Viaggio-missione in Tanzania

Marzo 2008: dopo mesi di attesa e di preparazione, finalmente si parte! Siamo in 10, 7ragazze, fisioterapiste, e 3ragazzi (2di loro lavorano in banca, il terzo è tecnico informatico- tuttofare),età compresa tra i 24 e i 36anni. Per me, Silvia, Elena ed Annalisa è un ritorno, ci siamo già state 2 anni e mezzo fa, e decidere di tornare è stata...
Scritto da: serenella savio
viaggio-missione in tanzania
Partenza il: 03/03/2008
Ritorno il: 23/03/2008
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 2000 €
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Marzo 2008: dopo mesi di attesa e di preparazione, finalmente si parte! Siamo in 10, 7ragazze, fisioterapiste, e 3ragazzi (2di loro lavorano in banca, il terzo è tecnico informatico- tuttofare),età compresa tra i 24 e i 36anni.

Per me, Silvia, Elena ed Annalisa è un ritorno, ci siamo già state 2 anni e mezzo fa, e decidere di tornare è stata la cosa più naturale del mondo, così come coinvolgere altre persone nella nostra avventura. La nostra prima destinazione è la missione di Ilula, vicino alla città di Iringa, nel cuore della Tanzania, e poi proseguiremo per un Safari in tenda nei Parchi del nord.

3marzo:partiamo da Milano, cambio a Zurigo, atterraggio in serata all’aeroporto internazionale di Dar Es Salaam, dove siamo accolte dall’aria calda e umida che ricordavamo, dalla camminata e dall’espressione tranquilla della gente del posto, e dal nugolo di taxisti che cercano di accalappiarci…Ma noi recuperiamo le valigie e individuiamo il taxista dell’ostello in cui pernotteremo, verso cui ci dirigiamo per la nostra prima notte africana.

4marzo: andiamo a prenotare l’autobus che ci porterà alla missione (compagnia Scandinavian) per il giorno successivo, poi prendiamo un traghetto per la vicina isola- riserva marina di Bongoyo, sulla quale iniziamo a lasciarci alle spalle l’aria e i pensieri di casa; mangiamo pesce alla griglia appena pescato, facciamo snorkeling e giro nella foresta dell’isola, poi torniamo per una notte insonne a causa del caldo umido di Dar.

5marzo: partenza per la missione, e in 8ore di viaggio troviamo una Tanzania molto diversa da quella che ricordavamo, molto verde e rigogliosa (siamo in stagione delle piogge); siamo accolti dai bambini che ci aiutano con le valigie,e da Padre Filippo,58anni di cui 27 trascorsi in Africa, che introduce la vita di missione ai nuovi arrivati e rinfresca la memoria anche a noi.

6-15marzo:stiamo in missione,noi ragazze fisioterapiste lavoriamo insieme ad Imani e Cleria nella palestra (la missione accoglie circa 60 bambini disabili o ipovedenti); l’ambiente che troviamo è molto migliorato rispetto alla scorsa volta, molto più pulito, tranquillo e vivibile; lavoriamo con i bambini e lasciamo il materiale cartaceo precedentemente preparato in Italia. Oltre al lavoro in fisioterapia, scarichiamo un container, aiutiamo i ragazzi ad imbiancare alcune aule di una scuola, imbustiamo gli auguri per Pasqua, giochiamo, distribuiamo caramelle e ci divertiamo con i bambini(circa 170orfani accolti); riusciamo ad andare nella vicina città di Iringa(45minuti circa) a comprare souvenir; i miei compagni di viaggio mi trascinano in una camminata in montagna, incuranti delle mie scarse capacità..

15marzo:ripartiamo dalla missione per Dar, da qui il giorno dopo prenderemo un volo interno per Arusha, città da cui partirà il nostro safari in tenda di 6giorni-5notti, prenotato da casa tramite internet contattando un’agenzia locale.

