Viaggio nel cuore dell’Europa

Lunedì 11.08.2008 Partenza da Uboldo alle ore 6.30, 18 gradi : temperatura perfetta, per un viaggio di circa 6 ore e traffico scorrevole. Il viaggio in autostrada con la nostra Clio blu è stato tranquillo fino a 50 km da Salisburgo (al lago Chimsee) dove, probabilmente per il ribaltamento di due autotreni, dopo due ore di coda fermi sotto il...
Scritto da: LAURAEFRANCESCO
viaggio nel cuore dell’europa
Partenza il: 11/08/2008
Ritorno il: 21/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Lunedì 11.08.2008 Partenza da Uboldo alle ore 6.30, 18 gradi : temperatura perfetta, per un viaggio di circa 6 ore e traffico scorrevole. Il viaggio in autostrada con la nostra Clio blu è stato tranquillo fino a 50 km da Salisburgo (al lago Chimsee) dove, probabilmente per il ribaltamento di due autotreni, dopo due ore di coda fermi sotto il sole a 35 gradi, è stata chiusa l’autostrada. A questo punto abbiamo dovuto proseguire su una strada secondaria. La deviazione ci è costata più di tre ore di ritardo! Alle 17.00 siamo arrivati in albergo (Pension Helmhof). Dopo il check-in ed una bella doccia siamo andati in centro con i mezzi pubblici, comodi e puntuali. Lì abbiamo fatto quattro passi per assaporare l’aria di Salisburgo e poi, affamati, abbiamo trovato un locale dove mangiare (Zipfer Bierhaus), vicino alla Franziskanerkirche. Con la pancia piena abbiamo passeggiato ancora un po’ lungo la Getreidegasse, strada famosa per i suoi negozi con insegne d’epoca e sul lungo fiume (Salzach). Infine siamo ritornati in albergo per una lunga e meritata dormita. Martedì 12.08.2008 Svegliati dai rintocchi del campanile alle 7.00, ma comunque ben riposati, iniziamo la giornata con una ricca colazione. La visita della città comincia dalla Fortezza, situata nella parte alta di Salisburgo e comodamente raggiungibile con la funicolare. Da qui si può ammirare il bellissimo panorama della città e delle montagne circostanti, favorevole anche la giornata serena. Dopo essere scesi dalla fortezza abbiamo assaggiato il pane appena sfornato del più antico panificio della città. Il tour prosegue con la visita del Duomo, la chiesa di St. Peter con il cimitero, poi la Residenz, questa esternamente in quanto ospita attualmente un’esposizione straordinaria di arte. Siamo ritornati nella Getreidegasse per entrare nella casa natale di Mozart. La tappa successiva è stato il castello di Hellbrunn, raggiunto con il bus nr. 25, a ca. 15 minuti di strada dal centro di Salisburgo. In questo caldo pomeriggio non poteva esserci niente di meglio dei giochi d’acqua del parco di Hellbrunn, veri e propri giochi con spruzzi d’acqua nascosti da fontane e grotte, ideati 400 anni fa dall’arcivescovo della città per intrattenere e divertire i suoi ospiti nelle calde giornate estive. Ritornati in città abbiamo passeggiato tra le aiuole dei giardini Mirabell, per concludere con la visita della residenza della famiglia Mozart, dove tutto veniva spiegato nei minimi dettagli da una comoda audioguida. Ci siamo poi precipitati nella Mozartplatz per sentire il concerto delle 14 campanelle della Glockenturm che suona un brano di Mozart tutti i giorni alle ore 8.00 – 11.00 e 18.00. La giornata si è conclusa con una cena tranquilla in un piccolo ristorante vicino al nostro albergo, nel quartiere di Liefering. Questo è un quartiere molto tranquillo, tanto che sembra di essere in un villaggio al di fuori della città. Grazie alla Salzburg Card (32 Euro a persona per 48 ore) non abbiamo pagato gli ingressi dei musei e di tutte le attrazioni, né i trasporti pubblici urbani. Mercoledì 13.08.2008 Dopo un’abbondante colazione il nostro viaggio prosegue in direzione di Praga. Partiamo dall’albergo alle 8.45. Il tempo oggi è più fresco perché è piovuto nella notte, ci sono solo 14 gradi! Fino al confine tra Austria e Repubblica Ceca non abbiamo problemi, essendo tutto il percorso in autostrada. In Repubblica Ceca i brevi tratti di autostrada si alternano a tratti più lunghi di strada statale, che tra l’altro attraversa numerosi centri urbani, cosa che rallenta