Viaggio tra i fiordi della Norvegia

In giro tra paesaggi spettacolari e città, spostandoci con mezzi pubblici e auto a noleggio
Scritto da: velu
viaggio tra i fiordi della norvegia
Partenza il: 04/07/2016
Ritorno il: 15/07/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Dopo aver visitato l’Islanda qualche anno fa abbiamo deciso, per quest’anno, di dirigerci verso la Norvegia, altra meta molto interessante dei paesi scandinavi. Avendo una decina di giorni a disposizione abbiamo deciso di concentrarci sulla parte più interessante, e cioè la zona dei fiordi.

Visto che la Norvegia è rinomata per i costi molto alti, abbiamo deciso di utilizzare AIRBNB per gli alloggi, scelta che si è rivelata vincente non solo per la questione delle spese, ma anche perché abbiamo potuto usufruire della cucina e farci da mangiare da soli, e abbiamo alloggiato presso persone molto cordiali con le quali abbiamo potuto parlare ed capire meglio la vita reale dei Norvegesi.

Per gli spostamenti abbiamo utilizzato i mezzi pubblici e una macchina a noleggio per 7 giorni.

Lunedì

Partiamo il lunedì mattina prestissimo per arrivare a Malpensa con il giusto anticipo ed essere pronti a salire sul volo delle 6:45. Facciamo scalo a Monaco e proseguiamo per Oslo. Una volta lì attendiamo il volo della Norwegian che ci porta a Bergen. Dall’aeroporto prendiamo la navetta che ci porta in centro e da lì prendiamo l’autobus che ci conduce all’appartamento. Dato che inizialmente abbiamo sbagliato la direzione del bus, arriviamo a casa attorno alle 16:00.

Il consiglio, se state a Bergen qualche giorno, è quello di fare la Bergen card che vi permette di viaggiare gratis sui mezzi pubblici e di avere sconti su diverse attività in città. La potete acquistare all’ufficio turistico proprio sopra il mercato del pesce a Bryggen.

Una volta sistemati i bagagli scendiamo finalmente a visitare la città. Le principali attrazioni sono le casette di legno colorate di fronte al porto, una volta utilizzate come magazzini e ora sede di negozi e locali. La cosa più divertente da vedere è quanto queste case siano storte! Il metodo costruttivo prevede fondamenta costituite da sassi posizionati per terra, su cui venivano messe delle travi di legno che reggevano poi tutta la struttura. Potete vedere tutto ciò in un piccolo museo in centro che mostra appunto questo strano modo di costruire gli edifici. Un giro a piedi nelle vie dietro a queste casette è imperdibile! Il pavimento, le pareti, i tetti… Tutto quanto è fatto di legno, ed è tutto molto vecchio, ma nonostante ciò ha raggiunto un equilibrio quasi stabile. Entrate in uno dei negozi e fate caso a quanto gli stipiti delle porte di entrata siano disassati!

Altra cosa da fare è mangiare al mercato del pesce; che sia quello più “chic” nella struttura sotto all’ufficio turistico o che sia quello più “stile mercato” di fianco troverete piatti a base di pesce davvero invitanti, serviti da ragazzi e ragazze provenienti da tutti il mondo, pronti ad indovinare da dove venite e a cercare di parlare la vostra lingua.

Ultima cosa: a causa della sua conformazione Bergen è piovosissima, quindi la pioggia e le nuvole non mancano mai, ed è difficilissimo trovare giornate terse e serene… Tuttavia il tempo cambia più volte in una giornata, percui se inizia a piovere non disperatevi… Probabilmente smetterà nel giro di poco tempo.

Martedì

Giornata dedicata alla visita della città. Visitiamo le vie del centro, il molo, facciamo un po di foto, entriamo nei negozi, facciamo una colazione in uno dei bar del centro.

Dopo aver mangiato, saliamo sulla fløibanen, la funicolare che porta su una delle colline che sovrastano la città, e dalla quale si gode di una vista spettacolare. Decidiamo di scendere a piedi, seguendo uno dei sentieri che porta in centro città, poi ceniamo al mercato del pesce e torniamo a casa giusto in tempo, visto che dopo cena si scatena un acquazzone tremendo!