16marzo:mattinata di shopping estenuante cercando di non farci gabbare, al mercato dell’artigianato dell’ebano a Mwenge, vicino a Dar Es Salaam. Nel pomeriggio andiamo in aeroporto, dove ci dicono che il nostro volo avrà un ritardo di 2ore..Ma ci propongono di prenderne un altro in partenza di lì a 10minuti.. Quindi ci stampano i biglietti, imbarchiamo i bagagli(che incredibilmente arrivano) e corriamo a prendere il volo. Arriviamo in aeroporto ad Arusha, dove siamo accolti dalle nostre 2 guide e dal cuoco(viaggeremo con 2jeep e di conseguenza 2guide-autisti-montatori di tende, molto bravi e disponibili a rispondere ad ogni tipo di domanda) e passiamo la notte in albergo ad Arusha.

17marzo: partenza per la prima tappa del safari, Lake Manyara National Park, non molto conosciuto ma affascinante, con scenari bellissimi, animali visibili molto da vicino, e ci incantiamo davanti ad una famiglia di leoni su un albero(questo parco è famoso per i suoi “climbing lions”)e a tutti gli altri animali (babbuini, elefanti, giraffe, antilopi, zebre, ippopotami,…). Cena e pernottamento in tenda al Twiga campsite, pulito e con doccia.

18marzo: partiamo per il lago Eyasy, dopo parecchi chilometri di strada sterrata piantiamo le tende al ChemChem campsite, isolati dal resto del mondo; nel pomeriggio andiamo a “visitare”2 tribù che ci dicono utilizzino ancora i metodi tradizionali di sussistenza..Questa è l’unica parte del viaggio che avremmo saltato volentieri, in quanto in realtà è stata solo una “costruzione”, uno show per turisti… comunque il nostro disappunto sarà compensato da un tramonto spettacolare sul lago Eyasy, e dalla serata trascorsa a giocare a nascondino in campeggio al chiaro di luna.

19marzo:dopo esserci fermati dietro ad un camion impantanato in un guado, procediamo in direzione Serengeti: attraversiamo la Ngorongoro Conservation Area, tappa alle Gole di Olduvai, dove sono stati trovati resti umani antichissimi, passiamo il pomeriggio attraversando le distese sconfinate del parco, prendiamo un thè al tramonto nel Nyati Campsite all’interno del parco, dove la notte saremo visitati dagli sciacalli..Emozione fortissima, sentir muovere gli animali vicinissimi alla tenda e sentire i loro versi attaccati alle orecchie..

20marzo: giro al Serengeti all’alba, dove riusciamo a vedere un leopardo e una leonessa con un cucciolo piccolissimo; dopo colazione ripercorriamo la strada dal Serengeti verso il cratere di Ngorongoro e becchiamo in pieno la migrazione di migliaia di gnu e zebre che ci attraversano la strada; in tarda mattinata arriviamo al cratere di Ngorongoro e scendiamo all’interno, 20km di diametro, e ci sembra di essere finiti nel giardino dell’Eden, con scenari mozzafiato, lago di fenicotteri, tanti animali tra cui anche i rarissimi rinoceronti. Trascorriamo l’intera giornata nel cratere, poi risaliamo le sue pendici e ci piazziamo al Simba campsite, dove riceveremo la visita di un elefante, un bufalo e un gruppo di antilopi giganti a pochi passi da noi e dalle nostre tende.

21marzo:il nostro safari finisce, torniamo nella città di Arusha da dove prendiamo un aereo per Dar, partendo da un aeroporto grande come una stazione di autobus..Ma anche questa volta tutto bene; arrivo, cena e pernottamento a Dar per la nostra ultima notte.

22marzo:ultimo giorno di relax in spiaggia al Sunrise,che raggiungiamo tramite traghetto su cui siamo le uniche mosche bianche, ultimo pranzo in riva al mare prima del triste volo di ritorno,in serata. Notte scomoda e insonne in aereo, a pensare a quanto è passato velocemente il tempo, a quanto quest’esperienza ci è piaciuta e a quanto ci rimarrà dentro, ai visi di tutti i bimbi che avremmo voluto portare con noi in valigia, a quanto ci mancheranno l’Africa e il suo “pole pole” (piano piano), i suoi ritmi così lontani dalla nostra frenesia quotidiana, a quando riusciremo a tornare e a quanto riusciremo a trasmettere nei nostri racconti di viaggio…Esperienza bellissima e indimenticabile!! Sono a disposizione per rispondere a qualsiasi richiesta di informazioni!



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