Viaggio tra bellezza e mistero..

Anche quest'anno con gli studenti e gli amici della nostra scuola siamo pronti a partire, meta: la Scozia. Appuntamento all'alba, si caricano i bagagli su un pulmino nove posti, destinazione l’ aeroporto di Bologna, dove ci aspettano altri tre componenti del gruppo. Ci imbarchiamo carichi di aspettative e ansiosi di arrivare. Dopo un volo di...
Scritto da: catia_marche
viaggio tra bellezza e mistero..
Partenza il: 11/06/2009
Ritorno il: 16/06/2009
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Anche quest’anno con gli studenti e gli amici della nostra scuola siamo pronti a partire, meta: la Scozia.

Appuntamento all’alba, si caricano i bagagli su un pulmino nove posti, destinazione l’ aeroporto di Bologna, dove ci aspettano altri tre componenti del gruppo. Ci imbarchiamo carichi di aspettative e ansiosi di arrivare. Dopo un volo di due ore e quaranta minuti atterriamo ad Edimburgo, rimettiamo le lancette del nostro orologio indietro di un’ora e ci avviamo alla ricerca dei taxi, non è difficile trovarli.

L’organizzazione del servizio in questa città è impeccabile e le tariffe economiche ( aeroporto – centro città £ 15,00). Il castello di Edimburgo si presenta ai nostri occhi sotto una coltre di nubi e una leggera pioggia estiva, che ne accentuano l’aurea regale e il mistero. Il nostro delizioso B&B – Sandiland’s House – prenotato su internet, si trova in una zona residenziale ben collegata e raggiungibile dal centro con una passeggiata di venti minuti. Le stanze sono in stile country, molto accoglienti, alcuni di noi hanno persino i letti a baldacchino. Ci rilassiamo con una calda tazza di tè e nel primo pomeriggio siamo pronti per andare alla scoperta di Edimburgo. Prendiamo l’autobus nr.41 (il biglietto lo fa l’autista, £ 1,20, ma attenzione servono monete spicce, non viene dato il resto) e scendiamo in Victoria Street, a pochi passi dal Royal Mile, la strada principale della Old Town. Il tempo è migliorato, ora è uscito il sole e la città vecchia si apre davanti a noi in tutto il suo splendore. Il Royal Mile collega il castello al palazzo di Holyroodhouse – residenza reale in Scozia – ed è diviso in quattro tratti: Castlelhill, Lawnmarket, High St. E Canongate. Noi oggi ci dedichiamo a Castlehill, dove si trova il castello, che si presenta in tutta la sua magnificenza, su un’altura visibile da ogni punto della città. E’ il più antico castello della Scozia, dedichiamo alcune ore alla sua esplorazione. La visita è molto interessante e dalle mura si possono ammirare bellissimi scorci della Old e New Town. Dal castello scendiamo poi lungo il Royal Mile, ammirando le vecchie costruzioni, e i stretti vicoli – chiamati “close” – che caratterizzano questa parte della città. Inizia a piovere e ci rifugiamo in un pub dove gustiamo la nostra prima cena scozzese: Tania, la gourmet del gruppo, decide di provare uno dei piatti tipici della Scozia, il famoso “Haggies” – frattaglie cotte nello stomaco di una pecora – la scelta si è rivelata ottima…Secondo lei! Sono le 23:00 quando usciamo dal ristorante, è ancora giorno qui in Scozia, ma tutti a nanna, siamo esausti e domani ci attende una intensa giornata.

