Viaggio in Sri Lanka tra antiche città, luoghi sacri e natura selvaggia

Scritto da: luciana57
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Stavolta la nostra scelta è caduta sullo Sri Lanka, un piccolo paradiso dell’Oceano Indiano ricco di un verde abbagliante che più verde non si può e che si infila nei nostri  occhi desiderosi di goderne il più possibile. Scrivo il mio diario di viaggio sperando di dare informazioni utili per visitare questo fantastico paese, un posto che, come capita spesso in questa parte di mondo, mi fa sentire in pace! Acquistiamo il biglietto aereo con Etihad Airways che vola da Roma a Colombo via Abu Dhabi, a circa 630€ a persona. Lo Sri Lanka è una meta turistica ancora poco battuta, che si può visitare con una spesa contenuta, tuttavia di anno in anno accresce il proprio potenziale e sorgono nuove strutture e nuovi servizi per tutte le tasche perché sempre più turisti la scelgono come meta delle proprie vacanze. Ed è così che affascinati dai prezzi piuttosto economici e confortati dalle ottime recensioni dell’Agenzia V.A.C. Tours decidiamo di affidarci a loro. Siamo in 10 e vogliamo fare un bel tour dell’isola per cercare di scoprirne i segreti ed ammirarne le bellezze.

Affidarci ad un’agenzia locale è stata una decisione saggia che ha reso migliore e molto più efficiente il nostro viaggio, ed anche una soluzione abbastanza comune, considerato che, per quanto folkloristici, i mezzi pubblici sono davvero lenti e poco efficienti e non possono raggiungere templi, fabbriche da the e attrazioni naturali. Inoltre i drivers sono anche guide, singalesi orgogliosi della propria terra e fonte inesauribile di conoscenza, pronti a raccontarci usanze, tradizioni e tanto altro con gli occhi di chi vive la realtà di questo paese tutti i giorni. Vi consiglieranno inoltre luoghi e ottimi ristoranti tipici a prezzi molto economici.

Sri Lanka, piccolo paradiso nell’Oceano Indiano è un luogo che ha tanto da offrire: dalle imponenti rovine del passato, testimoni della storia di antichissime civiltà, alle sconfinate distese coltivate che rivelano la presenza di un popolo la cui dedizione alla terra è seconda solo alla devozione religiosa. Una fitta rete stradale collega le aree dell’isola, un’isola che regala una natura estremamente variegata: foreste rigogliose, fiumi, parchi, lunghissime spiagge e cascate. Arrivati puntualmente a Colombo troviamo il nostro van ad attenderci. I posti a sedere sono comodi e, sistemati gli innumerevoli bagagli, incolliamo i nostri nasi ai finestrini per gustare il primo assaggio di questa terra per noi sconosciuta. Dopo una doccia veloce gustiamo un’autentica pizza italiana e dormiamo a Negombo, Hotel Nature Villa, costruito attorno ad una piccola piscina e leggermente fuori dal centro città. La mattina seguente cominciamo subito con la nostra prima visita e ci dirigiamo   al Cave and Golden Temple, bellissimo tempio, costruito all’interno di diverse grotte, con magnifiche statue del Buddha e meravigliosi affreschi sulla roccia. Gli scalini da salire sono veramente tanti, forse per simbologia e l’atmosfera è permeata di spiritualità nonostante il grande numero di turisti. Un luogo di pellegrinaggio sacro che si erge su una roccia di granito di 160 metri, un tesoro magico di sculture buddiste e dipinti preziosi. Durante la salita la magnifica statua d’oro del Buddha e molte scimmie dispettose. Ne restiamo incantati!

Sigiriya, l’ottava meraviglia del mondo

Considerata da alcuni l’ottava meraviglia del mondo per la sua unicità, questa meraviglia è composta da un antico castello ed è ancora possibile vedere i resti del palazzo maggiore costruito sulla sommità della collina, una terrazza che comprende la Porta dei Leoni ed un muro con affreschi. Arrivare in cima è tutt’altro che una passeggiata: per raggiungere il punto panoramico più in alto bisogna superare ben 1200 scalini ma credo che nonostante l’afa e i fiumi di visitatori ne valga davvero la pena. Un’emozione unica sentirsi minuscoli puntini all’interno di un tale prodigio scolpito nella roccia, salire sempre più in alto e fotografare il paesaggio partendo dal basso fino alla sommità. Alcuni di noi sono saliti in cima, altri come me non se la sono sentita e si sono fermati prima dell’ultima salita ammirando da sotto file arancioni di giovanissimi monaci buddisti che si inerpicavano ordinatamente sulla roccia. La roccaforte è inserita nella lista dei Patrimoni dell’umanità UNESCO dal 1982 e ritenuta da molti l’ottava meraviglia del mondo antico, sospesa tra cielo e terra e tra realtà e leggende. Situata su una collina vulcanica la fortezza, in ogni periodo dell’anno accoglie migliaia di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. L’impatto visivo è quasi devastante: la fortezza emerge prepotentemente dalla natura incontaminata per stagliarsi contro il cielo. L’ingresso al sito costa 36 dollari.