molto il viaggio. All’ingresso di Praga troviamo molto traffico, anche per la presenza di numerosi camion. Abbiamo qualche difficoltà a trovare l’albergo, situato in un quartiere di periferia, in una via che il nostro Tom Tom non conosce. Chiedendo indicazioni qua è là riusciamo ad arrivare a destinazione alle ore 16.30 circa, un po’ in ritardo rispetto al nostro programma di viaggio. Dopo una calda doccia ristoratrice ci facciamo spiegare come arrivare in centro. L’albergo infatti si trova a Dolni Pocernice, Praga 9, a circa 20 km dal centro ma è comodamente raggiungibile con un trenino oppure con bus + metropolitana. In entrambi i casi la fermata dei mezzi è a meno di cinque minuti a piedi dall’albergo ed il tragitto fino al centro è di circa mezz’ora. Facciamo quindi il biglietto giornaliero (100 czk a persona) che ci permette di viaggiare su tutti i mezzi pubblici per 24 ore. Iniziamo dal quartiere Stare Mesto, ovvero la città vecchia., Ammiriamo la casa municipale e la Porta delle polveri, passiamo davanti alla chiesa di S. Giacomo, attraversiamo il cortile di Tyn e sbuchiamo nella famosa piazza dove vediamo la chiesa di Santa Maria di Tyn, palazzo Kinsky, la chiesa di S. Nicola, la torre del municipio con l’orologio astronomico. Ad ogni ora le figure accanto all’orologio si muovono e si aprono due finestrelle alle quali si affacciano a turno le statuine dei dodici apostoli. La piazza però è troppo affollata e decidiamo di procedere in via Zelezna, verso piazza Venceslao nella città nuova (Nove Mesto). La piazza è circondata da bar e negozi stile occidentale moderno. Qui si può ammirare l’imponente monumento a San Venceslao e il Museo Nazionale. Terminiamo il giro con una buona cena in un locale vicino al Ponte Carlo, con vista sul fiume Moldava e rientriamo in albergo stanchi morti.

Giovedì 14.08.2008 Ci svegliamo di buon’ora e dopo una ricca colazione raggiungiamo il centro con il trenino. Oggi abbiamo scelto di visitare il quartiere ebraico (Josefov), Per prima cosa passeggiamo un po’ per le vie di questo quartiere, dove le sinagoghe si alternano ad edifici cristiani, come il Convento di Sant’Agnese di Boemia, la chiesa di San Simone e Giuda e la chiesa di San Castullo. Decidiamo di visitare solo la sinagoga vecchia-nuova (200 czk cadauno), la più antica sinagoga d’Europa, mentre vediamo solo da fuori gli altri monumenti ebraici (la sinagoga Pinkas, la sinagoga Klausen con il vecchio cimitero, la sinagoga Maisel e la sinagoga alta). Lasciamo il quartiere ebraico e ci dirigiamo verso il Ponte Carlo, passando prima davanti al Rudolfinum, un grande edificio in stile neorinascimentale ceco, oggi sede della filarmonica ceca. Eccoci di fronte alla massiccia torre del ponte, dal lato della città vecchia. Attraversando il ponte, lungo 520 metri e largo 10 metri, ammiriamo le statue che lo abbelliscono ed i caratteristici artisti e musicisti che lo animano. Saliamo sulla torre all’altra estremità del ponte, dal lato della città piccola, per goderci il panorama di Praga dall’alto. Ritorniamo nella piazza della città vecchia per visitare l’interno della chiesa di Santa Maria di Tyn, in stile gotico e piuttosto buia all’interno. Essa affascina soprattutto per le sue guglie che dominano la piazza. Entriamo anche nella chiesa di San Nicola ed infine, passando, sentiamo nuovamente i rintocchi dell’orologio astronomico con la sfilata delle figurine degli apostoli. Prima di andarcene ci soffermiamo ancora un attimo sulle decorazioni dei palazzi che circondano la piazza, come l’elegante palazzo Kinsky in stile rococò, la casa alla campana di pietra e la neorinascimentale casa Storch, decorata con un dipinto di San Venceslao a cavallo. Lasciamo la piazza da via Celetna e concludiamo la giornata con una passeggiata sull’isola di Kampa, un tranquillo angolo del quartiere piccolo, separata da un braccio di fiume, dove si può vedere la ruota di un mulino ad acqua ancora funzionante. Ceniamo in un caratteristico locale all’aperto (Grill U Seminaristy) con specialità di carne alla griglia accompagnata da gustose salsine agrodolci.