2°giorno Appuntamento alle 8:30 per una abbondante e gustosa colazione. Questa mattina ci attende la visita della enigmatica Rosslyn Chapel, che si trova su una collina distante solo otto miglia da Edimburgo. Il viaggio in autobus è molto piacevole e dura poco meno di mezz’ora. Oggi c’è un bellissimo sole e usciti dalla città, ci troviamo immersi nella lussureggiante campagna scozzese, che con i suoi prati sconfinati e le casette in pietra, ricoperte di fiori, da una piacevole sensazione di quiete e serenità. Un piccolo sentiero conduce dal villaggio di Rosslyn alla cappella, circondata da un folto bosco. Malgrado l’impalcatura che la ricopre, la vista della Rosslyn Chapel è davvero emozionante, ci sono molti turisti, ma questo non toglie nulla al fascino del luogo. Prima di accedere al sito, ci viene mostrato un interessante documentario – in inglese – che spiega la storia e le peculiarità architettoniche di questa struttura, divenuta famosa grazie al romanzo di Dan Brown “ Il Codice da Vinci”. A parte l’indiscussa bellezza, è difficile non restare impressionati dai numerosi elementi, che rimandano a un passato di cavalieri, leggende massoniche e misteriosi simboli religiosi. Una guida locale ci accoglie all’ingresso della cappella e ci descrive gli aneddoti e i simboli più bizzarri di questa costruzione. E’ quasi l’una quando lasciamo il villaggio di Rosslyn, ancora frastornati dai racconti e dai dubbi legittimamente suscitati. Tornati a Edimburgo decidiamo di passeggiare per le vie della New Town. Questa parte della città costruita nell’ottocento è un perfetto esempio di programmazione urbanistica e architettura georgiana, il cui esempio migliore è rappresentato dalla bellissima Charlotte Square.

