Viaggio in Sri Lanka
Scrivo questo diario di viaggio per dare alcuni consigli su un viaggio bellissimo che dopo anni di attesa, causa la guerra e lo tsunami, siamo riusciti a fare in un paese che merita veramente essere visitato, lo Sri Lanka.
Scrivo questo diario di viaggio per dare alcuni consigli su un viaggio bellissimo che dopo anni di attesa, causa la guerra e lo tsunami, siamo riusciti a fare in un paese che merita veramente essere visitato, lo Sri Lanka. Partenza da Roma il 25/03/2010 con volo Qatar Airways con cambio a Doha, destinazione finale Colombo. Nonostante ci sia una sosta da fare questa compagnia aerea ci è piaciuta molto, gli aerei sono nuovi e il personale carino. Arrivo a Colombo. Non cambiate molti soldi in aereoporto, è stato il cambio più sfavorevole che abbiamo fatto in tutta la vacanza. Il tour della prima settimana ci è stato organizzato da un operatore locale (Ceylon Tours Limited) sotto nostra indicazione sia per quanto riguarda i luoghi da visitare che per gli alberghi, seguendo un giro classico. Le prime 3 notti abbiamo dormito a Dambulla all’hotel Amaya Lake (
www.amayaresorts.com) un bel 4 stelle con colazione e cena a buffet, ideale per chi viaggia con bambini come noi. Da qui ci siamo spostati giornalmente per visitare le tre antiche capitali delle Sri Lanka, Anuradhapura, Polonnaruwa e Sigiriya. Per l’escursione a Sigiriya partite il più presto possibile, come consigliano anche le guide per non morire di caldo durante la salita (1200 scalini circa). Comunque questo sito merita tutta la fatica che farete perché è veramente bello. Ricordatevi di portare calzini per entrare negli altri siti. La quarta e quinta notte abbiamo dormito a Kandy all’hotel Amaya Hill, 4 stelle con stessa sistemazione del precedente (fanno parte infatti della stessa catena) un po’ in collina. La stretta strada per arrivare è un po’ noiosa, ma merita farla perché il panorama specialmente al mattino presto è entusiasmante. Kandy è una bella città, abbiamo visitato il tempio del Dente e i bellissimi giardini botanici. Sesta notte, Nuwara Eliya, pernottamento al Grand Hotel. L’ambiente è in stile “old England” con un giardino intorno assolutamente impeccabile come anche il servizio al ristorante (a buffet). Durante il trasferimento da Kandy a qui, per una strada di montagna, sosta alle piantagioni ed a un fabbrica di te (circa 2000 m.). Avevamo messo in valigia le maglie di lana per quest’occasione, ma fortunatamente non ci sono servite, penso che una felpa pesante sia sufficiente, magari può fare più comodo l’impermeabile. Come in tutti i paesi tropicali gli scrosci d’acqua improvvisi sono frequenti anche nella stagione secca. Settima notte, Galle, città fortificata sul mare, anche questa patrimonio dell’UNESCO come del resto le antiche capitali. Pernottamento di lusso (in Sri Lanka è possibile concederselo con una cifra ragionevole) al Galle Fort Hotel (
www.galleforthotel.com) una dimora ristrutturata e trasformata in un bellissimo boutique hotel. Le camere si affacciato su una corte interna dove si trova la piscina. La biancheria da letto è raffinatissima, con doppi cuscini, più o meno morbido, dove ti senti veramente una principessa e gli accappatoi a disposizione dei clienti così profumati che quasi dispiace usarli. Cena al Mama’s Galle Fort Roof Cafè & Guest Hause. Chiedete il tavolo sul terrazzo, se fosse una serata calda come la nostra è molto piacevole, come la cena del resto. Trasferimento al mare per 4 giorni di relax su una spiaggia da sogno. La proprietaria è italiana, trapiantata da 20 anni in Sri Lanka. Gestisce un eco logde, il Surya Garden (www.srilanka-vacanze.com) direttamente sul mare