Venerdì 15.08.2008 Purtroppo oggi piove e fa freschino, la temperatura si aggira intorno ai 10 gradi. Indossiamo il nostro kee-way e dedichiamo la mattinata alla visita della parte alta della città, con il castello ed il palazzo reale, dove tra l’altro c’è la residenza del presidente ceco. Per prima cosa facciamo i biglietti per la visita al complesso del castello, scegliendo il giro breve (250 czk a persona + 50 czk per il pass fotografico). Iniziamo dalla cattedrale di San Vito, che sovrasta l’intera città. Sono significative soprattutto la tomba in argento di San Giovanni Nepomuceno e la cappella di San Venceslao. Seguiamo tutte le spiegazioni con una comoda audioguida (300 czk) che ci ha permesso di non fare nessuna coda. Di fronte alla cattedrale entriamo nelle sale del palazzo reale, dove colpisce l’ampio “Salone di Venceslao” con le sue alte volte. Usciti dal palazzo troviamo la basilica di San Giorgio, una piccola chiesa romanica dove è sepolta Santa Ludmilla, la prima martire cristiana di Boemia. Il giro ci porta poi al Vicolo d’Oro, una stretta viuzza con minuscole case dove risiedevano diversi orafi nel XIX secolo. Concludiamo la visita con la torre Dalibor, prigione e luogo di tortura. Riusciamo a fare solo pochi passi nel giardino reale per colpa della pioggia che non accenna a smettere. Prendiamo quindi il tram nr. 22 che in un paio di fermate ci porta nel piccolo quartiere (Mala Strana). Passiamo velocemente davanti a Loreto e proseguiamo lungo la caratteristica via Nerudova fino a giungere alla chiesa barocca di San Nicola, la cui cupola ed il campanile dominano il quartiere. Infreddoliti e un po’ bagnati salutiamo il centro di Praga e ritorniamo in albergo per prepararci alla tappa successiva del nostro viaggio. Sabato 16.08.2008 Sempre sotto la pioggia lasciamo Praga e la Repubblica Ceca per andare in Germania. La nostra prossima meta è la Strada Romantica e precisamente Rothenburg ob der Tauber. Viaggiamo quasi sempre in autostrada e non incontriamo traffico, troviamo anche facilmente l’albergo, che è proprio accanto alla porta di Röder. Alle 14.00 dopo avere sgranocchiato un paio di Brezel appena sfornate ci dirigiamo verso il centro della città vecchia (Marktplatz) dove inizia il giro del paese. Qui ci soffermiamo a vedere la facciata del municipio rinascimentale e l’orologio artistico sul frontone dell’edificio adiacente, la Ratsherrenstube. Allo scoccare di ogni ora si assiste alla scena della “bevuta leggendaria”: le due finestre ai lati dell’orologio si aprono e si vede il borgomastro Nusch che beve un gigante boccale di vino mentre nell’altra finestra il condottiero imperiale Tilly annuisce con ammirazione. Questa bevuta ricorda un episodio avvenuto nel 1631 per salvare la città dalla distruzione. Sempre in questa piazza c’è la fontana di San Giorgio davanti a due edifici storici dal tetto a spiovente e graticciato in legno. Attraversiamo il cortile del municipio con le sue 14 volte ed il romantico portale rinascimentale. Proseguiamo e ci troviamo davanti all’antico ginnasio e alla chiesa di San Giacomo, questa è la principale di Rothenburg, dalle maestose facciate in stile alto gotico, le cui guglie sono visibili da quasi ogni punto della città. All’interno della chiesa spicca l’altare principale (altare dei dodici apostoli) con pitture e preziosi intarsi. Passiamo velocemente davanti all’antico convento medioevale, che oggi ospita il museo della città imperiale, proseguiamo lungo la Klingengasse che conduce alla Porta delle Lame (Klingentor), accanto alla quale è stata costruita la chiesa San Wolfgang, annessa alle mura di fortificazione e utilizzata anche come impianto difensivo. Costeggiando le mura, dopo qualche minuto, giungiamo alla porta della fortezza con la torre più alta della città affiancata dalla casetta doganale e di guardia. Da qui rimanendo all’esterno della porta si accede al giardino della fortezza, nel quale si trova ancora un edificio dell’antica fortezza imperiale, utilizzato oggi come luogo commemorativo dei caduti delle due guerre mondiali. Dall’estremità