soprattutto per le donne in vetrina, per il modo in cui è stata gestita la prostituzione, nella noncuranza con cui donne d’ogni età mostrano il loro corpo e ammiccano ai passanti, e ancor di più per come sono riusciti a non far decadere il quartiere ad un sobborgo pericoloso e degradato. Al contrario, il red light district è un quartiere molto caratteristico con i vicoletti affollatissimi, i neon rossi delle vetrine, è un posto estremamente divertente, ma anche scioccante per noi italiani benpensanti e puritani perchè ,solo per dirne qualcuna, abbiamo visto donne in vetrina intorno alla chiesa, famiglie con bimbi piccoli passeggiare tranquillamente e poi file interminabili di uomini e donne( 17-80 anni) davanti a teatri in cui si davano spettacoli di sesso dal vivo…incredibile! Proprio un altro mondo, e non solo per questo, ma anche nel diverso modo di vivere e nella loro mentalità, qui ognuno può sentirsi se stesso libero da ogni conformismo, maldicenza ed ipocrisia ed è solo ad A. Che in tempi poco sospetti si erigeva un monumento agli omosessuali perseguitati dal nazismo.Ai confini del red light, c’è il vivace quartiere Zeedijk, una sorta di piccola Chinatown che offre una gran moltitudine di negozi, ristoranti con le anatre arrosto appese in vetrina (ma saranno quelle del canale?) ed il tempio buddhista; poi arriviamo alla NIEWMARKT col Waag, l’antica porta della città ai cui piedi si tiene un mercatino dell’antiquariato che ha naturalmente attratto l’attenzione di Carmine, il mio ragazzo. Da quando siamo arrivati ad A. Carmine ha completamente rimosso la stanchezza, dei 9 giorni di viaggio alle spalle,ed ha le antenne drizzate a scorgere ogni particolare di questa città, a scoprire ogni pezzo di valore che si nasconde nei numerosissimi negozi d’antiquariato e ormai di lui vedo solo le spalle, perchè passeggia appiccicando la faccia a tutte le finestre che incontriamo, ammaliato dagli interni delle case. Effettivamente ogni interno è curato nei minimi particolari e tutti hanno grandissime librerie e libri sparsi in ogni angolo, perchè gli olandesi sono grandi lettori e li trovi con un libro in mano ovunque, anche seduti a gambe penzoloni sui davanzali delle loro case, mi devo ripetere proprio un altro mondo! Sono le 22 il sole è tramontato ed A. Rivela tutto il suo fascino romantico nei bei canali illuminati, in cui si riflettono gli antichi ponti levatoi; dopo aver scattato non so quante foto, andiamo in giro per le piazze in cui esplode la movida ed il divertimento e poi stanchi, anche se ancora elettrizzati, torniamo in albergo.
1 AGOSTO ZAANSE SCHANS: I MULINI A VENTO
Comincia oggi la visita del NOORD-HOLLAND: un paesaggio di mulini, polder, campi di fiori e piccoli villaggi lontani dal cosmopolitismo e dai ritmi di A., che fanno della regione la più tipicamente olandese, quella che ha mantenuto abitudini e costumi che ci mostrano la vera ed antica Olanda,i cui paesaggi sono da perdifiato persino in questa stagione che ha perso i mille colori dei tulipani.Arriviamo a Zaanse schans in bus ( dall’ufficio turismo di fronte alla stazione 7euro a/r) e quando scendiamo lo spettacolo è davvero favoloso. Un caratteristico villaggio disteso sulle rive del fiume Zaan dove in un campo verdissimo si allineano casette in legno e 5 antichi mulini a vento ancora funzionanti. Attraversiamo il piccolo ponticello bianco ed entriamo in un caseificio dove vendono il formaggio e mostano come lo producono; le piccole forme di formaggio Gouda, sono avvolte in carte colorate sistemate in fila per colore sugli scaffali, poi ragazze con la tipica cuffietta bianca sulla testa offrono dei vari assaggi, ma il formaggio non è per me , mentre Carmine che ne è ghiottissimo è provato dal viaggio in bus per cui desiste. Prendiamo la strada che costeggia i mulini e cominciamo il nostro reportage fotografico; attraversiamo il fiume con una barchetta (1euro) e ci ritroviamo sull’altra sponda, dove passeggiamo tra casette tipiche e giardini coloratissimi immersi in una quiete molto rasserenante, poi una gentilissima signora, forse vedendo Carmine che sbircia dalla finestra, ci invita a mangiare un pezzo di torta nella sua casa ,ma noi mastichiamo pochissimo l’inglese per cui per evitare