Viaggio nella Città Eterna
Ottobre 2021, io e la mia ragazza avevamo da tempo deciso di prenderci una settimana di vacanza a metà mese per un viaggio a New York, ma ora, causa COVID-19, dobbiamo optare per una meta diversa: e la scelta ricade su Roma!
Accendo il mio pc e inizio subito a prenotare andata-ritorno con Italo Treno da Milano a Roma Termini e cercare un pratico B&B (la scelta cadrà sul Dream City Rome: location davvero bella e posizione ottima, a 100 metri dalla fermata della Metro A Ottaviano e a 10 minuti a piedi dai Musei Vaticani, 50 euro a notte in due).
Essendo periodo covid, quasi tutte le attrazioni che vogliamo visitare le dovremo prenotare on-line. Eccoci allora a organizzare il tutto, con guida alla mano per non dimenticarci nulla.
Giorno 1 – Partiamo da Milano alle 8.00 con arrivo a Roma alle 12:30. Facciamo subito l’abbonamento settimanale ai trasporti (24 euro) e ci dirigiamo al B&B prenotato. Spuntino veloce e con la metro eccoci alla fermata di Piazza del Popolo: l’intenzione è di incamminarci lungo le vie della capitale, seguendo un itinerario consigliato da alcuni amici, per poter avere una prima infarinatura di Roma. Allora, via! verso Piazza di Spagna, con la fontana della Barcaccia e la chiesa di Trinità dei Monti; da qui proseguiamo prima verso il Pantheon e poi Piazza Navona, tutto affrontato con molta calma senza stancarci. Essendo domenica c’è tantissima gente e una coda chilometrica per entrare al Pantheon, quindi la sua visita la rimanderemo ai prossimi giorni. Da Piazza Navona, sempre seguendo l’itinerario prestabilito, andiamo verso i palazzi della politica italiana: Palazzo Chigi e Palazzo Montecitorio. Proseguiamo verso la Fontana di Trevi: mamma mia quanta gente! Stupenda! Seguendo le indicazioni (ovunque presenti cartelli che segnalano i vari monumenti) raggiungiamo il Quirinale (con la sua piazza e il palazzo sede del Capo dello Stato) e poi, passando per i mercati di Traiano, eccoci all’ Altare della Patria. Coda di rito con controllo green pass per poter entrare. Siamo fortunati: sono le 18:30 e dall’alto del Vittoriano possiamo ammirare uno spettacolare tramonto su Roma. Usciti, percorriamo la via dei Fori verso il Colosseo: è ormai buio e le luci con cui viene illuminato il maestoso anfiteatro aumentano il fascino di questa meraviglia. La fame si fa sentire e ci infiliamo in un vicino ristorante (Volare, ottimi prezzi e ottima cucina). Abbiamo percorso 14 km, 22500 passi, e siamo stanchi: è ora di tornare al nostro B&B. Domani ci aspettano il Colosseo e i Fori, servirà essere ben riposati.
Giorno 2 – Dopo un ottima colazione eccoci carichi a mille per visitare una delle sette meraviglie del Mondo Moderno: il Colosseo. Online abbiamo prenotato la visita con guida ai sotterranei e al classico giro 34 euro a testa) scoprire il Colosseo grazie all’aiuto di una guida ci è sembrato il modo giusto per poter notare e scoprire tante cose che da soli crediamo sia difficile rilevare. Entrare nel Colosseo è stata un esperienza unica, difficile da descrivere su carta, possiamo solo dirvi FATELO ANCHE VOI! Nel biglietto del Colosseo è compreso l’accesso al Foro Palatino e al Foro Romano. Secondo Cinzia, la mia ragazza, visitare il Colosseo e i Fori è vedere quella che era la vera Roma, la Roma dei Romani. Beh, dopo aver conosciuto da vicino questi siti posso dire che aveva ragione: quanta magnificenza, quanta storia, e anche quanti passi! Usciamo dal Foro Romano e ci incamminiamo verso il Ghetto. Durante la nostra camminata facciamo tappa al Campidoglio (sede del sindaco di Roma, uno spettacolo!) e, prima di arrivare al Ghetto, ci fermiamo alla Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, dove, oltre a poter vedere la famosa Bocca della Verità, possiamo assistere ad una funzione religiosa con Rito Bizantino: una messa tutta cantata in lingua greca, davvero interessante. Da qui arriviamo finalmente al Ghetto, dove possiamo vedere la Sinagoga e altri angoli pittoreschi di quello che è stato il primo Ghetto in Europa. A due passi dal ponte che delimita il Ghetto c’è l’Isola Tiberina. È molto particolare e va assolutamente vista. Ormai è sera e dopo vari cambi sui bus di linea torniamo verso il Colosseo. Abbiamo deciso di cenare in un ristorante consigliato da un collega, Hostaria La Carbonara (che consigliamo vivamente, qui abbiamo mangiato la miglior carbonara della nostra vacanza!). Oggi 21 km per 32500 passi.