del giardino si ammira il panorama delle colline circostanti e della parte meridionale della città. Passiamo sotto la porta della fortezza e ci dirigiamo nuovamente verso il centro città, lungo la Herrengasse, dove incontriamo dapprima la chiesa dei Francescani e poco più avanti il negozio di Käthe Wohlfahrt, un vero e proprio “angolo natalizio” che durante tutto l’anno propone ai suoi clienti un’infinità di articoli natalizi di ogni genere. Al centro del negozio è allestito un luccicante albero di Natale alto circa 5 metri e circondato da casette innevate come una vera piazza di paese nel periodo natalizio. Dopo questa breve pausa riprendiamo il nostro giro percorrendo il vicolo dei fabbri (Schmiedgasse). Subito si notano le insegne in ferro battuto con le più svariate decorazioni, presenti su tutti i negozi di questa via. Altre insegne di questo tipo le abbiamo incontrate anche su alcuni edifici in altre vie, ma qui sono sicuramente più ricche ed elaborate. Verso metà via, all’incrocio con la Burggasse si trova il Museo criminale del Medioevo che visitiamo con interesse. Nel museo viene presentata la storia giuridica dall’anno 1000 fino al XIX secolo con immagini, plastici e documenti originali che illustrano pene di vario genere e veri strumenti di tortura. Proseguiamo ancora sulla Schmiedgasse verso sud e ci troviamo davanti al pittoresco bivio di Plönlein dove la strada si divide all’altezza di una stretta casa dalla tipica intelaiatura in legno, biforcandosi verso le altre due porte della città con le relative torri protettive, la torre di Sieber a sinistra e la torre di Kobol a destra. Proseguiamo sulla strada di destra e oltrepassiamo la porta di Kobolzell, seguiamo il muro esterno della fortificazione rientrando poi dalle mura presso la torre di Stöberlein nello spiazzo dove si trova il vecchio mulino a cavalli, costruito per sostituire i classici mulini ad acqua, dislocati lungo la valle del fiume Tauber, nei periodi di guerra. Andiamo avanti e arriviamo al vecchio quartiere dell’ospedale con la simpatica casetta del guarda tenute al centro del cortile e poco oltre la porta d’accesso della bastia dell’ospedale (Spitaltor). Oltrepassiamo questa porta e percorriamo la strada che costeggia dall’interno le mura, dove si può salire sul cammino di ronda della fortificazione, passando accanto alla vecchia fucina di Gerlach con il suo alto frontone. Si giunge infine alla porta di Röder, ultima delle 5 porte di accesso alla città, accanto alla quale si trova il nostro albergo. Dopo cena ritorniamo nella piazza del mercato dove attendiamo lo scoccare delle 21.00 per assistere alla scena della “bevuta leggendaria”. Tra le città visitate fino a questo momento nel corso si questo viaggio Rothenburg ob der Tauber è quella che ci è piaciuta di più, sia a livello artistico e storico, sia per la sua atmosfera cordiale e per il suo piacevole carattere medioevale. Domenica 17.08.2008 Oggi percorriamo un breve tratto della Strada Romantica verso nord, circa 30 km da Rothenburg, per visitare la cittadina ed il castello di Weikersheim. La piazza del mercato è delimitata dalla piccola chiesa e dalle case barocche e termina con l’ingresso al castello rinascimentale, abitato nel XVIII secolo dagli ultimi principi di Hohenlohe. La dinastia si è estinta con la morte del giovane Karl Ludwig, unico erede, così che il complesso è rimasto disabitato e chiuso per decenni. Questo a fatto sì che l’arredamento originale si conservasse in ottimo stato fino ad oggi, preservato infatti dai danni del riscaldamento e dell’umidità. Su due piani sono disposti gli appartamenti del principe e della principessa, del loro figlio unigenito e della sua giovane sposa. Ogni appartamento è composto da un’anticamera, un salottino per le visite e una camera da letto, tutti riccamente arredati per lo più allo scopo di affascinare i visitatori dell’epoca. E’ notevole anche la sala dei ricevimenti e delle feste, chiamata “Sala dei cavalieri”. Entrando si rimane subito colpiti dalle dimensioni del locale, le cui pareti ed il soffitto a cassettoni