Viaggio itinerante in Polonia

Spostamenti in treno e notti in ostelli, per un viaggio alla scoperta di cattedrali e castelli tra Danzica, Varsavia, Cracovia…
Scritto da: Rialto75
viaggio itinerante in polonia
Partenza il: 23/07/2016
Ritorno il: 03/08/2016
Viaggiatori: 1
Spesa: 1000 €
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Ho viaggiato in Polonia per 10 giorni, a fine luglio. E’ stata una buona scelta per il meteo, faceva un caldo accettabile durante il giorno, più fresco la sera. Solo un giorno c’è stato un forte temporale che ha abbassato la temperatura bruscamente di almeno 10 gradi. In questo caso è servito il maglione di cotone e una giacca leggera che è d’obbligo avere con sé. Anche l’ombrello o il k-way non dovrebbero mancare dalla valigia.

Ho viaggiato sempre in treno e alloggiato in ostelli, prenotati online. Per questi ultimi non sempre era presente la colazione. Poco male, in tutte le città non è difficile trovare delle pasticcerie dove fare colazione con una fetta di torta (la Charlotka, una torta di mele talvolta farcita con la panna, è la mia preferita). Fate attenzione, se ordinate un cappuccino, a chiedere un “small cappuccino” altrimenti vi verrà probabilmente depositata al tavolo una scodella di caffè-latte. In tal caso, riuscire a finirlo sarà una sfida!

Il viaggio è iniziato da Wrocław (attenzione che la “l” con il trattino si pronuncia come la“w” in “wow”; pertanto il nome della città si pronuncia Vrocuav, con la v poco pronunciata). La città è ben collegata con Treviso tramite Ryanair. Dall’aereoporto parte ogni 20 minuti circa l’autobus 106 che ti conduce alla Stazione dei Treni (Gł owny o Gł owna è la stazione principale di una città). Il costo è stato di 3 zł oty (la moneta polacca, abbreviata con PLN; alla data del viaggio potevi cambiare un euro con circa 4,3 PLN). Consiglio: partite da casa con monetine polacche. Se cambiate i vostri euri in aereoporto, oltre ad ottenere un cambio molto svantaggioso, rischiate che la macchinetta per il biglietto non accetti i tagli di banconote elevati (ad esempio a me non ha accettato i 50 PLN e ho dovuto utilizzare la carta di credito).

Le altre città raggiunte nel mio viaggio sono state, nell’ordine, Poznan, Torun, Gdansk (Danzica), Sopot, Malbork, Varsavia, Krakow. L’ultima notte l’ho trascorsa a Wrokł aw, per essere comodo all’aereoporto (a proposito il viaggio aereoporto-stazione dura 35/40 minuti).

Posso consigliare l’ostello di Torun, il Kulturhauz Hostel (scegliete la camera da due letti) e quello di Danzica (Midtown Hostel). Per la posizione strategica vicina al centro storico e raggiungibile a piedi dalla stazione consiglio l’Hostel Wratislavia a Wrocł aw e il Very Berry Hostel a Poznan. L’ostello Oki Doki di Varsavia è consigliato a chi vuole fare festa e conoscere altri viaggiatori, meno a chi vuole riposare. La pulizia dei locali è stata ottima in tutti i posti che ho visitato.

