Viaggio nel paese dei Canyon

A dire la verita' il mio viaggio arriva in Arizona dopo alcuni giorni trascorsi tra New York,Chicago e Indianapolis. Ma voglio tralasciare questo stralcio di viaggio per approfondire la scoperta dell'affascinante Arizona. Ad accompagnarmi in quest'avventura c'e' mio marito Andrea. Arriviamo in...
Scritto da: Alessandra13
viaggio nel paese dei canyon
Partenza il: 05/11/2008
Ritorno il: 11/11/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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A dire la verita’ il mio viaggio arriva in Arizona dopo alcuni giorni trascorsi tra New York,Chicago e Indianapolis.

Ma voglio tralasciare questo stralcio di viaggio per approfondire la scoperta dell’affascinante Arizona.

Ad accompagnarmi in quest’avventura c’e’ mio marito Andrea. Arriviamo in Arizona,con l’esattezza a Tucson, il 5 Novembre e trascorreremo qui i successivi sette.

1° Giorno A darci il benvenuto c’e’ un nostro caro amico (Marco) che e’ qui per motivi di lavoro.

E’ lui che ci accompagna dall ‘aeroporto in un’agenzia di noleggio auto,la “Thrifty”,agenzia che risulta davvero economica (spendiamo per una settimana all’incirca 400$ incluse varie assicurazioni e navigatore).

Euforici ci mettiamo il giorno stesso in viaggio e decidiamo di raggiungere Sedona;dopo tre ore siamo giunti a destinazione e ormai e’ gia’ buio inoltrato e non ci rimane altro che cercare un hotel, cosi’ decidiamo di fermarci a la “Quinta Inns & Suites” ( 95$).

2°Giorno Al mattino seguente una splendida sorpresa ci aspetta:apro le tende della stanza d’albergo e mi accorgo che siamo circondati da montagne fatte di rocce rosse. Decidiamo ,dopo aver pagato una piccola tassa d’ingresso ,di avventurarci per uno dei tanti sentieri del “Red Rock Sate Park”;ci rimettiamo in macchina per giungere a “Holy Cross”,una cappella incastonata tra le rocce, e dopo una breve visita alla cittadina di Sedona ,ci fermiamo su uno dei punti panoramici dell’ “Oak Creek Canyon”.

Seguiamo la strada per Flagstaff, che si inerpica tra una delle piu’ grandi foreste di pini. Da Flagstaff proseguiamo verso Holbrook(sull’EAST 40) e qui ci accorgiamo che il paesaggio si trasforma in una pianura senza fine, quasi del tutto desertica, interrotta solo da qualche villaggio e dai treni diretti in New Mexico. Interrompiamo il viaggio per fermarci al “Meteor Crater”,testimonianza di un meteorite caduto sulla terra, davvero impressionante! Giungiamo a Holbrook, cittadina sulla mitica route 66 e decidiamo di fermarci per la notte al “Motel 6″(45$).

3° Giorno Il mattino seguente decidiamo di svegliarci di buon ora. La prima tappa del giorno e’ “Petrified wood”( ingresso10$ per auto): a mano a mano che ci inoltriamo sembra di non essere piu’ sul pianeta terra, tutto intorno e’ arido. Giunti al punto visita “Crystal Forest” ci accorgiamo della magnificienza della natura.Vedere questi tronchi, risalenti a duecento milioni di anni fa’,che attraverso un processo chimico sono stati ,come dice il nome stesso del parco pietrificati, e’ davvero spettacolare (non raccogliere assolutamente pezzi di tronco i ranger controllano all’uscita del parco).

Ma non e’ tutto; rimaniamo sbalorditi quando nel sentiero chiamato “Puerco Pueblo”,vediamo resti di insediamenti di culture indigene dove sono visibili ancora sulle rocce alcuni pittogrammi. Adiacente a questo parco ne comincia un’altro: il”Painted Desert”.Qui il paesaggio si trasforma di nuovo:fermarsi e’ d’obbligo soprattutto per la bellezza dei colori in tutte le tonalita’ del rosa.

Ci rimettiamo in marcia e cominciamo ad addentrarci nei territori dove e’ ancora molto radicata la cultura degli indiani Navajo,quindi ci muoviavo verso Chinle per entrare nel parco di “Canyon de Chelly”(ingresso gratuito).

Il parco si compone di due canyon;noi decidiamo di imboccare il “south rim” e dopo i vari punti panoramici mozzafiato, prendiamo il “White House trail”.In quaranta minuti si scende nel cuore del canyon, ancora abitato da indiani, e si raggiunge la “White House” antico villaggio Anasazi costruito in una grotta.

Decidiamo per la notte di spostarci fino a Bluff, pernottando in un grazioso albergo “Desert rose inn & cabe”(95$),ma prima decidiamo di cenare al “Twin rocks ” assagiando una cosidetta pizza Navajo.

4° Giorno Sveglia mattiniera anche oggi, e dopo un breve giro nel piccolo villaggio di Bluff (vale la pena vedere le “twin rocks ” e le rovine di un forte)siamo diretti nella mitica “Monument Valley”.Nel tragitto sconfiniamo per un po’ nello Utah e non possiamo fare a meno di spingerci a “Goosenecks”:un canyon molto stretto, ma alto piu’ di 300m sul San Juan River.

Altra fermata e’ “Mexican Hat” , dove ammirare un’altra stranezza della natura: una roccia erosa a forma di un grande cappello.

Giunti a M.V. Decidiamo dapprima di visitare il “M.V.Museum”, dimora in stile western, trasformata in un piccolo museo imperdibile per gli appassionati di film western.