grandi silenzi e forti imbarazzi gentilmente decliniamo l’invito. In questo villaggio ci sono degli scorci fantastici e per di più oggi il tempo ci ha regalato una giornata di sole magnifica. Entriamo nel museo degli zoccoli e un artigiano crea davanti ai nostri occhi uno zoccolo olandese da un ciocco di legno, ma l’odore di formaggio stuzzica troppo il naso di Carmine, così torniamo nel caseificio e comincia le varie degustazioni, anche se il formaggio gli piace così tanto che forse il verbo degustare credo sia inappropriato per descrivere quanto ne ha mangiato, mentre io, l’ingorda golosona, non mi faccio scappare un generoso gelato al latte con caramello.Fermarci a godere del viaggio risulta a volte difficile, ci sono sempre un sacco di cose da fa re e vedere, ma oggi qui, in questo posto abbiamo deciso di rallentare per assaporare e assorbire questa tranquillità prima di rituffarci nella frenesia della città.Torniamo ad Amsterdam e dalla stazione, seguendo la curva dell’ IJ tunnel, andiamo al NEMO, il museo della scienza e tecnologia di Renzo Piano a forma di prua di nave e ci passano davanti il mega ristorante cinese galleggiante e la BIBLIOTECA pubblica, 6 piani tappezzati di libri, cd dvd e centinaia di computer utilizzabili da chiunque, il tutto racchiuso in un edificio a vetrate da cui si gode di un ottima vista sulla città. Visto che oggi abbiamo deciso di rilassarci , passiamo qui un po’ di tempo navigando su internet e soprattutto a guardarmi intorno: vedo bambini che giocano nel piano a loro dedicato, mentre le loro mamme gli leggono un libro delle favole o fanno le proprie ricerche tranquille, vedo barboni che leggono dei giornali, vedo ragazzi che studiano,altri che ascoltano cd o vedono films con gli auricolari, comodamente seduti ai divani, gente anziana che naviga in internet o si rilassa sulle poltrone leggendo libri difronte alle vetrate, così non posso fare di meno di ripetermi,proprio un altro mondo, o forse sarà che certe cose non le vediamo solo noi del sud italia, non lo so ma mi sembra tutto incredibile.
2 AGOSTO AMSTERDAM PATRIA DI VAN GOGH Visitiamo la WESTERKERK, la più grande chiesa calvinista d’Olanda dove è sepolto Rembrandt, tuttavia le chiese protestanti sono molto spoglie e non hanno grande fascino su di noi. Ci incamminiamo verso la MUSEUMPLEIN, la grande spianata dei musei, dove il Rijkmuseum è ancora in corso d’opera, c’è però l’enorme scritta I AMSTERDAM presa d’assalto dai turisti, che si arrampicano su per farsi fotografare; noi ci avviciniamo al MUSEO VAN GOGH e dopo una lunga attesa (conviene prenotare anche questo) finalmente entriamo al modico prezzo di 33 euro per 2ingressi più 1 audio guida (portatevi dietro le auricolari così basterà prendere 1audio guida per 2persone), ma ci diciamo che è Van Gogh, ci sono anche tele di altri impressionisti, dunque non possiamo perdercelo, e poi è uno dei miei artisti preferiti. Il museo contiene la maggiore collezione d’opere di Van Gogh,molte sono quelle famose, dal vaso di girasoli all’autoritratto, dai mandorli in fiore ai campi di grano, ma mi è dispiaciuto molto non trovare neanche una delle fantastiche notti che mi hanno fatta innamorare di lui, per di più l’esposizione dedicata agli altri impressionisti l’ho trovata inconsistente. Poi perdiamo un po’ di tempo nel negozio del museo per fare i regali ad amici e parenti.Di corsa ci precipitiamo all’ALBERT CUYPMARKT, un mercato popolare che offre di tutto e di più a prezzi molto vantaggiosi, compriamo le famose patatine fritte olandesi in cartoccio, una vaschetta di lamponi ad 1euro, ed un pollo arrosto per la cena in camera di questa sera. Purtroppo però siamo arrivati mentre il mercato era in chiusura per cui non abbiamo potuto viverlo appieno. Risaliamo per la zona PLANTAGE ed il vecchio quartiere ebraico per visitare la SINAGOGA PORTOGHESE, poi gironzoliamo qua e là ed entriamo in un supermercato per fare scorta di acqua ( visto che la prima sera abbiamo pagato 1 bottiglia 3,50euro),e compriamo anche i tipici biscotti olandesi, davvero prelibati anche se super calorici, infatti si tratta di caramello tra due croccanti cialde, buonissimi, e poi qui fa freddo e camminiamo molto dunque abbiamo bisogno di assumere calorie!