Mercoledì

Dedichiamo tutto il giorno ad un giro “classico”, la Flamsbana. Questo tour, che abbiamo prenotato il giorno prima per evitare di non trovare posto, prevede la partenza dalla stazione centrale ferroviaria di Bergen, con arrivo dopo un paio di ore a Myrdal. Da qui si cambia binario e si sale appunto sulla Flamsbana, un piccolo trenino con gli interni deli vagoni in legno che percorre la tratta ferroviaria che collega Myrdal a Flam. Questo percorso è a dir poco tortuoso e scende dalla sommità della montagna fino al paese, che si trova sulle sponde di una ramificazione del Sognefjord; gran parte della tratta è in galleria, ma alcuni belvederi permettono di vedere fantastici scorci della vallata mentre una voce guida ci illustra ciò che stiamo ammirando. Dopo i primi 10/15 minuti il treno si ferma per qualche minuto permettendo ai passeggeri di scendere ad ammirare una favolosa cascata, veramente imponente, che scende dall’alto della montagna e che bagna piacevolmente con i suoi spruzzi tutti coloro che cercano di scattare una foto o un selfie davanti al parapetto della balconata del belvedere.

Una volta giunti a Flam (il viaggio con la flamsbana dura un’oretta) si può ammirare la magnificenza del fiordo e goderne la sua tranquillità, fare un giro tra i souvenir shop o mangiare un boccone al mercato alimentare situato dietro all’ufficio informazioni. Si può trovare un pò di tutto: dalla zuppa di pesce, al sushi, agli hot dog…

Verso le 15:00 si riparte verso Bergen stavolta via mare, con il traghetto, che percorre a ritroso tutto il sognefjord e scende poi verso la città passando tra le varie isole di fronte ad essa, fino ad arrivare nel porto, proprio vicinissimo al mercato del pesce.

Il viaggio dura tutto il giorno e può essere personalizzato, scegliendo la direzione (andata via mare o via terra e ritorno al contrario) o la durata (prevedendo un pernottamento o scegliendo di fare tutto in un giorno).

Giovedì

Ritiriamo la macchina presso un’agenzia di noleggio (prenotazione rigorosamente fatta diversi mesi prima da casa) e ci dirigiamo verso sud, sull’isola di Karmoy, tra Bergen e Stavanger. La giornata è piovosa mentre guidiamo, ma quando giungiamo a Skudeneshavn il cielo sembra aprirsi un pò, e ci permette di visitare le spiagge di sabbia bianca situate lungo la costa di questa isola. L’acqua è meravigliosa, limpida, e la sabbia è bianchissima, tanto che non sembra assolutamente di essere in Norvegia, ma in un luogo decisamente più temperato. Queste zone sono una meta turistica piuttosto rinomata per i Norvegesi, grazie al mare e alle spiagge e ai campi da golf; un luogo per rilassarsi e sfuggire dai climi più rigidi del nord del Paese.

Al di là di questo però, abbiamo trovato ben poco su quest’isola… Skudeneshavn era praticamente deserta e al di là delle belle spiaggette c’era poco da vedere.

Venerdì

Ci dirigiamo a Stavanger, città situata sulla costa sud-ovest della Norvegia. Una volta arrivati indossiamo gli scarponcini da montagna e prendiamo il traghetto che ci porta a Tau; da qui ci muoviamo verso il Preikestolen, o “pulpito di roccia”.

Si tratta di una balconata naturale situata sulla sommità del Lysefjord (raggiungibile in un’ora e mezza / due ore di camminata dal parcheggio); inutile dire che il panorama da qui è mozzafiato, ed è ovviamente un quadro perfetto per scattare fotografie, tanto che dovrete fare la vostra bella coda per attendere il vostro turno, sedervi sul bordo del fiordo con le gambe a penzoloni, mettervi in posa e farvi scattare la foto.

E’ sicuramente un viaggio da fare, perché sia il sentiero che conduce al pulpito, sia lo stesso Preikestolen, sono imperdibili se ci si trova in questa parte di Norvegia.

Sabato

Anche questa giornata la dedichiamo al trekking, sempre sul Lysefjord ma stavolta dalla sponda opposta a quella del Preikestolen: la meta è il Kjeragbolten, un masso incastrato tra le pareti di un crepaccio del fiordo a 1000 metri sopra il livello del mare.

La partenza è sulla strada che conduce a Lysebotn, un percorso di montagna molto interessante paesaggisticamente, che ricorda un pò il passo dello Stelvio per i suoi tornanti. A 7 km dall’abitato ad un’altitudine di 600 mt circa, si parcheggia l’auto (nel parcheggio di un bar ristorante molto carino e a dir poco panoramico) e si parte a piedi verso la cima del fiordo. Questo trek è un pò più “duro” di quello del Preikestolen, ma nulla di eccessivo; in un paio di ore si giunge al Kjeragbolten, e si può godere di una vista mozzafiato a picco sul fiordo, oltre che ovviamente a scattare la foto di rito in piedi sul masso a strapiombo sui 1000 metri che vi separano dall’acqua sottostante !