Poi decidiamo di fare il percorso di 17 miglia che serpeggia nella monument,con la nostra auto (ingresso 5$ a persona).

Impieghiamo circa due ore per completare il circuito,qui la natura spazza via il tempo! Ripartiamo verso Page ma in strada ci fermiamo per visitare il “Navajo National Monument” (ingresso gratuito),complesso di rovine di origine Anasazi. Per ammirarlo imbocchiamo il “Sandal trail”, ed e’alla fine di esso che ci troviamo sul maestoso canyon di Betatakin, dove con un telescopio riusciamo a vedere dentro un’altissima grotta, gli antichi insediamenti risalenti al 1250.

Finalmente arriviamo a Page ,e visto che e’ ancora presto, decidiamo di spingerci fino a “Hoseshoes Bend”;in pratica dopo aver parcheggiato l’auto e una pesante camminata a causa del terreno sabbioso ,si arriva a un belvedere sul fiume Colorado.Mi raccomando di fare attenzione perche’ non ci sono parapetti,ma vale veramente la pena arrivare fin qui, e’ qualcosa di spettacolare! Affaticati piu’ che mai,ma con tanta voglia di andare avanti, ci muoviamo verso” Lake Powell” (ingresso 15$ per auto).Dapprima ci fermiamo per ammirare l’enorme diga di “Glen Canyon”, poi raggiungiamo alcuni punti di osservazione sul lago; lo “Scenic view” dove da un’altura, si ha una veduta mozzafiato di questo lago, che se anche artificiale, e’ davvero stupendo con i suoi colori che vanno dal bianco al rosso.Poi ci spostiamo a “Lone Rock” dove arriviamo praticamente sulle rive del lago, per ammirare l’enorme scoglio che emerge dall’acqua.

E’ ora di andare in albergo e anche oggi ci fermiamo in un “Motel8″(circa 50$) a Page, e dopo una doccia, affamati ci rechiamo dal mitico “Dennys” ! 5° Giorno Oggi ripartiamo alla volta di Tucson, le miglia da percorrere sono tante (circa 400)! Ma prima pero’ ci aspetta l’escursione allo straordinario “Antelope Canyon” (a solo sei miglia da Page).Si divide in due canyon: l’ “upper” e il “lower”; entrambi sono molto simili, ma l’upper e’ piu’ frequentato perche’ e’ piu’ facile da raggiungere, cosi’ decidiamo di visitare il lower.Il canyon e’ gestito ancora dagli indiani (paghiamo 23$ a persona ,ma sicuramente spesi bene), ed e’ propio uno di loro che ci accompagna sulla stretta e quasi invisibile fessura, nella quale bisogna infilarsi per cominciare la discesa nella strettissima gola; la forma ondeggiante delle pareti ,dovuta alll’erosione dell’acqua,insieme alla luce che penetra, rendono questo posto quasi magico.La discesa dura un centinaio di metri, ma i punti piu’ critici sono resi piu’ semplici da scale.Una sola raccomandazione, in caso di pioggia non recatevi nei siti , perche’ rimangono chiusi a causa delle possibili e improvvise piene.

In strada sulla US89 ,ci fermiamo al monumento nazionale “Montezuma Castle”, costruzione ben conservata risalente al 1100 a.C., dagli indiani Sinagua.

In serata arriviamo a Tucson e riabbracciamo il nostro caro amico che gentilissimo decide di ospitarci per il resto della permanenza.

6° Giorno Il penultimo giorno decidiamo di spostarci fino a “Tombstone” (65 miglia),la cosidetta “citta’ troppo dura a morire”! Si tratta di un’ antico villaggio,rimasto del tutto inalterato dal periodo del selvaggio west, e famosa soprattutto per il duello dell’ “O.K. Corral”. Infatti l’attrazione principale e’ la rappresentazione della sparatoria (a pagamento e in lingua inglese);molto interessante la visita al “Bird cage theater”, antico teatro dove si possono vedere ancora i buchi delle sedici sparatorie avvenute all’interno.Comunque e’ molto affascinante camminare lungo questo viale circondato da vecchi saloon, dove si aggirano ancora “cowboy”! Nel primo pomeriggio ci mettiamo in viaggio verso Phoenix perche’ questa sera ci aspetta un’ imperdibile appuntamento sportivo:una partita di football americano (Cardinals VS San Francisco 49ers)!! 7° Giorno L’ultimo giorno decidiamo di dedicarlo a Tucson. Dopo un giro in centro tra il “Barrio Historico” (il quartiere delle abitazioni messicane), “El Presidio”(dimore dei primi coloni) e la “4th avenue” ci spostiamo appena fuori dalla citta’ nel “Saguaro National Park” (ingresso 10$ a veicolo). Decidiamo di visitare la parte “west” che dispone di una “scenic drive” facilmente accessibile e ci consigliano di non perdere il “Bajada loop drive”,un percorso di 6 miglia che si inerpica sulle montagne coperte da questi enormi cactus dalle altezze sbalorditive e dalle forme piu’ strane.

Nel pomeriggio visitiamo “l’Arizona-Sonora desert museum” (13$ a persona) che risulta davvero molto interessante perche’ ti permette di scoprire le tante specie, sia di piante e di animali, che riescono a vivere in una zona desertica.

Ci rimettiamo in macchina diretti verso l’alloggio, e un senso di tristezza comincia a farsi sentire; il viaggio in questo pezzo d’America dai mille volti e’ finito, ma ci aspetta un’ultima sorpresa:il tramonto sulla foresta di saguaro, qualcosa di indimenticabile!



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