E veniamo alle attrazioni delle città. Wrocł aw ha un’impronta tipicamente tedesca. Basti ricordare che fino al 1946 la città era conosciuta come Breslau ed era tra le più grandi città della Germania. Come molte altre città (Danzica e Varsavia) è stata distrutta per buona parte a causa degli eventi bellici. E’ stata però oggetto di ricostruzioni a mio avviso ben riuscite. Consiglio di partecipare al free walking tour. Il mio è iniziato alle ore 10, partenza dalla piazza principale, tra il municipio e la statua di Aleksander Fedro (importante scrittore polacco). Scoprirete che la città e la quarta in europa per maggior numero di ponti (Amburgo è la prima) e vi capiterà di imbattervi in molte statue in bronzo di gnomi (ricordano un movimento di protesta nato durante il regime autoritario comunista). Consiglio di entrare nella locale università per ammirare l’aula leopoldina, stupendamente affrescata (una parte era però oggetto di restauro) e salire in cima all’edificio dove si gode di una buona vista panoramica. La sera ho preso il tram (il 2, 4 o 10) da piazza Dominikanska, scendendo alla fermata Zoo (oppure Hale Studecia), per vedere le fontane multimediali, giochi d’acqua illuminati da luci colorate. Per la cena vi posso consigliare Kurna Chata (Odrzanska, 17) per assaggiare la cucina tipica polacca. Una bella esperienza è pranzare nel mercato al coperto (Hala Targowa). Si trova a sinistra dell’ingresso, in un angolo. Il prezzo è davvero economico e il cibo semplice ma buono. L’ho trovato affollato sia da persone locali che da molti turisti. La passeggiata fino alla Cattedrale è d’obbligo, però io consiglio anche di ammirarla dall’altra riva. C’è una banchina e un’area verde che è ideale per ammirare e fotografare le due guglie slanciate della cattedrale.

Veniamo ora a Pozan, nel cuore della Polonia. La piazza centrale è davvero bella, con il municipio al centro e un carosello di edifici antichi tutto attorno. Non mancano le possibilità gastronomiche, anche a prezzi ragionevoli per noi italiani.

Vi accorgerete presto che la birra è economica, generalmente una birra grande costa 8 PLN (poco meno di due euro). Qui vi posso consigliare la passeggiata fino alla Cattedrale, in un’isola ad est del centro, superando il fiume Warta. Proseguendo a piedi, poco distante, trovere il bel lago di Malta. E’ una zona davvero piacevole, frequentata nell’occasione da molti cacciatori di Pokemon (li ho trovati in tutta le città che ho visitato!). Ma soprattutto troverete il capolinea di un trenino panoramico, che costeggia il lago e in parte si addentra in un bosco. La prima fermata vi condurrà accanto ad un bel centro termale con piscine datate di alcuni scivoli e centro benessere.

Ad oriente di Poznan troviamo la città di Torun. Questa ha un centro storico particolarmente omogeneo, delle mura ben conservate, una bel lungo fiume (la Vistola). Merita una visita la casa natale di Niccolò Copernico, dove è presente un interessante allestimento sulle sue scoperte scientifiche. Percorrendo la via a ridosso delle mura, scoprirete che anche Torun ha la sua torre pendente. Anche la piazza centrale è carina, più piccola delle altre incontrate finora.

E’ il momento di puntare a nord, raggiungere le coste del Mar Baltico e scoprire la bellissima città di Danzica (Gdansk in polacco). Si nota subito che la città è molto turistica, ma ha anche un suo certo fascino, testimonianza del suo ricco passato mercantile. Da non perdere l’enorme Gru medievale (Crane in inglese) che si può anche visitare, acquistando il biglietto al vicino Museo Marittimo (non l’ho visitato ma immagino che sia dotato di allestimenti moderni). Ho partecipato ad un free walking tour (riconoscerete la guida dal tenere un ombrello giallo) e ne vale proprio la pena. La partenza è al Golden Gate (Zł ota Brama).

Da Danzica si possono fare delle comode escursioni: la prima è a Sopot, città balneare per eccellenza della Polonia. Per noi italiani fa un po’ sorridere questa definizione. Non si può dire che il posto sia particolarmente bello, tuttavia c’è un lunghissimo molo che invita ad una rilassante passeggiata. Sopot si può raggiungere in treno da Danzica (viaggio di circa 20 minuti dalla stazione centrale). Ho fatto il biglietto in uno dei chioschi del sottopassaggio della stazione e preso il treno della compagnia locale SKM. Di ritorno da Sopot mi sono fermato ad Oliwa. Con una breve passeggiata che attraversa anche un bellissimo parco si raggiunge la cattedrale di Gdansk (ebbene si, la cattedrale non si trova in centro storico ma in questa località un pochino periferica). La Basilica è molto bella, sia l’esterno che l’interno. E’ famosa per un grandissimo organo del 18° secolo composto di 5100 canne (complimenti a chi le ha contate!). A quell’epoca era l’organo più grande d’Europa e forse del mondo. Con cadenza oraria l’organo viene suonato. Le esibizioni terminano presto nel pomeriggio (alle 17 quando ci sono stato io).

