Viaggio on the road per scoprire lo splendido Marocco
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21 dicembre
Finalmente si parte. All’arrivo all’areoporto di Marrakesh troviamo l’incaricato dell’autonoleggio che ci porta in città presso l’agenzia per compilare tutte le carte e ci accompagna al riad. (La macchina ci verra’ consegnata tra 2 giorni)
Sistemati i bagagli, partiamo subito alla scoperta della medina. E’ semplice da visitare e i vari commercianti non sembrano quasi accorgersi di noi, possiamo girare indisturbati. Arriviamo in piazza Djemaa-el-Fna che già comincia ad animarsi. Decidiamo di concederci un tè alla menta su una delle terrazze che si affacciano sulla piazza. Subito dopo il tramonto ecco che decine di persone si mettono al lavoro per posizionare i vari stand (tutti numerati), dove tra poco si potrà gustare di tutto: dal fritto misto di pesce, alla carne alla griglia, alla testa di capra! Ci sono banchetti di dolci, spremute, frutta secca. Non mancano nemmeno incantatori di serpenti, attori che improvvisano spettacoli che solo chi conosce la lingua può capire, donne che propongono decori all’henne sulle mani. Optiamo per lo stand n.1 (consigliato da vari Tpc) e il fritto misto di pesce ci soddisfa molto.Proseguiamo il giro e mio marito decide di provare un dolce non ben identificato, servito con una bevanda a base di cannella: davvero riscaldante.
22 dicembre
Dopo un buona colazione al riad,cominciamo la visita ai palazzi della città.Partiamo da Palazzo Bahia con i suoi splendidi zellij che decorano le varie stanze, il cortile interno con alberi verdi carichi di frutti.A piedi raggiungiamo le Tombe dei Saaditi , dove ritroviamo le decorazioni viste al palazzo, ma che affascinano per i motivi geometrici scelti e gli accostamenti di colore. Il massimo splendore viene raggiunto nella stanza delle 12 colonne , il mausoleo,dove si trova la tomba del sultano che fece erigere tutto il complesso. Sempre passeggiando raggiungiamo il Dar Si Said, che merita un visita solo per la camera nuziale al piano superiore.
Il tè oggi lo beviamo alla Terrasse des epices, bel posto ma decisamente turistico. Per la cena optiamo per il Souk Kafè, all’interno della medina, dove su una bella terrazza gustiamo un buon tajine di verdure.
23 dicembre
Ritiriamo la macchina e partiamo: direzione Ouarzazate. La strada è piacevole e non c’è molto traffico. Sulle montagne il clima cambia e fa decisamente freddo. Intorno c’è la neve, anche se in cielo splende un bel sole. Beviamo un tè al caffe Assanfou, ma sicurante sarebbe stato meglio berlo poco prima in uno dei baretti che abbiamo visto passando. Riprendiamo il viaggio e la strada scende dolcemente . Lo scenario cambia. Siamo circondati da distese aride e sassose,piccoli paesi, pastori con i loro greggi di capre e cammelli . Facciamo una deviazione per visitare la kasbah di Telouet.Subito un ragazzo si propone come guida e acconsentiamo. La kasbah è abbandonata a se stessa e tutto sembra pronto per crollare. Ci si chiede cosa ci sia da visitare, quando al 2° piano si rimane senza parole nell’entrare nella sala delle udienze decorata con stucchi, legno di cedro dipinto, splendidi zellij. Merita devvero una visita! Riprendiamo la strada ed eccoci alla meta di questa giornata: la kasbah di Ait Benhaddou, che già da lontano affascina.Ci fermiamo al Fibule d’Or per chiedere una stanza, ma non c’è posto e veniamo indirizzati al riad Chez Brahim. Sarà il mio riad preferito di tutto viaggio: si è proprio di fronte alla kasbah e la vista dalla terrazza è spettacolare. Abbiamo pranzato con il più buon tajine di pollo dell’intera vacanza.Iniziamo la visista alla kasbah attraversando quello che dovrebbe essere un fiume. E’ davvero sorprendente come siano riuciti a costruire tutto questo. E’ bello perdersi tra le viuzze e fermarsi ad ammirare il paesaggio dai vari scorci tra gli edifici. Saliamo fino al punto più alto dove si trova un agadir e gli occhi si riempiono dello splendido panorama sullo sconfinato deserto pietroso. Sicuramente oltre alla vista, quello che ci ricorderemo sarà il freddo patito nel riad, davvero pungente, tanto da domire completamente vestiti, con berretto e sciarpa sotto le coperte, ma l’ottima colazione ci ricarica subito!
24 dicembre
Ci rimettiamo in viaggio e ci fermiamo a visitare la kasbah di Skoura. Purtroppo il palmeto circostante e’ secco e non vale la pena visitarlo, ma la kasbah è davvero bella e conservata benissimo. Proseguiamo il viaggio e arriviamo alle Gole del Todra verso l’ora del tramonto. La strada si snoda tra pareti rocciose altissime che sembrano chiudersi sopra di noi e affianca un fiume che però è in secca. Pernottimamo al Auberge Le Festival,che si mimetizza bene nel panorama circostante.Le stanze sono accoglienti e c’è la stufetta!
Peccato che non si cia l’acqua calda per una doccia riscaldante.
