Viaggio nell’estremo sud Brasile

Siamo partiti in un gruppo di studenti, e accompagnatori, da Malpensa, con un volo diretto a San Paolo, con cambio per Porto Alegre, con la compagnia TAM. E' stata la prima volta che ho trovato una compagnia aerea abbastanza valida su tutti i punti di vista. Il nostro viaggio ,nello stato più meridionale del Brasile, il Rio Grande do Sul, è...
Scritto da: studente
viaggio nell'estremo sud brasile
Partenza il: 08/02/2008
Ritorno il: 18/02/2008
Viaggiatori: in gruppo
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Siamo partiti in un gruppo di studenti, e accompagnatori, da Malpensa, con un volo diretto a San Paolo, con cambio per Porto Alegre, con la compagnia TAM. E’ stata la prima volta che ho trovato una compagnia aerea abbastanza valida su tutti i punti di vista.

Il nostro viaggio ,nello stato più meridionale del Brasile, il Rio Grande do Sul, è durato una settimana. Abbiamo trascorso sette indimenticabili giorni di accoglienza,divertimento, storia e cultura in un paese lontano migliaia di chilometri, ma che abbiamo sentito molto vicino a noi. Il Rio Grande do Sul è il frutto di 130 anni circa di migrazione italiana in Brasile, forse se non tutti lo sanno, in Brasile ci sono circa 27 milioni di discenti di italiani, ed il Rio Grande è lo stato dove vivono il maggior numero di essi. La cosa che subito ci ha colpito è stata, appena sbarcati all’aereoporto, quella di sentire parlare la delegazione brasiliana, che ci stava aspettando, in dialetto veneto. Ebbene sì, nel Rio Grande si parla,ancora, un dialetto veneto arcaico. E’ stato strano sentire la nostra lingua, era come trovarsi a casa, ed è proprio questa la sensazione che ci ha accompagnato per tutto il viaggio. Siamo stati accolti come fratelli. La delegazione brasiliana che ci ha seguito era composta da funzionari comunali e da tanti ragazzi che ci hanno mostrato il loro modo di vivere, i luoghi dove si trovano tracce della migrazione italiana. I centri di interesse della zona. Girovagando per i piccoli paesi, dispersi in mezzo al “mato”,la foresta di conifere brasiliana, abbiamo visitato carinissime cappelle che i nostri connazionali hanno costruito appena giunti in quelle terre. Abbiamo visitato molte aziende vinicole, quasi tutte di famiglie originarie di Treviso, che producono anche dei buoni vini; abbiamo visitato importanti sedi universitarie, tra cui quella di Caxias do Sul, una bellissima città tutta composta da veneti e calabresi. Dopo di chè abbiamo visitato Porto Alegre, la capitale del Rio Grande do Sul, siamo stati ricevuti dal presidente dell’Assemblea Legislativa(l’equivalente del nostro presidente della Camera), visitato il consolato italiano e la città che è un mix di moderno ma con uno stile ancora molto povero. Abbiamo visitato un Brasile, mai visto dal punto di vista turistico, poichè siamo stati a contatto con le persone del luogo. Ogni posto che visitavamo, incontravamo sempre persone che subito ci diventavano amiche, poichè non avendo barriere linguistiche si riusciva tranquillamente a conversare. E’ stato davvero un viaggio che ha fatto crescere ogniuno di noi, sotto il profilo umano. Per tutti coloro che non amano le solite mete piene di turisti è un viaggio davvero uniche,perchè ogni giorno era una scoperta, era un momento d’incontro, un momento di riflessione su quanto la vita di noi italiani emigrati,sia stata davvero difficile.



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