con camere carine e bagni all’aperto. Cucina italiana su richiesta, alloggio informale e un mare bellissimo. La signora ci diceva appunto che questo è il periodo migliore per i bagni, perché l’acqua è calda e tranquilla. A dicembre e gennaio, risentendo ancora dell’influsso del monsone, il mare è più mosso. Unico punto a sfavore il caldo eccessivo nella camera che non ha aria condizionata ma solo ventilatori. Noi poi avendo anche 2 bambini ci siamo sentiti un po’ stretti. E’ anche vero che le ore da trascorrere in camera sono limitate e poi il posto è così bello, la natura così rigogliosa, che certe cose passano un po’ in secondo piano. Trasferimento per avvicinarsi alla zona dell’aereoporto, a Bentota per le ultime 2 notti al mare. Sistemazione da Amal Villa (
www.amal-villa.com). L’albergo è molto confortevole e pulito, se andate ad agosto, troverete anche la piscina, perché questo posto non è direttamente sul mare. Bisogna attraversare la strada (abbastanza trafficata) e la ferrovia. Il mare e la spiaggia sono molto belli, l’acqua è calda e potrete passeggiare a lungo. La colazione viene servita nel giardino curatissimo, per il pranzo e la cena, andate da Amal Restaurant, (stessa gestione dell’albergo) si mangia benissimo, i piatti sono molto abbondanti e il personale veramente gentile. Durante questo soggiorno, una mattinata l’abbiamo trascorsa a visitare, a circa 10 km. Da Bentota, una casa museo appartenuta a Bevis Bawa, fratello dell’architetto Geoffrey Bawa che nell’isola a realizzato diversi edifici. La casa, piena di opere d’arte, è circondata da un bellissimo giardino dove vi offriranno anche il te compreso nel biglietto d’ingresso. Dal nostro albergo siamo andatati in tuc tuc per la felicità anche dei figli. Questo posto merita veramente la visita anche perché si attraversa la piccola cittadina di Bentota. Se volete un albergo più lussuoso, abbiamo visitato il Club Villa (
www.club-villa.com) disegnato all’architetto Bawa. In molti paesi è possibile entrare negli alberghi anche se non si è ospiti. Nel nostro caso il personale sempre disponibile, ci ha aperto le porte anche di alcune camere dal design unico, curate nel mimino dettaglio. Rientro sempre con volo Qatar su Roma. Buon viaggio. Silvia
CONSIGLI PRATICI:
– Viaggiare con macchina o minivan con autista, per noi occidentali è l’unico modo e vi permette di godervi appieno il panorama. Si può usare per piccoli spostamenti anche il tuc tuc (ci si sta anche in 4, 2 adulti e 2 bambini). – Al mare abbiamo trovato un po’ di zanzare, usare sempre le zanzariere e repellenti alla sera. – E’ opinione comune che portare in “certi posti” i bambini può essere controproducente, niente di più sbagliato. I nostri, (uno di 8 anni e l’altra di 2 e mezzo) che comunque sono già abituati a viaggiare, sono stati benissimo, le persone sono sempre state molto carine con loro, perciò fategli vivere senza paure questa bellissima esperienza. – Concedetevi qualche lusso, con spese relativamente basse vi potete concedere sistemazioni ottime. – Purtroppo le strade non sempre sono in condizioni buone, in più qualche volta anche il traffico rallenta gli spostamenti. Per fare tragitti che dalle mappe sembrano brevi, occorrono diverse ore. Non vi spazientite, del resto c’è chi guida per voi, quindi rilassatevi e godetevi il panorama, la natura fantastica e la gente sempre sorridente. – Se avete bisogno della culla per i bambini, in tutte le strutture menzionate sono disponibili.
Sconsigliatissima la spiaggia di Unawatuna, la fanno sembrare bella, ma in realtà a confronto delle altre dove abbiamo soggiornato non è così. Il mare se la sta portando via, perciò è stretta e ripida.