Da Danzica, in circa mezz’ora di treno, si può raggiungere la località di Malbork (l’antica Marienberg), famosa per un bellissimo castello teutonico. Il percorso dalla stazione al castello è molto breve, si può fare a piedi e attraversa il centro cittadino. Si acquistano i biglietti e si noleggia l’audioguida. La particolarità è che l’audioguida si attiva automaticamente senza bisogno di premere alcun pulsante! Fare attenzione che il castello, oltre a essere nella lista dei siti tutelati dall’UNESCO, è un’attrazione molto visitata e può esserci la fila in biglietteria, oltre a risultare affollato durante il percorso. Il consiglio è quindi di visitarlo in mattinata. La mia visita è durata più di tre ore. All’interno vi sono infatti molte visite tematiche, ad esempio sull’ambra, sulle monete antiche o sulle armi e armature medioevali. Dopotutto siamo di fronte al più grande castello al mondo per superficie. Interessanti sono le toilettes medioevali, una delle quali chiamata Dansker (non è ben chiaro l’origine del nome!). E poi, la tecnica di riscaldamento “a pavimento” delle enormi sale.

Lasciata Gdansk, una tappa di un giorno l’ho fatta nella capitale, Varsavia. Come noto a tutti, la città è stata quasi totalmente distrutta durante la seconda guerra mondiale. Questo fatto rende ancora più sorprendente la tenacia dei polacchi nel ricostruire i segni del loro passato. Il centro storico non è molto grande e si presta facilmente ad una visita. Un’altra zona piacevole nelle belle giornate è il parco di Łazienki. Al suo interno c’è il palazzo dell’isola, di fine ‘600 in stile barocco, il quale si presta alle foto. Purtroppo non ho avuto molto tempo a disposizione, mi sarebbe piaciuto visitare qualche museo, ad esempio quello della Rivolta (Uprising Museum) che parla della ribellione polacca avvenuta nel 1944. Ed infine, non poteva mancare la capitale morale della Polonia, la fantastica Cracovia. L’ho visitata per due giorni in un periodo particolare, le giornate mondiali della gioventù, un grandissimo evento della Chiesa Cattolica. La città è stata letteralmente invasa dai giovani ma anche da tantissime persone desiderose di partecipare agli eventi, in particolare la veglia del sabato sera e la messa di domenica mattina, entrambi celebrati da Papa Francesco.

Ero già stato a Cracovia nel 2006 ed ho subito compreso che la città era cresciuta molto nel frattempo. La stazione dei treni è completamente nuova e moderna, incastonata in un grande centro commerciale. La stazione vecchia, a poca distanza, è rimasta ed è stato emozionante passarci davanti. Di Cracovia adoro la passeggiata del parco comunale sorto sul luogo delle antiche mura. Di esse si è conservato un bellissimo Barbacane (bastione difensivo posto sulla principale direttrice di accesso alla città). Ho solamente ammirato il Castello Reale, posto sulla collina Wavel, dall’estero, in particolare dalla parte lungo la Vistola. Ho apprezzato molto il quartiere dell’antico ghetto ebraico, Kasimierz. Oltre ad antichi edifici e interessanti piazze, il luogo ha visto l’apertura di molti locali per la ristorazione ed è pertanto molto frequentato la sera. Da non perdere lo street food per eccellenza polacco, la Zapiekanka, una specie di bruschetta che può essere farcita a piacimento. Non serve puntualizzare che è molto economica. In una piazza di Kasimierz (Plac Nowy) ne ho mangiata una al tonno buonissima. Godetevi lo spettacolo della piazza del mercato con il municipio e la Cattedrale di sera. Un’atmosfera bellissima che ho vissuto ravvivata da tantissimi giovani. Spero di aver destato la vostra curiosità per la Polonia, un paese in forte crescita, che può riservare tante piacevoli sorprese.



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