Ci rifocilliamo in un fast food di Rose Street, una via pedonale ricca di bar e locali, dove i tavoli all’aperto sono pieni di gente, che approfitta della bella giornata di sole. Non possiamo non lasciarci attrarre da un giro in Princess Street, la via dello shopping di Edimburgo. La sua peculiarità è quella di avere costruzioni solo da un lato della strada, l’altra parte è aperta sulla collina del castello; purtroppo il panorama è deturpato dai lavori in corso, lungo tutto il tratto. Al termine di Princess Street ci rilassiamo sotto la maestosa torre gotica, dedicata alla memoria di Walter Scott, uno dei più importanti scrittori scozzesi, autore del primo romanzo storico europeo “Ivanhoe”. Dopo diverse consultazioni, decidiamo di cambiare il nostro programma di viaggio e di andare al porto di Leith, dove approfittando della bella giornata, vorremmo visitare il famoso panfilo reale, non abbiamo molto tempo, perché l’ultimo ingresso è alle 16:30. Arriviamo in ritardo, non avevamo considerato i tempi di attesa del bus e il traffico cittadino, a quest’ora del giorno. Pazienza, lasciamo il Gran Terminal, il più grande centro commerciale della città, nel quale è situato l’ingresso al panfilo e decidiamo di girovagare un pò per Leith. Durante il tragitto in autobus, avevamo scorto un angolo molto bello e caratteristico, cartina alla mano cerchiamo di ritrovarlo, ma oggi pomeriggio non siamo fortunati e ci perdiamo tra le tante vie e viuzze di questa cittadina portuale. Veniamo catapultati in un altro mondo: ci sembra di essere sul set cinematografico di “Trainspotting”, nessuno ci nota o ci da fastidio, ma i visi seri e stanchi, il degrado, l’abbandono, le risse, la droga tutto sembra concentrato in questi pochi metri quadrati di città. Girovaghiamo per circa un’ora, poi ci arrendiamo, meglio tornare a Edimburgo prima, che possa capitarci qualche spiacevole imprevisto… Decidiamo di cenare nella New Town, optiamo per uno dei tanti pub caratteristici di Rosen Street. Usciti dal ristorante ci avviamo a piedi verso la parte vecchia della città, è bello girovagare senza una meta, sono le dieci di sera, ma è come se fossero le 19:00 del pomeriggio in Italia, prendiamo un caffè allo Starbucks sul Royal Miles e scendiamo dall’altra parte della collina verso il Grassmarket. Sopra questa piazza si trova Greyfriars Kirkyard, il più bello e antico cimitero di Edimburgo. Nella città dei fantasmi, o almeno così dichiarata dalle numerose agenzie, che promuovono ghost tour di ogni genere, noi decidiamo di provare il brivido dell’occulto con un tour “fai da te”. Devo ammettere, che l’atmosfera gotica in questo luogo è veramente forte, ma vuoi perché eravamo in gruppo, vuoi perché era pieno di gente, che passeggiava tra queste antiche tombe, noi di fantasmi non ne abbiamo visto neanche l’ombra! 3° giorno Oggi è prevista una gita fuori porta, abbiamo organizzato con una agenzia incoming, La “Rabbie’s Trail Burners” (prenotata via internet dall’Italia), l’escursione ai laghi e ai castelli delle Highlands. Il pulmino arriva puntuale alle 9:30 sotto il nostro B&B. L’autista/guida si chiama Ralph, è simpatico e molto preparato, con il suo marcato accento scozzese ci descriverà, lungo tutto il viaggio, aneddoti, storie e leggende dei luoghi visitati. Il tempo non promette bene, il cielo è carico di nuvole nere, ma siamo in Scozia, no? Ben equipaggiati con kway e ombrelli, partiamo. Usciti da Edimburgo, ci dirigiamo verso ovest, passiamo vicino al castello di Stirling, che ammiriamo da lontano, ci torneremo in serata e proseguiamo verso il castello di Doune. Questa bellissima fortezza ormai in rovina, fu costruita per proteggere le terre dei Moray dagli attacchi dei selvaggi delle Highlands. Posizionato su un’altura, circondato da un fitto bosco, il castello di Doune sembra un luogo irreale, fuori dal tempo e dallo spazio. La nostra visita è molto breve, solo il tempo di fare un giro intorno le mura del castello e scattare qualche foto; facciamo poi una sosta a Callendar, dove fotografiamo un bellissimo esemplare di Hamish, prendiamo un caffè e ci rifocilliamo, prima di proseguire il viaggio. Ora si abbandona la campagna ondulata e si entra tra le foreste e le selvagge montagne delle Highlands. Il paesaggio è magnifico, decidiamo di cambiare il programma, che prevedeva la sosta per il pranzo in un Lodge e appoggiati dalla nostra guida, optiamo per un pic nic sotto le rovine del bellissimo castello di Kilchurn. Dopo esserci fermati in un autogrill per le provviste, parcheggiamo in aperta campagna e proseguiamo per qualche centinaio di metri lungo un sentiero sterrato. Il castello si staglia davanti a noi in tutto il suo splendore: si trova al centro del lago di Awe, il più lungo lago della Scozia e fu dimora di una delle più importanti e ricche famiglie scozzesi, i Campbell di Breadalbane. E’ uno dei pochi castelli visitabile senza pagare il biglietto di ingresso. Finalmente è uscito il sole, ci sistemiamo sotto le mura della rocca, vicino le rive del lago e gustiamo il nostro pic nic, in piena libertà. A quest’ora non ci sono turisti in giro e possiamo godere appieno del luogo e della sua magica atmosfera. Dopo pranzo entriamo tra le rovine e saliti su uno dei torrioni, attraverso una strettissima scala, possiamo ammirare il lago e il panorama dall’alto: sublime! Facciamo appena in tempo ad uscire dal castello, che ci sorprende un tipico acquazzone pomeridiano, arriviamo al pulmino bagnati come pulcini, ma veramente soddisfatti di questo inaspettato fuori programma. Ripartiamo alla volta di Inverary, situata sul Loch Fyne, braccio dell’oceano Atlantico. Questa pittoresca cittadina bianca è famosa per il pesce ed i frutti di mare. Ci fermiamo circa un ora, visitiamo l’esterno del castello, dimora del XIII Duca di Argyll e girovaghiamo per la cittadina e i suoi pittoreschi negozi, dove alcuni di noi ne approfittano per acquistare dell’ottimo whisky.