Giorno 3 – Oggi l’unico appuntamento fissato è l’ingresso nel pomeriggio alla Galleria Borghese. Abbiamo la mattinata abbastanza libera e allora possiamo visitare finalmente il Pantheon: non ho parole per descriverlo. Davvero particolare, sia per la struttura che per la storia e le tombe presenti al suo interno (su tutte, la tomba di Raffaello). Usciti, ci dirigiamo verso il Chiostro del Bramante. Qui, abbiamo scoperto, c’è una mostra temporanea dedicata a Banksy, il famoso writer di cui nessuno conosce l’identità. Dobbiamo ammettere che la mostra ci ha sorpreso. Interessante vedere la stampa delle sue opere più famose con relativa spiegazione, oltre a molte realizzazioni originali. Due ore volate senza che ce ne accorgessimo. Usciti, pranzo veloce in una pizzeria da asporto e poi subito sul bus di linea che ci porterà a ridosso di Galleria Borghese. Entrati, davanti a noi compare il Ratto di Proserpina del Bernini: un capolavoro. Da solo vale il prezzo del biglietto ma ovviamente nella galleria ci sono moltissime altre opere, sia sculture che dipinti. Dopo due ore (tempo massimo di visita consentito causa Covid) usciamo e decidiamo di fare una passeggiata nel parco della Villa , incamminandoci verso la Terrazza del Pincio. Da questa terrazza, che si affaccia su Piazza del Popolo, si ha una bellissima vista della capitale. Scendiamo in Piazza del Popolo per prendere la metropolitana: abbiamo deciso di andare nel quartiere della Magliana, sono molto curioso di vedere il Palazzo della Civiltà Italiana, chiamato volgarmente il Colosseo Quadrato. Dobbiamo ammettere che, anche se è una costruzione dell’Epoca Fascista, ci stupisce molto e restiamo colpiti dall’imponenza e bellezza di questa costruzione. Tramite la metro rientreremo al nostro B&B. Cena in una pizzeria vicino (L’Archetto, ottima pizza e anche prezzi, c’è anche cucina locale) e poi doccia rilassante e a nanna, dopo 14,5 km e 21500 passi.
Giorno 4 – Siamo al giorno dedicato al Vaticano. Che emozione. Alle ore 9:30 abbiamo l’ingresso prenotato ai Musei Vaticani. Vedere finalmente dal vivo La Scuola di Atene di Raffaello e La Cappella Sistina toglie il fiato. Dopo circa tre ore usciamo, ma sicuramente non abbiamo visto tutto. Nell’incamminarci verso Piazza San Pietro, ci fermiamo per un break alla paninoteca 200 Gradi. Ottimi panini gourmet a prezzi onestissimi. Rifocillati, siamo pronti ad affrontate i 551 gradini per poter arrivare in cima alla Cupola di San Pietro. Fatichiamo un po’, ma la vista merita lo sforzo. Meraviglia! Torniamo coi piedi per terra e visitiamo l’interno della Basilica. Troppe cose stupende da ammirare: la Pietà di Michelangelo, il Baldacchino del Brunelleschi, l’immensità della Basilica stessa, la tomba di Papa Giovanni Paolo II e tanto altro. Non uscivamo più. Proseguiamo lungo il perimetro della Piazza dirigendoci verso Castel Sant’Angelo. Anche qui non abbiamo parole. Un mausoleo romano diventato una residenza papale. Dall’alto, sotto la statua di San Michele Arcangelo, si ha una bellissima vista sulla città e i suoi monumenti. Non potete mancarne la visita! Ormai è sera. Decidiamo di goderci il tramonto dal Ponte Umberto I. Da qui si ha una bellissima vista sul Ponte Sant’Angelo (antico Ponte Adriano), sul Tevere e sulla Cupola di San Pietro. È un’immagine ripresa spesso sulle cartoline e che da tempo volevamo vedere dal vivo. Anche qui una sola parola: meraviglia! Dopo aver goduto di questo bellissimo panorama, decidiamo di cenare a base di Pinsa. Siamo a Roma e non possiamo tornare a casa senza averla assaggiata. Tripadvisor ci consiglia, in base alla nostra posizione, la pizzeria La Pratolina (via degli Scipioni, quartiere Prati): pinsa buonissima, prezzi super! Torniamo a piedi al nostro B&B: oggi 15 km e 22500 passi.