sono decorati con bassorilievi di animali e di pitture con scene di caccia. Al centro della stanza è posto un enorme lampadario e in fondo alla sala si ammira il camino con i suoi ricchi stucchi. Visitiamo anche il giardino all’italiana del castello con aiuole e vialetti in forma geometrica e numerose statue decorative. Il castello ed il giardino sono nel complesso di modeste dimensioni, ma siamo soddisfatti di questa visita. La tranquillità del posto, l’arredamento così ben conservato e le spiegazioni della guida, in inglese e tedesco, sembrano riportarci ai tempi in cui il castello era abitato dai principi di Hohenlohe. Nel primo pomeriggio rientriamo a Rothenburg e decidiamo di fare nuovamente un giro della città, ma questa volta sul cammino di ronda della fortificazione, possibile per quasi 1/3 della lunghezza delle mura. Da qui ci si può godere con maggiore tranquillità la vista della città con le sue numerose torri e guglie che sovrastano i tetti appuntiti delle case. Dopo questa camminata ci concediamo quello che sembra essere il dolce tipico di questa città: le Schneeballen, ovvero palle di neve, fatte con strisce di pasta frolla arrotolate fino a formare una palla che viene fritta e poi spolverata di zucchero a velo Per cena il cuoco del nostro albergo ci delizia con una gustosissima e croccante braciola di manzo alla griglia cucinata con cipolle soffritte che rendono il sapore della carne particolare e decisamente squisito (buonissime  !) .

Lunedì 18.08.2008 Salutiamo anche la città di Rothenburg e ci dirigiamo verso l’estremità meridionale della Strada Romantica. Viaggiamo in autostrada per la prima parte del tragitto e rientriamo sulla Strada Romantica all’altezza della città di Landsberg am Lech. La zona circostante è prevalentemente industriale, ma proseguendo verso sud il paesaggio cambia, si susseguono ampi campi e pascoli e ancora più a sud si iniziano a vedere le montagne. Ci fermiamo nei pressi della cittadina di Steingaden, per visitare la chiesa di Wieskirche, una bianca chiesa barocca che si erge isolata in mezzo ai prati. La chiesa è dedicata al Redentore flagellato, una statua in legno del 1730, meta di milioni di pellegrini. Le articolazioni di questa statua erano ricoperte con tele rosse e per questo motivo non piacque subito a tutti. Divenne oggetto di venerazione solo alcuni anni dopo, quando si notarono delle lacrime sul suo viso. Da una semplice cappella venne fatta costruire questa chiesa. All’interno la chiesa è molto luminosa e riccamente decorata con affreschi e stucchi prevalentemente in bianco e oro. Riprendiamo la strada che ci porta ancora più a sud fino alla cittadina di Halblech – Buching, dove abbiamo l’albergo, proprio sulla Strada Romantica. Dal balcone della nostra camera si ha una bella vista delle montagne e solo per poco non si scorgono i castelli reali. Lasciati i bagagli in albergo ci rechiamo a Füssen, 14 km più a sud, per visitare la città. Arrivando si vede già il castello tardogotico che domina la città. Questo è il castello di Hohes Schloss e fu la residenza dei vescovi di Augsburg. Attualmente è sede della pinacoteca civica. Esternamente le finestre e le colonne sono decorate ed arricchite da affreschi. Accanto al castello visitiamo la basilica di San Mang, ovvero la chiesa del vecchio monastero benedettino del IX secolo, successivamente ristrutturata in stile barocco. Facciamo un breve giro anche per il centro storico, lungo la Reichenstraße, ricca di negozietti per lo shopping e le vie adiacenti, dove vediamo anche le chiese minori di Santo Spirito e di Santo Stefano. La cittadina è tranquilla e dalla parte alta si può ammirare il panorama delle montagne, ma nel complesso rimaniamo un po’ delusi. La visita del centro storico è breve e ,anche seguendo il percorso consigliato dal nostro libretto, dopo più di un’ora abbiamo visto tutto. Riprendiamo la macchina e sbagliando strada giungiamo casualmente sulla riva del lago Forggensee. Qui il panorama è fantastico e ci fermiamo un po’ a riposare e ammirare il paesaggio, in compagnia dei turisti