Viaggio nel mistero all’isola di Rapa Nui di Isola di Pasqua

La sensazione di prenotare un lungo viaggio per un posto inesistente, verso l’ignoto, la fantasia di visitare un luogo visto in uno strano documentario con tante domande e nessuna risposta. Teste gigantesche, un popolo Moai, leggende e racconti, 20 ore di volo per raggiungerla, 3 giorni di tempo, ma dove stiamo andando?!
Scritto da: Valerytravels
viaggio nel mistero all'isola di rapa nui di isola di pasqua
Partenza il: 21/02/2019
Ritorno il: 23/02/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Quando prenoti un viaggio non sai mai a cosa andrai incontro, se il posto ti piacerà, se rispetterà le tue aspettative, se i tuoi soldi risparmiati per un anno saranno spesi bene, quindi segui i consigli di un libro guida, scorri le immagini per vedere i posti ma sino a quando non sarai a destinazione non avrai la minima idea di dove andrai a finire, hai delle aspettative altissime, il desiderio di vedere qualcosa di inimmaginabile e la delusione è l’ultima cosa che vorresti. Per l’isola di Pasqua (nome comune a tutto il mondo ma per gli abitanti il nome dell’isola è Rapa Nui) la sensazione è stata di prenotare un lungo viaggio per un posto inesistente, verso l’ignoto, la fantasia di visitare un luogo visto in uno strano documentario con tante domande e nessuna risposta. Teste gigantesche, un popolo Moai, leggende e racconti, 20 ore di volo per raggiungerla, 3 giorni di tempo, ma dove stiamo andando?! Prenotiamo?!? Ma poi arrivi in Cile e il primo passo è stato fatto, ti ritrovi all’aeroporto al gate verso Hanga Roa (l’unica città dell’isola) e hai per lo meno la certezza che il posto esiste, che ci sono altre persone come te che saliranno su quel volo verso quell’isola sperduta nell’oceano Pacifico e da quel momento è tutta una scoperta.

La compagnia Latam, l’unica che effettua voli da Santiago del Cile ad Hanga Roa, impiega 5 ore di volo (ricordatevi che vi è un altro fuso orario dal Cile all’isola di 2 ore). Poco prima di atterrare il primo pensiero di tutti i viaggiatori è di poter vedere dal finestrino una testa gigantesca dall’alto, pensiero errato! Ma si viene accolti da immensi prati verdi, un cielo nuvoloso quasi a creare volutamente ulteriore mistero sull’isola e quella voglia di scoprire tutto quello che c è in quel lembo di terra tra i più isolati al mondo. L’aeroporto Mataveri è piuttosto piccolo e poco prima dell’uscita bisogna assolutamente fermarsi al punto informazioni per comprare i ticket per poter visitare il parco con i vari siti, circa 50 dollari a testa ( informatevi quali sono i siti che si possono visitare più volte e quelli dove invece è concesso entrare una volta sola).

Zaino in spalla e fuori!

Nel parcheggio ci aspetta il ragazzo della cabanas dove abbiamo deciso di pernottare per due notti e ci accoglie con una meravigliosa collana di fiori freschi che sembra quasi finta (meno male, era una pretesa che aveva Samuele per questo viaggio ed ero preoccupata che non avverassero il suo desiderio!).

Ci porta subito al centro della città dove veniamo “lanciati” su un panorama a cui noi non eravamo preparati: le famose teste giganti, i Moai, lì davanti a noi, ovunque intorno a noi, tutte in posa ad aspettare di essere ammirate, fotografate (ma mai toccate, severe regole dell’isola, non infrangetele!) ed è cosi che ti rendi conto che sei in un altro mondo e che quel mondo ti piace ed è reale!

La nostra Cabanas Torkerau è una semplice casa di legno immersa nel verde, con il personale gentile, cani scodinzolanti, una buona colazione e una vista estesa sulle verdi colline dove sembra che il tempo si sia fermato in più si trova vicino al museo dove potete visitarlo gratuitamente. Fortunatamente noleggiano le auto in loco cosi ci possiamo spostare tranquillamente anche perché l’unico modo per visitare l’isola è proprio l’auto! Non vi sono altri mezzi turistici o molti taxi e girando scopriremo che sull’isola non vi è niente di tutto quello che si può vedere in una città: non ci sono grosse fabbriche, palazzi alti e grigi, vi è divieto assoluto di costruire McDonald o Starbucks o qualsiasi multinazionale, niente Hotel che impediscono la vista dell’oceano, tutto è rimasto come era un tempo, con le loro casette di legno, i piccoli negozi di artigianato locale (non esiste in made in China solo made in Rapa Nui), bancarelle di angurie ad ogni angolo della strada e tutto intorno la vista dei prati verdi con i loro cavalli selvaggi. Il tempo in questi 3 giorni è stato clemente, sole e temperature più alte nel pomeriggio mentre il vento è quasi sempre presente data la posizione in mezzo all’oceano, quindi è stato inutile guardare le previsioni del tempo, può variare nel giro di poche ore, la nostra fortuna è stata l’assenza della pioggia.

