Viaggio MdA e i bimbi di Huaro

Il viaggio di Magie delle Ande del 7 agosto 2003 - che Rosy e Cristina hanno ben raccontato in questo articolo (clicca qui) - è stata anche l’occasione per conoscere una realtà diversa. Avevamo programmato una giornata di solidarietà da trascorrere fra la gente di un villaggio della Valle Sacra, ma l’incontro con il sindaco di un altro...
Scritto da: Gabriele Poli 1
viaggio mda e i bimbi di huaro
Partenza il: 20/08/2003
Ritorno il: 20/08/2003
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 500 €
Il viaggio di Magie delle Ande del 7 agosto 2003 – che Rosy e Cristina hanno ben raccontato in questo articolo (clicca qui) – è stata anche l’occasione per conoscere una realtà diversa. Avevamo programmato una giornata di solidarietà da trascorrere fra la gente di un villaggio della Valle Sacra, ma l’incontro con il sindaco di un altro paese ci ha fatto decidere di cambiare programma “in corsa”. La fortuna di MdA è di non essere un’agenzia turistica, ma un’associazione socio culturale e, in quanto tale, non legata a stretti vincoli contrattuali. Questa considerazione ha permesso al gruppo di dirottare il proprio interesse solidale verso un nuovo villaggio –Huaro-, dove una piccola scuola per disabili sopravvive a stento, priva di aiuti da parte delle autorità statali. Huaro è un villaggio di circa tremila anime –comprese le lontane borgate andine-, che sorge a 3.400 metri di altitudine e a 40 chilometri da Cusco, l’antica capitale dell’impero inca. Il paese è costruito attorno alla graziosa piazza e all’antica chiesa coloniale; possiede anche un piccolo museo e alcune interessanti vestigia incaiche. Ad un paio d’ore di cammino (molto meno in fuoristrada) e ad oltre 4.000 metri d’altitudine, la popolazione di una piccola borgata vive del pascolo di lama e alpaca e dell’allevamento di poche –ma squisite- trote. Nel villaggio esistono due centri educativi; uno molto grande e sufficientemente equipaggiato che raccoglie le scuole di vario grado, dal nido alle superiori, l’altro, ospitato in una costruzione fatiscente, adibito a scuola per disabili. E’ in quest’ultimo centro che si sono concentrate le attenzioni di Magie delle Ande. La mattina precedente la visita, il gruppo si è autotassato, raccogliendo 2.130 soles, e, nel pomeriggio, alcuni di noi hanno trascorso varie ore fra negozi e mercati, alla ricerca di materiale didattico utile alla scuola e di magliette bianche, sulle quali stampare la scritta “Magie delle Ande Italia-Perù”. Abbiamo acquistato parecchio materiale didattico e anche qualche semplice gioco di società adatto ai ragazzi (l’elenco completo, con la descrizione dei prezzi, è consultabile al termine dell’articolo). Il mattino del 20 agosto 2003, di buon’ora, carico di pacchi, il gruppo MdA lascia Cusco diretto verso sud. Dopo circa un’ora e mezza di viaggio, scendiamo dal pullman proprio dinanzi alla porta del Municipio di Huaro, dove l’alcalde –il sindaco- e la giunta comunale sono in attesa. L’accoglienza è simpatica. Visitiamo il piccolo museo, ricco di reperti inca e preinca, e assistiamo al rito del Pago a la Pachamama (offerta alla Madre Terra), propiziato dallo sciamano del villaggio. Si tratta di una cerimonia di ringraziamento alla terra che ci accoglie e di preghiera affinché la Pachamama doni ai suoi ospiti –noi- prosperità e pace. Giunge il momento più importante, la visita della scuola. L’edificio, che ospitava l’antico centro didattico di Huaro, è in condizioni a dir poco precarie, infatti, è rimasto abbandonato per anni, prima che il sindaco, di propria iniziativa, decidesse di destinarlo a scuola per ragazzi disabili. Lo stato peruviano, purtroppo, non tiene in considerazione le necessità di questi ragazzi, abbandonati, in sostanza, a se stessi. Solo la disponibilità della Giunta Comunale, di un paio di volonterose insegnanti e di alcune mamme permette di offrire ai suoi sfortunati utenti la possibilità di un’alternativa di vita. Rufina Romero, la direttrice del centro, ci spiega che la scuola è priva di ogni tipo di risorsa –dal materiale didattico, al semplice mobilio- e solamente la sensibilità di poche persone permette la sopravvivenza della struttura educativa. Nell’aula magna, siamo accolti da un canto stonato che commuove tutti noi. I baci e gli abbracci dei bimbi ci fanno salire un nodo alla gola: ci sentiamo lusingati di tanto calore umano. L’incontro prosegue fra discorsi da parte dell’alcalde, della direttrice, delle mamme e dei bimbi. Ci mescoliamo ai fanciulli, intanto che gustiamo un semplice piatto di benvenuto e sorbiamo la chicha –birra di mais fermentato, bevanda tipica andina, di origine preinca-, preparata dalle signore del villaggio. Consegniamo i doni, con gli occhi inumiditi, trascorriamo ancora qualche momento in compagnia di queste persone semplici, ma ricche d’amore e, quindi, ci trasferiamo nuovamente in Municipio, dove ci attende il pranzo offerto dalla Giunta. Trote al forno dei 4.000 metri, patate dai mille colori, verdure, mais, birra, bibite e…vino. Una signora allieta il pranzo intonando melodiose canzoni andine; il comprensibile imbarazzo si allenta: siamo già tutti amici. Prima di tornare a Cusco, sul prato davanti alla chiesa si esibisce per noi un gruppo di ballerini, in abiti tradizionali. Terminiamo abbracciati alla gente del villaggio e ce ne andiamo con una promessa che è già realtà. Magie delle Ande si impegna a contribuire alla costruzione di una “vera” scuola per i fanciulli disabili –il sindaco di Huaro offrirà il terreno- e, in collaborazione con l’Anffas di Vicenza, all’invio di formatori e di progetti educativi per la preparazione degli insegnanti. Si tratta di un progetto ambizioso, ma l’impegno è preso e lo porteremo a termine. Gabriele http://www.peru.it


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