Alloggiamo nello splendido hotel Amaya Lake, struttura superba, ampia ed immersa nella natura con un’area comune raccolta tra ristorante a buffet, bar e piscina: sparsi nei dintorni vari bungalows raggiungibili a piedi o con minicar dello staff. Ci sentiamo veramente coccolati! Domani saremo a Kandy, una città vibrante e ricca di cultura. Seduta magnificamente tra le verdi colline dello Sri Lanka conserva tra i suoi tesori uno dei santuari più cari del buddismo, il Sacro Tempio della reliquia del dente. Entriamo. A condurre il culto quotidiano nella camera interna ci sono monaci buddisti: una folla in fila si accalca per le scale e nel salone di fronte alla porta attraverso cui si accede alla reliquia dove sono stati preparati tantissimi fiori profumati per i pochi attimi di apertura. Quando l’accesso è aperto il tripudio è massimo; poche persone hanno il privilegio di vedere l’interno dove è custodito il sacro dente. Quello che in realtà si vede dietro una grata dorata e su un vassoio d’argento è un grande reliquiario che contiene cinque scrigni. Dopo poco la porta si chiude e la massa di persone si disperde per le varie sale dove sono custoditi tesori e testimonianze della fede indù. Usciti all’esterno abbiamo la sensazione di aver condiviso un avvenimento pur non avendo fisicamente partecipato in modo attivo a nessuno degli eventi che erano stati programmati. Nelle vicinanze, a circa 5 chilometri dalla città visitiamo i meravigliosi giardini botanici di Peradenya, sosta imperdibile e posto unico, ricco di rigogliose piante tropicali di ogni tipo, orchidee multicolori e un sontuoso viale di palme altissime, grazie al clima dell’isola che permette la crescita quasi spontanea di tutta una serie di essenze esotiche compresi bambù giganti e ficus benjamin. Una vera meraviglia in cui trascorrere almeno tre ore passeggiando tra centinaia di specie di fantastiche piante tropicali!

Alloggiamo al Thilanka Hotel, ottimo hotel con una bella piscina. Siamo emozionati, domani andremo ad Ella in treno! Cascate scroscianti, splendide colline verdi, distese di piantagioni di tè. Il viaggio in treno da Kandy a Ella della durata di ore, è noto per essere tra i più belli al mondo. Durante il tragitto i passeggeri possono uscire con la testa dal finestrino e i più “coraggiosi” persino sporgersi dalla porta. Non ci sono quasi regole o controllori, quindi i viaggiatori purtroppo, possono di fatto fare tutto ciò che vogliono. Più il viaggio avanza, più il treno sale, e più la vista diventa  spettacolare. La ferrovia fu costruita verso la metà del diciannovesimo secolo, quando lo Sri Lanka era ancora una colonia inglese: la linea serviva prevalentemente per trasportare tè dalle piantagioni a Colombo, dove veniva imbarcato e trasportato poi in tutto il mondo. Oggi la ferrovia è utilizzata dalla popolazione locale per andare e tornare dal lavoro ed è un’apprezzata attrazione turistica per viaggiatori.

Prendere il treno in Sri Lanka è come tornare indietro nel tempo: l’infrastruttura dalle rotaie ai carri, al capotreno della stazione sembra provenire dagli anni 40 ed anche i tabelloni degli orari in legno ci hanno lasciato di stucco. Ma è tutto così antico e così affascinante allo stesso tempo, al posto dei distributori di bevande e snack ci sono persone con ceste piene di cibo che passeggiano e mostrano la merce vendendo le loro creazioni dal finestrino; al posto dell’aria condizionata i ventilatori vintage attaccati al soffitto ed invece delle porte automatiche finestre aperte sul panorama. Il viaggio da Kandy a Ella dura tante ore ma non si sente per nulla il peso della lentezza del treno e del percorso e, piacevolmente cullati dai paesaggi e dalle persone che salutano durante il tragitto, ci lasciamo sedurre dalla natura e ci perdiamo nei rumori circostanti. Arriviamo ad Ella, beatamente rilassante incastonata nella valle a circa 3500 piedi di altezza; è circondata da montagne ricoperte da rigogliose piantagioni di tè e il glorioso Nine Arch Bridge è una delle meraviglie ingegneristiche degli inizi del XX secolo e uno dei ponti più iconici dello Sri Lanka; costruito con soli mattoni e malta senza l’uso di acciaio.