Saliti a bordo del nostro “Bus”, ci inerpichiamo sulle montagne per raggiungere il famoso valico chiamato “ riposa e sii grato”, arrivati in cima, non ci è difficile immaginare il significato di questo nome. Il panorama è mozzafiato, peccato che, un terribile acquazzone ci impedisca di godere appieno di questo spettacolo. La nostra prossima meta è il Loch Lomond, il più grande lago della Scozia, ci fermiamo in un piccolissimo villaggio di nome “Luss”, che per le sue pittoresche case e la splendida vista sul lago, è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Si rientra verso Edimburgo, la nostra ultima tappa è la cittadina di Stirling e il monumento a Wallace. Il castello di Stirling è conosciuto come “la chiave della Scozia”, in quanto controllava la maggior parte degli spostamenti nord/sud. Questa zona fu teatro di duri scontri e importanti battaglie, quando William Wollace nel 1297 sconfisse gli inglesi, combatté per il possesso del castello di Stirling.

Rientriamo al nostro B&B alle 20:30, siamo stanchi, ma entusiasti. Breve doccia e di corsa alla fermata dell’autobus, da queste parti si cena presto e questa sera ci accontentiamo da un panino in un fast food, poi andiamo alla ricerca di un famoso pub, consigliatoci dalla guida. Si chiama “Sandybell” e ogni sera ci sono concerti dal vivo di musica tradizionale. Il locale è piccolo e molto affollato, ma la musica è fantastica: i cinque strumentisti suonano magistralmente. Questa serata è la ciliegina sulla torta, di una giornata da annoverare tra le più belle di questa esperienza scozzese.

4° giorno Oggi è dedicato nuovamente alla città di Edimburgo: iniziamo la mattinata con la scalata della torre dedicata a Walter Scott, poi ci dirigiamo sul Royal Mile, dove prenotiamo, per il primo pomeriggio, una visita al St Mary Close, una vecchia parte della città rimasta sepolta sotto le nuove costruzioni del Mile. Nel frattempo abbiamo tempo di visitare Canongate – l’ultima parte del Mile – che conduce al palazzo di Holyroodhouse. Il palazzo – residenza ufficiale della famiglia reale in Scozia -nel XVI secolo fu abitato da Maria Stuarda, regina di Scozia. Dedichiamo circa un’ora e mezza alla sua visita, ascoltando una interessante descrizione dall’audioguida, inclusa nel biglietto di ingresso (£ 10,00). La residenza è molto bella e siamo particolarmente incuriositi dai racconti sulla vita e le vicissitudini della sfortunata Maria Stuarda, ma è la fine della visita a regalarci l’emozione più forte, con la visita delle magnifiche rovine di Holyrood Abbey. Non c’è tempo di visitare il bel parco, che circonda il castello. Alle due il gruppo è riunito davanti al St Mary close, la guida parla solo inglese, quindi siamo muniti di audioguida in italiano, per aiutarci a capire la storia di questi vicoli sotterranei, carichi di misteri e strane presenze…O almeno così vogliono farci credere. Il tour dura un’ora e tra macabri aneddoti e fantasmi, ci caliamo nell’atmosfera di Edimburgo nel XVII secolo. Sono rimasta un po’ delusa da questa visita, mi aspettavo più storia e meno “cinema”! Tornati alla luce, decidiamo di recarci alla famosa St Gile’s Cathedral nella quale John Knox tenne il suo primo sermone.

Usciti dalla chiesa, ci troviamo di nuovo sotto la pioggia, alcuni decidono di tuffarsi nello shopping, io invece vorrei rilassarmi davanti a una fumante tazza di tè e a una bella fetta di torta, quindi insieme a Rita, mi dirigo all’ “Elephant House”.

Una sala da tè famosa per essere il luogo, in cui la scrittrice della saga di Harrie Potter ha avuto ispirazione per la stesura del suo romanzo; infatti dalle sue finestre si ha uno splendido panorama del castello di Edimburgo.

Dopo esserci rifocillate e scaldate, usciamo di nuovo sotto la pioggia e girovaghiamo un po’ per gli splendidi close, che caratterizzano la Old Town, approfittando, di tanto in tanto, per fare un po’ di shopping. Alle 19:00 siamo di nuovo tutti riuniti, per cena scegliamo un ottimo pub sul Royal Mile, dove degusto uno squisito piatto di pesce e assaggio il mio primo whisky scozzese, non sono una bevitrice, ma sarà l’atmosfera, sarà il freddo, posso dire di averlo veramente gradito.