tedeschi che sono qui a prendere il sole e fare il bagno. Sullo sfondo si vedono le montagne, ormai vicine, che scendono verso il lago con colline e prati verde smeraldo, l’acqua azzurra e limpida luccica sotto il sole. Siccome è ancora presto decidiamo di anticipare la visita al castello di Linderhof, che avevamo programmato per l’ultimo giorno della nostra vacanza. Questo castello, situato a 50 km da Füssen, fu fatto costruire dal re Ludwig ll come sua residenza prima della costruzione del castello di Neuschwanstein. Il palazzo di due piani è ricco di affreschi e decorazioni curate fin nei minimi dettagli, il materiale utilizzato per l’arredamento è pregiato e tutto si è ben conservato nel corso dei decenni. Una delle sale più belle è la “Sala degli specchi” nella quale si crea un gioco di riflessi di uno specchi dentro l’altro, grazie al quale si ha l’impressione che la stanza abbia una lunghezza infinita. Facciamo infine un breve giro nel giardino dove spicca la grotta di Nettuno sovrastata da una cascata. Rientriamo in albergo. Martedì 19.08.2008 La giornata di oggi è dedicata alla visita dei castelli reali di Neuschwanstein e Hohenschwangau. La cameriera dell’albergo, una simpatica signora bavarese, ci consiglia di non arrivare troppo tardi al ticket centre di Schwangau, altrimenti rischieremmo di fare una coda lunghissima. L’entrata nei castelli è possibile solo con visite guidate in orari prestabiliti. Facciamo il biglietto cumulativo per i due castelli e ci viene assegnato l’orario delle nostre visite con audioguida in italiano. Iniziamo dal castello di Hohenschwangau. Dalla biglietteria ci si può arrivare a piedi in una decina di minuti su una strada leggermente in salita, oppure più comodamente con una caratteristica carrozza a cavallo. Noi prendiamo la carrozza! Entriamo nel cortile del castello giallo e per prima cosa ammiriamo il bel panorama che da sulle montagne e la vallata sottostante, nonché sui laghi. Il castello era appartenuto un tempo ai signori di Schwangau e fu poi fatto ristrutturare all’inizio del 1800 come lo vediamo oggi da re Massimiliano ll di Baviera, che visse qui con la moglie ed i due figli, Otto e Ludovico. Il figlio maggiore Otto fu dichiarato pazzo in giovane età e fu così che il trono passò a Ludovico che diventò re nel 1864 all’età di 18 anni. Le sale del castello sono rifinite con materiali preziosi e decorate con affreschi che riprendono i temi delle saghe nordiche. Nel complesso comunque l’arredamento non è esageratamente sfarzoso, ma elegante e di buon gusto. La stanza più importante si trova al secondo piano, negli appartamenti del re, ed è la “Sala dei cavalieri”, dove si tenevano i ricevimenti ufficiali. Il primo piano dell’edificio è occupato dagli appartamenti della regina, mentre le stanze dei due figli si trovano al terzo piano ma non sono visitabili. Ritorniamo a piedi nei pressi della biglietteria e da qui prendiamo il bus che ci porta vicino all’entrata del castello di Neuschwanstein, situato ad un’altezza maggiore rispetto all’altro. A pochi passi dalla fermata del bus si trova il ponte di Marienbrücke sospeso sulla valle e da dove si ammira il castello lateralmente e le montagne circostanti. Percorriamo a piedi l’ultimo tratto di strada che ci porta fino all’ingresso dell’imponente complesso a cinque piani in stile romanico fatto costruire da re Ludovico ll a partire dal 1869. I lavori si protrassero per molti anni ed il re visse qui per soli 170 giorni, dopo di che, all’età di 41 anni, fu dichiarato matto, spodestato dal trono ed esiliato in un altro castello. Pochi mesi dopo fu trovato morto nel lago di Starnberg in circostanze misteriose e non si seppe mai se si trattò di suicidio, omicidio o di un fatale incidente. Con la sua morte vennero sospesi i lavori mancanti al completamento di alcune sale del castello, come ad esempio le stanze al secondo piano e la Sala del trono, dove manca il trono. La Sala del trono è comunque bellissima, affrescata con motivi delle antiche saghe tedesche e completata da un imponente lampadario a forma di corona dal