Giorno 5 – Oggi da programma la giornata è dedicata alla visita di Villa Adriana a Tivoli. Per arrivarci prendiamo la metro B scendendo alla fermata Ponte Mammolo. Qui partono bus di linea della Co.Tra.L verso Tivoli (4/5 euro a testa andata e ritorno) Due consigli: prendete i biglietti appena scesi dalla metro all’edicola o al bar presenti all’interno della stazione; dirigetevi all’uscita e salite dove partono i bus. Cercate di prendere quello che percorre la linea Roma-Tivoli – Via Prenestina, in quanto ha una fermata a 200 metri dalla biglietteria della Villa. Arrivati alla Villa paghiamo in loco i biglietti e un’audioguida (la consigliamo, vi aiuterà a capire dove siete e cosa state visitando). Visitare un luogo che doveva essere maestoso oltre che immenso lascia senza parole. La visita richiede circa 2,5 ore, oltre a tanti passi… Pranziamo al sacco su una delle tantissime panchine all’interno del parco della Villa. Nel primo pomeriggio rientriamo a Roma. Il meteo promette ancora bel tempo. Eccoci allora a incamminarci dal Circo Massimo verso l’Aventino, precisamente il Giardino degli Aranci: qui si ha un’altra stupenda vista su Roma. A circa 100 metri dal giardino, potete recarvi verso la Villa dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Dalla serratura nel portone d’ingresso potrete ammirare un panorama unico e memorabile della Cupola di San Pietro. Scesi dall’Aventino, saliamo su un bus di linea che ci permette di raggiungere la Fontana dell’Acqua Paola, sul Gianicolo. È la fontana in cui termina l’acquedotto Traiano. Dalla fontana parte la Passeggiata del Gianicolo, un vialone alberato che porta al monumento equestre dedicato a Giuseppe Garibaldi. Qui si può godere di una vista spettacolare sulla città, trattandosi di uno dei punti più alti di Roma, e si possono distinguere i principali monumenti della capitale e le sue cupole. Ci rilassiamo come la più classica della coppie innamorate che si fermano in questa bellissima terrazza, godendoci il panorama. Ormai è sera, le luci di Roma si sono accese ancora una volta. Ceneremo da Sora Lella sull’Isola Tiberina (ristorante gestito dai nipoti della famosa attrice, meglio prenotare, è sempre pieno!). Torniamo al B&B, 18 km e 27500 passi.
Giorno 6 – Purtroppo, come tutte le vacanze, arriva il nostro ultimo giorno. Abbiamo più o meno visto tutti i maggiori monumenti della capitale. Ah, no. Mancano all’appello le Basiliche! Lasciamo i nostri bagagli nel B&B dove alloggiavamo (davvero gentilissimi i proprietari) e pronti, via: prendiamo la metro verso la Basilica di San Giovanni in Laterano. Questa è la chiesa più importante del mondo, ovviamente dopo San Pietro. Al suo interno un bellissimo baldacchino, opere del Bernini. Fuori dalla Basilica c’è l’omonima piazza dove ogni anno si tiene il concerto del Primo Maggio e la Scala Santa. Se si vuole crederlo, si dice che siano sono i 28 gradini della scala della casa di Ponzio Pilato percorsi da Gesù durante la sua Passione. A piedi raggiungiamo la Basilica di Santa Maria Maggiore. È la chiesa costruita nel posto indicato a Papa Liberio da Maria attraverso un miracolo: una nevicata il 5 agosto del 352 d.C.. Qui si trovano le tombe di Papa Sisto V (quello della Cappella Sistina) e di Lorenzo Bernini. Saliamo in metro per raggiungere la Basilica di San Paolo fuori le Mura. È incredibile osservare la sua imponenza e bellezza. E pensare che la basilica è stata tutta ricostruita, dopo che andò distrutta in un incendio nel 1823. Al suo interno potrete osservare quello che secondo molti è il chiostro più bello di Roma (confermiamo!). Ormai è ora di pranzo, abbiamo il treno alle 15. Sempre con la metropolitana torniamo ad ammirare un’ultima volta il Colosseo. I nostri occhi non si stancheranno mai di ammirare una delle sette Meraviglie del Mondo Moderno, come i nostri palati non si stancheranno mai dell’ottima cucina romana, e allora decidiamo di tornare all’Hostaria La Carbonara, il top tra i vari ristoranti in cui siamo stati. Salutiamo un’ ultima volta Roma, recuperiamo i bagagli e arriviamo alla stazione di Termini. Qui, dopo 10 km e 13500 passi, ci regaliamo due maritozzi alla panna, un tipico dolce romano, per rendere meno amaro il nostro rientro a Bergamo, dove ci aspetta il freddo clima autunnale. Torneremo a casa con le suole delle scarpe consumate, ma col cuore colmo delle bellezze di questa Città Eterna.