Dopo la visita ai primi siti e le milioni di fotografie con i Moai, il nostro primo pranzo è in un ristorante vista oceano “La Kaleta” dove non potevamo non ordinare solo ed esclusivamente pesce! Davanti a noi la vista del mare, piccole onde mosse da una leggera brezza, dietro il ristorante le barche dei pescatori di ritorno con il pesce fresco, non avremmo potuto chiedere di meglio. I prezzi sull’isola sono sicuramente più alti, vivono esclusivamente di turismo però le porzioni sono sempre abbondanti quindi si può tranquillamente ordinare un piatto e dividerlo e poi vale davvero la pena assaggiare di tutto, non c è niente di importato o di surgelato, Rapa Nui è forse il posto migliore in fatto di qualità del cibo in cui io abbia mai mangiato.

Passiamo il pomeriggio alla scoperta della città sino a goderci un tramonto fantastico. Nei siti archeologici è severamente vietato avvicinarsi, toccare, deturpare e portare via qualsiasi oggetto, i Rangers controllano tutto il parco e vi sono delle multe salate per chi non rispetterà le loro leggi. Inoltre non vedrete in nessun altro posto una città cosi pulita!

Cena con anguria dalla terrazza della nostra camera e a letto presto! Così finisce la nostra prima giornata.

La seconda giornata inizia all’alba con la nostra guida dell’agenzia “Easterislandtravel” che ci preleva con un pickup dal nostro alloggio per dirigerci verso il sito archeologico più desiderato e fotografato da un viaggiatore, Ahu Tongariki con le sue 15 statue imponenti, ed è da li che vedremo l’alba più bella della nostra vita, con i raggi del sole che illuminano i Moai fino a farli risplendere. Tutta l’isola è un parco archeologico ma in 3 giorni si possono visitare tutti e l’agenzia in una mattinata ci permette di visitarne almeno tre. La visita con la guida si può prenotare con largo anticipo online, purtroppo non vi sono guide in italiano, è stato impossibile trovarne una in tutta l’isola, potrete avere una guida in inglese o in spagnolo.

Dopo il pieno di storie, miti e racconti sulla prima popolazione dell’isola, su come siano state costruite le gigantesche teste e del perché, ci avviamo a pranzo al ristorante “The Moana” dove anche qui non si rimane delusi! Proseguiamo la giornata con la visita al mercato artigianale e una passeggiata alla meravigliosa spiaggia Anakena dove vi accoglieranno i chioschi con la frutta fresca.

Il bello di Rapa Nui è che si può girovagare senza meta, senza guardare l’orologio, non c è il rischio di perdersi o di annoiarsi, troverete sempre qualcosa da ammirare e da fotografare, un chiosco dove fare un aperitivo vista mare, un cavallo selvaggio che passeggia nei prati, un abitante che vi saluta con un sorriso e un Moai che vi sorveglia sempre intorno a voi.

Terza giornata con la visita degli ultimi siti. Un sito che ci è rimasto particolarmente impresso è Il villaggio monumentale di Orongo con un gigantesco cratere vulcanico spettacolare e una leggenda tutta da scoprire. Alla fine del nostro viaggio non può mai mancare la disperata ricerca del souvenir perfetto da portare a casa! Ma il tempo quando sei felice passa sempre troppo in fretta e l’aereo per Santiago ci aspetta..

I proprietari della cabanas ci danno l’arrivederci con una collana di conchiglie raccolte sulla spiaggia e così finisce il nostro viaggio in una terra tanto misteriosa quanto lontana che supera ogni immaginazione. Non abbiamo avuto le risposte sperate, non sappiamo come abbiano fatto gli antichi Moai a spostare le teste da centinaia di tonnellate su e giù per l’isola ma preferiamo che tutto ciò resti un mistero perché è proprio questo che spinge viaggiatori a visitare Rapa Nui, almeno una volta nella vita!

Il nostro viaggio proseguirà in Cile, da Santiago a Valparaiso percorrendo la panamericana sino a Pucon e da lì è tutta un’altra storia!

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