Ravana falls: Ha veramente poco da offrire, si vede solo questa cascata che non è poi così tanto entusiasmante, l’acqua è fredda, ma qualche temerario ne approfitta per un bagno. Siamo andati convinti di poterci prendere un momento di relax ascoltando il rumore delle cascate e sederci magari con i piedi nell’acqua, ma il posto è talmente inflazionato da perdere ogni tipo di magia. 

Il parco nazionale di Yala, a sud-est dello Sri Lanka, è un’enorme distesa di foreste, praterie e lagune sulla costa dell’oceano Indiano. Ospita animali selvatici come leopardi, elefanti e coccodrilli, nonché centinaia di specie di uccelli. Eccoci pronti a vivere uno dei desideri della nostra infinita lista, iniziamo con grandi emozioni e ci ritroviamo al cospetto di una intera famiglia di elefanti. Dopo un gran vociare, urla sfrenate e corse poco rispettose secondo me nei confronti degli animali, siamo in pole position per ammirarne l’eleganza, la bellezza e la regalità. Si muovono con sicurezza, ma allo stesso tempo sembrano essere attenti a tutto ciò che succede intorno, un barrito rompe il silenzio e l’atmosfera si fa carica di tensione, un cucciolo di elefante si attarda a seguire la madre che con un solo gesto ristabilisce l’autorità e le tempistiche da rispettare. Tra foto e stupore mi commuovo di fronte alla bellezza e maestosità di questi stupendi animali. La giornata continua tra l’incanto di trovare ad ogni angolo bufali, cervi, pavoni, uccelli di vario tipo e coccodrilli. E’ stata una di quelle esperienze che rimangono indimenticabili nella vita, adrenalina, emozione, paura, commozione tutto questo al cospetto degli incantevoli protagonisti.

Per concludere le nostre avventure cingalesi, ci dedichiamo all’esplorazione del Madu River, per godere ancora delle bellezze naturali di questa terra. Ci rechiamo quindi presso Balapitiya dove un’organizzazione naturalistica per poche rupie ci permette una piacevole visita del fiume. Tutti a bordo e l’avventura inizia: vediamo crogiolarsi beatamente al sole piccoli varani che non si scompongono affatto per la nostra presenza e si fanno fotografare facilmente, quasi fossero d’accordo con il barcaiolo e piccoli coccodrilli. Proseguendo verso l’interno rivendite di cocchi e frutta esotica e percorsi obbligati in legno di cannella per intrappolare scampi e gamberi presenti in misura notevole nei menù locali. Poi il Madu River si allarga tantissimo fino a formare uno specchio d’acqua piuttosto ampio con un tempietto buddista costruito su un isolotto di pochi metri quadrati e passaggi creati a suon di machete fra diverse mangrovie che crescono rigogliose sulle rive del fiume. Anche questa è stata un’esperienza magnifica che ci ha permesso di immergerci nella natura e goderne a pieno. Siamo appagati e soddisfatti, ma la cosa più bella di questo viaggio doveva ancora arrivare: un momento magico e indimenticabile che i nostri amici cingalesi hanno voluto regalarci: lo spettacolo magnifico di una tartaruga mentre deponeva le uova durante la notte su una spiaggia fantastica di fronte all’hotel The Beach House by Reveal. Non avremmo mai immaginato di provare un’emozione così grande!

Un viaggio in Sri Lanka è una sorpresa continua: un viaggio tra profumi caldi e avvolgenti come quello della cannella, lunghe passeggiate su spiagge candide con lo sguardo che si perde all’orizzonte mentre il sole si tuffa nell’Oceano Indiano. Torni e ti accorgi che mancano tinte sulla tavolozza. Pochi giorni non bastano per entrare nel profondo dell’anima di questo paese cogliendo gli effetti persistenti delle ingiustizie, ricordando lo tsunami e i trent’anni di guerra civile. I villaggi lungo la strada non riescono a nascondere le ristrettezze economiche in cui si trovano ancora troppe famiglie. Una fotografia nera, che non puoi scattare. Ma, nonostante le difficoltà, tutti ti regalano un sorriso di quelli splendenti, con i denti che brillano e illuminano lo sguardo: puoi solo ricambiare, incredulo, perché qui è naturale. E allora poco importa se la mano che dovrebbe fare ‘click’ sulla reflex o sul cellulare è lì, a stringerne un’altra. L’istantanea si imprime nei ricordi, bianca come un sorriso.

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