5° giorno Questa mattina il pulmino della Rabbie’s Trail è di nuovo davanti al nostro alloggio, l’escursione di oggi è nel regno del Fife: visiteremo la costa, disseminata di piccoli villaggi di pescatori, per arrivare poi a St Andrews, patria del golf e concluderemo il giro con la visita del castello di Falkland. Il rientro a Edimburgo è previsto per le 18:30. La nostra guida di oggi si chiama Lean. Attraversiamo il lungo ponte sul mare, che collega Edimburgo con il regno del Fife: la zona è pianeggiante, disseminata di campi coltivati, prati verde smeraldo e tipiche fattorie con i balconi coperti di fiori. Per noi italiani, abituati ad un’alta densità di popolazione, soprattutto lungo le coste, queste pianure isolate, animate solo da greggi di pecore, che brulicano vicino al mare, crea un piacevole sconcerto. Il cielo è di nuovo carico di nuvole nere, che in contrasto con il blu del mare ed i verdi prati, creano uno spettacolo straordinario. Dopo mezz’ora di strada raggiungiamo i villaggi di pescatori, piccoli agglomerati urbani, raccolti intorno ai porticcioli. Ci fermiamo per una sosta ad Unstrutter, girovaghiamo per il paesino semi-deserto, visitiamo qualche piccolo negozio di souvenir e prima di ripartire ci riscaldiamo con una tazza di caffè, degustando un tipico dolcetto di questa zona. Arriviamo a St Andrews in tarda mattinata. La peculiarità di questa cittadina medievale non è solo quella di essere patria del golf e sede della più antica università della Scozia, ma anche di essere stata in passato la capitale ecclesiastica del paese – la stupenda cattedrale, ora in rovina fu la più grande della Scozia -. La cittadina è compatta, e molto facile da girare a piedi, l’autista ci lascia vicino al famoso “Old Course” il più rinomato e antico campo da golf. Piove e soffia un vento fortissimo, ma non ci lasciamo intimidire, abbiamo circa tre ore per ammirare le numerose attrazioni di questo luogo. Silenziosamente ci avviciniamo a un gruppo di giocatori, che cercano di tirare in buca nonostante le pessime condizioni del tempo, scattiamo alcune foto di rito e ci dirigiamo verso la cattedrale. Lungo la strada, ci fermiamo ad ammirare alcuni dei famosi atenei universitari, sparsi nel contesto cittadino e raggiungiamo le rovine della fortezza, che si innalzano sul mare, creando un panorama fantastico. Seguendo un sentiero, che costeggia la scogliera arriviamo alle rovine della cattedrale: la vista è mozzafiato! Corvi neri svolazzano tra le antiche tombe, il mare si agita alle nostre spalle e la magica atmosfera di questo luogo ci avvolge tra i suoi misteri…

Il resto del tempo a nostra disposizione lo trascorriamo girovagando senza meta per le vie del centro, dopo aver degustato un ottimo gelato da “Giannetta”. Alle 15:30 circa siamo di nuovo in viaggio, destinazione Falkland. Raggiungiamo questo tipico villaggio scozzese e il bellissimo palazzo in tempo per l’ultima visita, siamo gli unici turisti e godiamo appieno del castello e dei suoi giardini. Qui si trova il più antico campo da tennis del mondo, dove si dilettava a giocare Maria Stuarda. E’ su questo campo, che la regina scandalizzò la corte, indossando – per la prima volta – un paio di pantaloni, al posto del vestito da dama! Rientriamo ad Edimburgo all’orario stabilito, siamo un po’ stanchi, ma è la nostra ultima serata in città e quindi dopo esserci rinfrescati, eccoci tutti pronti alla fermata dell’autobus. Decidiamo di cenare in un bellissimo pub del Royal Mile, io opto per fish & chips, seguito da un superbo cheese cake. Proseguiamo la serata in un altro pub, dove si suona dal vivo. Balliamo al ritmo di rock e degustiamo il nostro ultimo whisky scozzese. La Scozia con la sua natura incontaminata, i suoi castelli e i suoi misteri ci ha conquistato, possiamo solo dire arrivederci!



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