3 AGOSTO HAARLEM Arriviamo ad Haarlem verso le 11 ma la città è semi deserta, infatti abbiamo notato come le città inizino a popolarsi verso le12, per poi svuotarsi alle 18, alla chiusura dei negozi. Dalla stazione andiamo subito verso il bellissimo mulino a vento De Adriaan, il Begijnhof con la più vecchia chiesa di H., tutta mattoncini rossi, ma aperta solo la domenica, e poi ci incamminiamo verso la GROTE MARKT. La piazza principale è circondata da edifici bellissimi come il Palazzo Municipale, il rinascimentale VLEESHAL, antico mercato della carne,la CHIESA DI S.BAVONE, con la cancellata in rame che chiude il coro e lo spettacolare organo rosso suonato da Mozart ed Handel, e qui per la prima volta vedo una sorta di bar,un angolo ristorazione all’interno di una chiesa, proprio in una delle navate laterali così ne approfitto per prendere una cioccolata calda per riscaldarmi un po’.Prendiamo la Grote Houtstraat, la lunga via pedonale che si è finalmente animata di turisti ma ad attirare l’attenzione sono i tantissimi vicoletti fioriti, che regalano scorci straordinari con tonalità rosa,fucsia, blu, veramente pittoreschi; H. Infatti è piena di fiori, sui davanzali delle finestre, nei piccoli giardini, ci sono composizioni davanti alle porte di casa o bouquet appesi ai lampioni o ai fili dell’elettricità. Qui Carmine assaggia il tipico panino ai cereali con formaggio cremoso e salmone affumicato ( 5 euro ma dice che li vale tutti), che per via della mia allergia al pesce non posso mangiare ma a vederlo fa venire l’acquolina. Attraversiamo le varie strade dall’architettura tipica e poi ci affacciamo sulle sponde dello Spaarne per ammirare il ponte levatoio alzarsi per far passare i battelli. Le case intorno al lungofiume sono molto particolari e colorate, finchè ci ritroviamo in una via davvero unica, tutta di mattoncini rossi e frontoni a gradini, che mi ricorda Brugge, e dove oltre al museo con tele dei pittori di Haarlem, ci sono ancora degli edifici in legno.Arriviamo poi alla ricca zona residenziale con le belle case, dove alcune donne erano accoccolate sulle tettoie poste sotto le finestre, a leggere, ed in seguito eccoci alla maestosa CATTEDRALE DI S.BAVONE, unione di stili diversi con la cupola moresca. Ritorniamo verso il centro per andare alla CASA DI CORRIE TEN BOOM,una dei “giusti tra i giusti”, una donna che durante la guerra,assieme a tutta la sua famiglia, ha nascosto e aiutato ebrei e membri della resistenza per poi finire in un campo di concentramento dal quale solo lei è tornata; purtroppo gli orari di visita sono finiti da un pezzo( chiude alle 15:30) e, come tanti altri visitatori restiamo veramente dispiaciuti. Nelle vicinanze entriamo nel giardino di un antico ospizio molto curato e colorato e pieno di gattoni,i tipici gattoni olandesi pieni di ciccia e che camminano indisturbati ovunque, per strada come nei negozi e sui tavolini dei locali, anche nel pub del nostro hotel ce n’è uno che passeggia incurante tra la gente e che anzi sembra disturbato dalle nostre carezze.Verso le 19 torniamo ad Amsterdam, dove a quest’ora tutti si rifugiano nei CAFFE BRUNI (così chiamati per gli interni scuri) ad ascoltare musica dal vivo o stanno sdraiati su cuscinoni sugli ampi davanzali dei coffee shop a fumare dai narghilè, mentre i più fortunati se ne stanno sui tetti delle loro house boat a chiacchierare con gli amici sorseggiando birra; noi col nostro cartoccio di patatine fritte invece, ci godiamo la nostra solita passeggiata tranquilla, fotografando i canali al tramonto.