peso di 900 kg. Visitiamo le stanze di rappresentanza e le stanze private, tutte con mobili in legno scuro di mogano minuziosamente intagliato con immagini delle saghe nordiche tanto amate dal re. Il giro termina con la visita della grande Sala della musica, con un’ottima acustica, dove ancora oggi si tengono dei concerti di musica classica in particolari occasioni. La sala era stata dedicata dal re all’amico Wagner che però non suonò mai qui a causa della morte prematura del sovrano. Dopo la morte di Ludovico ll il castello rimase disabitato e successivamente divenne patrimonio statale, come anche gli altri suoi possedimenti. Al termine della visita scendiamo a piedi verso Schwangau e da qui seguiamo un percorso naturalistico tra prati e boschi ai piedi dei castelli reali. Mercoledì 20.08.2008 Per oggi avevamo pensato di fare una passeggiata sulle montagne più basse di Buching e Halblech, da dove tra l’altro si dovrebbe avere una vista panoramica su tutta la valle, i castelli ed i laghi. Purtroppo però durante la notte è piovuto ed il cielo rimane coperto da nuvoloni grigi e minacciosi di pioggia. In alternativa saliamo in macchina e per prima cose visitiamo la chiesa di San Coloman, isolata in un prato poco prima di Schwangau e proprio ai piedi delle colline sulle quali si trovano i castelli di Hohenschwangau e Neuschwanstein. Anche questa chiesetta è molto carina e decorata con affreschi ed intagli del periodo tardo gotico. Proseguiamo sulla Strada Romantica, verso nord, e ci fermiamo a Schongau, un’altra bella cittadina medioevale molto tranquilla. Parcheggiamo all’interno delle mura e visitiamo il centro della città, Marienplatz, con la Ballenhaus, un edificio gotico utilizzato originariamente prima come magazzino poi come municipio, con la cattedrale di Santa Maria Assunta. All’interno i numerosi affreschi e le statue come anche la grande pittura sul soffitto mostrano scene della vita di Maria. Passeggiamo per il centro e ci soffermiamo davanti alla vecchia farmacia e proseguiamo camminando vicino alle mura cittadine, con le porte di “Frauentor” con un affresco di Maria. E la “Maxtor” con una pittura che rappresenta la concessione dei diritti cittadini a Schongau da parte dell’imperatore. Visitiamo anche la cittadina di Rottenbuch, poco più a sud e in particolare ci fermiamo a vedere il vecchio monastero agostiniano con la sua sontuosa chiesa. Dall’esterno la chiesa e gli edifici del convento, oggi occupati dagli edifici del comune e dalla scuola, sono semplici e disadorni, ma entrando nella chiesa si rimane stupiti dal contrasto. Essa è riccamente decorata in stile romanico, gotico e barocco, armonicamente integrati tra di loro con il pregiato arredamento, le molte pitture e le statue. Soddisfatti da quanto abbiamo visto nonostante la giornata fredda e umida ritorniamo in albergo e con un po’ di malinconia facciamo le valige e pensiamo al viaggio che ci aspetta domani per tornare a casa. Giovedì 21.08.2008 La giornata è serena ma fresca, ci sono solo 13 gradi e con un sospiro pensiamo ai 30 gradi che ci aspettano a casa … ! Carichiamo le valige e lasciamo l’albergo di buon’ora, alle 8.30 per iniziare il viaggio di ritorno. Ci dirigiamo verso sud, oltrepassiamo Füssen, ultima città all’estremità meridionale della Strada Romantica e dopo pochi kilometri ci ritroviamo in Austria. Proseguiamo in direzione Innsbruck e poi verso il Brennero, da dove rientriamo in Italia. Man mano che proseguiamo la temperatura aumenta fino ai 30 gradi, ma per fortuna non c’è molto traffico e si guida senza problemi. Arriviamo poco dopo le 15.00 dopo avere percorso quasi 600 km! In totale durante questo viaggio nel cuore dell’Europa abbiamo precorso 2645 km e attraversato 4 stati : Italia, Austria, Repubblica Ceca e Germania. La città che ci è piaciuta di più è stata senza dubbio Rothenburg ob der Tauber, seguita da Salisburgo e da Praga, senza nulla togliere ai bei castelli di Neuschwanstein, Hohenschwangau e Linderhof, ed in generale tutta la Strada Romantica.



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