Domenica

Ritorniamo a Bergen, dove facciamo tappa solo per poi proseguire il giorno dopo verso nord. Ne approfittiamo per un altro giro a Bryggen, in centro, e per un altro salto al mercato del pesce

Lunedì

Altro giorno dedicato principalmente al trasferimento in auto verso il Geirangerfjord. Alloggiamo a Oye, un piccolo paesino situato su una delle ramificazioni del Geirangerfjord. Non c’è molto da vedere qui, ma l’aria che si respira è davvero magica; sembra di essere in una sceneggiatura de “il signore degli anelli”, con i fiordi alti tutti intorno, innevati sulla sommità e con le cascate che cadono giù per centinaia di metri buttandosi nel mare e nei fiumi. La pace qui regna sovrana, e percorrendo la strada che costeggia il fiordo i paesaggi sono davvero uno meglio dell’altro. Unica attrazione presente, oltretutto imperdibile, è l’hotel Union, un hotel costruito a fine ‘800, completamente in legno; si può entrare, accomodarsi in una delle stanze al piano terra per sorseggiare un bicchiere di vino, ascoltando un musicista che suona il pianoforte, in un’ambientazione che fa ritornare indietro nel tempo e che lascia davvero senza parole.

Martedì

Ci dirigiamo verso Hellesylt, a una ventina di minuti da Oye, per prendere il traghetto che ci porterà a Geiranger, attraversando il Geirangerfjord. Il tour vale assolutamente il viaggio; il fiordo è spettacolare, soprattutto se avete la fortuna di trovare come è successo a noi una giornata con qualche occhiata di sole… Una voce guida mentre siete sul traghetto descrive ciò che si ha intorno, raccontando le storie delle vecchie fattorie situate sulla costa del fiordo, e le varie cascate che si incontrano sul percorso; anche in questo luogo i paesaggi sono magnificenti e davvero spettacolari! Una volta giunti a Geiranger ci si trova in un paesino simile a Flam, piccolo e con molti ristorantini, hotel e negozi di souvenir, nonché navi da crociera che sostano per far scendere i passeggeri a fare compere.

Noi siamo andati senza auto (l’abbiamo lasciata a Hellesylt), ma se si va a Geiranger con la macchina, da lì parte una strada panoramica e molto bella chiamata Trollstigen, che sale sul fiordo con una serie di tornanti impressionanti; se siete motorizzati vale la pena di farci un giro. Una volta tornati a Hellesylt ci dirigiamo a Sandane dove abiamo prenotato per dormire la notte.

Mercoledì

Giornata di trasferimento di nuovo a Bergen. E’ stato bello rivedere la strada che abbiamo percorso un paio di giorni prima, perché gli stessi paesaggi visti da un’altra prospettiva assumono una rinnovata bellezza. Arriviamo a Bergen, ci sistemiamo in camera, restituiamo l’auto al noleggio e ci dirigiamo un’ultima volta in centro, dove ci attende un fiume di giovani in quanto c’è un concerto in una delle piazze (Festplassen)

Giovedì

Trasferimento in aeroporto con il bus navetta alla mattina presto per tornare ad Oslo, dove trascorriamo l’ultimo giorno delle nostre vacanze. La città è molto carina, oltretutto siamo stati fortunati perché la giornata era mediamente soleggiata e calda. Abbiamo visitato il teatro, che è una delle attrazioni principali; visto da lontano sembra un iceberg che galleggia sull’acqua… potete salire sul tetto per prendere un pò di sole o ammirare la città dall’alto, oppure entrare e guardare le splendide strutture in legno di cui è composto.

Abbiamo poi visitato la via principale, i giardini del palazzo reale e il porto, dove troverete anche una miriade di localini dove cenare o prendere l’aperitivo.

Terminiamo la serata in un ristorante vietnamita, e la mattina successiva prendiamo di nuovo l’aereo per tornare a Malpensa.

L’esperienza in Norvegia è stata sicuramente positiva; abbiamo dovuto fare delle scelte e, per stare nei tempi che avevamo a disposizione, abbiamo dovuto saltare un paio di tappe che avrebbero probabilmente meritato una visita, ma pensiamo comunque di aver fatto il massimo possibile.

Alloggiando nelle case abbiamo conosciuto persone molto socievoli, disponibili e accoglienti, e dobbiamo dire che la differenza con l’Italia è abissale!

L’impressione è stata quella di una società molto ricca, benestante, rispettosa della natura e della propria terra, emancipati, “smart” e, nonostante il clima, molto più sereni di noi, e liberi di avere e mantenere famiglie anche numerose.

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