4 AGOSTO EDAM E IL MERCATO DEL FORMAGGIO Per Edam, Volendam, Marken e tutto il Waterland c’è un biglietto unico di 7 euro a/r si può scendere e risalire ovunque in giornata. I bus partono alle spalle della stazione. Continua la visita del Noord-Holland ed oggi visiteremo 3 magnifici villaggi. Partiamo da Edam dove ogni mercoledi (10:00-12:00) solo in estate si tiene il mercato del formaggio (ad Alkamar dicono sia più grande ma lì lo fanno solo il venerdi e noi non ci trovavamo); quando arriviamo il cielo è grigio e non promette nulla di buono, ma vogliamo essere ottimisti e ci incamminiamo verso il mercato, passando attraverso strade lastricate, canali colmi di ninfee e casette ornate da fiori, zoccoli e innaffiatoi. Nella piazza del mercato sono già posizionati per terra i formaggi , le slitte per trasportarli e la grande bilancia; intanto inizia a piovere sempre più insistentemente, anche se sembra che qui la pioggia non sia un problema e così ha inizio lo spettacolo: in sfilata arriva la banda, poi dal canale giungono i vecchi contadini, vestiti di bianco col fazzoletto rosso e la paglietta in testa, che portano il formaggio su piccole barchette, lo caricano sulle slitte coloratissime e lo portano in spalla al centro della piazza, accecati dai flash dei turisti. In seguito arrivano i degustatori che assaggiano il formaggio e danno inizio alla contrattazione col contadino per deciderne il prezzo di vendita; raggiunto l’accordo il formaggio viene pesato e così via. Insomma uno spettacolo molto caratteristico e divertente; intanto continua a piovere di brutto ma noi non ci fermiamo e giriamo per le bellissime stradine piene di suggestioni antiche. Compriamo un po’ di formaggio e mangio gamberetti fritti in una deliziosa maionese aromatizzata e Carmine invece un morbido panino con aringa cruda e cipolla, da leccarsi i baffi! Edam è un paesino grazioso e vorremmo scoprirlo meglio ma, improvvisamente la pioggia diventa sempre più intensa e, nel solo minuto che impieghiamo a raggiungere il bus, ci infradiciamo come pulcini. Decidiamo a malincuore di tornare ad Amsterdam ma sulla strada del ritorno il sole torna a squarciare il cielo per cui torniamo indietro e scendiamo a BROEK IN WATERLAND, antica residenza dei commercianti e marinai di A., con le eleganti casette in legno di colore grigio,immerse nel tipico paesaggio dei polder. Un breve giro e riprende a piovere, ma ce l’ha con noi? Comunque non cediamo perchè non voglio tornare a casa col rammarico di non aver visto i veri ed antichi paesaggi d’Olanda e poi gli imprevisti rendono più accattivante il viaggio.
VOLENDAM E MARKEN: GLI ANTICHI VILLAGGI DI PESCATORIV. È un magnifico villaggio di pescatori e appena arriviamo il sole torna a splendere, finalmente possiamo asciugare un po’ la nostra roba e le nostre ossa! Giunti qui il colpo d’occhio è impressionante: una larga via pedonale ricurva a ridosso del porto con le sue singolari casettine, i ristoranti, i negozi di souvenir, i chioschi di pesce fresco e le centinaia di barche ormeggiate. Camminiamo tra la folla veramente entusiasti, compriamo ancora gamberetti e cozze fritte, e poi ecco apparire il freddo Mare del Nord con una piccola lingua di spiaggia dorata. Fotografiamo i vari vicoletti e poi ci prendiamo una meritata pausa, mangiando ovviamente panino con aringa per Carmine e panino con gamberetti lessi e salsa coktail per me; alla panchina vengono subito a trovarci dei buffi corvi che, in fila sulla staccionata, ci guardano per ottenere qualche briciola di pane. Continuiamo a costeggiare il porto, dove le case con le finestre grandi e le tende sempre aperte, sembra siano in competizione tra loro, per far decidere al turista quale sia la migliore; e poi ci troviamo davanti un’immagine da cartolina: passerelle in legno che si protendono nel mare con centinaia di alberi maestri che s’innalzano verso il cielo e sullo sfondo casette in legno su palafitte! Un vero spettacolo e purtroppo non ho altre parole per descriverla. Si è fatto un po’ tardi, non possiamo approfondire la visita perchè dobbiamo andare a Marken, ma non importa quello che abbiamo visto è sufficiente.Riprendiamo il bus per MARKEN, piccola isola oggi unita alla terraferma da una strada sulla diga. Immergersi nei vicoletti di M. È come proiettarsi in un dipinto: immense distese di prati dall’erba alta, canali e case allineate ai margini di strade strette, alcune delle quali sono ancora appoggiate su palafitte,e dipinte di verde, con tetto spiovente e rifiniture bianche; ogni giardino poi è curato nei minimi particolari e il piccolo porticciolo con il faro è molto caratteristico.La visita del Noord-Holland per noi finisce qui e anche se ci sarebbe ancora molto da vedere siamo contenti così perchè, attraverso questi villaggi abbiamo visto il vero spirito olandese, qui dove nulla sembra essere cambiato. 5 AGOSTO Facciamo colazione e prima di andare in aeroporto facciamo un giro per gli ultimi acquisti e per l’ultimo saluto alla città. Rivediamo il mercato dei fiori, compro i bulbi dei tulipani per portarmi un angolo d’olanda sul mio balcone, gli ultimi formaggi e poi con la tristezza nel cuore andiamo via, non senza beccarci l’ultimo acquazzone.Treno Amsterdam- Schipol 4.30 15min.Volo Easyjet Amsterdam- Roma fiumicino 38euroTotale viaggio 13 giorni Colonia, Dusseldorf, Bruxelles, Fiandre, Amsterdam, Noord-Holland 900 euro a testa ( aerei, treni, hotel, musei, cibo, souvenir)