25 dicembre
Su suggerimento del ragazzo dell’hotel decidiamo di fare una strada alternativa per arrivare al Er-Rich.Ci troviamo ad attraversare un altipiano dove incontriamo solo due macchine in tre ore e pochi paesi! E’ sicuramente uno dei paesaggi che più ci è piaciuto dell’intero Marocco. Le soste diventano innumerevoli per la voglia di scattare fotografie ogni momento. Avevamo ipotizzato di fare una sosta intermedia per arrivare a Fes il giorno dopo,ma la strada dopo Er-Rich diventa scorrevole e abbastanza monotona. La strada passa per Azrou dove attraversiamo una splendida foresta di cedri e pini e possiamo vedere numerose bertucce. Così arriviamo a Fes con il buio e sotto la pioggia.Sfiniti dal continuare a girare senza trovare la strada dell’hotel segnato sulla guida, chiedo ad un signore, che molto gentilmente si offre di accompagnarci. Alloggiamo all’Hotel Olympic che veramente non consiglierei a nessuno (la recensione che avevo trovato sulla guida non è per nulla veritiera!). Ci viene proposta una guida per visitare la medina la mattina seguente e dopo aver contrattato un pò sul prezzo accettiamo.
26 dicembre
La mattina, dopo aver fatto colazione, veniamo informati che la guida non c’è perchè la moglie è ammalata (peccato che la ritroviamo al nostro ritorno in albergo… forse avrà trovato altri turisti che avranno accettato il prezzo senza contrattare!). Cosi prendiamo un taxi che ci porta all’ingresso principale dove troviamo subito una guida. La medina è molto stretta e un pò difficile da girare, pochi punti di riferimento. Visitiamo Medersa Bou Inania, una decoratissima scuola coranica. Entriamo in un negozio di pellame dalla cui terrazza possiamo ammirare le famose concerie: il motivo della visita di Fes. E’ uno spettacolo incredibile, unico. Il proprietario ci da un rametto di menta da mettere sotto il naso, lo chiama la ‘maschera antigas naturale’, ma sarà per il freddo e la pioggia che ci accompagna, l’odore non è forte. Vediamo le vasche piene di colori, ma pochi uomini la lavoro, pelli appese ad asciugare e altre pronte per essere trattate. Uno spettacolo unico. Ritornati all’hotel , riprendiamo la macchina e partiamo.Visto il tempo non ci fermiamo a Meknes, ma puntiamo verso il mare e il bel tempo (si spera). Destinazione Rabat. Troviamo alloggio all’ Hotel Majestic, niente di paricolare, solo comodo perchè di fronte alla medina.
Visitiamo la medina con vie abbastanza large e comode. La parte che si sviluppa sulla collina è la più carina, con tutte le abitazioni tinteggiate di bianco e blu. La sera mangiamo in panino proposto dai tanti ‘baracchini ‘ per strada: davvero buonissimo con peperone, patate e sardine fritte al momento.
27 dicembre
Prima di lasciare la città, visitiamo la Tour di Hassan e il mausoleo di Mohammed: i simboli più famosi di Rabat. Riprendiamo il viaggio verso sud. Decidiamo di fare una strada lungo la costa, ma in realtà non merita e cosi prendiamo l’autostrada. Facciamo un sosta a El Jadida, per vedere la ‘città portoghese’ e la cisterna portoghese: posto suggestivo. Pranziamo al Rristorante ‘La portugaise’. Riprendiamo la strada verso sud lungo la costa ed il paesaggio cominica a farsi interessante con scogliere alte a picco sul mare che si alternano a campi coltivati che arrivano a ridosso delle onde. Avevamo ipotizzato un sosta, solo tecnica per riposarci a meta strada, ma in relatà nessun posto ci ispira. Cosi proseguiamo verso Essaouira, lungo un strada più interna che scorre lungo belle colline. Arriviamo con il buio e ci si ripresenta il problema di trovare il riad. Chiediamo informazioni all’ennesimo signore che si propone di salire in macchina per accompagnarci.Ci è stato utilissimo perchè ci ha accompagnato fino alla porta del riad e noi contemporaneamente gli abbiamo dato un bel passagio per arrivare in tempo alla moschea per la preghiera serale. Alloggiamo al Riad Nakhia, trovato sulla giuda. E’ davvero molto bello.
28 dicembre
Passiamo la giornata a visitare la medina arrivando fino alla skala du port, da dove si ammira un panorama splendido. Ceniamo presso il porto nella zona delle rosticcerie, dove puoi scegliere il pesce dal banco che ti viene subito grigliato: ottimo!
29 dicembre
Dopo un’ottima colazione sulla terrazza da cui si vede il mare, andiamo a fare una passeggiata sulla spiaggia. Essaouira è un località di villegiatura dove si praticano tutti gli sport d’acqua grazie al grande vento. La sera ceniamo al ristorante Les 3 Portes, proprio di fianco ad uno degli ingressi della medina: veramente ottimo ed è l’unico posto in tutto il Marocco che abbiamo visto che accetta il pagamento con la carta di credito! Per la notte dobbiamo cambiare riad e ci viene suggerito ‘Le caverne di Ali Baba’. Davvero splendido, più bello del precedente, con camere spaziose, soffitti molto alti e la possibilità di fare colazione su tavolini posti fuori dalla propria camera.
30 dicembre
Dopo colazione riprendiamo la strada verso Marrakesh. Ci sistemiamo presso il riad Laarouss, appena fuori dalla medina, particolare perchè arredato in uno stile moderno, tutto giocato sui colori nero-bianco.Ci addentriamo per l’ultima volta nella medina piena di turisti molto più numerosi ora rispetto al nostro arrivo.
E’ stato un viaggio davvero intenso, abbiamo visto posti unici, indimenticabili. I marocchini sono un popolo diverso da noi,molto cordiale e accogliente. Di certo un viaggio che consiglierei a tutti.